LUIGI64 Inviato 17 Giugno Inviato 17 Giugno 30 minuti fa, ferrocsm ha scritto: perché è stata la religione (nel mio caso la cattolica) e i suoi ministri in terra ad impossessarsene senza ritegno con lo scopo di fare proseliti e intromissioni nella sfera privata delle persone Ho compreso quello che vuoi dire Mi sembra però che il thread, non fosse relegato alla Chiesa cattolica, ma in senso lato, rispetto ad altre culture e anche dal punto di vista filosofico Del resto l'opener ha citato Nietzsche... Se l'approccio richiesto fosse stato esclusivamente scientifico, sarebbe stato necessario specificarlo Ma credo che la scienza, oltre a confutare teorie, ha poco da dire in proposito Comunque, effettua un'operazione utilissima e preziosa Mi viene in mente il buon Aurobindo, il quale con rispetto e in maniera molto arguta, affermava: L'ateismo è una protesta necessaria contro la perversità delle Chiese e la ristrettezza delle fedi. Dio lo usa come una pietra per abbattere questi castelli di carte insudiciate.
briandinazareth Inviato 17 Giugno Inviato 17 Giugno 35 minuti fa, LUIGI64 ha scritto: L'ateismo è una protesta necessaria contro la perversità delle Chiese e la ristrettezza delle fedi. Dio lo usa come una pietra per abbattere questi castelli di carte insudiciate. può anche essere il semplice non avere argomaneti validi per credere
simpson Inviato 17 Giugno Inviato 17 Giugno 2 ore fa, briandinazareth ha scritto: non è così, non solo l'atomo e scindibile, ma è composto di moltissime diverse particelle non solo, ma leggevo (e purtroppo non ricordo nei termini esatti l'articolo, perciò potrei dire delle grosse.. inesattezze) che l'indagine su spazio vuoto e materia oscura, sta portando gli scienziati a postulare l'esistenza di particelle (per quanto possa essere esatto questo termine) di un ordine di grandezza, o, meglio, di piccolezza, che sfugge a qualsiasi immaginazione. Facevano questo esempio mentale: se ingrandissimo la materia tanto da portare il nucleo di un atomo alle dimensioni del nostro sistema solare, queste particelle, a confronto, sarebbero ancora diecimila volte più piccole di un atomo. Una cosa tipo 10 alla -31 (ma potrei ricordare male i numeri)
LUIGI64 Inviato 17 Giugno Inviato 17 Giugno 21 minuti fa, briandinazareth ha scritto: non avere argomaneti validi per credere Figurati Quello che è valido per te, non può esserlo per me e viceversa Questione alquanto soggettiva
simpson Inviato 17 Giugno Inviato 17 Giugno 25 minuti fa, briandinazareth ha scritto: può anche essere il semplice non avere argomaneti validi per credere che opzione bizzarra!
LUIGI64 Inviato 17 Giugno Inviato 17 Giugno Spesso le cose ritenute bislacche, sono tali perché si rifiuta di accettare e capire anche punti di vista diversi dai propri (bias), oppure non si conosce neanche come affrontare determinati argomenti, come taluni che pretendono di ottenere conoscenze scientifiche su un testo come la Bibbia Ovvero, non comprendono le basi di un'esegesi Chiudo aggiungendo che ho notato delle contraddizioni in qualcuno. Spesso, esprimono una mentalità iper liberale su moltissimi argomenti, ma quando invece si affrontano determinati temi, percepisco una non poco intolleranza ..mah Vabbè
Amministratori Admin Inviato 17 Giugno Amministratori Inviato 17 Giugno per cortesia restiamo in topic 1
briandinazareth Inviato 17 Giugno Inviato 17 Giugno torniamo in topic. la vita dopo la morte e il prvblema dell'individualità del quale ho parlato prima, come viene affrontato dai non cristiani? (che come dicevamo prima, credono alla resurrezione della carne e quindi in qualche modo non si perde l'io)
LUIGI64 Inviato 17 Giugno Inviato 17 Giugno Ma non è che esistano solo i cristiani I punti di vista possono essere molteplici Il punto non è capire chi abbia ragione, o torto...su questo argomento mi pare alquanto improbabile Spesso sui forum si cerca soltanto l'egemonia dell'aver ragione Molto meglio sarebbe informare sulle varie declinazioni interpretative, circa il tema trattato, documentando possibilmente la fonte dei messaggi postati
jackreacher Inviato 17 Giugno Inviato 17 Giugno 22 minuti fa, briandinazareth ha scritto: torniamo in topic. la vita dopo la morte Veramente prima si dovrebbero chiarire bene cosa sono la vita, la morte e il tempo (il prima e il dopo) nel loro significato totalizzante , e poi potremmo ragionarci senza avere la certezza di trovare una risposta universale.
