UpTo11 Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio 20 ore fa, iBan69 ha scritto: Un altro miliardario dei social che si rinnega e si adegua alle peggiori ideologie di destra Trumpiane. Sa benissimo che se non si adegua con Ìlon finisce male....
UpTo11 Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio Ma come fa a non schiantarsi con tutte ste capriole? Non si fa tempo a rispondere su un argomento che ha già cambiato diametralmente punto di vista almeno 7 volte.
iBan69 Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio Intanto, qualcuno che crede ancora nella diversità, equità ed inclusione, negli Stati Uniti, per fortuna, c’è ancora: “Apple rifiuta di abolire il programma di inclusione e diversità: «Proposta inappropriata» La proposta di azionisti conservativi respinta dal consiglio di amministrazione, mentre Meta e Amazon chiudono i programmi DEI.” https://www.corriere.it/tecnologia/25_gennaio_12/apple-rifiuta-di-abolire-il-programma-di-inclusivita-e-diversita-proposta-inappropriata-88a31c26-2789-4843-be20-d895f8e4bxlk.shtml Brava Apple!
ascoltoebasta Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio 10 minuti fa, iBan69 ha scritto: Brava Apple! Verissimo,ma quanto è deprimente ridursi a dover elogiare chi applica una politica che dovrebbe ormai essere nel DNA di una grande democrazia..... 1
Roberto M Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio Leggilo bene l’articolo e non limitarti al titolo, scorretto e fazioso, gli azionisti NON hanno ancora votato (si vota il 25 febbraio), Apple NON ha deciso ancora nulla. Semplicemente il CDA si e’ espresso contro la proposta, dicendo che il loro programma non e’ illegale. La motivazione della mozione e’ esclusivamente legale dopo la sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti che, nel 2023, ha considerato incostituzionali le “riserve” di posto in base all’orientamento sessuale o alla razza. Perche’ esporrebbe la società, che ha 80.000 dipendenti, al rischio di cause legali (cola’ miliardarie) o class action di dipendenti a loro volta discriminati delle direttive DEI-Woke dichiarate incostituzionali.
iBan69 Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio 21 minuti fa, Roberto M ha scritto: la sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti che, nel 2023, Corte composta da giudici conservatori e in mano a Trump, non dimentichiamocelo.
Gaetanoalberto Inviato 12 Gennaio Autore Inviato 12 Gennaio 26 minuti fa, ascoltoebasta ha scritto: una politica che dovrebbe ormai essere nel DNA di una grande democrazia..... Ed invece non ci si rende mai conto di quanto sia effimero ciò che diamo per scontato. Siamo in in momento di totale capovolgimento della realtà. Ci avreste mai creduto? E dire che sta scritto nell'art. 3 della Costituzione, comma secondo, ed è in vigore dal 1948.
Savgal Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio Warren Buffett: There’s class warfare, all right, but it’s my class, the rich class, that’s making war, and we’re winning. C’è la guerra di classe, ma è la mia classe, la classe dei ricchi, che sta facendo la guerra, e stiamo vincendo. Citato in In Class Warfare, Guess Which Class Is Winning, Nytimes.com. 1 1
Roberto M Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio 3 minuti fa, iBan69 ha scritto: Corte composta da giudici conservatori e in mano a Trump, non dimentichiamocelo. Per te è giusto che le persone siano discriminate (al contrario) in ragione di razze o orientamento sessuale ? Che di questo stiamo parlando. Cioè del fatto che aziende e università "riservano" alcuni posti di dirigenti necessariamente a persone in base all'orientamento sessuale e alla razza. In Inghilterra è successo che alcuni musicisti si sono visti letteralmente licenziare perchè la politica DEI dell'orchestra prevedeva che una "quota" dovesse essere riservata in base a razza e orientamento sessuale. E chi osava criticare questo correva il rischio concreto di non trovare più lavoro, se non di essere incriminato. Secondo te tutto questo è giusto ?
iBan69 Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio 2 minuti fa, Savgal ha scritto: C’è la guerra di classe, ma è la mia classe, la classe dei ricchi, che sta facendo la guerra, e stiamo vincendo. Inquietante, e purtroppo vero, ma, la gente sembra non accorgersene. Auspico una nuova rivoluzione, in tutto il globo terracqueo.
Gaetanoalberto Inviato 12 Gennaio Autore Inviato 12 Gennaio 14 minuti fa, Roberto M ha scritto: Per te è giusto che le persone siano discriminate (al contrario) in ragione di razze o orientamento sessuale ? Che di questo stiamo parlando. Cioè del fatto che aziende e università "riservano" alcuni posti di dirigenti necessariamente a persone in base Roberto, rilitighiamo vah. Tu sai quale è la differenza tra uguaglianza formale ed uguaglianza sostanziale immagino. Quella formale equivale a dire "siamo tutti uguali" di fronte alla legge, in applicazione di un principio liberale dell'800, che arrivava dopo l'assolutismo e la distinzione del popolo in classi che per legge avevano diversi diritti (pensa a quello di voto). Poi ci si è accorti che non basta dire che si è tutti uguali, perché esistono differenze che impediscono o rendono più difficile la partecipazione alla vita sociale ed il raggiungimento degli obiettivi. Nei tenpi moderni dunque é compito dello Stato rimuovere questi ostacoli. Se si registra un più basso numero di donne in università o nei ranghi dirigenziali di igni attività pubblica ed economica, se si registrano discriminazioni a danno delle persone di colore o di chi ha un diverso orientamento sessuale, é perfettamente legittimo intervenire con norme che diano spazio anche a queste categorie, cercando di compensare secoli si discriminazioni. Questo in sistemi non liberali del 1800. Quindi direi di rivedere il tuo concetto di uguaglianza, perché mi pare stiamo ribaltando, ad esempio, il dovere costituzionale dello Stato italiano (art. 3 comma 2 Cost.)
