Berico Inviato 22 Gennaio Inviato 22 Gennaio @Turandot se avessi abbondonato la compagna ci sarebbero state meno pagine. 2
grisulea Inviato 22 Gennaio Inviato 22 Gennaio 4 ore fa, gianventu ha scritto: 5 ore fa, grisulea ha scritto: Se non sbaglio non accetta i plugin VST, quindi avrei problemi con l?utilizzo di Dirac. Non so dirac ma drc lo accetta nel plugin brutefir.
gianventu Inviato 22 Gennaio Inviato 22 Gennaio 18 minuti fa, grisulea ha scritto: Non so dirac ma drc lo accetta nel plugin brutefir. Dirac lo puoi usare solo come plugin VST o VST3 o come scheda audio (Dirac processor). In entrambi i casi non potrei usarlo con Daphile.
grisulea Inviato 22 Gennaio Inviato 22 Gennaio 4 ore fa, Mary ha scritto: non intendo pagare per non avere niente in mano Se pensi a quanti servizi si pagano per non avere nulla in mano ..... qua si parla di "moneta". Luce, gas, telefono, TV, assicurazioni, abbonamenti, cinema, concerti, teatro, vacanze ecc.... Ma anche quel che si paga per la maggior parte finisce nel nulla, non sono investimenti ma spese o meglio costi. Auto, moto, bici, vestiti, mobili, cianfrusaglie varie prese e poi abbandonate chissà dove, steriiii.. ecc. Ad un certo punto valgono se non nulla molto poco. Dopo aver fatto il loro "servizio" sono da buttare. Persino gli immobili se non costantemente manutenuti ed ogni qualche decade ristrutturati pesantemente perdono completamente il loro valore. 1
rpezzane Inviato 22 Gennaio Inviato 22 Gennaio Il 21/1/2025 at 06:17, one4seven ha scritto: Avere una collezione di xmila pezzi su supporto (o un hdd locale con tera e tera di file) è bulimia esattamente come i "milioni" di brani in streaming... Ma anche perchè non capisco quando la si ascolterebbe mai una tale massa di musica. Neanche avessi 24 ore al giorno 7 su 7. Io avrò qualche centinaia di CD/SACD, 2TB di musica liquida su NAS e un abbonamento a Qobuz. Non mi verrebbe mai in mente di comprarmi migliaia di CD ma semplicemente perchè non esistono migliaia di cose meritevoli a tal punto. Poi per carità se vuoi avere 47 versioni delle quattro stagioni di Vivaldi lo puoi fare ma si può vivere felici anche solo con 1 o con 2. Magari quelle che per te sono le migliori artisticamente e tecnicamente. Saluti
Questo è un messaggio popolare. SimoTocca Inviato 22 Gennaio Questo è un messaggio popolare. Inviato 22 Gennaio 5 ore fa, Mary ha scritto: Scordavo una cosa essenziale, non intendo pagare per non avere niente in mano e da qui la frustrazione di chi ha aperto la discussione. Come dicevo anch’io in uno dei miei post, questa è una questione “sentita” parecchio, una limitazione…addirittura in questo caso una frustrazione! È un modo legittimo di vedere le cose, ma, permettimi di diportare le cose alla loro “giusta” dimensione. Andare una sera a teatro, nel io solito posto, mi costa come due mesi (2 mesi!) di streaming… e quando esco dalla sala con me non “porto” niente se non l’emozione e il piacere della musica che ho ascoltato! Non si può mica sempre ridurre tutto a “possesso”! Sarebbe, pur lecito, un modo di vedere le cose assai limitato. Quando il costo è basso, cosa diavolo vuol dire che “non mi rimane in mano niente?”. Non è mica con le mani che si ascolta la musica! E dai… Lo stesso ragionamento vale per l’amico @alexis: se il problema è non saper scegliere, perdona, ma il problema è proprio avere poca cultura! Altro che troppa! E non è solo un problema culturale, ma anche “comportamentale”, proprio come il deficit di attenzione dei bambini: non ve lo ordina mica il dottore di fare “zapping compulsivo” ogni volta che avete in mano un telecomando o oggetto simile! Anzi, il contrario! Ma poi, perdona, fammi fare un esempio semplicissimo: se avessi dovuto esborsare 60 (diconsi sessanta) euri per ascoltare il doppio album del pianista Seong Jin Cho dedicato alla musica per pianoforte solo scritta da Ravel…col piffero che lo avrei acquistato! Sì