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Melius Club

Dopo 5 anni abbandono lo streaming


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Inviato
25 minuti fa, Ornito_1 ha scritto:

Mah…

solo se riesce a spuntare un contratto con un’etichetta decente che provvederà (non è assolutamente garantito) ad effettuare una adeguata campagna promozionale.

Altrimenti sarà affogato nelle millemila produzioni ed autoproduzioni attuali con poche/pochissime possibilità di farsi notare, come diceva giustamente @rebus

Esattamente come prima  mi pare..

 

 

Inviato
5 minuti fa, Dufay ha scritto:

Esattamente come prima  mi pare..

No…

le produzioni sono centuplicate e “farsi notare” è diventato moooolto più difficile.

22 minuti fa, wow ha scritto:

Beh, dal mondo delle professioni e dei mestieri a quello dello sport, dello spettacolo e dell'arte, è così. Sono dinamiche un po' darwiniste. Il mondo del calcio è popolato da decine di migliaia di onesti pedatori (cit.) e da poche decine di campioni e fuoriclasse. Una volta il campioncino restava più probabilmente confinato nell'oratorio, adesso, con i nuovi media, ha indubbiamente più visibilità. 

C’è anche lo streaming dei calciatori? 🤔

Inviato
1 minuto fa, Ornito_1 ha scritto:

C’è anche lo streaming dei calciatori?

Si :classic_biggrin: L'offerta di calcio è aumentata a dismisura da qualche decennio a questa parte, è possibile guardare anche gli streaming delle partite tra scapoli e ammogliati.

Volevo cmq dire che se non eri/sei un bravo musicista o un buon gruppo non si emergeva prima non si emerge adesso.

 

Inviato
9 minuti fa, Ornito_1 ha scritto:

le produzioni sono centuplicate e “farsi notare” è diventato moooolto più difficle.

Ma anche molto più facile, poi vale quanto ho scritto poco sopra. 

Inviato

Mondo della fotografia: una volta se eri bravino scattavi diapositive e ammorbavi con sessioni di proiezione interminabili malcapitati  parenti e amici.

Se ti andava bene, ti confrontavi in qualche contest all'interno del circolo fotografico del paese. 

Adesso grazie a Instagram, forum e siti specializzati FB e YT, tutti si possono "esibire" a livello globale, recuperano qualche like, se sono bravini vengono notati e seguiti. I bravi vincono i premi e vendono anche. 

 

Inviato
17 minuti fa, wow ha scritto:

Volevo cmq dire che se non eri/sei un bravo musicista o un buon gruppo non si emergeva prima non si emerge adesso.

Purtroppo non è così…

basta guardare il livello dei molti “artisti” odierni, assurti immeritatamente ad una notorietà assurda.

ovviamente non sto facendo riferimento alla musica colta.

 

Inviato
19 minuti fa, wow ha scritto:

Ma anche molto più facile.

Neanche un po’…😉

  • Melius 1
Inviato
9 minuti fa, wow ha scritto:

Mondo della fotografia: una volta se eri bravino scattavi diapositive e ammorbavi con sessioni di proiezione interminabili malcapitati  parenti e amici.

Se ti andava bene, ti confrontavi in qualche contest all'interno del circolo fotografico del paese. 

Adesso grazie a Instagram, forum e siti specializzati e YT, tutti si possono "esibire" a livello globale, recuperano qualche like, se sono bravini vengono notati e seguiti. I bravi vincono i premi e vendono anche. 

Restiamo in ambito musicale evitando parallelismi…

Inviato
6 ore fa, wow ha scritto:

Non so se i compensi agli artisti sono ridicoli, ma penso che occorra spingere l'analisi al sistema musica nella sua interezza, quindi dischi, streaming, concerti, gadget ecc. e sono abbastanza convinto che girino molti più soldi di prima, con il particolare che l'affermazione di piccoli gruppi, l'autoproduzione, l'autoaffermazione, con la smaterializzazione del supporto fisico, è diventata molto più facile e democratica.

Come tutte le cose ci sono pro e contro. Il problema non è tanto nei compensi che sono ridicoli ma quanto questo porti ad una iniquità clamorosa. Mi spiego meglio. Per Taylor Swift (

Inviato

Scusate mi è partito il messaggio. Dicevo per Taylor Swift i compensi non sono ridicoli. Con la sua mole di streaming farà ogni anno decine di milioni di euro. Il trappista di turno, magari totalmente ignorante di musica, farà a sua volte tanti soldini perchè fa musica di massa. Il problema resta per chi fa musica d’autore o di nicchia che farà tendenzialmente la fame. Questo fa si che si vada sempre più verso una unificazione della musica senza quella varietà che invece c’è stata nel tempo. Per dirla tra noi un nuovo Rino Gaetano te lo scordi oggi come oggi. E’ sempre più difficile campare di musica per chi fa jazz o altri generi.