ascoltoebasta Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio 20 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: Ed invece non ci si rende mai conto di quanto sia effimero ciò che diamo per scontato. Siamo in in momento di totale capovolgimento della realtà. Ci avreste mai creduto? Altochè se ci si rende conto,non tutti,ma alcuni si,e la realtà sarà sempre più capovolta,siamo ormai intrappolati nella convinzione che la crescita e il benessere siano indissolubilmente legati,che il progresso corrisponda sempre ad evoluzione,ma un sistema totalmente basato sul debito tenderà sempre più a svicolare dalle ragnatele delle costituzioni.
Roberto M Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio 39 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: Tu sai quale è la differenza tra uguaglianza formale ed uguaglianza sostanziale immagino. Quella formale equivale a dire "siamo tutti uguali" di fronte alla legge, in applicazione di un principio liberale dell'800, che arrivava dopo l'assolutismo e la distinzione del popolo in classi che per legge avevano diversi diritti (pensa a quello di voto). No non è così banale. Siccome ontologicamente NON esiste oggi nell'università come in una orchestra musicale alcuna discriminazione verso una persona in relazione al suo colore della pelle o al suo orientamento sessuale è discriminatorio riservare dei posti a queste persone. Non è come i posti riservati per i disabili, dai su. Qui siamo nel campo dei privilegi e del razzismo al contrario. 1
audio2 Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio 2 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto: Se si registra un più basso numero di donne in università o nei ranghi dirigenziali di igni attività pubblica ed economica guarda che per fortuna non c'è ancora diritto al " posto" o allo "stipendio che voglio io come voglio io".
Savgal Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio @Gaetanoalberto Il punto è che non pochi non si riconoscono nella nostra Costituzione. Un elemento non esplicito nella nostra Costituzione è l'idea di "progresso". Una caratteristica fondamentale dell'idea di progresso è che essa dovrebbe coinvolgere tutti, sia all’interno di un paese che fuori, in un avanzamento complessivo che dovrebbe ridurre le disuguaglianze esistenti. Inoltre il progresso dovrebbe elevare tutti, ossia migliorare le condizioni complessive di vita, il livello della politica, della cultura, della morale. Il progresso è un'idea sostanzialmente borghese, si opponeva alla tradizione sempre uguale a se stessa dello ancien regime. Il pessimismo antiborghese delle persone con molti problemi, in particolare la piccola borghesia in declino, e una parte non piccola della classe operaia rifiutano l'idea di progresso. L'idea di progresso è fondamentalmente ottimistica, e l'ottimismo sociale è delle persone senza molti problemi nel presente e che nutrono fiducia nel futuro. Infine, ho il dubbio che il pessimismo sia alimentato ad arte con un obiettivo da conseguire. 1
Gaetanoalberto Inviato 12 Gennaio Autore Inviato 12 Gennaio 19 minuti fa, Savgal ha scritto: Infine, ho il dubbio che il pessimismo sia alimentato ad arte con un obiettivo da conseguire. Io sono molto più convinto della verità di quanto sopra. Circa la Costituzione temo che non molti ne colgano la profondità, anche tra quelli che l'hanno letta e perfino studiata. Il progresso poi è concetto interpretabile. Ritorno al forte rischio di una fallace costruzione dello spirito critico, che si trasforma in demolizione di valori di per sé chiari, avvolgendoli in sospetti o interpretandoli con una luce nuova, poco importa se infondata. Tanto chi se ne accorge, basta che suoni possibile... In tal modo anche le statistiche diventano smentibili, e se ne possono costruire di nuove.
Savgal Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio Tempo fa lessi questo libro "Factfulness. Dieci ragioni per cui non capiamo il mondo. E perché le cose vanno meglio di come pensiamo" di Hans Rosling ed altri. Il libro intendeva confutare le numerose previsioni pessimistiche che abbondavano ed abbondano. Gli autori una nota di pessimismo l'aprivano sul cambiamento climatico. L'aspetto curioso, che mi fa sorgere non pochi sospetti, è che le tesi pessimistiche che circolano sono quelle confutate dagli autori, mentre un fenomeno che può effettivamente alimentare il pessimismo è negato e le negazioni hanno un chiaro mittente.
Gaetanoalberto Inviato 12 Gennaio Autore Inviato 12 Gennaio 50 minuti fa, audio2 ha scritto: stipendio che voglio io come voglio io". No. Infatti si tratta di regolare l'accesso, non di farlo regolare al candidato. É possibile coniugare il merito con la preferenza di alcune categorie, ed è possibile farlo con meccanismi anche leggermente e gradualmente premianti. Vorrei rassicurarti sul fatto che a scuola non avviene.
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