extermination Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio 6 minuti fa, iBan69 ha scritto: Certo che ne hai di soldi da buttare, Dipende dai punti di vista.
Martin Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio 21 minuti fa, audio2 ha scritto: come l' araba fenice sanno sempre come risorgere dalle proprie ceneri. Ma non è meglio covare sotto le ceneri, al calduccio, come le patate poi magnificate da uno tsunami di burro e grandinate di sale non troppo fino ?
Roberto M Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio Nazismo e comunismo sono la stessa cosa di Giovanni Sallusti Il Patto Ribbentrop-Molotov (23 agosto 1939) è stato il momento di massimo avvicinamento fra nazismo e comunismo. Ma non era solo opportunistico: anche la stessa matrice ideologica di nazismo e comunismo era comune. Per questo fa scandalo quando Alice Weidel, leader del partito AfD lo ricorda per prendere le distanze dalla destra nostalgica: perché da noi c'è ancora il mito del comunismo come unica diga al fascismo. Bestemmia suprema: l’Uomo Nero ha sdoganato sul social di sua proprietà il tabù invalicabile di lorsignori. Nemmeno l’equivalenza, la sovrapposizione integrale tra i due totalitarismi: «Hitler era comunista». L’orrenda svastica gettata giustamente nella pattumiera della storia, e la falce&martello tuttora evocativa per la classe intellettuale ancora intenta a spiegarci le leggi della storia medesima (nonostante le sconfitte in serie incassate da essa). Ovvio che da un paio di giorni sia scattato l’ennesimo anatema per Elon Musk, con annessa ennesima fuga da X (in questo caso delle università tedesche). Intendiamoci, la tesi non era nemmeno di Musk, bensì della leader di Afd Alice Weidel, nella discussione postata col patron di X. Soprattutto, presentata con questa sintesi estrema appare irricevibile. Epperò, andiamo alle parole esatte di Weidel: «Durante il Terzo Reich, i nazionalsocialisti erano socialisti». Questa è un’ovvietà incontestabile, seppur costantemente mascherata dalla crasi furbetta “nazismo”. No, era nazional-socialismo: totalitarismo nazionale radicalmente alternativo al liberalismo politico. Come ricordava lo storico Joachim Fest, Hitler definiva il socialismo come una responsabilità della comunità nazionale per l'individuo. «Era uno spirito socialista», detto con le parole della Weidel, quindi al massimo il negativo fotografico del comunismo, non il suo contrario (lei infine semplifica in «comunista»). Il nazional-socialismo (come andrebbe sempre scritto) fu anzitutto un movimento rivoluzionario che instaurò un nuovo ordine segnato dalla statalizzazione integrale dell’economia e della vita, fino a far svanire del tutto la nozione stessa di esistenza personale. In questo senso, era perfettamente analogo al suo gemello siamese del Terrore, il comunismo. Non solo il programma del Partito Nazionalsocialista prevedeva «la statizzazione di tutte le imprese che fino ad oggi sono state costituite in società». Ma più profondamente, come ha mostrato Hannah Arendt in quella ricognizione sull’orrore del Novecento che è “Le origini del totalitarismo”, perfettamente speculare era l’inferno costruito in Terra, in Germania e in Russia. L’inferno che ha il volto di uno Stato/Partito in cui le due realtà sono indistinguibili, o meglio la seconda si divora la prima e pervade l’intera vita sociale e individuale in nome dell’ideologia di riferimento. Prevedendo, per chi se ne discosta, un’identica meta: il campo di concentramento. Il lager e il gulag. In questo senso, secondo il grande storico Ernst Nolte, Hitler ha preso esempio da Stalin, attuando semplicemente una “lotta di razza” anziché una “lotta di classe”. Addirittura, per Nolte il nazismo è spiegabile come reazione allo spettro del comunismo sovietico, una reazione che ne replica i tratti di fondo per contrastarlo. Il vero orizzonte di Hitler, per lo storico, è quello di «un antibolscevismo che sapesse decidere bolscevicamente». Non a caso, i nemici erano i medesimi: il liberismo economico e il suo contraltare politico, la democrazia parlamentare. Più radicalmente: la concezione stessa di individuo come soggetto portatore di alcuni diritti naturali inviolabili, e non oggetto a