pro61 Inviato 18 Gennaio Inviato 18 Gennaio Chi vuol esser percipiente, sia, di doman non c'è certezza.
audio2 Inviato 18 Gennaio Inviato 18 Gennaio 10 ore fa, andrea7617 ha scritto: Chario, anche se vintage, non è mai stata una ditta sprovveduta puoi provare anche te a sentire il progettista che mi pare sia ancora attivo e sentire cosa dice
jackreacher Inviato 18 Gennaio Inviato 18 Gennaio 2 ore fa, ferroattivo ha scritto: I cavi attuali, quelli di qualità in rame purezza 7N sono ben altra cosa rispetto al filo che si usava e si usa tuttora, basta provare per rendersi conto Ciao, rispetto la tua opinione, ma nel 99% dei casi è più che sufficiente filo con rame OFC al 99,9% perché, a livello di suono, con quello OFC al 99,999999999% non cambia niente, sicuramente hanno maggiore impatto la geometria ed il dielettrico rispetto alla "purezza" (nel discorso ci infilo pure il rame OCC OFC e derivati). Ovviamente se uno vuole ri-cablare una coppia di casse può farlo, però non è detto che sia un miglioramento, potrebbe essere soltanto un cambiamento, che può avere senso (secondo me) solo se si spende veramente poco (direi max 10€ a cassa). Io , come già detto, sono per il rispetto del progetto originale, se un diffusore non piace è meglio cercarne altri. Per esempio on-line ci sono un sacco di testimonianze di appassionati che hanno comprato le wharfedale linton , poi qualcuno ha detto che possono essere migliorate (quindi si da dello scarso all'azienda e progettisti) cambiando il crossover, e via, molti hanno fatto fare la modifica, ma semplicemente così non è piu la wharfedale linton , è un'altra cosa, è inutile che dicano che hanno mantenuto il sound originale, perché altrimenti suonerebbero uguali a prima (paradosso).
audio2 Inviato 18 Gennaio Inviato 18 Gennaio 1 ora fa, jackreacher ha scritto: possono essere migliorate (quindi si da dello scarso all'azienda e progettisti) non è che si da dello scarso, è che in produzione la prima voce è il costo, quindi stanno tirati in tutto sono rari i casi dove un componente da molto meno va meglio di uno da molto di più 1
jackreacher Inviato 18 Gennaio Inviato 18 Gennaio 31 minuti fa, audio2 ha scritto: 2 ore fa, jackreacher ha scritto: possono essere migliorate (quindi si da dello scarso all'azienda e progettisti) non è che si da dello scarso, è che in produzione la prima voce è il costo, quindi stanno tirati in tutto Certamente, la mia è un'esagerazione per rendere il concetto che (al di là dei costi) se un progettista sceglie dei componenti per qualsiasi cosa stia realizzando, vuol dire che li ritiene idonei e sufficienti per il target qualitativo scelto in partenza. Ovviamente si possono cambiare componenti con altri molto più costosi, ma se il progetto è nato per funzionare in uno specifico modo, il risultato finale dopo l'intervento varierà di poco (rispettando tutti i valori) avendo speso il doppio o il triplo. Vale la pena "elaborare" in questo modo, o è meglio passare (nello specifico) a diffusori di fascia superiore? Secondo me, meglio la seconda opzione.
ferroattivo Inviato 18 Gennaio Inviato 18 Gennaio @jackreacher Il problema sono i costi , un filo singolo di Neotech Soct 16 dal diametro di 1,3 mm costa in Italia 16,00 euro al metro. Io detti cavi li ho sostituiti al posto di quelli standard e il miglioramento è netto. Ho sostituito anche il 6N con il 7N , la differenza si avverte, serve un impianto sensibile. Nella foto a sinistra, ci sono diversi Neotech in 7N che sto ancora sperimentando nelle varie combinazioni sul mio impianto , (cavi solid core , multifilari, miltifilari con filamenti in argento) quello grosso con piu' cavi è un residuo di cavo eseguito con Neotech 6 N . A destra spezzoni di cavo della Ricable , qualità 7N , ma all'ascolto sono nettamente inferiori ai Neotech. Sostituire i cavi a bordo delle casse rende tanto con una spesa tutto sommato accettabile. Anche la guaina in cotone apporta i suoi benefici. Parlo di pratica per aver sperimentato e non di teoria 1
jackreacher Inviato 18 Gennaio Inviato 18 Gennaio 15 minuti fa, ferroattivo ha scritto: jackreacher Il problema sono i costi , un filo singolo di Neotech Soct 16 dal diametro di 1,3 mm costa in Italia 16,00 euro al metro. Io detti cavi li ho sostituiti al posto di quelli standard e il miglioramento è netto. Ho sostituito anche il 6N con il 7N , la differenza si avverte, serve un impianto sensibile. Nella foto a sinistra, ci sono diversi Neotech in 7N che sto ancora sperimentando nelle varie combinazioni sul mio impianto , (cavi solid core , multifilari, miltifilari con filamenti in argento) quello grosso con piu' cavi è un residuo di cavo eseguito con Neotech 6 N . A destra spezzoni di cavo della Ricable , qualità 7N , ma all'ascolto sono nettamente inferiori ai Neotech. Sostituire i cavi a bordo delle casse rende tanto con una spesa tutto sommato accettabile. Anche la guaina in cotone apporta i suoi benefici. Parlo di pratica per aver sperimentato e non di teoria Certo che cambia qualcosa, ma la mia opinione rimane la stessa espressa prima. Per me non ne vale la pena.