LUIGI64 Inviato 17 Giugno Inviato 17 Giugno A titolo di esempio, se io decidessi di riportare delle pagine di un libro sullo sciamanesimo attinenti al tema, magari di M. Eliade (non Giagobbo)...probabilmente sarei considerato un tipo irrazionale o non degno di considerazione Ma quelle pratiche antichissime, anche se fosse solo dal punto di vista antropologico e storia delle manifestazioni primitive del sacro, hanno un loro oggettivo interesse Poi, se vogliamo formare un gruppo controllo melius, tipo cicap/UAAR, basta saperlo e uno si adegua 😁😜
Panurge Inviato 17 Giugno Inviato 17 Giugno Eliade era uno storico, uno studioso, esplorava la simbologia mica attestava effetti paranormali dei riti, alla Castaneda.
briandinazareth Inviato 17 Giugno Inviato 17 Giugno 1 minuto fa, jackreacher ha scritto: Veramente prima si dovrebbero chiarire bene cosa sono la vita, la morte esattamente questo il punto. io la definisco con la consapevolezza dell'individualità, perché una vita dopo la morte senza memoria e senza che siamo "noi", cose legate inevitabilmente al corpo.
LUIGI64 Inviato 17 Giugno Inviato 17 Giugno 11 minuti fa, Panurge ha scritto: Castaneda Non mi risulta Eliade è un accademico Castaneda ha un altro approccio Tra l'altro, anche discusso su ciò che ha scritto Ho letto entrambi...Castaneda è al limite dell'inverosimile Ha seguito uno stregone yaqui per diversi anni...lettura interessante, se sia affidabile e rispondente al vero, proprio non saprei Riporta le esperienze magiche che ha sperimentato anche con sostanze psicotrope, se non sbaglio con peyote o simili In sintesi: accademico e teorico Eliade ed esperienziale invece Castaneda
jackreacher Inviato 17 Giugno Inviato 17 Giugno 2 minuti fa, briandinazareth ha scritto: io la definisco con la consapevolezza dell'individualità, perché una vita dopo la morte senza memoria e senza che siamo "noi", cose legate inevitabilmente al corpo. Secondo il tuo pensiero un neonato è vivo o morto, un malato di Alzheimer è vivo o morto? Mi sembra che entrambe le tipologie di persone non hanno memoria di se stessi, che mi dici?
ascoltoebasta Inviato 17 Giugno Inviato 17 Giugno 1 ora fa, briandinazareth ha scritto: può anche essere il semplice non avere argomaneti validi per credere Non è così,per qualsiasi religioso c'è la mano di dio anche nell'ateismo,non contemplano l'eventualità che qualcuno dopo aver constatato l'infinità di contenuti smentiti dalla realtà delle scoperte,possa sospettare che tutto si basi su invenzioni dettate dalla necessità e speranza di trovar spiegazioni a ciò che pareva non poter esser spiegato altrimenti,e a chi avanzò spiegazioni e prove verificabili di tali inesattezze,furon riservati trattamenti punitivi,fino all'uccisione, il tutto nel nome di un dio.
briandinazareth Inviato 17 Giugno Inviato 17 Giugno 2 minuti fa, jackreacher ha scritto: Secondo il tuo pensiero un neonato è vivo o morto, un malato di Alzheimer è vivo o morto? Mi sembra che entrambe le tipologie di persone non hanno memoria di se stessi, che mi dici? non è esattamente così, sono funzioni profondamente limitate, non che non esistono. ma la mia definizione non era sula "vita", ma sulla "vita dopo la morte". ovvero che cosa sarebbe la vita dopo la morte di un indviduo se non c'è più l'individuo? tutta la tradizione cristiana si basa sulla vita eterna dell'individuo, non una generica vita oltre, proprio perché quale sarebbe il senso altrimenti?
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