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Melius Club

Le nuove uscite di classica e di lirica in HiRes


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Inviato
Il 26/12/2023 at 14:14, SimoTocca ha scritto:

I due concerti di Brahms sono un banco di prova difficilissimo che, per le “mie classifiche personali”, difficilmente viene superato, o almeno superato cum laude.

Pollini e Zimerman su tutti, certo, e della vecchissima guardia Rubinstein, Gilels e Arrau… ma poi? Poi quasi “il vuoto”…

 

Ti sei dimenticato una interpretazione di assoluto rilievo, per me una tra le migliori (sicuramente tra le prime 5) del primo concerto di Brahms: quella di Brendel con la Royal Concertgebouw Orchestra !

Brendel era davvero ispirato quel giorno ... :classic_love: (correva l'anno 1974...)

.-.-.-.-.-.

 

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Inviato

@Max440 Max, mi pare di averlo segnalato proprio io quell’album di Brendel, ed è sicuramente una bellissima interpretazione. Non posso che concordare con te…

Il “quintetto di testa” nella mia classifica delle preferenze personali,  è Pollini-Rubinstein-Gilels-Zimmerman-Arrau (anche se sottolineo che il mio modo di fare “classifiche” è alla fin fine un approccio abbastanza infantile ).

Alfred Brendel viene magari sesto… e la sua è una bellissima interpretazione …

Purtuttavia, tralasciando per un attimo il primo concerto di Brahms, fra i nomi di quella cinquina (a cui tralasciando Brahms vanno aggiunti la Argerich e Richter e Michelangeli, e quindi diventano almeno otto!, e poi vuoi lasciare fuori Horowitz??? che poi Brahms lo ha anche inciso..poi..poi per fare pari..allora facciamo dieci con Clara Haskill!) e Brendel rimane fuori perché..…ecco… ha sempre un qualcosa, un quid, di meno geniale, meno personale, meno virtuosistico, che lo lascia sempre fuori dai primissimi posti…

Lo dico per aver ascoltato millanta volte Brendel dal vivo come solista (a Firenze, al Teatro della Pergola è stato presenza fissa con almeno due concerti all’anno per gli Amici della Musica): grande interprete, di Schubert, di Mozart e di Beethoven su tutti, ma sarà che Chopin l’ha frequentato poco, sarà che non ha mai avuto un virtuosismo abbagliante (al virtuosismo ha sopperito con l’intelligenza interpretativa), fatto sta che Brendel, pur grandissimo interprete, non è mai entrato nella classifica del “miei” interpreti di riferimento…

Inviato

@G.Carlo Con la Grimaud ho un rapporto “altalenante”…

Ne rimasi incantato dopo averla ascoltata a Parigi, al “solito” teatro dei Campi Elisi, in un concerto di Ravel davvero splendidamente interpretato.

Poi ascoltata a Lucerna con Abbado in Rachmaninov … e dire deludente era dire poco…

Poi c’è stato “ l’affaire cadenza”, per cui quando l’ho ascoltata ancora con Abbado a Bologna nel concerto di Mozart, il numero 20, c’era una evidente tensione fra la solista e il vecchio/giovane direttore ..Abbado! Il concerto, con tanto di registrazione DG già eseguita e in attesa di rilascio, aveva visto la Grimaud che si era piccata nell’ eseguire non la cadenza originale di Mozart, ma la cadenza preferita di Horowitz, molto virtuosistica ma appunto poco filologica. Abbado, seppur non pignolo, era abbastanza filologo e quindi diceva che davanti a quella scritta di pugno da Mozart, ci si doveva inchinare. La Grimaud sosteneva che la cadenza la sceglie il solista e quindi la sua scelta era legittima ed inappellabile. Ci fu una brutta rottura… ognuno aveva le sue ragioni certo… ma la giovane solista a mio avviso avrebbe potuto seguire il desiderio (uno degli ultimi, si sapeva che Abbado era molto malato..) del direttore che era un mito vivente e che l’aveva “lanciata” proprio a Lucerna sotto i riflettori internazionali (e via, un po’ di gratitudine, perdiana!).

La DG fu bloccata per l’uscita della registrazione (che esiste ancora ovviamente, ma chiusa dentro gli archivi!) sia da Abbado che dalla Grimaud, la quale per “vendetta” e visto che il suo contrato lo prevedeva, fece uscire quasi subito quel concerto registrato a Monaco con una ristretta orchestra della radio bavarese e con lei in veste di solista e di (modesta) direttrice.

