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Melius Club

Le nuove uscite di classica e di lirica in HiRes


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Inviato
10 ore fa, SimoTocca ha scritto:

Ma non è questo il caso perché la direzione di Esa-Pekka Salonen è semplicemente straordinaria: riesce ad assecondare la musica percussiva per pianoforte facendo diventare la sua nuova orchestra, la splendida San Francisco Symphony, una specie di unico “strumentone a percussione”.

 

Scusa ma... dopo l'ascolto trovo che non ci sia paragone con la versione di Abbado-Pollini: manca proprio quella grinta, quella "percussività" che è necessaria per rendere al meglio la musica di Bartok!

Per carità, ottima incisione, ma torna il solito discorso: se devo ascoltare dal vivo, devo "accontentarmi" di quello che passano i cartelloni attuali, ma se devo scegliere una incisione, scelgo la migliore, non un compromesso...

Lo stesso discorso lo facevano sull'altro 3d a proposito di Mahler: perchè perdere tempo ad ascoltare Zinman (o Inbal) quando abbiamo Abbado, Bernstein, Klemperer ... ?

Capisco la tua buona volontà nel divulgare le nuove uscite, ma occhio (lo dico soprattutto per i neofiti) a far passare per buono ciò che in realtà e già stato fatto assai meglio da qualcun'altro...

Con stima,

Max

Inviato

@Max440 Max, mi spiace essere completamente in disaccordo con te, ma fammelo dire da appassionato e profondo conoscitore (anche dello spartito) di questi concerti di Bartòk: questa di Aimard e Salonen è una registrazione bellissima. È una interpretazione che trovo così bella, così studiata nei minimi dettagli ma ma al contempo apparentemente così spontanea, una interpretazione che ritengo, quindi, magistrale.

No, non è solo la segnalazione di una nuova uscita ma di un nuovo riferimento assoluto per la discografia di questi concerti. Addirittura? Addirittura!

E poi, permettimi di dire: bene essere legati al passato e a registrazioni fenomenali e fondamentali, come quella da te (e da me) citata di Pollini con Abbado, ma fammi anche dire che bisogna lasciarsi aperti al presente e al futuro, cercare di apprezzare anche quello che è nuovo e che in quanto tale può inizialmente “suonare strano o meno bello al nostro orecchio”…

Mi viene in mente quando, da bambino di 10 anni, leggevo le recensionI dei nuovi dischi su Suono (rivista che acquistava mio padre, per il suo lavoro più che per passione). E lessi la recensione del vinile appena uscito della settima di Beethoven diretta da Kleiber jr. in cui si diceva: ancora la settima? Uffa! Era proprio necessaria? E.. comunque a differenza di altri critici che hanno trovato questa interpretazione un pò “leggera”, noi troviamo questa di Kleiber una lettura interessante… ma il nostro riferimento rimane sempre Karajan.

Ci vollero dei mesi, forse degli anni, per capire che quella settima, diretta a Vienna da Kleiber, sarebbe diventata una lettura così celebrata da essere davvero il riferimento assoluto.

Quindi, mio consiglio: dare tempo al tempo, ascoltare e lasciare che una nuova lettura ci “entri nelle orecchie”… che poi magari ci entra anche nel cuore!

A me, questo nuovo album dedicato a Bartòk, di Aimard/Salonen è entrato nelle orecchie..e probabilmente sta entrando anche nel cuore..😉

Inviato

E a proposito di “cuore”, cioè di “affari affettivi”, e di Beethoven: mi corre l’obbligo segnalare la nuova uscita del cofanetto integrale delle sinfonie di Beethoven dirette da Zubin Mehta con l’Orchestra del Maggio Musicale e registrate live nel corso degli ultimi due anni.

