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Melius Club

B&W, Denon e Marantz non li vuole più nessuno, siamo all'addio?


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5 minuti fa, CarloCa ha scritto:

Che sfizio ci sta a dire che l'alta fedeltà è morta in un posto dove si incontrano gli appassionati di alta fedeltà.?

 

non è uno sfizio

si guarda in faccia la realtà

o se preferisci si evita di mettere la testa sotto la sabbia

si citano tre marchi storici che possono saltare per aria e ci si chiede il perché

non ci vedo nulla di male

  • Melius 2

C'è anche chi fa scelte diverse...

Rega, o meglio Roy Gandy, che sa di avere una certa età... ha fatto una 

Employee Ownership Trust, ed vi ha trasferito il 100% delle sue quote, cioè tutta la proprietà. 

In soldoni Rega è passata ai suoi dipendenti. 

C'è ancora qualcuno che persegue, e vuole mantenere, una certa filosofia nel settore hi-fi...

.

https://www.rega.co.uk/news/item/the-future-of-rega-research

 

 

Io per mia esperienza posso dire che se oggi nascessero i Pink Floyd o i Beatles non cambierebbe una mazza.

La musica odierna non cetra un beata fava sul fatto che ai giovani lo stereo non interessa.

Non c'entra manco il costo dei componenti.

A loro dello stereo non importa un fico secco.

Il cavetto da 100.000 Euro non c'entra niente.

 

1 ora fa, loureediano ha scritto:

Non c'entra manco il costo dei componenti.

A loro dello stereo non importa un fico secco.

Il cavetto da 100.000 Euro non c'entra niente

Esatto, per i "giovani" moderni computer e cellulare hanno preso il posto dell'hi-fi come status cui ambire: noi sognavamo lo stereo, loro l'i-phone...che poi, Se vai a vedere, come passione gli costa pure meno, molto meno...

1 ora fa, raf_04 ha scritto:

...e questo la dice lunga sul livello culturale/musicale degli utenti italiani...

sempre stato così... quando a fine anni 60 Oltremanica e Oltreoceano imperversavano i vari Hendrix, Led Zep, Pink Floyd etc MUSICISTI con la M Maiuscola qui da noi le hit in classifica erano Celentano, Albano & Romina, Rita Pavone, Ricchi e Poveri, Pippo Franco, etc

2 ore fa, raf_04 ha scritto:

...e questo la dice lunga sul livello culturale/musicale degli utenti italiani...

Ancora sti discorsi con la cultura e la musica...

Si ascolta ciò che ci piace, che ci emoziona e che ci diverte.

La cultura c'entra una mazza.

Casomai si può aver cultura in uno o più generi, e questo è sintomo di passione, ma dire che chi ascolta una cosa al posto di un'altra ha o non ha cultura mi sembra una cosa estremamente classista e che con la musica, ribadisco il concetto, non c'entra una fava.

 

  • Melius 1

@loureediano innanzitutto è cambiato il modo di fruire la musica, una volt l'ascolto in mobilità era marginale (al max autoradio o radiolone da gita), oggi è prevalente grazie allo steraming all cuffiette ed a prodotti che garantiscono comunque piacevolezza all'ascolto. quando ero giovane i dischi costavano, ci si riuniva in gruppo per ascoltare le novità dai fortunati che le avevano comprate, prina d copiarle su assetta o metterle nella lista dei desideri.  la maggir parte dei miei conoscenti giovani prendono smartphone da 1000 euro, il cui unico plus rispetto a quelli che cotano un quinto è di fare le foto a miglior rsoluzione (ma tanto son così banali che anche a rosoluzione sottozero sarebbe l'istesso)

28 minuti fa, cactus_atomo ha scritto:

quando ero giovane i dischi costavano, ci si riuniva in gruppo per ascoltare le novità dai fortunati che le avevano comprate, prina di copiarle su cassetta

del resto non avevamo alternative, io mi registravo le canzoni dalla radio stando zitti che se no si rovinava la registrazione. E si aspettava trepidanti la hit parade 

 

Adesso basta uno smartphone e hai gratis  tutta la musica del mondo

3 ore fa, loureediano ha scritto:

La musica odierna non cetra un beata fava sul fatto che ai giovani lo stereo non interessa.

Non c'entra manco il costo dei componenti.

A loro dello stereo non importa un fico secco.

E questo porta ad un peggioramento della qualità delle registrazioni.

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