Abbado a sua volta, la “cancellò” dal cartellone del Festival di Lucerna, da lì a pochi mesi doveva essere la solista proprio del primo concerto di Brahms! E al suo posto a Lucerna di ascolto Radu Lupu (grande interprete anche lui, ma al tempo già vecchietto e con la salute malferma.. per cui …non fu una esecuzione, almeno per me, memorabile..).

E venendo alla tua domanda sul concerto di Brahms: la sua registrazione  con i viennesi e un giovane Andris Nelsons, è a mio avviso abbastanza “anonima”, e infatti è passata, dopo l’ascolto, senza traccia, come fosse acqua su un vetro…

Però… però poi ho ascoltato abbastanza di recente dal vivo la Grimaud in una straordinaria interpretazione del concerto di Schumann… e l’ho applaudita a piene mani…

Un rapporto “altalenante” il mio con la Grimaud…lo dicevo all’inzio..

 

Inviato

@Max440 grazie, ho ascoltato l'album 

interpretazione - posso dire?- stratosferica e suono glorioso

ho notato che per ora nessun altro album di brendel /philips/ periodo analogico è disponibile in hi-res

è singolare dato che la prima incisione Philips degli improvvisi di Schubert è un riferimento. Anche il mio amato e bellissimo CD di Schumann (kinderszenen - kreisleriana) è un ADD 

Possiamo quindi sperare in universal Australia

  • 2 settimane dopo...
Inviato

Fra le nuove uscite “calde di forno”, sono a segnalare due…album vecchi! Vecchi …ma appena rimasterizzati e…che album amici miei!

Il primo album è…doppio! E contiene le sinfonie di Mozart, le ultime, eseguite da quel genio del podio che era Fricsay…

Sono registrazioni storiche, fra le prime stereofoniche della DG e, a differenza di quanto scritto in copertina, l’orchestra non ..è quella! Non si tratta dei Wiener Philharmoniker, ma invece suonano i Wiener Symphoniker e…suonano comunque splendidamente.

Sono interpretazioni certamente “non filologiche” ma così piene di un amore, di contemplazione della Bellezza dopo una tremenda Guerra, la seconda mondiale appena finita, Bellezza per “il suono” ma anche per la Musica di Mozart come messaggera di Pace…  che …ecco, sono interpretazioni che ci prendono per la mano e ci portano direttamente in Paradiso senza passare dal Via! 
E sono interpretazioni diversissime di quelle, quasi coeve, di Böhm con i Berliner: questo di Fricsay è un Mozart già pienamente romantico, con risvolti drammatici e assai  “beethoveniani”.

Sono interpretazioni che qualche musicologo o critico giudicherebbe come “inappropriate”…ma ecco, quando si è davanti all’Arte, allo stato puro, ecco… giù il cappello e dimenticare le “etichette”!
Erano registrazioni, pur storiche, già belle su CD (un tesoro che avevo scovato durante le mie incursioni al negozio Gibert Joseph davanti alla Sorbona, a Parigi..), ma la rimasterizzazione appena fatta da questa piccola etichetta, Alexandre Bak, le fa ascoltare come ancora più belle..

 

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  • Melius 1
Inviato

Anche il secondo album è appena uscito per i “tipi” della stessa etichetta e anche questa è una rimasterizzazione di una registrazione “capolavoro”, pochi anni dopo quella di Fricsay: siamo nel 1965 e siamo in Russia.

Ora, in generale le registrazioni russe (Melodya & Co) sono bruttine …. ma io non so chi abbia fatto questa contenuta nell’album, ma per essere del 1965 è una “signora registrazione”.

E poi è un raro documento dell’arte di Mravinsky, gigante del podio, e della sua orchestra di (allora) Leningrado che aveva gli archi più belli del mondo! 

Un Bartòk dal taglio assai diverso da quello di Solti, di Karajan, di Bernstein o di Boulez (dico le mie registrazioni di riferimento) ma… appunto, forse perché visto da una prospettiva culturale e musicale diversissima, non meno bello…anzi!

E quindi..ecco… accattatevilla …o meglio date il via allo streaming anche per questo secondo album..

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Inviato

Ho appena finito di ascoltare questa (davvero niente male!):

.-.-.-.-.-.

