appecundria Inviato 17 Gennaio Inviato 17 Gennaio L'articolo 31 del disegno di legge in discussione al Senato ha acceso le polemiche sulla sicurezza del mondo accademico: ecco cosa sta succedendo. Il dibattito sul ddl Sicurezza promosso dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ora fa discutere anche il mondo dell’università. Motivo dello scontro è l’articolo 31 del disegno di legge, già approvato alla Camera e in discussione al Senato, prevede l’obbligo, di fatto, anche per università ed enti di ricerca di collaborare con i servizi segreti, inclusa la possibilità di derogare alle normative sulla riservatezza. Questo punto ha sollevato allarmi tra ricercatori, sindacati e associazioni di settore. Secondo l’Associazione Italiana per la Scienza Aperta (Aisa), il provvedimento trasforma la collaborazione volontaria tra istituzioni accademiche e agenzie di intelligence, prevista dalla legge del 2007, in un obbligo. Inoltre, la possibilità di derogare alle normative sulla riservatezza viene interpretata come «una grave violazione dei diritti costituzionali». L’Aisa ha definito la misura un «attacco diretto» all’autonomia delle università e un passo verso una forma di controllo che minaccerebbe le libertà fondamentali. https://www.open.online/2025/01/13/ddl-sicurezza-universita-scontro-norma-servizi-segreti/
appecundria Inviato 17 Gennaio Autore Inviato 17 Gennaio “Cancellate l’articolo 31 del DDL sicurezza” Coordinamento associazioni familiari vittime di stragi il 12 Gennaio 2025. Associazioni, Criminalità, Forze dell'Ordine, Giustizia, Istituzioni, Mafie, Memoria, Politica - In un paese che non ha ancora superato le cicatrici provocate da stragi, omicidi, attentati, depistaggi, dossieraggi, golpe tentati, progetti eversivi e altre fenomenologie criminali della stessa specie, che sono stati immancabilmente accompagnati da responsabilità non solo morali e spesso processualmente accertate di esponenti degli apparati di sicurezza, il solo pensiero di fornire ancora più poteri a tale personale, ivi compreso il potere di delinquere, pare non solo una offesa alla Costituzione repubblicana ma anche eversivo. La storia, anche quella giudiziaria, ci segnala la presenza di uomini degli apparati di polizia o di sicurezza in pressoché tutte le stragi che hanno insanguinato l’Italia (o nei depistaggi che ne sono stati il séguito), a partire da Portella della Ginestra e a seguire tutte le altre, Peteano, Brescia piazza della Loggia, Milano piazza Fontana, Bologna stazione centrale, Italicus, rapido 904, Capaci, Palermo via d’Amelio, Bologna Pilastro, Firenze via dei Georgofili, Roma basilica san Giovanni e basilica san Giorgio al Velabro, Milano via Palestro. E poi omicidi, tanti, troppi, da Peppino Impastato a Nino Agostino, da Umberto Mormile ad Attilio Manca, da Antonino Scopelliti a Bruno Caccia, da Carlo Alberto Dalla Chiesa a Mauro Rostagno, e non basterebbe una pagina per proseguire ricordandoli tutti. In tutte queste azioni, in tutti questi misfatti, e nel loro séguito compaiono uomini dei servizi, pressoché sempre. Per cancellare prove, per inquinarle, manipolarle, depistare, oscurare e mascariare la verità. SEMPRE! È fin troppo evidente che, di fronte a tali condotte criminali, partorite da uomini dello Stato che avrebbero avuto invece il compito di assicurare la nostra sicurezza e vigilare sulla democrazia, sarebbe tassativo intervenire con misure di contenimento dei poteri e potenziamento di controlli sull’operato dei servizi. È fin troppo evidente per tutti, ma non per il governo. La licenza criminale ai servizi disegnata con l’articolo 31 del ddl sicurezza fa strame di ogni più elementare principio democratico. Agli apparati viene nella sostanza fornita, per legge, facoltà di delinquere (anche con diritto di vita e di morte su ogni cittadino?), con l’unica limitazione che ne sia informato il capo del governo. Se poi a tutto questo scriteriato e incostituzionale potere concesso con l’articolo 31, si aggiunge anche la possibilità di spiare senza alcuna limitazione ogni singolo cittadino attraverso le intercettazioni preventive, allora si comprende che non è un articolo scritto frettolosamente, piuttosto un disegno preciso di virare decisamente da uno stato di diritto a un incostituzionale stato securitario. Infatti, contestualmente, si eliminano o sterilizzano strumenti importanti e fondamentali per le indagini e il contrasto alle mafie, come accade con la limitazione all’uso delle intercettazioni in sede giudiziaria o con la depenalizzazione di reati importanti, come l’abuso d’ufficio; oppure si inseriscono nuove trappole sul già