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il Dsd è morto...viva il Dsd


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Inviato

Riassumo il quadro: tu entri a metà discussione (ex abrupto) e sostieni in maniera assoluta che non esiste neppure un album in DSD puro.

Io ti indico un paio di siti dove se ne parla, e tu dici: di un sito non voglio neppure leggere.

Indicami anche un solo album in DSD  puro!

Io te ne ho fornito un intero catalogo…

E allora tu dici: tu sei di quelli che compra il vino come te lo descrive l’oste…

….e qui, noi audiofili che c’abbiamo l’orecchio fino, sentiamo un rumore stridente…come quello di gessetti sulla lavagna…screeck…screeeeck ..scratch…scratch…

 

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P.S. A volte fidarsi degli osti è meno pericoloso di chi si fa il vino in casa propria… che qualche intossicazione da metanolo, anche grave, al PS l’abbiamo vista… giuro…😉

 

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…giuro…😉

Inviato
19 ore fa, SimoTocca ha scritto:

Se vai a vedere il sito dell’Eudora Records vedrai che il loro (abbastanza nutrito) catalogo prevede molti titoli in DSD “puro”

 

19 ore fa, SimoTocca ha scritto:

Nelle note di copertina si legge:

”Lost in Venice, was mixed in post, but mixed entirely in DSD. Tom Caulfield at NativeDSD accomplished mixing channels from 12 different microphones: main pair, room pair and spot microphones. He did this following Gonzalo's instructions using the remodulation capabilities in Signalyst HQPlayer 4 Professional”

Questo l'hai postato tu o io? Allora perché non lo hai letto prima di postarlo?

"He did this following Gonzalo's instructions using the remodulation capabilities in Signalyst HQPlayer 4 Professional".

 

Sito Signalyst

Un estratto: "It is mainly intended as a mastering post-production tool for producing high-quality final distribution files in various formats. Any of the supported source formats can be converted to any of the supported destination formats. For example, DXD intermediate format can be converted to both PCM and DSD outputs."

 

19 ore fa, SimoTocca ha scritto:

Su Internet trovi diversi lavori dell’Ing. Gonzalo Noquè, Sound Engineer, che spiega come riesce a fare questo…

No, non si trova niente in cui spiega come realizza dischi in DSD puro. Ti ho postato i risultati della ricerca: il Sig. Gonzalo è uno sconosciuto. Trovi centinaia di risultati e video su Marco Lincetto, ma de 'sto signore nisba...

Ovviamente, siccome scrivi che si trovano diversi lavori e che "spiega come riesce a fare questo", a questo punto aspettiamo che ce li indichi questi siti e soprattutto come spiega il procedimento.

Da parte mia ti ho postato il video di un appassionato del DSD che risponde a una domanda che gli fanno "E' possibile mixare e masterizzare in DSD?". Lui dice di no.

Ora attendiamo tutti gli altri video in cui ci spiegano come mixare e masterizzare in DSD puro senza mai passare per PCM.

Per il resto grazie, soprattutto per le belle immagini e soprattutto parole che mi rivolgi: è come sempre un piacere dialogare con te, perché la prendi benissimo e si legge.

 

Inviato

@djansia https://positive-feedback.com/interviews/gonzalo-noque-eudora-records/?highlight=rushton paul

 

 I find that recording in DSD is the perfect icing on the cake, as it delivers what I think is the best sound quality available today. DSD has changed quite a lot in the last years. Within the Merging Technologies Pyramix Workstation, editing points can remain purely in DSD (they are no longer converted in DXD). It is also possible to change gain in the DSD domain. What I find more exciting, Jussi Laako's HQ Player Pro is now able to mix within the DSD domain! So we've reached in a moment when recording, editing and mixing in DSD256 is indeed possible.

Inviato

https://www.nativedsd.com/recording-reports/meet-the-magicians-gonzalo-noque-of-eudora-records/

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59 minuti fa, djansia ha scritto:

appassionato del DSD che risponde a una domanda che gli fanno "E' possibile mixare e masterizzare in DSD?"

Tu posti il filmato di un omino a me sconosciuto che dice che non si può mixare in DSD? Embè? Ma chi è costui, Gesù??