Come dicevo sopra, questa segnalazione ha motivi affettivi perché ero ancora un ragazzino quando Zubin Mehta prese il posto dell’amatissimo Riccardo Muti sul podio del Maggio. E Mehta trovò fin da subito la strada per farsi voler bene da un pubblico esigente che però disponeva di una orchestra non di livello eccelso, almeno non per il repertorio sinfonico.

Zubin Mehta in questi ultimi 40 anni ha fatto penetrare la “sinfonia” nelle mani, ma anche nel cuore, dei musicisti e dai e dai ecco che l’Orchestra del Maggio piano piano è diventata una orchestra eccellente anche nel repertorio sinfonico.

Ricordo l’emozione di aver ascoltato l’ultimo Abbado nella sinfonia Fantastica di Berlioz a Firenze e poi di averlo ascoltato, la settimana dopo a Berlino nella stessa sinfonia (album disponibile peraltro).

E uscito dalla Philharmonie aver pensato: ma è solo questione affettiva oppure è vero che il concerto a Firenze è stato ancora più bello? Addirittura…

E allora ecco questo cofanetto delle sinfonie di Beethoven interpretate da Mehta e riprese live al Maggio nel periodo post Covid..

Sono interpretazioni molto tradizionali, con tempi abbastanza lenti e dilatati (ma non uggiosi, come quelli dell’ultimo Giulini). L’orchestra suona con il cuore ma anche con eccellente tecnica e il risultato finale è notevole. 
La ripresa del suono live (valutata da chi, come me era in quella eccezionale sala dell’Opera di Firenze) da parte della Dynamic è molto buona.

E..insomma il vecchio leone, Mehta, dà ancora la sua ultima “zampata”, che si rivela possente…

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  • Thanks 1
Inviato
1 ora fa, SimoTocca ha scritto:

Quindi, mio consiglio: dare tempo al tempo, ascoltare e lasciare che una nuova lettura ci “entri nelle orecchie”… che poi magari ci entra anche nel cuore!

 Ok, per ora abbiamo visioni diverse (ci può stare), ma vedrò di riascoltare nuovamente con più calma per capire se "ciò che mi manca" in questa versione è qualcosa di fondamentale o semplicemente frutto di una lettura differente ...

Thanks,

Max

Inviato

Grazie a te @Max440 per i tuoi interventi!

E approfitto ancora di una nuova uscita per sottolineare il fatto che in fondo il Thread è dedicato alla nuove uscite (in HiRes) più interessanti, che però non per forza di cose devono essere dei “riferimenti assoluti” della discografia. Sono segnalazioni di ascolti interessanti (interessanti per qualità artistica, meglio se supportata da qualità audio eccellente, ed ecco perché in HiRes..) che servono a far conoscere (anche come primo ascolto, da qui l’importanza di segnalare interpretazioni “corrette”, nel senso di fedeli allo spartito e allo spirito dell’autore, salvo eccezioni ovviamente..) o a confrontare con versioni già note una determinata sinfonia o concerto o brano musicale che sia.

È con questo spirito che segnalo la prima sinfonia di Mahler diretta da un direttore che conosce per averlo ascoltato, e spesso, dal vivo anche in Mahler: Semyon Bychkov, direttore ospite principale del Maggio a Firenze per alcune stagioni.

Byckkov sta realizzando per la Pentatone l’integrale del ciclo mahleriano con la sua orchestra Ceca.

Non mi hanno particolarmente entusiasmato le uscite precendemti (la quinta, la seconda, la quarta..), ma questa prima sinfonia l’ho trovata bella e “azzeccata”. 
Forse perché esiste una speciale tradizione “locale” culturale di questi paesi dell’Europa orientale (vedi anche l’orchestra di Budapest con Fischer) per la prima sinfonia.. o che so io, ma ecco che il suono è giusto, il passo ritmico anche…

No, non è una interpretazione che “scalza dal podio” Abbado, Bernstein o Kubelik, no…

Ma è un punto di vista diverso, di qualità (sia audio che artistica) che a mio avviso merita ascoltare..