disposizione delle trame (anzi, della trama, al singolare) dello Stato/Partito. Una coincidenza liberticida che ha descritto al meglio la filosofa libertaria Ayn Rand: entrambi i totalitarismi «sono varianti dello statalismo, basate sul principio collettivista che l’uomo è uno schiavo senza diritto dello Stato». Per cui la conclusione, ben prima di Musk: «Il fascismo -e nella sua riflessione a maggior ragione il nazionalsocialismo, ndr- non è il prodotto della destra politica, ma della sinistra». C’è del resto una controprova storica evidente, per quanto spesso archiviata fischiettando dalla manualistica tardo-marxista. Chi fu il primo e il più irriducibile avversario di Adolf Hitler? Fu un campione del conservatorismo occidentale come Winston Churchill, mica il movimento comunista internazionale, il quale anzi per tutta la durata del patto Ribbentrop-Molotov si oppose alla guerra al Führer, impegnato in spartizioni territoriali con Stalin. Per cui sì, ha ragione Alice Weidel: se davvero il suo è un “partito conservatore”, è «l’esatto contrario» di quel comunista di Hitler. @Savgal @Gaetanoalberto Cosa c'è di "falso" o "sbagliato" a livello storico ? Qui siamo sul campo delle opinioni, si possono condividere o meno, ma sono opinioni e non c'è nessuna, ma proprio nessuna "fake news" nell'articolo di Giovanni Sallusti. Onestamente, avreste dato "4" ad uno studente che avesse scritto un tema come l'articolo di Sallusti ? Non credo. 1
otellox Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio @Roberto M ma dacci un taglio. hai rotto con la tua prosopopea da principe del foro. qui il tuo compito non e quello di cercare di convincere chi non la pensa come te ma discutere serenamente con chi non la pensa come te. non ci devi difendere dalle ire del pubblico ministero di Buongiorno ne abbiamo gia una e avanza. sei una persona molto colta ma questo non ti autorizza a cercare di dimostrare tutto e il contrario di tutto. con affetto
Questo è un messaggio popolare. Gaetanoalberto Inviato 12 Gennaio Questo è un messaggio popolare. Inviato 12 Gennaio 36 minuti fa, Roberto M ha scritto: Nazismo e comunismo sono la stessa cosa di Giovanni Sallusti Il Patto Ribbentrop-Molotov (23 agosto 1939) è stato il momento di massimo avvicinamento fra nazismo e comunismo. Ma non era solo opportunistico: anche la stessa matrice ideologica di nazismo e comunismo era comune. Per questo fa scandalo quando Alice Weidel, leader del partito AfD lo ricorda per prendere le distanze dalla destra nostalgica: perché da noi c'è ancora il mito del comunismo come unica diga al fascismo. Bestemmia suprema: l’Uomo Nero ha sdoganato sul social di sua proprietà il tabù invalicabile di lorsignori. Nemmeno l’equivalenza, la sovrapposizione integrale tra i due totalitarismi: «Hitler era comunista». L’orrenda svastica gettata giustamente nella pattumiera della storia, e la falce&martello tuttora evocativa per la classe intellettuale ancora intenta a spiegarci le leggi della storia medesima (nonostante le sconfitte in serie incassate da essa). Ovvio che da un paio di giorni sia scattato l’ennesimo anatema per Elon Musk, con annessa ennesima fuga da X (in questo caso delle università tedesche). Intendiamoci, la tesi non era nemmeno di Musk, bensì della leader di Afd Alice Weidel, nella discussione postata col patron di X. Soprattutto, presentata con questa sintesi estrema appare irricevibile. Epperò, andiamo alle parole esatte di Weidel: «Durante il Terzo Reich, i nazionalsocialisti erano socialisti». Questa è un’ovvietà incontestabile, seppur costantemente mascherata dalla crasi furbetta “nazismo”. No, era nazional-socialismo: totalitarismo nazionale radicalmente alternativo al liberalismo politico. Come ricordava lo storico Joachim Fest, Hitler definiva il socialismo come una responsabilità della comunità nazionale per l'individuo. «Era uno spirito socialista», detto con le parole della Weidel, quindi al massimo il negativo fotografico del comunismo, non il suo contrario (lei infine semplifica in «comunista»). Il nazional-socialismo (come andrebbe sempre scritto) fu anzitutto un movimento rivoluzionario che instaurò un nuovo ordine segnato dalla statalizzazione integrale dell’economia e della