Gaetanoalberto Inviato 10 Dicembre 2024 Inviato 10 Dicembre 2024 Non saprei dove iniziate questa discussione. Ad ogni modo, la gentile signora voleva vedere l'Harlem Gospel Choir, e ieri sera siamo andati a Verona. Non amo particolarmente il genere, anche un po' troppo natalizio per il mio cupo spirito, ma gli artisti erano veri professionisti, ciascuno con voce e qualità da solista, e nel coro ancora più capaci di fondersi all'unisono. Peccato per il service audio: hanno piazzato due casse a ventaglio sul palco ligneo, con piano e batteria, e per noi in platea (posto ordinariamente fin troppo buono) é stato come assistere all'omicidio del gospel. Suono dapprima attufato poi, dopo una chiacchierata con quelli della consolle, leggermente migliorato ma molto al di sotto di quel che forse sarebbe stato possibile già solo non amplificando. Se non erro l'orchestra starebbe in buca tra proscenio e platea. Insomma, peccato. Magari qualcuno di voi ha avuto esperienze simili, oppure al contrario sperimentato amplificazioni riuscite in teatro d'opera. Per me un peccato. Nella mia poca competenza mi giene da pensare che mettere un'amplificazione in un teatro del genere sia un'americanata, ma suppongo che anche questo gli ammericani lo sappiano far bene.
analogico_09 Inviato 10 Dicembre 2024 Inviato 10 Dicembre 2024 Nessuna americanata, l'amplificazione in teatro ci sta, c'è sempre stata anche per il jazz (al teatro Sistina ascoltavo Oscar Peterson, la big band di Count Basie, Ella Fitzgerard, e altri grandi del jazz e non del jazz in maniera ottimale, quindi ci sta pure per il gospel, lo spiritual, soul, etc... Il problema nasce quando l'amplificazione è fatta male... Capita a volte che non sia ottimale, non mi pare un "avvenimento"... ma per sapere se sia fatta male o bene bisognerebbe essere sul posto e ascoltare. L'ideale sarebbe sempre il suono acustico, ma non si può fare sempre con ogni tipo di acustica. Strano che al Filarmonico di Verona, con un gruppo così importante ed "antico", molto celebrato - HARLEM GOSPEL CHOIR With a special tribute to Aretha Franklin (ben altro più che "professionisiti"... ovvio che minimo minimo solisti e coro si fondessero tra di loro, all'unisono o contrappuntisticamente) - l'amplificazione fosse da "omicidio del gospel".., poi tutto po' esse ma insomma qualche dubbio insorge... di fronte a una tale proposta... https://www.teatro.it/spettacoli/verona/filarmonico/2024-2025/harlem-gospel-choir-with-a-special-tribute-to-aretha-franklin#infoTeatro 2 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto: Se non erro l'orchestra starebbe in buca tra proscenio e platea. Nell'opera lirica, balletto, teatro con musica si... ma far scomparire in una buca HARLEM GOSPEL CHOIR o altri gruppi del genere che formano l'intero spettacolo sarebbe comico... 1
Gaetanoalberto Inviato 10 Dicembre 2024 Autore Inviato 10 Dicembre 2024 1 ora fa, analogico_09 ha scritto: ovvio che minimo minimo solisti e coro si fondessero tra di loro, all'unisono o contrappuntisticamente) - Si, qui non eravamo affatto al minimo ma a livelli di assoluta eccellenza, ciascuno si è alternato quale primo cantante, ed ognuno ha dimostrato qualità assolute. Diciamo che lo si è "intuito", almeno nella nostra zona ( centrale decima fila di platea, proprio fronte palco) Il commento negativo sull'audio è stato di molti, quello con l'abito più figo se n'è proprio andato ( noi borsellati abbiamo resistito e lo spettacolo è comunque valso) Anche io sono rimasto un po' sorpreso ed un tantino deluso, perché artisti, atmosfera e teatro, considerate le indubbie competenze e non trattandosi di recita scolastica, lasciavano prevedere il meglio. Ovviamente "uccidere il gospel" è un'affermazione ad effetto per suscitare curiosità, ma credo proprio di non sbagliare sulla non buona amplificazione.l in questo specifico caso.
senek65 Inviato 10 Dicembre 2024 Inviato 10 Dicembre 2024 4 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto: Magari qualcuno di voi ha avuto esperienze simili, oppure al contrario sperimentato amplificazioni riuscite in teatro d'opera. Per mia fortuna più di una volta. Visto, al Valli di Reggio Emilia, Capossela, De Gregori, Carmen Consoli, David Sylvian, Joe Zawinul , perfino i CCCP e altri sempre con ottimi risultati. Putroppo ci vuole il manico.... 1
analogico_09 Inviato 10 Dicembre 2024 Inviato 10 Dicembre 2024 La mia peggiore acustica fu al palasport di Roma nel 1969 al mio primo concerto di Ray Charles con la sua big band. Quel luogo andava famoso per l'acusrtica di m.... ma come rinunciare a un concerto di Ray che già all'epoca era leggenda? Seduti in tribuna, mezza altezza ci giungevano praticamente tutti i suoni di ritorno i quali fatto il giro della circonferenza del grande stadio progettato per lo sport, non già per la musica, si ritrovavano in un punto d'incontro per freare una multieco gigantesca, come una serie di ruggiti della savana amplificati dai quali ci si capiva una beata mazza... Ciò nonostante restammo fino alla fine ma uscimmo da quel luogo letteralmente ammazzamusica con la coda tra le gambe.., non ci dormii la notte per la delusione. Dovetti attendere circa 12 anni per riascoltare Ray Charles al completo con big band e coro de' The Raelettes, quella vota all'aperto, estate romana, acustica perfetta, concerto strepitoso! Permettemi un paio di ricordini, vah... 1
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