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B&W 802 Matrix S2: sostituzione cross-over, nel rispetto del progetto originale


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Inviato

Io ho una domanda, sia per @Andrea1981 che - in realtà - per chiunque voglia intervenire: mi scuso fin d'ora per la mia pochezza tecnica, naturalmente.

.

Come detto, l'andamento dell'impedenza e quella della risposta in frequenza pre e post intervento sono pressoché sovrapponibili.

.

Come mai, allora, i diffusori suonano adesso in modo così diverso da prima? Quali altri parametri dovrei andare a misurare, per certificare questo cambiamento?

IMG-20250112-WA0039.jpg

IMG-20250112-WA0040.jpg

Andrea1981
Inviato

Ogni componente va "guardato in ottica diversa"... per semplificare molto: ogni componente passivo è di fatto un equalizzatore... una resistenza non è solo una resistenza IDEALE, può per esempio avere una componente induttiva che la fa comportare in gamma alta in modo diverso da una non induttiva. Un induttanza in base alle sue caratteristiche varia la rdc e i vari condensatori hanno ESR diverse e anch'essi induttività diverse date dall'avvolgimento delle lamine. Ogni componente passivo va guardato come un "equalizzatore". Parametri che sono misurabili con analisi puntuali e accurate dei singoli componenti da svolgersi con apparecchiature idonee. Queste microvariazioni si "perdono" nella misura del semplice modulo o risposta del diffusore completo ma sommate le une alle altre all'ascolto si palesano.

Se uno legge online si trova documentazione in materia...

  • Thanks 1
Membro_0024
Inviato
9 ore fa, Andrea1981 ha scritto:

L'installazione, previa misurazione elettrica ed acustica della configurazione di serie ha richiesto semplicemente di disconnettere i cavi dal vecchio crossover e saldarli sul nuovo, avvitare il crossover nuovo e richiudere tutto.

una curiosità, il cablaggio interno è stato sostituito?

Inviato

@jammo @jammo

Ciao. No, il cablaggio interno è stato mantenuto, in quanto di buona qualità: si tratta infatti di cavi Van Den Hul, se non erro modello CS12 (o qualcosa del genere), in ottime condizioni e di sezione abbastanza generosa.

A disposizione per ogni chiarimento 🙂.

Andrea1981
Inviato

@jammo

Non serve... quei diffusori erano già cablati di fabbrica Van Den Hull CS12 cavo più che buono...

 

Su serie tipo la DM invece è fortemente consigliato dato che montano un cablaggio RIDICOLO. Chiaramente serve più tempo e attenzione

Membro_0024
Inviato
11 ore fa, Andrea1981 ha scritto:

Non serve... quei diffusori erano già cablati di fabbrica Van Den Hull CS12 cavo più che buono...

 

 

15 ore fa, diego_g ha scritto:

Ciao. No, il cablaggio interno è stato mantenuto, in quanto di buona qualità:

chiedo perchè lessi un articolo del buon Claudio Checchi che riguardava le 802 Matrix(probabilmente la serie prima) di cui diceva che i cavi andavano cambiati perchè sottodimensionati( se trovo lo posto) rispetto alla qualità degli altoparlanti, anche lui ne ha modificato il crossover con componentistica migliore.

Ho avuto le 802 Matrix s2 liscio, diffusore meraviglioso già cosi, immagino con queste modifiche un ulteriore balzo in avanti

Andrea1981
Inviato

@jammo diego non ha avuto la minima difficoltà a percepire il netto miglioramento...  io non parlo perchè sarei di parte ;-)

Inviato

@jammo

Ciao, noi (io e @Andrea1981) aprendo le 802 abbiamo avuto la netta percezione che il diffusore non fosse mai stato rimaneggiato prima di sabato, quindi suppongo che il cablaggio fosse quello originale: però ovviamente non ne sono sicuro al 100% e non ho cercato in rete l'informazione. Magari lo farò, per curiosità.

.

Quanto al miglioramento è stato davvero netto e percepito anche da orecchie non allenate (la solita moglie e soprattutto le figlie :classic_biggrin:), pur - ripeto - mantenendo il "carattere" originario delle 802, che poi è esattamente ciò che desideravo. Poi, magari le tue 802 avevano elementi del xover già a posto, però - pur senza averne prova certa - credo che i componenti di più alta qualità abbiano fatto la loro parte.

Inviato

@jammo

ho fatto una rapida ricerca in rete sul tema del cablaggio interno: in partica poco o nulla, solo una chat su di un gruppo Google e in un 3AD su Canuck in cui si conferma che il marchio dei cavi fosse Van Den Hul, senza però precisarne il modello.

Di più nin zo, ma mi pare di essere ancora più certo del fatto che il diffusore non sia mai stato rimaneggiato prima.

Un saluto,

Membro_0024
Inviato

@diego_g https://www.claudiochecchi.it/bw-802-serie-80/

si parla della serie 80 cioè il modello prima del S2, l'articolo è lunghetto e a Claudio piace prenderla alla lunga, ha scritto su diverse riviste del settore, ti metto un estratto nel caso non avessi tempo per leggere tutto , anche se gli articoli di Claudio sono sempre molto interessanti e meritano .

 

"

Quel cablaggio interno, visto con gli occhi di oggi rasenta il paradosso. Prima si realizza un diffusore prevedendo sia sottoposto a potenze in ingresso spropositate, così da rendere indispensabile la realizzazione di un sistema che ne protegga gli altoparlanti, sia pure caratterizzati da capacità di sopportare potenza tutt’altro che deficitarie.