 

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  • 2 settimane dopo...
Inviato

@Max440 Ed io ho appena finito di ascoltare il terzo volume di questa nuova integrale dell’opus bachiano per organo.

Ho ascoltato dal vivo l’organo qui registrato, nella chiesa di San Michele a Monaco…. e l’ho trovato molto bello, sia come estetica sia, sopratutto, come suono.

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E anche l’organista italiano (non lasciatevi ingannare dal nome, perché è altoatesino come…Sinner!) mi ha convinto come approccio interpretativo.

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La ripresa del suono, in HiRes nativo, è assai particolare, pensata già come audio spaziale nativo… (anche se ad ascoltarlo in cuffia non si avverte chissà  quale differenza rispetto ad una comune registrazione in Stereo..😆😉

Per dettagli e commenti ulteriori lascio la parola all’esperto Max…

Questa la copertina dell’album su Qobuz

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Inviato
36 minuti fa, SimoTocca ha scritto:

Per dettagli e commenti ulteriori lascio la parola all’esperto Max…

 

Grazie mille per la preziosa segnalazione!

Non mancherò di dedicare asap un po' di ore all'ascolto e poi vi dico ...:classic_wink:

Inviato

@SimoTocca  Ieri ho iniziato ad ascoltare il volume 1.

L'interprete è di ottimo livello, senza dubbio!

Per quanto riguarda l'incisione, trovo invece il suono molto "riverberato", pur essendo fondamentalmente corretto: è un ottimo organo che però, con questa scelta di ripresa, tende a perdere un po' le sue caratteristiche peculiari e diventa alle volte un po' confuso. Proseguirò comunque senz'altro nell'ascolto di tutta l'opera.

Ti segnalo le mie 2 integrali preferite, con una presa del suono molto più ravvicinata e con organi molto interessanti (alcuni proprio del periodo di Bach), e soprattutto 2 interpreti a dir poco eccezionali:  Andrè Isoir e Stefano Molardi, ambedue intrisi di una musicalità profondissima, pur se assai diversa nel risultato finale.

Buoni ascolti!  (ps: è tanta roba, ovviamente ... :classic_rolleyes: )

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.-.-.-.-.

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Inviato
Il 26/1/2024 at 10:53, SimoTocca ha scritto:

@G.Carlo Con la Grimaud ho un rapporto “altalenante”…

Recentemente la DG ha pubblicato una versione estesa dell'album dell'anno scorso "For Clara": l'estensione consiste nell'aggiunta del magnifico concerto op. 54 di Robert Schumann (ma nulla mi toglie dalla testa che ci abbia messo le mani anche Clara...) con la Camerata Salzburg. Secondo me merita un ascolto...

https://open.qobuz.com/album/jhemq0awttbwb

Inviato

Come già detto in altre occasioni, quando mi imbatto in un album interessante di una piccola casa discografica ne approfitto per esplorarne l’intero catalogo e poi segnalarvelo qui sopra.

È il caso della trptk, una etichetta che, sono certo, risulterà sconosciuta alla maggior parte di chi legge. Eppure la trptk ha due meriti di tutto rispetto e fuori dal comune (per le grandi case discografiche dico).

Il primo merito è quello di pubblicare album dedicati all’esplorazione di musica composta negli ultimi dieci o venti anni. Talvolta, come nel caso dell’album presentato, accostata a musica di compositori super-celebri come Bach (di cui si esplora comunque una produzione musicale meno “battuta” dai dischi o dai concerti..), ma più spesso nella forma di Concept Album.

Il secondo merito è tutto “audiofilo”, e cioè la trptk pone una estrema attenzione a come eseguire la registrazione per ottenere il massimo della qualità audio: spesso in ciascun album, in retro copertina, è spiegato nei dettagli il luogo della registrazione, la filosofia dei tecnici dell’audio adottata e… anche il dettaglio delle apparecchiature usate!

Ça va sans dir che la ripresa audio e gli album sono disponibili in HiRes, spesso 24/176 o 24/192
Dicevo che sono partito dall’ascolto di un album abbastanza classico dedicato a Bach, le cui composizioni sono però intercalate con brevi composizioni moderne contemporanee.

Davvero un bellissimo ascolto…

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P.S. Ed ecco l’esempio del retro copertina in cui si specificano le modalità della registrazione e le apparecchiature usate…compresi il tipo e la marca dei cavi!

