jackreacher Inviato 7 Novembre 2024 Inviato 7 Novembre 2024 Buonasera a tutti, non vi preoccupate nel 2024 (tra poco, se ci arriviamo, 2025) ancora c'è chi crede nel "sogno americano", ora ci sono due supereroi (trump & musk) che risolveranno tutti i problemi del pianeta, dalla fame alle malattie, dal clima all' economia mondiale, e soprattutto finiranno tutte le guerre.... Ahimè "il sogno" prima o poi finirà e ci si troverà a fare i conti con la realtà! Buon proseguimento. 1
Bazza Inviato 7 Novembre 2024 Inviato 7 Novembre 2024 58 minuti fa, piergiorgio ha scritto: Beh, finché si continuerà ad appellare gli 'altri' come fascisti, legofascisti, nazileghisti e cosi via...che mi sembra molto peggio... Cosa che io non faccio e per questo mi da piuttosto fastidio. 1
Savgal Inviato 7 Novembre 2024 Inviato 7 Novembre 2024 @garmax1 Consentimi, che i facchini non debbano opporsi al carrello elevatore è affermazione a dir poco ingenua. Con un carrello elevatore scaricavo un autotreno in una frazione di tempo e da solo rispetto ad una squadra di facchini, rimane un facchino a guidare il carrello elevatore, ma gli altri dubito che siano pagati per guardare cosa fa il loro collega. Era un esempio per rappresentare il vissuto di coloro che svolgono lavori a bassa qualificazione facilmente sostituibili da macchine, come avviene nella catena di montaggio. Che le retribuzioni siano basse in Italia è cosa ben nota e altrettanto noto è che la tassazione sui redditi sotto i 30.000 euro sia elevata, al pari di una quota rilevante di redditi che evade il fisco. Tuttavia la priorità per anni sono state le pensioni, le deroghe alla Fornero e Quota 100 costano 40 miliardi, una cifra con cui sarebbe stato possibile portare la tassazione per i redditi sotto i 30.000 euro a livelli francesi (11%, se ben ricordo). Non solo, nel momento in cui si parla di patrimoniale, con cui si potrebbe abbassare la pressioen fiscale ai redditi più bassi, si insorge come se tutti avessero patrimoni di milioni di euro, al che mi convinco di essere povero. Infine il conflitto. Senza scomodare Marx, dove vi sono interessi contrastanti ci sono conflitti. Che retribuzioni e profitti siano voci alternative, nel senso che se le prime salgono i secondi scendono lo dice un bilancio, le prime sono costi, i secondi la differenza tra ricavi e costi. Non è certo un caso che quando le imprese quotate annunciano riduzioni del personale, quelle stesse imprese salgono in borsa.
Questo è un messaggio popolare. Savgal Inviato 7 Novembre 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 7 Novembre 2024 @audio2 Compagno, solo sei mesi, poco. 3
Savgal Inviato 7 Novembre 2024 Inviato 7 Novembre 2024 @garmax1 Sarà una mia sensazione, ma anche chi non è operaio e non ricopre il ruolo che avevano i suoi genitori o che non corrisponde alle aspettative di quando ha iniziato la sua vita lavorativa simpatizza per la rivoluzione reazionaria prospettata da Trump. Di qualche caso ho conoscenza personale.
Gaetanoalberto Inviato 7 Novembre 2024 Inviato 7 Novembre 2024 19 minuti fa, Savgal ha scritto: anche chi non è operaio Per me il fenomeno è assolutamente trasversale
garmax1 Inviato 7 Novembre 2024 Inviato 7 Novembre 2024 21 minuti fa, Savgal ha scritto: simpatizza per la rivoluzione reazionaria prospettata da Trump. Di qualche caso ho conoscenza personale. Certamente, lo penso anche io.
extermination Inviato 7 Novembre 2024 Inviato 7 Novembre 2024 36 minuti fa, Savgal ha scritto: la rivoluzione reazionaria prospettata da Trump Spiegami meglio. Rivoluzione reazionaria... da presidente americano!?! Immagino intendessi la rivoluzione propagandata con le parole ex ante!!
Savgal Inviato 7 Novembre 2024 Inviato 7 Novembre 2024 @extermination E' un ossimoro, ma lo slogan "make America great again" è una rivoluzione reazionaria, il ritorno ad un passato che non è mai stato. Ha avuto presa su coloro, come l'operaio di Detroit, che ricordava quando la città era il centro dell'industria automobilistica, mentre oggi si è spopolata ed impoverita. A quell'operaio avrei detto che più che i dazi per bloccare le importazioni di auto, si doveva offrire la possibilità di far laureare figli e nipoti per bloccare la "importazione" di ingegneri e laureati in discipline scientifiche dal resto del mondo. 1
Savgal Inviato 7 Novembre 2024 Inviato 7 Novembre 2024 Aggiungo che i dazi pesano poi sui redditi più bassi, come ha dimostrato la brexit. Se un paese non produce più certi beni, questi non sono poi prodotti in quel paese nel giro di qualche settimana. Impiantare e avviare una linea produttiva implica che vi sia uno o più imprenditori disposti ad investire sulla produzione di quel bene, e non è affatto sicuro che ve ne siano. E dubito che vi possa essere un investimento pubblico in USA per produrre dei beni ora di importazione. Poi la costruzione di un impianto produttivo richiede tempi non brevi, anni talvolta e in quel lasso di tempo possono accadere molte cose.