È questo lo spirito con cui, almeno io, segnalo le nuove uscite su questo Thread..

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Inviato

@SimoTocca

Grazie per la segnalazione delle sinfonie "fiorentine" e menzione d'onore per il grande Zubin!

Ricordo che, da bimbo, assistetti al Rehingold da lui diretto proprio a Firenze con, se non sbaglio, la regia di Luca Ronconi. Ne restai estasiato. 

Ricordo anche che mio babbo, "ultras" wagneriano fin dal suo periodo di studio a Bologna negli anni Cinquanta, spedì in treno a casa a Faenza mia mamma, mio fratello e me e restò a Firenze per la rappresentazione successiva, tale era l'impressione dell'opera ai suoi occhi e alle sue orecchie...

L'anno dopo il genitore, incredulo che un bambino si appassionasse a Wagner, mi portò anche alla Valchiria.

Tuttavia un conto è il "keine pause" dell'Oro, altro sono i tre atti della Valchiria; e infatti, ahimè, non resistetti e mi dormii quasi completamente il finale, vetta musicale fra le più alte dell'Ottocento.

E mio padre, alla fine, vedendomi triste mi disse con grande amore:"non preoccuparti, tu c'eri ed è come se l'avessi sentito". 

Del resto, con gli anni, mia madre ha sempre affermato che la passione wagneriana è probabile che l'abbia maturata quando,  in attesa del sottoscritto, fu costretta da mio padre, a sorbirsi non uno ma 4 (quattro) Sigfried :classic_smile:

 

Inviato
9 ore fa, SimoTocca ha scritto:

E..insomma il vecchio leone, Mehta, dà ancora la sua ultima “zampata”, che si rivela possente…

vi sono cosi tante integrali che non penso sia possibile trovare una buona esecuzione che non abbia un termine di paragone più autorevole. e questo vale anche per Mehta. ma c'era proprio bisogno di una nuova integrale?

 

Inviato

@aggelos

1 ora fa, aggelos ha scritto:

vale anche per Mehta. ma c'era proprio bisogno di una nuova integrale?

C’è sempre bisogno di buona musica! La molteplicità di punti di vista interpretativi diversi l’ho sempre ritenuta un balsamo per i capolavori della musica come le sinfonie di Beethoven, perché consentono all’orecchio di scoprire sempre nuovi dettagli e perché consentono di “non annoiarsi” delle interpretazioni preferite, dando una specie di stacco, di riposo..

Potrei capire questa domanda davanti a composizioni che mi lasciano indifferente (per dire, i Carmina Burana di Orff), ma davanti ai capolavori… ben venga questa abbondanza!

Nella mia premessa ho detto che segnalavo questa integrale digitale per motivi affettivi, perché ho assistito dal vivo a ciascuna esecuzione, perché fatta in un periodo particolare della storia del mondo (la rinascita subito dopo la pandemia) e perché il vecchio Zubin Mehta non solo ha molta ammirazione da parte mia ma, a vedere gli inviti dalle orchestre più importanti del mondo (i Berliner, i Wiener, i Bavaresi..), anche da parte di musicisti e molto pubblico internazionale.

Infine: sono assai poche le integrali beethoveniane con orchestre italiane: Muti alla Scala per Musicom e Giulini, sempre alla Scala, per la Sony. Poi? Basta! E posso dire, con un certo orgoglio, che questa integrale del Maggio è la migliore di queste tre? 

E chiudo rispondendo in generale alla domanda “Ancora una integrale?”

Per noi anzianotti, abituati all’idea che si doveva spendere quattrini per acquistare un nuovo cofanetto questa domanda aveva forse anche una sua logica…

Ma adesso, con lo streaming non è più un problema economico! E ciascuno può trovare la sua esecuzione ideale ascoltando registrazioni diverse…

Perché  con lo streaming l’unico limite è.. il tempo libero per ascoltare!
Insomma, se di livello qualitativo buono, evviva l’abbondanza! 😉

Questa è la mia filosofia…

 

Inviato
8 ore fa, SimoTocca ha scritto:

Perché  con lo streaming l’unico limite è.. il tempo libero per ascoltare!