certo, Cho è il vincitore allora ragazzino del Concorso Chopin del 2015, il concorso più prestigioso del mondo per i pianisti. Ma.. avrei pensato, con pregiudizio, che cosa vuoi ci capisca il ragazzo coreano di Ravel? E avrei peccato di pregiudizio e ignoranza, perché Jin Cho fa una lettura forse la più bella ascoltata della musica di Ravel… e la DG realizza una delle più belle registrazioni di pianoforte per qualità audio della sua gloriosa e ultracentennale storia…. Insomma è proprio grazie allo streaming che adesso riesco a scoprire perle musicali, proprio come potrei scoprire whiskey strepitosi fatti da piccole aziende o privati addirittura avessi la stessa possibilità, quella di girare per la Scozia e per il Galles in maniera virtuale… come fosse un grande “streaming alcolico”! 😉😆 Altro che cento bottiglie… 🥂🥂 2 2
one4seven Inviato 22 Gennaio Inviato 22 Gennaio @rpezzane famo due conti: 1 disco al giorno x 30 anni fanno 10.950 dischi. È ovvio che è semplice (e legittimo, per carità) collezionismo. Al contrario hanno senso invece "i milioni di brani" pubblicizzati dai servizi di streaming, che può sembrare bulimia, ma invece ha una ragione tanto precisa quanto banale: ognuno ha i suoi gusti e si cerca di accontentare tutta la clientela.
SimoTocca Inviato 22 Gennaio Inviato 22 Gennaio @one4seven Bravo, assolutamente questo è il senso! Ma poi: mettiamo che io ho quelle due o tre versioni delle Quattro Stagioni di Vivaldi di cui diceva @rpezzane. Poi un mia amico esperto mi dice: ma hai ascoltato questa splendida versione appena uscita? Guarda che ti perdi un capolavoro… che faccio, io appassionato di Vivaldi? Metto mano al portafogli e compro la quarta? E magari a me non piace poi? Ecco che con lo streaming ascolto questa versione appena uscita, la ascolto nella massima qualità audio disponibile e posso decidere: se sono un Vivaldiano DOC o anche solo un accumulatore compulsivo, la acquisto (meglio in Download e HiRes, perché su CD si perderebbe una discreta fetta di qualità audio). Oppure si può fare come faccio io, la metto fra i miei preferiti… e me la riascolto quando voglio .. Insomma si può scegliere come usare il servizio di streaming, anche per “evitare” accumuli fisici, o anche per aumentare gli ‘accumuli”, ma solo di cose che davvero mi piacciono.. P.S. A proposito di recenti scoperte entusiasmanti, proprio sulle Quattro Stagioni… pur essendo io un “cercatore” di CD rari, col piffero che avrei trovato questo album della piccola casa discografica Glossa, e lo avrei comunque pagato “a scatola chiusa” almeno 20 euro.. e quindi l’avrei lasciato sul banco del negozio Gibert Joseph a Parigi… E avrei perso una delle tre più belle versioni del capolavoro di Vivaldi, peraltro in una qualità audio superlativa! 1
mla Inviato 22 Gennaio Inviato 22 Gennaio 11 minuti fa, one4seven ha scritto: 1 disco al giorno x 30 anni fanno 10.950 dischi Ci compri la casa… meglio lo streaming, moooolto meglio.
rpezzane Inviato 22 Gennaio Inviato 22 Gennaio @one4seven forse non mi sono spiegato. Per me non ci sono 13.000 dischi che meritano di essere posseduti. 12000 me li ascolto su Qobuz e 1000 me li compro su cd. Volevo solamente dire questo. Saluti
rpezzane Inviato 22 Gennaio Inviato 22 Gennaio @SimoTocca penso che stiamo dicendo la stessa cosa. Compro su supporto fisico i dischi meritevoli di stare nella mia discografia. 100 ne ascolto e magari 1 ne compro. Saluti
SimoTocca Inviato 22 Gennaio Inviato 22 Gennaio 2 minuti fa, rpezzane ha scritto: penso che stiamo dicendo la stessa cosa. Infatti, ho solo ribadito con parole diverse quello che avevi detto anche tu …😉
one4seven Inviato 22 Gennaio Inviato 22 Gennaio 29 minuti fa, rpezzane ha scritto: Per me non ci sono 13.000 dischi che meritano di essere posseduti Avevo capito. Per altri invece si. Il possesso di un ampia collezione di migliaia di pezzi può avere, anzi ha, molte ragioni, oltre l'ascolto.
