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Dopo 5 anni abbandono lo streaming


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jackreacher
Inviato
1 ora fa, SimoTocca ha scritto:
3 ore fa, jackreacher ha scritto:

Mi diletto in mixaggio quindi un pochino di ascolti e di prove le ho fatte.

Io mi diletto soltanto di andare a teatro 2 o 3 volte alla settimana e, giuro, che anche io le mie prove le ho fatte! Chissà se orchestra dal vivo versus Mixer vince o perde… e anch’io so già la mia risposta… 😉

Buonanotte.... ci vai solo tu ad ascoltare la musica dal vivo...

.

Ma che c'entra?

.

Si parla di musica registrata e ce ne usciamo con frasi del genere....

jackreacher
Inviato
3 ore fa, SimoTocca ha scritto:

L’inghippo è assai chiaro: se tu “porti”, cioè upsampli, un file da 16/ 44 a quanto vuoi… niente succede perché upsampli “il niente”… e zero più zero fa zero!

La frequenza di campionamento alta, cioè maggiore di 44,1, per es 88 o 96, deve essere “nativa”…! In fase di registrazione e acquisizione dico! Se no nisba! Niente succede che migliori l’ascolto!

Per concludere, quindi, tutti i DAC, cd player e software che fanno upsampling per te sono una farsa, perché secondo te al file o al CD che è codificato a 16bit 44,1khz l'upsampling non apporta nessun beneficio, nisba , e tutti quelli che li sentono forse sognano, quelli che li progettano sono venditori di vapore....

Complimenti.

 

Inviato

Per quanto ne so, quando un dac fa upsamplyng, non aggiunge informazioni, e non potrebbe farlo, a meno di non inventarne. Se il file è 16 bit 44100, e lo aumenti a 24 88.200, il contenuto musicale non cambia. Pero cambia il filtro che può applicare oltre i 22.000 hz, e li allora può sentirsi un beneficio perche il filtro per il 44.100 qualche disturbo in fascia alta potrebbe darlo. 

  • Thanks 1
ilmisuratore
Inviato

L'upsampling in se stesso NON aggiunge alcuna informazione ma...la pseudo-frequenza maggiore "fa vedere" in ingresso al DAC un file ""nativo"" (anche se non lo è) per cui commuta il filtro e lo fa funzionare con la stessa frequenza come se lo fosse (il DAC segnalerà nel display 96 khz e non piu 44,1)

Il vantaggio è che su alcuni DAC l'upsampling provoca dei benefici in quanto viene spostato molto piu avanti (in banda audio) il taglio antialias, inoltre si adotta anche una pendenza piu blanda

Questa azione "ripulisce" alcuni prodotti di aliasing e distorsione in prossimità della banda compresa tra 13 khz e 22,050 khz

  • Thanks 1
Inviato
10 ore fa, SimoTocca ha scritto:

Ecco, io so perfettamente riconoscere un file a 24/96 o 24/192 e lo stesso, identico e semplicemente “scalato” a 16/44, che appunto diventa “striminzito e dal sapore digitale anni ‘80”.

Che ci sia un degrado mi pare ovvio, ma una riedizione recente in HD di un master analogico di 40/50 anni fa scalata a 16/44 quasi sicuramente suonerà molto meglio della prima edizione in CD, perché la performance dei convertitori A/D ha fatto passi da gigante.

PippoAngel
Inviato
18 minuti fa, G.Carlo ha scritto:

Che ci sia un degrado mi pare ovvio, ma una riedizione recente in HD di un master analogico di 40/50 anni fa scalata a 16/44 quasi sicuramente suonerà molto meglio della prima edizione in CD, perché la performance dei convertitori A/D ha fatto passi da gigante.

Sempre se non ci mettono una bella compressione dinamica .... spesso le riedizioni suonano peggio delle versioni originali!

  • Melius 1
Inviato
9 ore fa, jackreacher ha scritto:

Per concludere, quindi, tutti i DAC, cd player e software che fanno upsampling per te sono una farsa, perché secondo te al file o al CD che è codificato a 16bit 44,1khz l'upsampling non apporta nessun beneficio, nisba , e tutti quelli che li sentono forse sognano, quelli che li progettano sono venditori di vapore....