Poi però per trasferire quelle potenze, e inevitabilmente il segnale di cui costituiscono una peculiarità, dai morsetti d’ingresso al crossover e da questo agli altoparlanti dei cavettini insignificanti, probabilmente caratterizzati anche da buona qualità del materiale conduttore, ma di sezione davvero troppo risicata.

Come se non fosse già più che abbastanza, i woofer, ossia gli altoparlanti cui di tutta quella potenza verrà indirizzata la massima parte, non sono collegati alle uscite del crossover in maniera indipendente, ma per mezzo di un singolo cavo che da questo va al primo di essi, da cui parte un ulteriore spezzone che collega anche il secondo. Per conseguenza, un solo cavo deve sopportare il flusso di segnale destinato a entrambi gli altoparlanti della via inferiore.

 

 

 

 

Andrea1981
Inviato
9 minuti fa, jammo ha scritto:

@diego_g https://www.claudiochecchi.it/bw-802-serie-80/

si parla della serie 80 cioè il modello prima del S2, l'articolo è lunghetto e a Claudio piace prenderla alla lunga, ha scritto su diverse riviste del settore, ti metto un estratto nel caso non avessi tempo per leggere tutto , anche se gli articoli di Claudio sono sempre molto interessanti e meritano .

"

Quel cablaggio interno, visto con gli occhi di oggi rasenta il paradosso. Prima si realizza un diffusore prevedendo sia sottoposto a potenze in ingresso spropositate, così da rendere indispensabile la realizzazione di un sistema che ne protegga gli altoparlanti, sia pure caratterizzati da capacità di sopportare potenza tutt’altro che deficitarie.

Poi però per trasferire quelle potenze, e inevitabilmente il segnale di cui costituiscono una peculiarità, dai morsetti d’ingresso al crossover e da questo agli altoparlanti dei cavettini insignificanti, probabilmente caratterizzati anche da buona qualità del materiale conduttore, ma di sezione davvero troppo risicata.

Come se non fosse già più che abbastanza, i woofer, ossia gli altoparlanti cui di tutta quella potenza verrà indirizzata la massima parte, non sono collegati alle uscite del crossover in maniera indipendente, ma per mezzo di un singolo cavo che da questo va al primo di essi, da cui parte un ulteriore spezzone che collega anche il secondo. Per conseguenza, un solo cavo deve sopportare il flusso di segnale destinato a entrambi gli altoparlanti della via inferiore.

I circuiti di protezione sono contro la continua... non contro l'eccessiva potenza.... ;-)

Membro_0024
Inviato
3 ore fa, Andrea1981 ha scritto:

I circuiti di protezione sono contro la continua... non contro l'eccessiva potenza.... ;-)

non sono parole mie dovresti leggere l'articolo ed eventualmente correggere lui ;)

Leo_Pistone
Inviato

Dal manuale utente B&W 802 FS:

 

La tecnica di lavorazione del sistema APOC (Audio Powered Overload Protection) basata sulla misurazione della corrente applicata a ogni singolo telaio altoparlante, garantisce la protezione da sovraccarico, punte di sovraccarico e da corrente continua. Nel caso subentri uno di questi parametri (sovraccarico), questi viene indicato da un segnale luminoso LED.

Da questo punto in poi la traduzione italiana salta un passaggio essenziale quindi vediamo l'originale inglese, che per comprensibilità riprendo da un pochino più indietro e recita così: If any of these parameters are exceeded the red LED indicator will show this as a fault condition. As soon as the fault is removed the loudspeaker will return to normal operation.

 

Come suggerisce con la sua stessa sigla, il sistema APOC è pensato innanzitutto per prevenire gli effetti dei sovraccarichi.

Giustamente, sono portato a pensare, per via della destinazione dei B&W 801 e 802 non soltanto all'audio domestico ma anche e soprattutto agli studi di registrazione, cosa ben nota. Nelle condizioni tipiche di quell'utilizzo le potenze molto elevate sono all'ordine del giorno, notoriamente.

 

Quindi il primo aspetto di cui preoccuparsi sono i sovraccarichi, anche perché la corrente continua in ingresso a un diffusore non solo la si ha ben più di rado, ma principalmente quando saltano gli stadi di uscita degli amplificatori finali con la conseguente emissione di corrente continua.

 

Se il sistema fosse pensato esclusivamente per la protezione da continua, come sostiene il nostro amico,  tra l'altro in buona compagnia, non si sarebbe chiamato APOC ma forse APDC o meglio ADCP.

 

Da considerare inoltre che, cosa che taglia la testa al toro, le versioni degli 802 in cassa chiusa, ossia la prima e la 80, montano nella cella di filtraggio della via inferiore un robusto elettrolitico da 1000 uF/100V in serie al segnale. In quanto tale impedisce già con la sua presenza che la corrente continua possa arrivare ai woofer, in maniera probabilmente più efficace rispetto a qualsiasi circuito elettronico, il quale reagisce solo in seguito all'eventuale presentarsi del problema.

 

In sostanza, quindi, negli 802 serie 80 e precedenti, il sistema APOC ha la sua funzione solo ai fini della protezione da sovraccarichi, data appunto la presenza del condensatore summenzionato, che per la cronaca e come è ben noto a chi sa realmente il fatto suo è un "frigorifero" parecchio corposo. Tale che per essere tolto di mezzo fisicamente dalla linea del segnale gli si dovrebbe lanciare contro una granata anticarro.

 

Questo per la precisione, ma forse si adatterebbe con buona approssimazione anche alla nota e seguitissima serie TV "Siamo Tutti Fenomeni". 
 

 

  • Melius 1

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