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Report “Vino su misura”


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Inviato

Avevano fatto un servizio simile sull'area "prosecco", ma sono fenomeni antichi, già nel settecento facevano i falsi claret di bordeaux per gli inglesi, negli anni 80 con il vino al metanolo in Monferrato si sono contati i morti.

Inviato

Il problema sta tutto qui :"riescono a garantirsi la materia prima per produrre il numero di bottiglie che il mercato richiede loro. "

Inviato
40 minuti fa, Panurge ha scritto:

negli anni 80

Ricordo...che tempi bui per l'enogastronomia. Vino al metanolo e carne agli estrogeni che finiva, quest'ultima, negli omogeneizzati per bambini. Maledetti... 

Inviato

poi però il problema si è risolto e per forza, anche senza report di mezzo

perchè una cosa è la sicurezza alimentare, e li ci sono i nas

altro l' ingegno per aggiungere valore, e li siamo con le dinamiche del lusso, della moda, degli sterei

siamo un paese piccolo, senza grandi distese arabili, che vuoi fare. vale lo stesso per il resto.

quando un prodotto tipico diventa di interesse commerciale esteso non può che finire così, la cipolla

di tropea, il pistacchio di bronte, i fagioli di lamon, il lardo di colonnata, per quanta roba si trova in giro

ci vorrebbe uno zaire a testa per fare la quantità

a parte che dove ci sono superfici immense vanno giù di pesticidi e fertilizzanti ricavati dagli idrocarburi come se non ci fosse un domani

trasmissioni così non bisognerebbe nemmeno mandarle in onda per motivi di interesse nazionale, dopodichè mandare i giornalettisti a fare rieducational channel zappando la terra per un bel pò, così magari capiscono.

  • Confused 2
  • Sad 2
Gaetanoalberto
Inviato

Premesso che i famosi vini francesi sono stati ottenuti con tagli siciliani, io non avrei nulla in contrario a pratiche di miglioramento non dannose.

Basterebbe però osservare la dovuta trasparenza sulle pratiche enologiche (il vino non ha un'etichettatura con ingredienti guardacaso). Rompiamo tanto le scatole con gli oli italiani....

  • Melius 1
Gaetanoalberto
Inviato
2 minuti fa, Panurge ha scritto:

nonostante quello il vino non è cattivo.

Sicuro. Senza quello sarebbe birra, ma buona.

Inviato

Bevi pochi francesi né, meglio se cominci.

Inviato

Sono bravini e oramai il problema è che pure loro hanno troppo sole.

Perché i vini dei posti troppo caldi non sono un granché 

Gaetanoalberto
Inviato
4 minuti fa, Panurge ha scritto:

vini dei posti troppo caldi non sono un granché 

Ho bevuto buoni vini marocchini.

 

  • Haha 1
Gaetanoalberto
Inviato

Comunque hai ragione, il cambiamento climatico e l'aumento degli zuccheri nei disciplinari consentono il raggiungimento delle gradazioni anche nei luoghi dove la vite sopravvive grazie ai terreni anticrittogramicofunginoazotati.:classic_tongue:

Inviato
4 minuti fa, senek65 ha scritto:

Trasmissioni così sono fondamentali

👏🏻👏🏻

Inviato
12 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Ho bevuto buoni vini

perchè venga buono, è importante più che la temperatura massima semprechè rimanga entro valori

accettabili, l' escursione termica che deve essere sufficiente, cioè di notte deve fare fresco.

  • Melius 1
Inviato
20 minuti fa, Panurge ha scritto:

Perché i vini dei posti troppo caldi non sono un granché

Questo e’ vero e spiega perche’ i migliori vini del centro sud sono nelle fredde aree dell’abruzzo, del sannio e del vulture

Inviato

Strana la Puglia dove ci sono rossi apprezzabili seppure al caldo.

Qualcuno ha anche 5 grappoli ais. A me non piacciono granche’


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