Complimenti.

Solitamente io preferisco il file non upsamplato, se lo riesco a riconoscere, la mia preferenza va a quello🤷🏻‍♂️

Inviato
47 minuti fa, Turandot ha scritto:

Solitamente io preferisco il file non upsamplato, se lo riesco a riconoscere, la mia preferenza va a quello🤷🏻‍♂️

 

Però ci sono diversi utenti (mi vengono in mente @Gerardo61 e @stefano_mbp ), che invece usano proprio l'upsampling per migliorare l'ascolto del materiale in formato "standard", in particolare portando tutto a DSD 512 (se non addirittura 1024).

Per cui l'utilizzo dello streaming è assai utili in questo caso, in quanto migliorerebbe qualsiasi formato nativo a 16bit...

Provare per credere :classic_wink:

ps: ci sono invece streamer (o sw su pc) che permettono di portare il formato a 32bit/768khz, rimanendo in ambito pcm: anche qui credo che il gioco valga la candela, a meno che si creda che sia solo marketing ...

Inviato
5 ore fa, PippoAngel ha scritto:

Sempre se non ci mettono una bella compressione dinamica .... spesso le riedizioni suonano peggio delle versioni originali!

Purtroppo lo fanno che  gli venga un colpo.

 

jackreacher
Inviato
9 ore fa, ilmisuratore ha scritto:

L'upsampling in se stesso NON aggiunge alcuna informazione ma...la pseudo-frequenza maggiore "fa vedere" in ingresso al DAC un file ""nativo"" (anche se non lo è) per cui commuta il filtro e lo fa funzionare con la stessa frequenza come se lo fosse (il DAC segnalerà nel display 96 khz e non piu 44,1)

Il vantaggio è che su alcuni DAC l'upsampling provoca dei benefici in quanto viene spostato molto piu avanti (in banda audio) il taglio antialias, inoltre si adotta anche una pendenza piu blanda

Questa azione "ripulisce" alcuni prodotti di aliasing e distorsione in prossimità della banda compresa tra 13 khz e 22,050 khz

D'accordo con te e tutto quello che hai scritto, quindi l'upsampling fatto "bene" apporta dei benefici udibili (minimizza anche le possibili rotazioni di fase di un "taglio" più brutale) e questa mi sembra una cosa ormai consolidata.

.

Inoltre, da ignorante che son io, aggiungo che alcuni dac, ma soprattutto molti softwares, nel processo di upsampling "ricostruiscono" e "rivitalizzano" (partendo dalle fondamentali, quindi non pura invenzione) molti armonici che saranno presenti dai 2000/3000 Hz in su fino al limite superiore (ovviamente ad un livello molto basso) che "rende" il suono più naturale per le nostre orecchie.

In questa maniera la differenza tra un file 16bit 44,1khz riprodotto senza nessun upsampling  risulterà più povero rispetto allo stesso file riprodotto con upsampling già anche a 2X, sia per il discorso del "filtro passa basso" posto più su come frequenza che per questo "arricchimento" matematico.

A qualcuno non piace ad altri si, ma è udibilissimo.

jackreacher
Inviato
54 minuti fa, Max440 ha scritto:

Però ci sono diversi utenti (mi vengono in mente @Gerardo61 e @stefano_mbp ), che invece usano proprio l'upsampling per migliorare l'ascolto del materiale in formato "standard", in particolare portando tutto a DSD 512 (se non addirittura 1024).

Sono d'accordo con loro, anche se preferisco rimanere nel "dominio" del pcm, quindi upsampling da 44,1 a 88,2 o superiori.

jackreacher
Inviato
1 ora fa, Turandot ha scritto:

Solitamente io preferisco il file non upsamplato, se lo riesco a riconoscere, la mia preferenza va a quello🤷🏻‍♂️

Gusti personali insindacabili, però questo testimonia ancora una volta che le differenze sono ben udibili come sostengo io (e non solo io).

Inviato
23 minuti fa, jackreacher ha scritto:

D'accordo con te e tutto quello che hai scritto, quindi l'upsampling fatto "bene" apporta dei benefici udibili (minimizza anche le possibili rotazioni di fase di un "taglio" più brutale) e questa mi sembra una cosa ormai consolidata.

