G.Carlo Inviato 8 Marzo 2024 Inviato 8 Marzo 2024 @SimoTocca Fresco fresco: https://www.qobuz.com/it-it/album/chopin-piano-sonata-no-2-op-35-funeral-march-beethoven-piano-sonata-no-29-op-106-hammerklavier-beatrice-rana/rf7hd4isf5yla?_gl=1*f2gxv2*_up*MQ..*_ga*MjAzNTU3NzA2MC4xNzA5OTA5MTMx*_ga_BCS72N6MDF*MTcwOTkwOTEzMS4xLjEuMTcwOTkwOTE1OS4wLjAuMA..
Max440 Inviato 9 Marzo 2024 Inviato 9 Marzo 2024 @G.Carlo Grazie! Vado subito ad aggiungerla alle cose da ascoltare 1
Max440 Inviato 9 Marzo 2024 Inviato 9 Marzo 2024 E di questa incisione cosa ne pensate? Io trovo Blomstedt favoloso con questo Schubert, e l'incisione mi pare di notevole livello. Non è recentissima, ma valeva la pena citarla, secondo me .-.-.-.-.-.-.
Alpine71 Inviato 12 Marzo 2024 Inviato 12 Marzo 2024 @SimoTocca grazie della segnalazione wagneriana! mamma mia che copertina orrenda, ovviamente a mio modo di vedere ….
SimoTocca Inviato 12 Marzo 2024 Autore Inviato 12 Marzo 2024 @Alpine71 La copertina è brutta perché la regia e le scene dell’opera, che ho visto dal vivo, sono orrende! L’ambientazione in una specie di carcere di massima sicurezza, poi…boh?? @G.Carlo Beatrice sulla Hammerklavier la adoro! Bellissima interpretazione! E bella la registrazione!
G.Carlo Inviato 12 Marzo 2024 Inviato 12 Marzo 2024 @SimoTocca Domenica 13 ottobre Beatrice Rana terrà un recital alla Scala: il programma non è ancora noto e i biglietti verranno messi in vendita solo il 23 maggio, ma se nel programma ci sarà la Hammerklavier farò carte false per esserci! 1 1
SimoTocca Inviato 13 Marzo 2024 Autore Inviato 13 Marzo 2024 @G.Carlo Grazie per la dritta! Ascoltai per la prima volta (dal vivo, ovviamente, dico..) Beatrice Rana nel 2015, nel difficile brano La Valse di Ravel, e subito compresi di aver a che fare con una “fuoriclasse”. È poi venuta spesso a Firenze abbastanza spesso negli anni successivi e l’ho ascoltata sia come solista (Chopin, Stravinsky e Lizst) sia in formazione da Camera (con il quartetto Modigliani in Brahms… e mi ha tanto ricordato il giovane Pollini..🤭😍) sia con l’orchestra. In particolare il suo concerto per pianoforte di Brahms con il giovane Rustioni (a proposito, un altro fuoriclasse, ma ne ho perse notizie ultimamente..) sul podio, ha “annichilito” per bellezza il concerto tenuto poche settimane dopo di András Schiff sotto la bacchetta di Mehta! Insomma… una giovane pianista dal talento straordinario e dalla modestia altrettanto eccezionale… tanto che un mio amico magistrato la chiama “la Sinner del pianoforte”… 😆😉 1
G.Carlo Inviato 13 Marzo 2024 Inviato 13 Marzo 2024 @SimoTocca Rustioni lavora molto all'estero: all'Opera di Lione (dove è direttore musicale) sta dirigendo la Fanciulla del West e la Dama di picche, in aprile sarà nel Regno Unito (da segnalare le date dal 24 al 28 alla Bridgewater Hall di Manchester, con l'orchestra The Hallé e la moglie Francesca Dego nel concerto per violino op. 64 di Mendelssohn) e in maggio andrà negli Stati Uniti. A fine maggio tornerà in Italia: dal 31 al 2 giugno dirigerà l'orchestra ed il coro della Fenice nella Nona di Beethoven! Le sue ultime tracce discografiche risalgono all'anno scorso: https://www.qobuz.com/it-it/album/chopin-piano-concertos-nos-1-and-2-daniele-rustioni-pietro-de-maria-and-orchestra-della-toscana/qecuqtlb8gyja
G.Carlo Inviato 13 Marzo 2024 Inviato 13 Marzo 2024 @SimoTocca A proposito delle performance in coppia, ho recuperato questo vecchio album: https://www.qobuz.com/it-it/album/violin-concertos-francesca-dego-city-of-birmingham-symphony-orchestra-daniele-rustioni/0002894816502 L'avevi ascoltato?
SimoTocca Inviato 13 Marzo 2024 Autore Inviato 13 Marzo 2024 @G.Carlo Li ho addirittura segnalati qui sopra! Quello della DG con il raro concerto di Wolf-Ferrari anche perché è un repertorio quasi ignorato ma che invece merita l’ascolto. Peraltro la coppia nunziale aveva da poco suonato dal vivo proprio il concerto di Wolf-Ferrari qui a Firenze dove Rustioni era direttore principale (e poi anche artistico) dell’ORT. Anche De Maria è un interprete straordinario di Chopin e, a mio avviso, sempre troppo poco apprezzato dalla critica (un po’ come Lucchesini in Beethoven).