Savgal Inviato 7 Novembre 2024 Inviato 7 Novembre 2024 @Gaetanoalberto L'insoddisfazione del presente e la paura del futuro rende reazionari e conduce a rifiutare e rimuovere i segni del presente che testimoniano i cambiamenti in atto.
Roberto M Inviato 8 Novembre 2024 Inviato 8 Novembre 2024 Lezione americana per la sinistra italiana: allarme fascismo e uso della giustizia non funzionano (neanche contro Meloni) di Antonio Polito https://video.corriere.it/cronaca/palomar-antonio-polito/lezione-americana-per-la-sinistra-italiana-allarme-fascismo-e-uso-della-giustizia-non-funzionano-neanche-contro-meloni/f32515bd-7276-44dd-b369-e0f28b62bxlk ..... L'allarme fascismo è un'arma spuntata, specialmente nel corso di una competizione democratica elettorale.È difficile spiegare a un elettore perché mai lo stesso esercizio del diritto di voto, per un candidato porta alla democrazia, mentre invece, votando per un altro candidato, porta alla fine della democrazia. Allo stesso modo è difficile spiegare perché mai un giornale che si schiera per un candidato è un fatto democratico, mentre se quello stesso giornale, come ha fatto il Washington Post, decide invece di non schierarsi, è un fatto poco democratico. Anche il tentativo di far fuori per via giudiziaria l'avversario politico è contraddittorio con gli stessi principi democratici. Dà l'impressione all'elettore che si trucchino le carte del gioco democratico, sollecitando le inchieste giudiziarie o usandole per propaganda. 1
extermination Inviato 8 Novembre 2024 Inviato 8 Novembre 2024 Il Presidente degli USA si inserisce in un contesto istituzionale di check and balances, di pesi e contrappesi che ne bilanciano il ruolo e l’impronta. La parte personale è una componente rilevante ma agisce in un contesto istituzionale di Separate Institutions Sharing Power. La rete di istituzioni, Parlamento, Presidenza, Corte Suprema, vede nel Presidente uno dei nodo per quanto cruciali dell’intero sistema, dalla cui interazione scaturiscono trame differenziate negli esisti istituzionali, con un reticolo le cui dinamiche non sono affatto scontate o garantite. Una fitta rete istituzionale che interagisce e genera diversi risultati a seconda delle dinamiche politiche, degli equilibri elettorali, delle consuetudini, delle norme. Il Presidente, a capo dell’Amministrazione, interagisce con il Legislativo, con il Giudiziario (con le nomine dei giudici), con le Forze armate (di cui è capo). Nondimeno il combinato disposto di istituzioni, norme e poteri, fa sì che il Presidente non sia il soggetto principale del sistema politico, ma che eserciti un ruolo, importante, la cui influenza dipende dagli equilibri complessivi. La legittimazione popolare diretta (o “come se diretta”) conferisce al capo del governo molta autorevolezza, insieme ai poteri formali propri, ma ciò non è sufficiente a farne un primus super pares. Come detto, il Presidente fa parte di un articolato sistema di “istituzioni separate che condividono il potere”. rendono l’assetto della forma di governo presidenziale degli Stati Uniti d’America un chiaro esempio di equilibrio politico e costituzionale. Inoltre, la forma di Stato avente un impianto federale tiene conto non solo del processo di costruzione dello stato/nazione, ma anche delle diversità territoriali e geografiche del Paese. Pertanto, ne deriva che all’insieme di attori e istituzioni di livello federale, si aggiungano quelli di livello sub-federale. Gli esecutivi, i governatori e i parlamenti statali entrano pienamente nella dinamica istituzionale e politica con ruoli e funzioni, interagendo anche con il Presidente e il Legislativo, ad esempio nella ratifica delle revisioni costituzionali. In sintesi, come ricorda Bruce Ackerman, «la presidenza moderna è un’istituzione e non soltanto una persona»
CarloCa Inviato 8 Novembre 2024 Inviato 8 Novembre 2024 2 ore fa, Roberto M ha scritto: L'allarme fascismo è un'arma spuntata Basta cogli allarmi si deve passare direttamente all'azione.
CarloCa Inviato 8 Novembre 2024 Inviato 8 Novembre 2024 Nel frattempo terroristi israeliani mettono a ferro e fuoco Amsterdam. Dopo l'azione Netanyahu manda aerei militari a recuperarli. Continuiamo a fare le pecore.
CarloCa Inviato 8 Novembre 2024 Inviato 8 Novembre 2024 2 ore fa, Roberto M ha scritto: È difficile spiegare a un elettore perché mai lo stesso esercizio del diritto di voto, per un candidato porta alla democrazia, mentre invece, votando per un altro candidato, porta alla fine della democrazia. Chi volete voi Gesù o Barabba? Se non capisci per chi devi votare sei un...
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