Io ti ho indicato un nome e un cognome di uno che è diplomato in musica al Conservatorio, ma è anche un Ingegnere nonché Produttore discografico…

Insomma…non è la stessa cosa dell’Umarell del filmato che hai postato tu… (e absit iniuria agli Umarell, che vorrei andare a farne parte il prima possibile e con entusiasmo..! Per adesso..me lo impediscono..mannaggia!)

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59 minuti fa, djansia ha scritto:

Per il resto grazie, soprattutto per le belle immagini e soprattutto parole che mi rivolgi: è come sempre un piacere dialogare con te, perché la prendi benissimo e si legge.

Da parte mia nelle parole che uso c’è sempre una estrema correttezza nel pormi nei confronti degli altri, l’affabilità è presente o meno a seconda di come si pone l’interlocutore e di quanta affabilità e amabilità dimostra a sua volta. È sempre un po’ pretenzioso chiedere più di quello che si offre, non trovi?

Ma ti assicuro che non c’è assolutamente niente di personale, ti assicuro…e non ne avrei né motivo né giustificazione.

Ribadisco infine che non sono un tecnico, non ci capisco niente di tecnica.

Per me non è mai una “gara” a chi ha più ragione, anche perché non potrei mai gareggiare su un terreno che non conosco… e anche il “gareggiare” in generale non mi appassiona.

Del resto @talli. ha già evidenziato il cuore, il nocciolo, della spiegazione tecnica..

Tornando a bomba sul tema del Thread, che ricordo è la messa in vendita su Qobuz di album in formato DSD, posso dire di aver ascoltato anche il Wagner di Böhm in formato DSD.

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E devo dire che l’ascolto, confrontato al CD, è nettamente superiore per ricchezza armonica, per naturalezza.

Cioè a dire: qualunque siano i passaggi del prima e del dopo, DSD passato a PCM poi a DSD e poi ancora a PCM, sembra che le qualità dell’HiRes siamo sempre comunque mantenute.

A me pare che questo sia il nocciolo della questione, quello che alla fine importa a noi audiofili..

Inviato

@talli. Per cortesia scrivi, non postare copia e incolla di frasi di altri che lavorano e "vendono" roba nativedsd.

Non postare recensioni di chi lavora o è direttamente coinvolto con nativedsd.

Spiegami come funziona il "Merging Technologies Pyramix Workstation" citato dal Gonzalo.

Cosa offrono, quali servizi e cosa vendono questi di Pyramix insomma?

Inviato
1 ora fa, SimoTocca ha scritto:

Tu posti il filmato di un omino a me sconosciuto che dice che non si può mixare in DSD? Embè? Ma chi è costui, Gesù??

Certo che non è Gesù, ma è un tecnico ed è titolare della PS Audio.

Trovi varie recensioni sui loro prodotti e discussioni nei forum. Ovviamente non li conosco, ma l'audiofilo qui non sono certo io.

È il primo a caso che ho trovato.

Tu puoi trovarne altri mille.

1 ora fa, SimoTocca ha scritto:

Io ti ho indicato un nome e un cognome di uno che è diplomato in musica al Conservatorio, ma è anche un Ingegnere nonché Produttore discografico…

Ma non si trovano informazioni in rete, a parte un paio di risultati che rimandano a un sito che vende roba DSD: in sostanza si intervista da solo.

Non si trova un video sul tubo. Non so, non si trova "dibattito". 

Comunque, puoi sempre terminare di fare le ricerche più tardi e trovare le risposte che cerchi.

 

Inviato
41 minuti fa, djansia ha scritto:

Per cortesia scrivi, non postare copia e incolla di frasi di altri che lavorano e "vendono" roba nativedsd.