 Dici niente ... :classic_rolleyes:

Inviato

Il tempo…ah..il tempo… la cosa più preziosa della vita… ma davvero pochi lo sanno! O almeno lo capiscono appieno…

E di tempo c’è ne vuole per ..no, non ascoltare, ma anche solo “passare in rassegna” tutte le novità discografiche che escono in HiRes il venerdì sui servizi di streaming…

Prima delle novità vere e proprie, però, vi segnalo che la branca australiana dell’Universal ha messo su streaming i concerti di Beethoven nella “straclassica” interpretazione di Wilhelm Backhaus sotto la bacchetta di Schmidt-Isserstedt a Vienna.

Una integrale Decca rimasta mitica negli anni, ma che ascoltata su CD mi aveva lasciato qualche perplessità…

In questa veste, HiRes 24/48, “confezionata in Australia”, sono invece rimasto subito colpito dal suono molto bello (ho ascoltato solo il terzo concerto..)

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Inviato

Fra le uscite nuove di zecca vi segnalo le sinfonie di Mozart 39 & 40 registrate per la LAWO dalla Norvegian Radio Orchestra diretta da Petr Popelka.

Qualcuno dirá: ma c’era ancora bisogno di Mozart e le sue sinfonie, con tutte le belle edizioni che ci sono già? Io dico ancora un sì, specialmente quando il risultato sia artistico che audiofilo sfiora la perfezione come in questo caso…

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  • Melius 1
Inviato

E proseguo sulle segnalazioni della serie “ma che bisogno c’era”…

di una nuova integrale dei concerti di Mozart per violino? E ancora rispondo: ma perché no? Perché un grande musicista di oggi, nel 2023, dovrebbe non registrare i concerti di Mozart? Solo perché ne esistono già edizioni splendide e fondamentali? Beh… no, non sarebbe giusto… e peraltro con i continui progressi della tecnica di registrazione ci perderemmo il suono sempre più fedele e realistico …

Che Renaud Capuçon sia un grande violinista non c’erano dubbi, ma direi che adesso non ci sono neppure dubbi sul suo essere “kapeelmeister”, direttore dal suo violino…

È pur vero che il violinista francese ha recentemente assunto la direzione proprio dell’orchestra da camera di Losanna, ma ecco si avverte un grande affiatamento fra solista e orchestra.

Il taglio interpretativo è quello “molto classico”, con numerosi richiami in parte a Schneiderhan in parte a Oistrakh (entrambi solisti e direttori…dei Berliner!), ma con spunti originali che emergono frequentemente, è un suono sempre molto bello, molto “setoso” del violino solista.

Ovviamente per gli “amanti del filologico” questa non è un integrale di riferimento, non è cioè un’alternativa a quella della Faust con il Giardino Armonico diretto da Antonini o a quella di Carmignola con la Mozart diretta da Abbado (mia edizione di riferimento, fra quelle “filologiche” e forse anche in assoluto..).

Ma per chi predilige interpretazioni “classiche”, ecco che questa integrale di Capuçon può essere una valida alternativa di ascolto a quelle di riferimento (anche mio) sopra citate o a quella molto gettonata della Mutter con la London Philharmonic che guida dal violino (registrazione molto amata dal pubblico per il bel suono DG, meno dai critici..ma io in questo caso sono dalla parte del pubblico..a me piace molto!).

Fa un pó gioco se stante la recente integrale di Francesca Dego per la Chandos, perché seppure con orchestra non filologica, i criteri adottati dal direttore già capostipite della filologia Roger Norrington.

