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Melius Club

La classe media


Savgal

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Inviato
3 ore fa, extermination ha scritto:

Nel complesso, i contribuenti delle prime due fasce di reddito, compresi i negativi, sono il 42,59% del totale e pagano solo l’1,73% dell’Irpef complessiva, ampiamente insufficiente a ripagarsi anche il solo costo della spesa sanitaria.

Gli italiani hanno grande pragmatismo e senso civico: Tolgono allo stato l'onere di operare la redistribuzione tramite il fisco e si auto-redistribuiscono operando perdipiù a filiera corta anzi cortissima per ragioni ecologiche...  :classic_biggrin:

extermination
Inviato

@Martin Ma certo. Li chiamano “lavoretti”; al Sud 20-30 eur o poco più a lavoretto esentasse; al nord 100-150 euro ( quando va bene)

Inviato

@extermination

Dipendenti con redditi superiori ai 60.000 euro sono considerati un'anomalia, qualcosa che non dovrebbe esistere.

Nella visione marxista fatta propria da chi si dice di destra esiste solo una piccola borghesia relativamente autonoma, composta dai lavoratori autonomi, coltivatori diretti, artigiani e commercianti e professionisti. Gli altri non possono essere che operai ed impiegati. La scelta della flat tax per queste categorie è coerente con questa visione marxista.

Inviato
Il 28/12/2024 at 19:26, extermination ha scritto:

un tempo la classe media aveva accesso al credito con più facilità rispetto ad oggi

Non so se appartengo alla classe media o meno: RAL 44K e spicci.

Tutte le banche mi rifiutarono il mutuo perché a loro dire, col mantenimento del primo figlio e due bimbe con me, non avrei potuto sostenerlo. Avevi voglia a spiegare che da 6 anni pagavo regolarmente e senza un ritardo un affitto più alto della loro rata di mutuo...

Inviato

Nel 2006 fu pubblicato un file che distingueva i redditi di imprenditori, professionisti e agricoltori nel 2005 in fasce di reddito.
All'epoca il mio modesto reddito era di 22.500 euro, ebbene il 71% degli imprenditori, il 40% dei professionisti e l'85% degli agricoltori dichiarava un reddito inferiore.
Da allora questa statistica non mi risulta sia stata più pubblicata.

Inviato

@Savgal trova un tassista che abbia un reddito (dichiarato) come il mio sopra, tanto per fare un esempio. E io di tassisti, con relative famiglie, a Milano nel tempo ne frequentai due, per un periodo. E ti garantisco che al loro tenore di vita reale (case, vacanze, ristoranti, sfizi...) non mi ci potevo manco avvicinare. Però per l'A.D.E. sono sempre stato molto più ricco di loro.

Poi, causa bimbi compagni di scuola, diventammo amici di una famiglia monoreddito dove lui faceva l'idraulico: li ebbi la conferma definitiva di non aver capito un c@sso della vita... :classic_biggrin:

extermination
Inviato
12 minuti fa, Savgal ha scritto:

Dipendenti con redditi superiori ai 60.000 euro sono considerati un'anomalia, qualcosa che non dovrebbe esistere.

A mero titolo esemplificativo posso confermarti che nell’azienda in cui lavoro ci sono un numero elevato di dipendenti (quadri - non dirigenti) la cui retribuzione lorda annua va dai 80-100 k anno per gli aumenti di retribuzione ricevuti nel tempo. Credo che questa fattispecie si presenti, non come eccezione, in maniera più o meno marcata in tutte le Grandi aziende -multinazionali.

extermination
Inviato
20 minuti fa, Savgal ha scritto:

All'epoca il mio modesto reddito era di 22.500 euro, ebbene il 71% degli imprenditori, il 40% dei professionisti e l'85% degli agricoltori dichiarava un reddito inferiore

Sono certo che questo andamento si sia mantenuto.

Inviato

@gibraltar

Considera che le percentuali sopra indicate corrispondevano a circa 1.700.000 imprenditori, 378.000 professionisti e 523.000 agricoltori e il mio era il reddito lordo di un insegnante delle superiori, che era ed è di poco superiore a quello di un operaio specializzato o di un impiegato.

Il punto è quello sopra espresso, quella era una classe media costruita politicamente e non prodotto delle logiche di mercato. Aveva politicamente un senso negli anni in cui si doveva limitare il rischio di una vittoria elettorale del Pci, ma già negli anni Ottanta questo senso lo aveva perso. Oggi questo senso è inesistente

Inviato

@extermination

Penso che sappia quale è il mio lavoro, l'ho detto più volte. Il mio RAL è quello contrattuale dei dirigenti scolastici. Ma per certo sentire comune sono, siamo da quanto ho capito, un'anomalia. Per il piccolo imprenditore e i suoi dipendenti vi è il titolare dell'azienda, i suoi operai ed impiegati, i professionisti all'esterno. Che vi siano grandi imprese con dipendenti con RAL superiori a 80.000 euro è per costoro inconcepibile.

extermination
Inviato

Diciamolo: Un conto è la definizione del trattamento economico di un dipendente che lavora nel privato, altro conto quello di un dipendente pubblico ( tra cui quello di premiare il merito e le performance). Ad esempio, nel provato a medesimo ruolo può corrispondere una paga anche fortemente diversa.

Inviato
59 minuti fa, gibraltar ha scritto:

Tutte le banche mi rifiutarono il mutuo perché a loro dire, col mantenimento del primo figlio e due bimbe con me, non avrei potuto sostenerlo. Avevi voglia a spiegare che da 6 anni pagavo regolarmente e senza un ritardo un affitto più alto della loro rata di mutuo...

Purtroppo il tuo punto di vista non è quello delle banche. Il numero di persone a carico influisce sulla sussistenza, che deve rientrare in determinati parametri reddituali. 
Altra cosa: voi parlate sempre di RAL, ma, per vostra informazione, questa, NON è il parametro reddituale su cui viene calcolato il vostro reddito netto, dalle banche.
Giusto perché lo sappiate … 😉

Inviato

@iBan69 in realtà applicano la regoletta rapporto rata/reddito che non deve scendere sotto una determinata percentuale; e dal reddito detraggono tutte le spese fisse (rate, assicurazioni, mantenimento, etc...).

Quello che ti fa inc.re e' vedere la tranquilla nonchalance con la quale vengono concessi finanziamenti ad aziende bollite e società calcistiche varie, mentre a te contano anche i peli del deretano...

Inviato
6 minuti fa, gibraltar ha scritto:

in realtà applicano la regoletta rapporto rata/reddito che non deve scendere sotto una determinata percentuale; e dal reddito detraggono tutte le spese fisse (rate, assicurazioni, mantenimento, etc...).

La regoletta, è diversa da banca a banca, perché le policy di credito sono diverse. Inoltre, è la base di calcolo del reddito netto, che non conoscete. 

Inviato
16 minuti fa, iBan69 ha scritto:

Inoltre, è la base di calcolo del reddito netto, che non conoscete. 

Sono cose segrete di voi bancari? Opporre le puoi esporre brevemente, grazie 

Inviato

@garmax1 le policy di credito sono riservate, non posso pubblicarle certo qui. 🤷🏻‍♂️

  • Thanks 1
Inviato
2 ore fa, gibraltar ha scritto:

una famiglia monoreddito dove lui faceva l'idraulico

siccome non è mai troppo tardi, fai sempre a tempo a licenziarti ed aprirti una p.iva, idraulico codice ateco 43.22.01 o qualcosa di simile. poi però dell' idraulico devi fare anche la vita.

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