Turandot Inviato 23 Gennaio Autore Inviato 23 Gennaio In una biblioteca nel comune vicino a dove abito, hanno anche i CD. Mi sembra una bellissima iniziativa
Dufay Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio 44 minuti fa, Capa ha scritto: Con la lieve differenza che la biblioteca è gratis ... Beh se fosse a 10,99 al mese è uno potesse accedere a tutto andrebbe bene lo stesso.
aldofive Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio @Capa accidenti se sono serio. Non credi che un cavo ethernet Qed performance faccia tutta questa differenza? Neanche io pensavo fino a questo punto. Lo ripeto, prima suono "piatto" e "algido" ora tridimensionale e musicale, fluido non so come esprimermi meglio.
Capa Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio 13 minuti fa, aldofive ha scritto: @Capa accidenti se sono serio. Non credi che un cavo ethernet Qed performance faccia tutta questa differenza? Neanche io pensavo fino a questo punto. Lo ripeto, prima suono "piatto" e "algido" ora tridimensionale e musicale, fluido non so come esprimermi meglio. Era una battuta che non ho saputo trattenere. Non ho idea se un cavo Ethernet possa fare tutta questa differenza. Da scarso conoscitore del mondo digitale, che non è così banale come comunemente si è portati a credere, direi di no, non può fare tutta sta differenza. Ma nel mondo audiofilo le regole sono diverse ... 1
Capa Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio 31 minuti fa, Dufay ha scritto: Beh se fosse a 10,99 al mese è uno potesse accedere a tutto andrebbe bene lo stesso. Può darsi. Ma la biblioteca è sempre lì e puoi sempre accedervi. Un servizio di streaming se paghi lo trovi (almeno finché non salta per altri motivi) ma se un mese non paghi sei al buio.
one4seven Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio 1 ora fa, Capa ha scritto: Con la lieve differenza che la biblioteca è gratis ... Mica vero. Non la paghi "diretta", ma tramite fiscalità, in quanto bene/servizio pubblico. Ma gratis non lo è per nulla. Come ogni altra cosa.
Max440 Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio 3 ore fa, aldofive ha scritto: Ho acquistato nel frattempo un cavo Ethernet Qeq Performance Graphite per giunta economico (29 €) ed è cambiato tutto Intendi questo? : https://www.audioteka.it/cavi-e-connettori/cavi-terminati/cavi-di-rete-ethernet/qed-performance-graphite-ethernet-3m.html Se così fosse, visto le cifre in gioco, me lo compro subito anch'io per fare una prova...
Dufay Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio 2 ore fa, Capa ha scritto: Può darsi. Ma la biblioteca è sempre lì e puoi sempre accedervi. Un servizio di streaming se paghi lo trovi (almeno finché non salta per altri motivi) ma se un mese non paghi sei al buio. Ma tu quanto pensi di campare? Io credo che durerò molto meno dei servizi di streaming.... Se Tldal fallisce ci sarà qualcos'altro, se aumentano a dismisura i prezzi smetto e ricomincio ad ascoltare i cd. Nel frattempo mi sono fatto una goduta notevole ed ho imparato tante belle cose
aldofive Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio @Max440 si esattamente. Ma io ho sostituito un cavo da 2 euro. Se hai già uno decente la differenza potrebbe essere minima.
magicaroma Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio Comunque per me, vista la qualità raggiunta dallo streaming, anche comprare dieci dischi l’anno, quelli assolutissimamente imperdibili è un’esigenza puramente collezionistica
Capa Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio 5 ore fa, one4seven ha scritto: Mica vero. Non la paghi "diretta", ma tramite fiscalità, in quanto bene/servizio pubblico. Ma gratis non lo è per nulla. Come ogni altra cosa. Ma dai?!?!? Davvero??? Incredibile!