vita, fino a far svanire del tutto la nozione stessa di esistenza personale. In questo senso, era perfettamente analogo al suo gemello siamese del Terrore, il comunismo. Non solo il programma del Partito Nazionalsocialista prevedeva «la statizzazione di tutte le imprese che fino ad oggi sono state costituite in società». Ma più profondamente, come ha mostrato Hannah Arendt in quella ricognizione sull’orrore del Novecento che è “Le origini del totalitarismo”, perfettamente speculare era l’inferno costruito in Terra, in Germania e in Russia. L’inferno che ha il volto di uno Stato/Partito in cui le due realtà sono indistinguibili, o meglio la seconda si divora la prima e pervade l’intera vita sociale e individuale in nome dell’ideologia di riferimento. Prevedendo, per chi se ne discosta, un’identica meta: il campo di concentramento. Il lager e il gulag. In questo senso, secondo il grande storico Ernst Nolte, Hitler ha preso esempio da Stalin, attuando semplicemente una “lotta di razza” anziché una “lotta di classe”. Addirittura, per Nolte il nazismo è spiegabile come reazione allo spettro del comunismo sovietico, una reazione che ne replica i tratti di fondo per contrastarlo. Il vero orizzonte di Hitler, per lo storico, è quello di «un antibolscevismo che sapesse decidere bolscevicamente». Non a caso, i nemici erano i medesimi: il liberismo economico e il suo contraltare politico, la democrazia parlamentare. Più radicalmente: la concezione stessa di individuo come soggetto portatore di alcuni diritti naturali inviolabili, e non oggetto a disposizione delle trame (anzi, della trama, al singolare) dello Stato/Partito. Una coincidenza liberticida che ha descritto al meglio la filosofa libertaria Ayn Rand: entrambi i totalitarismi «sono varianti dello statalismo, basate sul principio collettivista che l’uomo è uno schiavo senza diritto dello Stato». Per cui la conclusione, ben prima di Musk: «Il fascismo -e nella sua riflessione a maggior ragione il nazionalsocialismo, ndr- non è il prodotto della destra politica, ma della sinistra». C’è del resto una controprova storica evidente, per quanto spesso archiviata fischiettando dalla manualistica tardo-marxista. Chi fu il primo e il più irriducibile avversario di Adolf Hitler? Fu un campione del conservatorismo occidentale come Winston Churchill, mica il movimento comunista internazionale, il quale anzi per tutta la durata del patto Ribbentrop-Molotov si oppose alla guerra al Führer, impegnato in spartizioni territoriali con Stalin. Per cui sì, ha ragione Alice Weidel: se davvero il suo è un “partito conservatore”, è «l’esatto contrario» di quel comunista di Hitler. @Savgal @Gaetanoalberto Cosa c'è di "falso" o "sbagliato" a livello storico ? Qui siamo sul campo delle opinioni, si possono condividere o meno, ma sono opinioni e non c'è nessuna, ma proprio nessuna "fake news" nell'articolo di Giovanni Sallusti. Onestamente, avreste dato "4" ad uno studente che avesse scritto un tema come l'articolo di Sallusti ? Non credo. Mah, mi fai una bella domanda. In genere incoraggio i ragazzi ad esprimersi, in particolare sulle opinioni. Conseguentemente sto attento che la valutazione non risulti punitiva. Però, seguendo i tanti fili conduttori contemporanei possibili, magari potremmo definire Hitler un keynesiano... a sto punto pure Stalin, visto che ci siamo. Paradossi a parte, fascismo, nazismo, comunismo, hanno espresso dei totalitarismi. L'Italia, la Germania, l'URSS hanno la primogenitura, ma poi abbiamo avuto anche altre applicazioni diversificate per territori. L'URSS è stato un tentativo di applicare il comunismo, ma la dottrina non coincide necessariamente con la sua realizzazione concreta (le divisioni post rivoluzionarie sono state tante e sanguinarie). In entrambi i casi lo Stato ha acquisito il controllo totale della società. Nel fascismo e nel nazismo la società è sottoposta agli interessi superiori della Nazione, nel comunismo sovietico è sottoposta al Partito dei Lavoratori ed al Popolo. Non è secondario il fatto che la produzione in Italia e Germania non viene statalizzata, e la terra non viene distribuita (in Italia poca roba spostando veneti in miseria nelle terre bonificate di Latina e viciniori, e nelle