Non postare recensioni di chi lavora o è direttamente coinvolto con nativedsd

@djansia visto che non sono un tecnico ti posto quello che ha detto in un'intervista il patron dell'Eudora. Se secondo te è falso scrivi direttamente a lui visto che sai oppure a Jussi...comunque a me fruitore interessa solo il risultato finale e non sono un purista talebano

Inviato

Io taglio la testa al toro, e benché abbia una macchina che supporta il DSD ma che in fase di conversione li trasforma in PCM... allora preferisco trasformarceli io in PCM (con SoX resampler in foobar, mantenendo i livelli inalterati) sgravando la macchina dal compito. Va meglio secondo me, piuttosto che darceli in pasto nativi. E risparmio pure spazio sull'HDD.

Inviato
51 minuti fa, one4seven ha scritto:

Veramente anche chi vende "native DSD" dice che non si può fare tutta la produzione rimanendo in "dominio DSD"...

Tu hai lettori DAP per esempio che supportano e ovviamente riproducono il DSD? Con tutti gli altri formati puoi applicare effetti, equalizzazione e via dicendo: col DSD no.

@talli. No, ti ringrazio. Credevo che con quello stralcio di "intervista" intendessi indicarmi che anche secondo te... tutta la pappardella che è inutile ripetere :classic_smile:

Siccome anche Simone ne è convinto, magare se credi diglielo che tu non hai evidenziato niente ma solo riportato l'intervista (?) dell'oste.

Grazie comunque.

Inviato
Il 12/10/2024 at 11:41, SimoTocca ha scritto:

Ed… ecco che posso concludere in breve tempo e spazio ancora più breve: 

il primo concerto di Beethoven in DSD lascia al palo la versione CD, con un punteggio che se calcistico sarebbe un 4 a 0!

Sarebbe bello fare un confronto tra il DSD con il Mola Mola e la versione CD processata in Upsampling con HQPlayer in DSD...

Dico questo perché ormai ascolto solo in DSD con HQP 

Inviato

@djansia ma alla fine a me del DSD importa molto poco, se non per il fatto che trovo alcuni SACD molto validi, il cui master non è disponibile in altro modo.

Per il resto lo trovo inutile e sprecone.

  • Thanks 1
Inviato

@ildoria76

41 minuti fa, ildoria76 ha scritto:

Sarebbe bello fare un confronto tra il DSD con il Mola Mola e la versione CD processata in Upsampling con HQPlayer in DSD...

Ho detto, altre volte,  che i remaster della Esoteric, quelli che riguardano registrazioni di classica dell’inizio dell’era digitale e quindi registrazioni in 16/44, nel passaggio a DSD 64 ci guadagnano… a volte parecchio rispetto al CD.. a volte meno… ma suonano pressoché sempre meglio del CD.

Ora è vero che i due ingegneri Esoteric che ottengono il nuovo Master sono certamente persone che sanno il fatto loro e quindi è possibile anche che molto dipenda anche solo dal nuovo master … ma non credo sia così…

42 minuti fa, one4seven ha scritto:

Per il resto lo trovo inutile e sprecone.

 Opinione sacrosanta ma potrebbe essere “inutile” perché magari non hai avuto modo di ascoltare il DSD con un DAC adeguato … considera questa possibilità…e probabilmente sull’utilità audio potrebbe del DSD potrebbe aprirsi  un dibattito più appropriato.

Quanto al DSD “sprecone”: i nuovi PC hanno memorie in Tera, ormai, cosa vuoi importi lo spreco di spazio nel 2024, quando non si parla più neppure di formati fisici?
Ecco.. lo spreco sinceramente non mi interessa molto, anzi nulla dalla prospettiva della musica liquida…

 In conclusione: nel 2024 il DSD è certamente un’opportunità in più per ascoltare al meglio quello che ci piace.

Almeno io la vedo così…

P.S. Una volta, quando c’erano i formati fisici, valeva il titolo della canzone degli Abba, The winner takes it all, chi vinceva si prendeva tutto (vedi il VHS video sul Betamax, per esempio..).

Oggi che in genere non si pensa più neppure ad un formato “solido”, ecco che formati diversi hanno la possibilità di “convivere” pacificamente, per la gioia di noi appassionati…

Inviato

@SimoTocca Ti rispondo con un esempio: quando fu introdotto il SACD, e alcuni anni a seguire, diversi titoli furono pubblicati normalmente in CD e contestualmente nel nuovo formato SACD. Non parlo di vecchi titoli rimasterizzati, parlo di titoli usciti intorno agli anni 2000.