Capa Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio 2 ore fa, Dufay ha scritto: Ma tu quanto pensi di campare? Io credo che durerò molto meno dei servizi di streaming.... Se Tldal fallisce ci sarà qualcos'altro, se aumentano a dismisura i prezzi smetto e ricomincio ad ascoltare i cd. Nel frattempo mi sono fatto una goduta notevole ed ho imparato tante belle cose Io spero di durare almeno fino a che non finisco di pagare il mutuo (almeno per non gravare sulle mie figlie), INPS permettendo; ma proprio la pensione, se mai la prenderò, penso che possa metterti in difficoltà anche con i 10.99 €/mese (chi è costa così "poco", Amazon?) mentre i tuoi dischi possono farti compagnia fino a che Taffo non verrà a trovarti con la battuta "ma che bell'impianto, da morire!" . --- Poi comprendo che è bene usare ogni metodo accessibile (detto in senso lato) di fruire la musica e cerco di adeguarmi pure con lo streaming, anche se è una forma con cui ho avuto un lungo approccio iniziale (con il PC) difficilissimo e anche adesso, pur usandola, non è che mia stia così simpatica. Perciò capisco e, anzi, condivido e faccio mie le riflessioni di Turandot anche se io non sono ancora arrivato a disdire l'abbonamento a Qobuz, e forse non ci arriverò mai, chissà. Continuo a coltivare il dubbio e mi fanno più specie le certezze incrollabili di taluni nelle magnifiche sorti e progressive della tecnologia (quella che ti vogliono dare). 1
Questo è un messaggio popolare. SimoTocca Inviato 23 Gennaio Questo è un messaggio popolare. Inviato 23 Gennaio 34 minuti fa, Capa ha scritto: Continuo a coltivare il dubbio e mi fanno più specie le certezze incrollabili di taluni nelle magnifiche sorti e progressive Visto che citi il Leopardi, quello della Ginestra, e allora mi fa piacere puntualizzare che: 1) Sono perfettamente consapevole dei “limiti” dello streaming, compresi i modestissimi compensi agli autori ed esecutori. 2) Sono altrettanto consapevole che da un giorno all’altro la situazione potrebbe cambiare e tutto essere “azzerato”. 3) Sono un incrollabile coltivatore del dubbio anch’io. Con queste premesse dico che: con la “digitalizzazione” della musica negli anni ‘90 e il passaggio di file mP3 il “sistema industrie discografiche è quasi fallito del tutto (la EMI, la casa dei Beatles e di Karajan e della Callas è fallita due volte!) e il sistema è stato “salvato” dallo streaming. Questo certificano gli ultimi Report economici redatti annualmente dall’Industria Discografia Associata del Mondo. Quindi, seppure il punto 1) rappresenti una discreta “ingiustizia” per gli artisti, la “salvezza globale” e un minimo compenso… ecco..meglio di niente, no? Quanto il sistema “streaming durerà”, con questi vantaggi a mio avviso enormi per gli ascoltatori, specie di noi che teniamo anche alla qualità audio, ecco proprio non saprei dire. Ma ecco, quei dieci euro al mese che pago, per adesso, mi sembrano una inezia rispetto ai vantaggi (per tutti, quindi, non solo per noi audiofili) che lo streaming offre. Poi ciascuno è libero di “prendere” o “lasciare”, di continuare a rimanere abbonato o chiudere del tutto, o anche solo per uno o due mesi…o tre… o quanto vuole. Ed è libero, come me, di continuare ad acquistare la musica che preferisco, quegli album mitici degli anni ‘70 che ancora non sono in HiRes e magari vengono venduti in download in formato DSD (vedi apposita discussione). Però… ecco… amici miei… si sta parlando di un prezzo, al mese, pari a due colazioni al Bar o poco più (o poco meno, se come me prendete un cappuccino e due paste… che a Firenze sono sei euro a colazione …). Scomodare quel meraviglioso pensatore, non solo poeta ma anche filosofo esistenziale, che è Giacomo Leopardi, per due cappuccini e quattro cornetti alla crema… ecco… forse è eccessivo.. 😉 4
Capa Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio 49 minuti fa, SimoTocca ha scritto: Visto che citi il Leopardi, quello della Ginestra, e allora mi fa piacere puntualizzare che: 1) Sono perfettamente consapevole dei “limiti” dello streaming, compresi i modestissimi compensi agli autori ed esecutori. 2) Sono altrettanto consapevole che da un giorno all’altro la situazione potrebbe cambiare e tutto essere “azzerato”. 