terre d'origine del duce, investendo circa sessanta volte quanto speso altrove e cambiando per sempre le sorti di una terra povera). Fascismo e nazismo prevedono esplicitamente la guerra, un'espansione militare ed una sostituzione neocoloniale ai danni di altri territori. Il Nazismo parte poi con una caratterizzazione razzista che nel fascismo arriva molto più tardi. Questi caratteri non ci sono nel comunismo sovietico. Entrambi i sistemi sono stati totalitari, per questo hanno avuto bisogno di reprimere le libertà individuali. Non avrei messo 4, magari 5 o 5 e 1/2 apprezzando lo sforzo, ma perché erano miei alunni. A Sallusti, che queste cose le sa bene, metterei 2. ❤️ 3
briandinazareth Inviato 12 Gennaio Autore Inviato 12 Gennaio 31 minuti fa, Roberto M ha scritto: Ernst Nolte C'era da immaginarlo, quali fonti pitresti usare altrimenti
P.Bateman Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio 6 ore fa, Roberto M ha scritto: E deve essere stato l’esatto contrario almeno per chi ha votato in Italia per Berlusconi, veramente credi i milioni di persone che hanno scritto “Berlusconi” sulla scheda elettorale si siano sentite “suo pari” ? Non pari come soldi, come cultura. 1
P.Bateman Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio 8 ore fa, extermination ha scritto: il manifesto E' un giornale scritto benissimo e di notevole spessore culturale, non un foglietto di propaganda.
extermination Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio 7 minuti fa, P.Bateman ha scritto: un giornale scritto benissimo e di notevole spessore culturale Vero! Con dei titoli da super classifica! l’ultimo: anche cose buone. E quella del pastore tedesco
Lestratto Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio 28 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: Il Nazismo parte poi con una caratterizzazione razzista che nel fascismo arriva molto più tardi. Questi caratteri non ci sono nel comunismo sovietico. Secondo me la Weidel insiste sulle similitudini tra nazismo e comunismo sul tema del dirigismo economico per evitare di parlare del tratto razzista e primatista della sua formazione politica, rispetto al quale è evidente il legame con il nazismo e non con il comunismo. Per me è questo l'aspetto più odioso di tutte le atrualu formazioni politiche di estrema destra. Nascere nell'abbondanza invece che in mezzo alla guerra e alla fame non viene considerato come un fatto di mero cūlus, ma come un evento naturale di tipo deterministico. Che poi, nel caso dei primatisti nostrani, oltre che odioso il fatto è anche ridicolo, dato che è ben noto che se gli stranieri che vivono in Italia decidessero tutti insieme di tornare a casa loro, oltre ad estinguerci a livello demografico avremmo il paese in definitivo default economico...
Gaetanoalberto Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio 4 minuti fa, Lestratto ha scritto: Secondo me la Weidel insiste sulle similitudini tra nazismo e comunismo Ha bisogno di superare una forte resistenza culturale tedesca, ancora nel dna di molti elettori educati a riconoscere le colpe del nazismo. Siamo un po' alla roteazione dei birilli per ipnotizzare gli spettatori.
Lestratto Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio @Gaetanoalberto è quello che penso anch'io. Come se la cosa peggiore del nazismo e del comunismo sovietico sia stato il dirigismo economico... 1
appecundria Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio 1 ora fa, Roberto M ha scritto: Giovanni Sallusti Questo poveretto, figlio di un pluri pregiudicato, nipote di un criminale di guerra fucilato dai partigiani... lascialo perdere. Ma gente normale non ne frequenti? Qualcuno che non abbia fatto i soldi vendendo ebrei alla Gestapo... 1
appecundria Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio 1 ora fa, Roberto M ha scritto: Per cui sì, ha ragione Alice Weidel E toglierà pure le accise!
senek65 Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio 39 minuti fa, appecundria ha scritto: Ma gente normale non ne frequenti? Se li sceglie con cura 1
extermination Inviato 13 Gennaio Inviato 13 Gennaio Ho domandato a Barbero. Ha risposto che è una supercazzola. 1
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