Te ne prendo uno a caso: John Mayer, Room For Squares (2001). Il SACD viene pubblicato nel 2005. Non è una rimasterizzazione. 

Come va? Meglio del CD? Si.
In quasi tutti questi casi analoghi, il SACD va meglio del CD. 
Altro esempio: John Legend, Get Lifted (2004). SACD del 2005.

Come li ascolto? In DSD64 nativo come estratti dal supporto SACD?
No.

Come già detto, convertiti (bene) in flac PCM 24/88.2.

Inviato
2 ore fa, one4seven ha scritto:

No.

Come già detto, convertiti (bene) in flac PCM 24/88.2

E fai bene…. anche perché io faccio lo stesso sul DAC Berkeley. E lo faccio perché DEVO. 

Il DAC Berkeley non ha “a bordo” neppure la possibilità di convertire il file in DSD! 
E il CEO, che è una delle menti più brillanti dei progetti digitali (insieme a Bruno Putzeys di Mola Mola e pochi altri..) ha spiegato che la conversione fra DSD e PCM è fatta più velocemente e con meno “rumore” fuori dal DAC. Tutto quello che hai detto tu insomma.. 

2 ore fa, one4seven ha scritto:

Come va? Meglio del CD? Si.

E anche in questo siamo perfettamente d’accordo… a parità di Master, scalare a 16/44 porta un peggioramento del suono..

Ma…ma i titoli che non trovo in HiRes, se li trovo in DSD li prendo! Perché suonano parecchio meglio del corrispondete CD.

Nel caso dei file su Qobuz, come detto all’inizio, molti DSD sono della Universal Music fatti appositamente per il mercato Giap.

Ma di certo con acquisterei un file in DSD se esiste già l’HiRes per lo streaming… nel senso che non c’è grande differenza di qualità… proprio come non c’è grande differenza fra il formato 24/88 e il 24/96 (il DSD 64  dovrebbbe corrispondere al 24/88 … 

poi spesso è automaticamente upsamplato a 24/176… ma probabilmente senza alcun “contenuto reale in più” nel 176…

  • Thanks 1
Inviato
1 ora fa, SimoTocca ha scritto:

DAC Berkeley non ha “a bordo” neppure la possibilità di convertire il file in DSD! 

Eh bei tempi 

Era un DAC serio 

Senza la pupazzata dsd 

Poi lo hanno reso un giochino con quell'altra disgrazia 

Roba trista erano partiti bene 

Pazienza 

Una focusrite Scarlett suona altrettanto bene ed è un DAC serio 

Inviato

Secondo me c’è un errore di fondo, nel valutare l’MQA o il DSD “poco seri”, e l’errore è sia etico che etimologico, e vado subito a chiarire il perché.

Per il digitale liquido e per la sua rapida evoluzione 10 anni sono un’eternità, e il digitale liquido e lo streaming solo 10 anni fa erano ancora agli albori.
In quella situazione nuova, in cui le case discografiche erano titubanti a rendere disponibili gli album in HiRes nativo, 24/96, per questioni di copie illegali, MQA era una idea interessante, perché essendo un formato compresso e lossy era una qualche garanzia contro la pirateria informatica.

MQA era (è) un formato lossy, con perdite di dati nella fase di compressione, ma nella fase di decompressione aveva un algoritmo geniale che alla fin fine faceva (fa) suonare meglio un file MQA di uno corrispondente (e integro) in 24/44, e in diversi casi anche di un 24/48.

Con la rapida evoluzione poi si è capito che lo streaming era una soluzione, non un problema, e il mettere gli album in formato originale, 24/96 o più, a disposizione degli abbonati era un guadagno e non una perdita economica.

Questo rapido mutamento (arrivato con Qobuz) ha portato MQA ad essere inutile o dannoso: sia perché gli album in HiRes integro 24/96 (o anche in 24/88 o 24/192) suonano (un pelino) meglio che in MQA, sia per le royalties pretese da MQA.