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Inviato

E visto che mi riferivo al retro copertina di questo album più sotto, ecco l’esempio di un “concept album” di questa casa discografica: la raccolta di composizioni scritte da musiciste, viventi o del passato come Clara Schumann ( o meglio Clara Wieck come, meno nota, col cognome da nubile come oggi si dovrebbe sempre fare…).

Esegue un giovane ensemble olandese, giovane anche come età media delle musiciste e musicisti, archi e fiati….

Registrazione esemplare anche come audio…. Ovviamente! 😉

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Inviato

Aspettavo da tempo una nuova uscita della Turangalila Symphony, perché una versione di grande spessore artistico di questo capolavoro di Messiaen in HiRes pieno mancava.

Una sinfonia con organico orchestrale gigante, arricchito da quello strano strumento che imita la voce umana, la Ondes Martenot, e da un pianoforte grancoda.

Una sinfonia commissionata a Messiaen nel secondo dopoguerra da quel mecenate che era Koussevintzky direttore della Boston Symphony, proprio per la sua orchestra di Boston.

La prima di questa sinfonia fu diretta dall’assistente di Koussevintzky che era… il giovane Leonard Bernstein!

Ne esistono diverse eccellenti registrazioni, fra cui quella di Chailly ad Amsterdam (Decca) e quella di Chung a Parigi Bastiglia (DG), ma appunto entrambe in formato CD.

Di quelle uscite in HiRes ..ecco.. il valore artistico non mi è parso così straordinario da proporle qui sopra.

Questa interpretazione, diretta da Gustavo Gimeno, uno dei miei direttori preferiti, alla testa della sua nuova orchestra canadese è, a mio avviso, bellissima dal punto di vista artistico.

Con il vantaggio di una ripresa del suono in HiRes 24/192 da parte della Harmonia Mundi …che definirei perfetta!

Un ascolto imperdibile…

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Inviato

Qualche anno fa se ne sarebbe parlato diffusamente, fra gli appassionati che bazzicavano i negozi di dischi e CD…. Una nuova uscita discografica del Parsifal di Wagner non sarebbe passata sotto silenzio. Adesso invece…. the times…they’re changing (cit. Bob Dylan).

La discografia del Parsifal, pur abbastanza nutrita, ha sempre un pò “scontentato” tutti gli appassionati dell’ultimo (discusso) capolavoro  di Wagner.

Sì perché per un verso o per l’altro, a differenza di molte altre opere di Wagner, non esiste una edizione di totale e assoluto riferimento. Sì, certo, tutti si rifanno alla storica edizione del 1962 a Bayreuth diretta da Knappertsbusch edita da Philips (di cui segnalo una bella rimasterizzazione recente in HiRes per la piccola casa discografica Alexandre Bak), di gran livello sia per la direzione è concertazione, sia per la prestazione dell’orchestra che (sopratutto) della compagnia di canto.

Quest’ultima è un po’ sempre il punto critico di molte registrazioni, per altri versi anche ben riuscite, e parlo del Parsifal di Solti, quello di Boulez (ancora Bayreuth), quello di Barenboim (ma qui il livello dei cantanti è più che discreto), sia sopratutto quella dell’ultimo Karajan inizio anni ‘80 (per molti quasi inaccettabile tutta la compagnia di cantanti!).

Mi pare, invece che questa nuovissima uscita possa finalmente mettere d’accordo tutti: melomani che ci tengono molto ad ascoltare “voci wagneriane” vere e proprie, e amanti del bel suono orchestrale diretto con intelligenza.

I protagonista ha una delle poche voci tenorili davvero adatte a Wagner, Jonas Kaufmann, e a mio avviso canta in maniera perfetta. La strega/peccatrice pentita sua controparte femminile è splendidamente cantata dalla Garança.

Eccellenti anche tutti gli altri co-protagonisti.

Orchestra viennese in forma smagliante diretta da uno dei migliori direttori attuali, Jordan.

Registrazione live eccellente, e in HiRes, della Sony.

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Inviato

Ultimamente ho potuto approfondire alcuni aspetti della musica classica, specie le scelte sui dischi e mi sono appoggiato molto al canale youtube, "The ultimate classical music guide" tenuto da Dave Hurwitz (musicista classico, divulgatore, critico, ecc) e anche sul collegato sito Classic Today, trovandomi bene e giudicando per quel che posso molto buoni i loro consigli discografici, quindi Simone li conosci e che ne pensi?

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