madlifox Inviato 18 Gennaio Inviato 18 Gennaio Io non li cambierei, ho avuto esperienze molto contrastanti nel rifare il cablaggio dei diffusori. A volte il progettista ha inserito i valori di resistenza del cablaggio nel calcolo del crossover. I miglioramenti, qualora fossero reali e non dettati dalla suggestione, sarebbero praticamente tendenti a zero.
jackreacher Inviato 18 Gennaio Inviato 18 Gennaio 3 minuti fa, madlifox ha scritto: A volte il progettista ha inserito i valori di resistenza del cablaggio nel calcolo del crossover. Certo, è un aspetto da non sottovalutare.
Fabio Cottatellucci Inviato 18 Gennaio Inviato 18 Gennaio Il 16/01/2025 at 13:19, andrea7617 ha scritto: Magari non cambia nulla nel suono che non vorrei non peggiorare rispetto all'originale. Che se le smucìni o ràvani (a seconda della latitudine ), a livello collezionistico poi valgono zero, il che magari per te non è un problema. Mi sovviene inoltre: l'ipotesi che i progettisti della Chario ci avessero messo proprio quello che serviva la vogliamo scartare a priori?
gian62xx Inviato 18 Gennaio Inviato 18 Gennaio Il 16/01/2025 at 13:19, andrea7617 ha scritto: Mi chiedo se ha senso cambiare anche il cablaggio ci potrebbero essere implicazioni sul discorso impedenze (non del diffusore, ma del controllo del cono da parte dell'ampli) . pero' di solito i cavi del woofer sono molto corti, per cui non e' cosi importante. fondamentali invece i condensatori che anche li 100v .... proprio il minimo sindacale per dire che c'e'. mettili a tensione piu elevata, almeno 250v.. e le bobine, non si vedono in foro, sembrano fatte con giudizio, come la basetta in vetronite. i filtri li pensa il progettista ma li procura l'ufficio acquisti, e tra i due ce ne passa, risparmio al massimo e risultati spesso tarpati, con buona pace del primo. ne so qualcosa :-( ... 2
Coltr@ne Inviato 18 Gennaio Inviato 18 Gennaio 2 ore fa, Fabio Cottatellucci ha scritto: l'ipotesi che i progettisti della Chario ci avessero messo proprio quello che serviva la vogliamo scartare a priori? Conoscendo Murace penso proprio di si, sa calcolare la R di 30 cm di cavo e quella inclusa nella bobina, e forse valutare se l'isolamento del cavo è sufficiente ed anche la portata massima in corrente. 1
Paolo 62 Inviato 21 Gennaio Inviato 21 Gennaio A quei tempi si utilizzava componentistica economica anche nei diffusori top di gamma. In Italia si cominciava appena a parlare di suono di cavi e condensatori per cui nessuno si preoccupava della qualità dei cavi e dei componenti del filtro. 1
salvatore66 Inviato 22 Gennaio Inviato 22 Gennaio Confermo quanto affermato da Guerino: Ferroattivo. Pure io ho ricablaro i miei diffusori che prima usavano cavi normali con neotech stdct e i miglioramenti sono stati netti. Certo se uno si aspetta un cambio dal giorno alla notte rimarrà deluso ma a questi livelli anche le piccole migliorie fanno la differenza
viale249 Inviato 22 Gennaio Inviato 22 Gennaio Chi parla di specifiche, volute dal progettista, nella scelta dei componenti passivi (condensatori, resistenze, bobine, cavi e morsettiere), in un prodotto industriale (leggi grossi numeri), come potevano essere i diffusori negli anni 70-80, non sa di cosa parla. 2
viale249 Inviato 22 Gennaio Inviato 22 Gennaio Il 21/01/2025 at 18:32, Paolo 62 ha scritto: A quei tempi si utilizzava componentistica economica anche nei diffusori top di gamma. In Italia si cominciava appena a parlare di suono di cavi e condensatori per cui nessuno si preoccupava della qualità dei cavi e dei componenti del filtro. Esatto. Quasi sempre i crossover erano prodotti da terzisti e la specifica di progetto principale era il costo più basso possibile, fatto salvo la corrispondenza circuitale. O credete che il progettista imponeva la marca del componente, scelta dopo lunghe prove di ascolto? 1
viale249 Inviato 22 Gennaio Inviato 22 Gennaio Il 18/01/2025 at 20:54, gian62xx ha scritto: i filtri li pensa il progettista ma li procura l'ufficio acquisti, e tra i due ce ne passa, risparmio al massimo e risultati spesso tarpati, con buona pace del primo. ne so qualcosa :-( ... Le tue ESB ne sono la prova lampante. 1
OLIMPIA2 Inviato 22 Gennaio Inviato 22 Gennaio Personalmente sono un fautore dell'affidabilita' nel tempo. Di conseguenza sostituirei tutti i cavi ed i morsetti perché ossidati ed invecchiati. Sostituirei anche le resistenze ceramiche ormai cotte, magari con delle anti-induttive. In ultimo sostituirei i condensatori elettrolitici con dei polipropilene. 1
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