In altri termini, nel contesto storico in cui MQA nasce, MQA era un metodo eccellente per l’audiofilo perchè consentiva di ascoltare con qualità audio in alta definizione, migliore della qualità CD quindi, e “garantiva” la casa discografica (rimaneva integra e non copiabile per intero la proprietà intellettuale, il Master insomma).

Che sia diventata presto obsoleta è una giusta considerazione, ma che mancasse di serietà non mi pare. Forse è mancato il coraggio da parte dei creatori di MQA di parlare chiaro fin dall’inizio, e con il dilagare dei social, dell’idea della dietrologia, l’aver tenuto nascosto che MQA era lossy ha contribuito non poco alla sua fine e a questa idea di poca serietà. 
Ma la metodologia tecnica e scientifica dietro MQA era assai robusta ed efficace.

La rapida evoluzione del digitale, sia tecnica che commerciale, ha reso MQA obsoleto ed inutile (anche se per le molte registrazioni in digitale nativo DDD 16/44 una “rimasterizzazione” vera in MQA avrebbe probabilmente portato, e ancora porterebbe, benefici alla qualità audio, almeno così ritengo io; ma si parla di una “nicchia” e si parla di fare un lavoro serio..e forse oggi ci sono strade alternative..).

Per il DSD il discorso è in fondo simile: nasce per una esigenza commerciale: il brevetto CD stava finendo e per la Sony addio guadagni..e poi il CD era diventato, negli anni ‘90, facilmente duplicabile da tutti. In quei pochi anni, il mercato dei CD sarebbe letteralmente crollato e la EMI, la più importante major discografica, sarebbe fallita non una ma due volte!

Il DSD nasce più per questo che per motivi audiofili, ma il miglioramento della qualità audio rispetto al CD era una spinta all’acquisto.

Il problema però era l’Hardware necessario, cioè il DSD era messo su un SACD che non poteva essere letto sui CD Player, si doveva comprare un apparecchio nuovo. E questa limitazione, insieme ad un catalogo non vasto, ha determinato la “sconfitta” del SACD. Anche perché la gente, e molti audiofili, si aspettavano (si aspettano) miglioramenti audio epocali. Ma i miglioramenti della qualità audio della sorgente sono invece più sottili e richiedono più tempo, un ascolto abitudinario e prolungato, per essere apprezzati.

E quindi anche il SACD (fisico) è “naufragato”.

La metodica DSD, tuttavia, se sganciata dal supporto fisico, e se portata alle sue conseguenze (DSD 64 portato a 128 o anche 256 o addirittura 512) rese possibili oggi da hardware (computer) sempre più veloci e potenti diffusi in tutte le case, presenta ancora aspetti interessanti per l'audiofilo, anche molto interessanti.

Tutto questo per dire che no, non è tanto questione di serietà ma una somma di motivi storici e commerciali, che hanno fatto tramontare MQA rendendolo inutile se non addirittura dannoso, e ridotto ad una nicchia il DSD in quanto alla fin fine non migliore del PCM.

Più complicato da dire e da capire, certo, ma… più “seria” come analisi, non trovi? 

 

Inviato
14 ore fa, Mighty Quinn ha scritto:

Una focusrite Scarlett suona altrettanto bene ed è un DAC serio

Che suoni altrettanto bene lo dubito seriamente,  e lo dico per esperienza diretta “vera vera”, e sulla serietà ho testé spiegato che aver reso il DAC MQA compatibile è stato giusto.

Peraltro ho già detto altrove che se alcune delle menti più brillanti nella progettazione del digitale e produttori discografici, fra cui il produttore discografico più premiato in assoluto con i Grammy, il CEO e fondatore della casa discografica 2L, universalmente ritenuta (e premiata) come la migliore per il suono registrato, hanno trovato che MQA “suonasse bene”.. ecco.. forse non erano solo quattro allocchi con le orecchie puntate solo ai rendiconti commerciali ed economici..

Poi, ripeto, è andata come è giusto che andasse… il consorzio MQA è fallito … e i SACD sono morti… o quasi morti…come anche i CD a breve… ma ripeto non c’entra niente la mancanza di serietà (serietà nella metodica, intendo).

 

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