.

Inoltre, da ignorante che son io, aggiungo che alcuni dac, ma soprattutto molti softwares, nel processo di upsampling "ricostruiscono" e "rivitalizzano" (partendo dalle fondamentali, quindi non pura invenzione) molti armonici che saranno presenti dai 2000/3000 Hz in su fino al limite superiore (ovviamente ad un livello molto basso) che "rende" il suono più naturale per le nostre orecchie.

In questa maniera la differenza tra un file 16bit 44,1khz riprodotto senza nessun upsampling  risulterà più povero rispetto allo stesso file riprodotto con upsampling già anche a 2X, sia per il discorso del "filtro passa basso" posto più su come frequenza che per questo "arricchimento" matematico.

A qualcuno non piace ad altri si, ma è udibilissimo.

Infatti quello che faceva la differenza con l'upsampler dcs purcell era proprio una evidente maggiore naturalezza.

Mi ricordo che era anche possibile variare la frequenza. Da 44 fino a 192 kHz e si sentiva eccome.

Il miglior risultato era con 96 kHz .

 

 

  • Melius 1
Inviato

Comunque bisogna ammettere che passare dal quartetto dcs Verdi, purcell, delius e Verona al telefono è una roba strana veramente.. .

Vabbè vado ad ascoltare.

 

Screenshot_2025-02-02-10-30-33-551_com.aspiro.tidal.jpg

jackreacher
Inviato
1 ora fa, Max440 ha scritto:

Per cui l'utilizzo dello streaming è assai utili in questo caso, in quanto migliorerebbe qualsiasi formato nativo a 16bit...

Provare per credere

Ciao @Max440, questo in effetti è ciò che fanno anche i CD player da 20 anni a questa parte, ovviamente alcuni benissimo altri un po' meno, però funziona.

Mi ricordo quando già a fine anni '80 c'erano costruttori che stampavano sui loro cd player oversampling 8X , ovviamente quelli non sono paragonabili ai lettori e DAC più recenti, che dispongono di chip molto più "potenti".😉

ilmisuratore
Inviato
35 minuti fa, jackreacher ha scritto:

nel processo di upsampling "ricostruiscono" e "rivitalizzano"

Qui in questo caso "dipende" in quanto su alcuni DAC può avere l'effetto anche contrario nella banda di spettro che hai citato (2000hz/3000hz)

Il cambio del filtraggio di certo renderà la risposta piu lineare senza le classiche oscillazioni che possono anche raggiungere 0,3 dB (e passa) e che sono sufficienti per potersi sentire

 

 

 

513M2TYfig03.jpg

  • Thanks 1
Inviato
10 ore fa, ilmisuratore ha scritto:

L'upsampling in se stesso NON aggiunge alcuna informazione ma...la pseudo-frequenza maggiore "fa vedere" in ingresso al DAC un file ""nativo"" (anche se non lo è) per cui commuta il filtro e lo fa funzionare con la stessa frequenza come se lo fosse (il DAC segnalerà nel display 96 khz e non piu 44,1)

Se fai upsampling esterno si. Il mio dac, lo fa da se, quindi in ingresso mi segna sempre il file originale. Ad ogni modo, si può disinserire la funzione da telecomando, quindi davvero un passaggio.A/B immediato. Sui file 44.100 16 bit, un po di differenza  la fa nell'ambito della chiarezza sopratutto alle alte frequenze. Ma, roba piccola.  Potrei vivere tranquillamente senza.

  • Thanks 1
one4seven
Inviato

"il sapore digitale degli anni 80" non è dovuto (solo) ai convertitori, ma era una scelta precisa di estetica del suono, che allora andava per la maggiore, dovuta perlopiù all'introduzione nella produzione musicale su larga scala di strumenti ed effettistica elettronici, che avevano quel tipo di timbrica.

Ci sono altresì moltissimi titoli anni 80, anche nati e registrati in digitale, che non hanno nessun sapore digitale anni 80. 

Eppure i convertitori quelli erano...

.

È altresì vero che i convertitori sono evoluti nel tempo, come è ovvio che sia.

Ma attenzione a mettere in piedi correlazioni causa/effetto... Sui dischi non ascoltiamo solo il suono dei convertitori. 

 

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