jedi Inviato 14 Marzo 2024 Inviato 14 Marzo 2024 Ottime registrazioni sono su Qobuz quelle della Sony Classical di Anton Brucker in particolare la sinfonia 11 di Christian Thielemann ,ma trovo tutte con un grande respiro dinamico e ottima disposizione degli strumenti. Se hai un impianto che ti permette di avere caratteristiche elevate ,sembra di essere in un concerto dal vivo
G.Carlo Inviato 14 Marzo 2024 Inviato 14 Marzo 2024 E' in uscita un cofanetto con le cinque sinfonie di Mendelssohn e il Sogno di una notte di mezza estate eseguite dalla Tonhalle-Orchester Zürich diretta da Paavo Järvi, disponibile anche in formato 24/96: https://www.qobuz.com/it-it/album/mendelssohn-symphonies-paavo-jarvi-and-tonhalle-orchester-zurich/ygdowjjewq5aa
SimoTocca Inviato 18 Marzo 2024 Autore Inviato 18 Marzo 2024 @G.Carlo Grazie della segnalazione… appena trovo un briciolo di tempo me l’ascolto… intanto vorrei segnalare un album “più leggero”, cioè di facile ascolto intendo, e con un suono spettacolare. Mikail Pletnev l’ho sempre trovato un grandissimo pianista… e quando è venuto a Firenze in tale veste sono sempre “corso” a sentirlo è sempre con grandissima soddisfazione… Ma come direttore.. che ho ascoltato anche diverse volte dal vivo..ecco, sul podio è…più alto, ma meno grande! Hehehe😆😉 E però.. però in questo album con la sua nuova orchestra internazionale, ecco che il risultato artistico è più che apprezzabile! Specie nella Suite della Carmen di Bizet rielaborata da Shchendrin. Spettacolare perché alla nota melodia e alle note arie si aggiunge una serie di percussioni.. di tutti i tipi.. assolutamente spettacolari da sentire nel proprio salotto di casa! 2
SimoTocca Inviato 18 Marzo 2024 Autore Inviato 18 Marzo 2024 Altro album gradevolissimo da ascoltare, che va giù liscio liscio..ma al contempo è istruttivo assai è questo dal curioso titolo la “Playlist del Re”. E quale Re se non il Sovrano “par excellence”? Il Re Sole! Questa è una compilazione di alcuni dei più grandi “Hits” di quell’epoca, scritti da autori francesi d Charpentier in poi.. P.S. Bella la registrazione Linn, ma occhio al volume! È un album, come spesso nel genere barocco, registrato alto! 😉😆
SimoTocca Inviato 18 Marzo 2024 Autore Inviato 18 Marzo 2024 E infine una “chicca” inattesa… di musica contemporanea… Mi direte: ecco perché le segnalazioni “facili” di prima: era per preparare il terreno ad un ascolto difficile! E invece no, amici miei, anche questo di Henze con la sua Konzertmusik è un album di piacevole e (abbastanza) facile ascolto! E poi.. scommetto che, come me, pochi di voi conoscevano questi lavori di Henze. Ecco che al piacere si unisce la “bellezza” di imparare ascoltando..e divertendosi. Il direttore dal nome cinese Lin Liao vive da anni in Germania e ..sì è specializzato nella musica di Henze. Bella la registrazione Berlin Classics…in 24/96.. 1
Piero51 Inviato 18 Marzo 2024 Inviato 18 Marzo 2024 6 ore fa, SimoTocca ha scritto: Spettacolare perché alla nota melodia e alle note arie si aggiunge una serie di percussioni.. di tutti i tipi.. assolutamente spettacolari da sentire nel proprio salotto di casa! Davvero spettacolare,non essendo un esperto non conoscevo questo arrangiamento ma mi piace, in alcuni momenti sembra di sentire Bartok o sbaglio ?
SimoTocca Inviato 19 Marzo 2024 Autore Inviato 19 Marzo 2024 10 ore fa, Piero51 ha scritto: sembra di sentire Bartok o sbaglio ? No, certo, non sbagli! Bartók è stato il “maestro” delle percussioni, e addirittura ha introdotto il “suono percussivo” per i pianisti, e cioè anche il pianoforte diventa con Bartók uno strumento a percussione.. Approfitto per rispondere all’amico @G.Carlo. Ho ascoltato la terza sinfonia, la Scozzese, dell’integrale dedicata a Mendelssohn di Paavo Jārvi e della sua splendida orchestra di Zurigo. La Scozzese la uso come mio parametro di riferimento per valutare l’intepretazione che ascolto …premettendo che la più bella interpretazione rimane quella di Claudio Abbado a Londra negli anni ‘80. L’interpretazione di Jārvi è molto “classica”, l’orchestra ha un gran respiro e un bellissimo suono. Al primo ascolto, paragonandola al recente album Linn del mio giovane direttore preferito, Emelyanychev, avrei detto che il primo movimento è eseguito in maniera assai più lenta e solenne da Järvi è dalla sua orchestra. Poi controllo la durata e mi viene un sussulto! Dura meno di oltre mezzo minuto il primo movimento! Ma quella di Emelyanychev sembra assai più rapida, sbarazzina, con gli archi con assai poco vibrato e i legni e ottoni in prima evidenza… ma che strana magia o trucco è questo che sembra più veloce assai? Sono comunque due interpretazioni recenti davvero molto belle ed interessanti, così “gemelle diverse” ma così appropriate a far vedere l’unicità dell’arte di Mendelssohn da prospettive diverse.. 1 1
G.Carlo Inviato 19 Marzo 2024 Inviato 19 Marzo 2024 @SimoTocca La differenza di durata più macroscopica è sull'Adagio del terzo movimento: nella versione di Järvi dura quasi 10 minuti, in quella di Emelyanychev meno di 8! Se consideri che nella versione di Abbado con la LSO l'Adagio durava ben undici minuti e mezzo, viene da farsi qualche domanda...
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