3) Sono un incrollabile coltivatore del dubbio anch’io. Con queste premesse dico che: con la “digitalizzazione” della musica negli anni ‘90 e il passaggio di file mP3 il “sistema industrie discografiche è quasi fallito del tutto (la EMI, la casa dei Beatles e di Karajan e della Callas è fallita due volte!) e il sistema è stato “salvato” dallo streaming. Questo certificano gli ultimi Report economici redatti annualmente dall’Industria Discografia Associata del Mondo. Quindi, seppure il punto 1) rappresenti una discreta “ingiustizia” per gli artisti, la “salvezza globale” e un minimo compenso… ecco..meglio di niente, no? Quanto il sistema “streaming durerà”, con questi vantaggi a mio avviso enormi per gli ascoltatori, specie di noi che teniamo anche alla qualità audio, ecco proprio non saprei dire. Ma ecco, quei dieci euro al mese che pago, per adesso, mi sembrano una inezia rispetto ai vantaggi (per tutti, quindi, non solo per noi audiofili) che lo streaming offre. Poi ciascuno è libero di “prendere” o “lasciare”, di continuare a rimanere abbonato o chiudere del tutto, o anche solo per uno o due mesi…o tre… o quanto vuole. Ed è libero, come me, di continuare ad acquistare la musica che preferisco, quegli album mitici degli anni ‘70 che ancora non sono in HiRes e magari vengono venduti in download in formato DSD (vedi apposita discussione). Però… ecco… amici miei… si sta parlando di un prezzo, al mese, pari a due colazioni al Bar o poco più (o poco meno, se come me prendete un cappuccino e due paste… che a Firenze sono sei euro a colazione …). Scomodare quel meraviglioso pensatore, non solo poeta ma anche filosofo esistenziale, che è Giacomo Leopardi, per due cappuccini e quattro cornetti alla crema… ecco… forse è eccessivo.. 😉 Alla fine siamo sostanzialmente d'accordo. Io ho solo un po' meno fiducia nel sistema. In particolare i compensi agli artisti, semplicemente osceni. E non è "meglio che niente" perché così non si va lontano. E con il pippone, continuamente contrapposto ai dubbiosi come me, che si trova tutto. No, non si trova tutto. C'è tutto (forse, ma comunque c'è moltissimo) ma non si trova. O almeno io non ci riesco. Per rifarsi al posti di apertura di Turandot i punti 1, 4 e 10 trovo siano i peggiori difetti del sistema. Il prezzo è (ancora) un'inezia in un hobby come questo, perciò poco influente ai fini della discussione. 1
Dufay Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio 1 ora fa, Capa ha scritto: Io spero di durare almeno fino a che non finisco di pagare il mutuo (almeno per non gravare sulle mie figlie), INPS permettendo; ma proprio la pensione, se mai la prenderò, penso che possa metterti in difficoltà anche con i 10.99 €/mese (chi è costa così "poco", Amazon?) mentre i tuoi dischi possono farti compagnia fino a che Taffo non verrà a trovarti con la battuta "ma che bell'impianto, da morire!" . --- Poi comprendo che è bene usare ogni metodo accessibile (detto in senso lato) di fruire la musica e cerco di adeguarmi pure con lo streaming, anche se è una forma con cui ho avuto un lungo approccio iniziale (con il PC) difficilissimo e anche adesso, pur usandola, non è che mia stia così simpatica. Perciò capisco e, anzi, condivido e faccio mie le riflessioni di Turandot anche se io non sono ancora arrivato a disdire l'abbonamento a Qobuz, e forse non ci arriverò mai, chissà. Continuo a coltivare il dubbio e mi fanno più specie le certezze incrollabili di taluni nelle magnifiche sorti e progressive della tecnologia (quella che ti vogliono dare). I miei dischi li conosco a memoria da anni... Un solo disco nuovo costa come due mesi di abbonamento a tidal. Non ha molto senso quel che dici.
jerry.gb Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio 8 ore fa, Turandot ha scritto: In una biblioteca nel comune vicino a dove abito, hanno anche i CD. Mi sembra una bellissima iniziativa Si è una bella cosa, oltretutto molti comuni sono interconnessi e puoi farti pervenire un cd, un dvd o un libro in carico alla biblioteca di un comune diverso dal tuo. Tanti anni fa ricordo, quando non avevo ancora un impianto hi-fi, mi recavo regolarmente alla biblioteca sormani di Milano per ascoltare vinili di musica o nastri registrati, certo le cuffie erano un po’ una tortura, ma quando ami la musica…😉
campaz Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio Solo gli amici più cari possono mettermi a disposizione 10 tera di musica. Quando andavo in ufficio ho visto 2000 dischi rock anni settanta (diconsi 2000 dischi) che risiedevano su un drive da due pollici e mezzo. Io da solo, rippando i cd che hanno preso la via del cassonetto, cosa che fra l’altro a seconda delle opinioni é più o meno legale, ho quasi riempito un disco da due tera. L’ultima volta, anni fa, che ho scaricato un cd in formato flac dal torrente (non c’era su Qobuz e nemmeno sugli store online) ho impiegato meno di un minuto. La stragrande maggioranza degli utilizzatori usa lo streaming perché costa poco ed è comodo (molto di più della pirateria).
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