jerry.gb Inviato 22 Gennaio Inviato 22 Gennaio Ogni tanto chiacchierando con mio fratello, mi dice: “certo che se 50 anni fa ci fosse stato lo streaming non mi ritroverei con tutti gli spazi di casa occupati da ellepi e cd, che oltretutto ai figli non interessano visto che vanno di streaming, senza dimenticare quanto avrei potuto risparmiare”.😱😂😉 1
Dufay Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio Parlando di musica pop che in genere non ascolto senza lo streaming difficilmente avrei saputo dell'uscita di questo disco qua di Whitney Houston. Un live del 1994 in Sudafrica con la Houston nel Massimo fulgore in una registrazione eccellente con grande effetto live cosa che l'altro unico disco dal vivo di prima non aveva affatto. Perché l'abbiamo fatto uscire trent'anni dopo è un mistero irrisolvibile.
aldofive Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio Il 15/01/2025 at 23:16, aldofive ha scritto: Io lo uso e mi abbono solo di tanto intanto e se mi piace un album veramente lo acquisto in vinile, Sacd o cd. Questo è l'utilizzo delle piattaforme per me. D'accordo con te su molti aspetti. Aggiungo che la qualità dei file non è come si può pensare. Mi spiego, tante e tante volte ho verificato che un album spacciato a 96-24 o a 192-24 confrontato in tempo reale con il file in locale, anche a 16-44, in locale suona meglio. Non parliamo poi con cd o Sacd o vinile. Ci tengo a precisare che le sorgenti sono tutte di livello medio alto. Ma quello che non mi torna è perché in locale con lo stesso streamer, Dac e tutto il resto a valle, suona tutto più tridimensionale, musicale, trasparente e dinamico. Non vorrei scatenare un putiferio tra gli estimatori delle piattaforme ma per me è così. Magari sarà per il mio router o il cavo ethernet di bassa qualità? Lo dubito.... Mi autocito e faccio ammenda. Mi ero sbagliato non avendo avuto esperienza sull'utilizzo di un cavo Ethernet per lo streaming. Ho acquistato nel frattempo un cavo Ethernet Qeq Performance Graphite per giunta economico (29 €) ed è cambiato tutto. Ora lo streaming suona come per i file in locale. Ho cambiato il cavo Ethernet da 2 € con questo Qed e tutto suona più naturale, dettagliato e tridimensionale. Inoltre salta all'orecchio subito un silenzio infra-strumentale che prima non c'era, maggior calore e scena più grande. Il suono è diventato più caldo e rotondo e anche il basso scende di più. Non credevo che un così piccolo apporto in termini economici sul cavo Ethernet potesse dare questi risultati.
Capa Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio 13 minuti fa, aldofive ha scritto: Mi autocito e faccio ammenda. Mi ero sbagliato non avendo avuto esperienza sull'utilizzo di un cavo Ethernet per lo streaming. Ho acquistato nel frattempo un cavo Ethernet Qeq Performance Graphite per giunta economico (29 €) ed è cambiato tutto. Ora lo streaming suona come per i file in locale. Ho cambiato il cavo Ethernet da 2 € con questo Qed e tutto suona più naturale, dettagliato e tridimensionale. Inoltre salta all'orecchio subito un silenzio infra-strumentale che prima non c'era, maggior calore e scena più grande. Il suono è diventato più caldo e rotondo e anche il basso scende di più. Non credevo che un così piccolo apporto in termini economici sul cavo Ethernet potesse dare questi risultati. Mica ho capito se sei serio o ci stai perculando ...
Capa Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio 21 ore fa, Dufay ha scritto: Sarebbe come dire non leggo libri non miei quindi non vado in biblioteca. Non ha senso Con la lieve differenza che la biblioteca è gratis ...
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