Saluti

Inviato

@Ornito_1 @rpezzane le dinamiche dello showbiz musicale e della musica non colta, nell'accezione meno snob possibile del concetto, direi che hanno poco a che fare con il nostro thread. O no? 

1 ora fa, Ornito_1 ha scritto:

guardare il livello dei molti “artisti” odierni, assurti immeritatamente ad una notorietà assurda.

Se parliamo di musica non colta, in quello che ho scritto, sostituisci il concetto di bravura con quello di avere forme di appeal che poco hanno a che fare con le capacità artistiche. 

Inviato

@wow vabbè resta il fatto che non è un sistema democratico se lo guardi dal punto di vista dell’artista. Se ti metti dal punto di vista del fruitore della musica è in apparenza democratico ma fra venti anni non lo sarà più perchè il catalogo privilegiato sarà quello main stream. Ma è solo una considerazione personale.

Saluti

Inviato
21 minuti fa, rpezzane ha scritto:

non è un sistema democratico

Infatti ho scritto, qualche messaggio fa, che dalla parte dell'artista, il meccanismo è molto darwinista, nel senso che, se non sei bravo, parlando di musica di qualità, estranea ai meccanismi più smaccatamente commerciali, non emergi. Però hai molta più possibilità di essere visibile rispetto a 50 anni fa. 

Tra l'altro, quando ero ragazzo, appunto mezzo secolo fa, la fruizione di musica di qualità e/o colta, che noi chiamavamo 'alternativa' (allo star system imperante dei sanremo e delle orietteberti) era attività da carbonari. Riuscivamo a comprare un disco ogni tanto, andavamo di cassette registrate, ma alla fine il panorama era estremamente ristretto.

Nulla a che vedere con la disponibilità odierna, streaming o meno, anche se si afferma in questo thread che l'offerta limitata, sofferta e costosa, la farebbe apprezzare di più. 

Nella mia città di provincia ai confini della galassia, attendemmo con ansia, per un mese, nientemeno che la proiezione di Pink Floyd at Pompei in un piccolo cinema di periferia. 

Inviato
1 ora fa, wow ha scritto:

le dinamiche della musica non colta, direi che hanno poco a che fare con il nostro thread. O no? 

😂😂😂

Ma chi l’ha detto?

Rileggi il titolo…

si parla di streaming!

 

Ma tranqui… si parla di niente 😉

Inviato

@Ornito_1 il discorso è deviato, parlando di musica non colta, sul fatto che molti “artisti” odierni sono assurti immeritatamente (deduco non per merito di ciò che suonano) ad una notorietà assurda. Tera tera, ho detto che me ne frega niente di quanto lo streaming interagisca sulla fruizione di questo tipo di espressione 'musicale'... 

Ok? 

;) 

Inviato

Nella mia grande passione per l’ hi-fi posso affermare con tutto rispetto che  amo la musica in tutte le sue forme, e non mi faccio pippe mentali…

Ascoltare la musica che più ci aggrada è il fine di questa passione…che sia in file o in cd chi sene frega… l’importante è avere un sistema che ci regala emozioni, questo è la strada da seguire… a voi le guerre di religioni….su quale supporto suona meglio….

ma va … quando ascoltate musica pensate alle donne! 

Inviato
12 ore fa, rpezzane ha scritto:

Il problema resta per chi fa musica d’autore o di nicchia che farà tendenzialmente la fame.

Se ha un titolo idoneo, può sempre fare l'insegnante alle scuole medie così ha un entrata stabile...

E gli resta abbastanza tempo per dedicarsi alla musica: lo fanno in molti :classic_wink:

federusco
Inviato

Davvero non saprei quali siano le dinamiche che "governano" le piattaforme di musica in streaming, ciò che appare piuttosto evidente è che il mercato è in continua evoluzione. Basti pensare che sei anni fa i brani disponibili di Lucio Battisti erano più o meno una decina e quelli di Neil Young forse cinque. Per quanto concerne Battisti, ai tempi ascoltai un'intervista di Mogol dove sostanzialmente sostenne che vi fosse una profonda contrarietà da parte della moglie ad accettare qualsiasi forma contrattuale di questo tipo e forse la medesima problematica riguardava anche Neil Young. Oggi però si trova praticamente tutto di entrambi gli artisti, verrebbe da dire che sono venuti a più "miti consigli". Per quanto concerne la "promozione" dei nuovi artisti, non ho idea di come funzionino le cose, presumo che comunque il mercato sia orientato dalle major discografiche, o forse no, ammetto la mia più assoluta ignoranza a questo proposito. So però come vengono promossi  i nostri nuovi "artisti"........a mezzo TG1 delle 13.30 e la cosa fa piuttosto sorridere.

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