Fra le recenti integrali mozartiane questa ultima è la mia preferita e merita di essere ascoltata (già segnalata qui sopra)… ma ecco..perché non ascoltare anche quello che ha da dire Capuçon e la sua orchestra di Losanna?

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Inviato

La Harmonia Mundi ha rimasterizzato (e raccolto in un cofanetto di 17 CD, a chi interessasse il supporto fisico) le Cantate di Bach registrate da Herreweghe con il suo Collegium Vocale Gent, negli anni ‘90 per la sua etichetta.

Sono tutte interpretazioni che seguono i criteri filologici dei maestri di Herreweghe, uno dei primi allievi di Leonhardt e Harnoncourt, ma con una notevole differenza di visione che a me ha sempre conquistato perché al rigore dei due pionieri sopracitati, sostituisce una certa libertà e una certa ricchezza di orchestrazione.

Sui servizi di streaming sono disponibili da oggi tutte queste registrazioni, in formato HiRes 24/48, e onestamente suonano davvero tutte molto più belle che nei CD originali (ne ho diversi, tutti acquistati a Parigi nella “boutique Harmonia Mundi”, in due de Rivoli vicino alla fermata della linea 1 Le Marais).

Anche qui… è sempre questione di tempo… ma bisognerebbe trovarlo perché l’ascolto di questo Bach interpretato da Herreweghe merita parecchio…


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  • Melius 1
Inviato

Avevo parlato sopra dei concerti di Beethoven appena rimasterizzati in formato HiRes 24/48 dalla branca australiana della Universal…

Mi sono accorto, poi, che fanno parte di una edizione di oltre 20 album, tutti rimasterizzati in HiRes 24/48 (chissà perché in Australia va di moda il 24/48 invece del 24/96..?!) …album che rendono omaggio al direttore molto famoso negli anni ‘60, Hans Schmidt-Isserstedt.

Ricordo, molto tempo fa, in una discussione di aver “liquidato” il maestro dicendo che era un buon kapelmeister ma, ecco, non era Fürtwangler…

E però.. però ecco le sue interpretazioni classiche e misurate hanno un senso di misura che forse è anche utile “metro” di misura per tutte le atre.

Se ci interessa potete cercare 🔍 il suo nome e vi compariranno, da oggi, tutti i 20 album rimasterizzati, alcuni già molto famosi come i concerti di Beethoven con Backhaus..

A me è piaciuto molto il primo concerto di Brahms con un giovane Brendel…che vi propongo qui..

la qualità audio Decca è molto molto buona… e la qualità artistica è, a mio avviso, davvero elevata..

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P.S. Di questa collana fanno parte anche le sinfonie di Beethoven complete, con i Wiener (mica pizza e fichi!) rimasterizzate in HiRes 24/48, oltre ai due concerti di Mozart interpretati da un giovanissimo Ashkenazy….

insomma gli amanti delle interpretazioni vecchie, classiche e di riferimento, come l’amico @Max440 non possono che esserne contenti di queste uscite rimasterizzate in HiRes.. 😉

 

  • Melius 1
Inviato

@SimoTocca  Quanta roba !!!

Grazie mille per le preziose segnalazioni :classic_wink:

Ora necessita trovare "il tempo" ...

 

Bye,

Max

 

ps: le cantate dirette da Herreweghe sono tra le mie preferite :classic_love: :classic_love: :classic_love:

Inviato

ma come si fa cancellare un messaggio dove hai scritto una fesseria?

uff

 

Inviato
9 minuti fa, aggelos ha scritto:

ma come si fa cancellare un messaggio dove hai scritto una fesseria?

uff

Entro 15’ (mi sembra, forse 30’) puoi correggere/rimuovere il testo in autonomia, dopo devi chiedere a un amministratore 

Inviato

@SimoTocca Per ora ascoltato Beethoven / Backhaus: davvero una rimasterizzazione notevole per una delle migliori interpretazioni in circolazione del terzo concerto !

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