complicato funzionamento della giurisdizione nell’accertamento della verità e nella repressione dei crimini, come la prescrizione e l’improcedibilità. Uno stato democratico poggia e si tiene su principi di civiltà e giustizia inviolabili, non negoziabili. Se uno stato democratico assegna e permette licenza di delinquere a soggetti istituzionali con la copertura governativa non ci sarà più differenza fra chi dovrebbe operare a tutela della legge e della sicurezza dei cittadini e chi compie crimini attentando alla sicurezza nazionale. Per tutte queste ragioni il Coordinamento Associazioni Familiari di Vittime delle Stragi chiede di CANCELLARE l’articolo 31 dal DDL sicurezza, avviando semmai un tavolo tecnico per valutare le misure opportune e adeguate per controllare che l’azione degli appartenenti agli apparati di sicurezza non travalichino i compiti e i poteri attualmente conferiti. Firmatari Flora Agostino – Sorella dell’agente di polizia Nino Agostino, ucciso a Villagrazia di Carini Nunzia Agostino – Sorella dell’agente di polizia Nino Agostino, ucciso a a Villagrazia di Carini Sergio Amato – Figlio del magistrato Mario Amato, ucciso dai NAR Paolo Bolognesi – Presidente Associazione familiari delle Vittime della strage della stazione di Bologna Salvatore Borsellino – Presidente Movimento Agende Rosse e fratello del magistrato Paolo Borsellino, ucciso nella strage di Via D’Amelio Daniele Gabbrielli – Vicepresidente Associazione Familiari delle Vittime della strage di Via dei Georgofili Paola Caccia – Figlia del magistrato Bruno Caccia, ucciso a Torino dalla ‘ndrangheta Giuseppa Catalano – Sorella dell’agente di polizia Agostino Catalano ucciso nella strage di Via D’Amelio Tommaso Catalano – Fratello dell’agente di polizia Agostino Catalano uccisi nella strage di Via D’Amelio Roberta Gatani – Nipote del magistrato Paolo Borsellino, ucciso nella strage di Via D’Amelio Luana Ilardo – Figlia di Luigi Ilardo, ucciso a Catania mentre stava per entrare nel programma di protezione per i collaboratori di Giustizia Paolo Lambertini – Associazione familiari delle Vittime della strage della stazione di Bologna Angela Manca – Madre dell’urologo Attilio Manca, ucciso dalla mafia Gianluca Manca – Fratello dell’urologo Attilio Manca, ucciso dalla mafia Rosaria Manzo – Presidente Associazione Familiari Vittime della strage del Rapido 904 Manlio Milani – Presidente Associazione Familiari Vittime della strage di Piazza della Loggia Brizio Montinaro – Fratello dell’agente di polizia Antonio Montinaro, ucciso nella strage di Capaci Donata Montinaro – Sorella dell’agente di polizia Antonio Montinaro, ucciso nella strage di Capaci Nino Morana – Nipote dell’agente di polizia Nino Agostino, ucciso a a Villagrazia di Carini Stefano Mormile – Fratello dell’educatore carcerario Umberto Mormile, ucciso dalla ‘ndrangheta Nunzia Mormile – Sorella dell’educatore carcerario Umberto Mormile, ucciso dalla ‘ndrangheta Federico Sinicato – Presidente Associazione Familiari Vittime della strage di Piazza Fontana Franco Sirotti – Fratello di Silver Sirotti, vittima della strage del Treno Italicus 1
appecundria Inviato 17 Gennaio Autore Inviato 17 Gennaio Sinceramente non conosco i motivi per i quali abbiamo la necessità di dare questi poteri aggiuntivi ai servizi segreti, incluso l'obbligo per università ed enti di ricerca di collaborare infrangendo i diritti alla riservatezza. Servizi segreti italiani che hanno dato ben da riflettere più di una volta e per i quali la fiducia del popolo direi che sia sotto zero. Osservo che ogni giorno di più si sbilancia a favore del governo quel rapporto di equilibrio previsto dai saggi Padri Costituzionalisti che vedono corretta la loro opera da statisti del calibro di Salvini, Nordio, Galeazzo e Calderoli. Personalmente mi associo al Coordinamento Associazioni Familiari di Vittime delle Stragi, almeno finché il capo del governo non giustificherà in maniera convincente la necessità di questi abusi. Voi cosa ne pensate?
Roberto M Inviato 17 Gennaio Inviato 17 Gennaio 23 minuti fa, appecundria ha scritto: Voi cosa ne pensate? Cosa possiamo pensarne se posti un appello a “cancellare” un articolo di un progetto di legge e non posti l’articolo in questione ?
appecundria Inviato 17 Gennaio Autore Inviato 17 Gennaio @Roberto M nel primo post ho raccontato il fatto brevemente e linkato un articolo esplicativo. Nel secondo post ho messo il topic. Nel terzo la mia opinione. Se vuoi vengo a casa a cucinarti la cena. 😀 PS però puoi pure dire che hanno ragione i familiari delle vittime, neh! Mica devi per forza difendere Giorgia in ogni caso, non sei Bocchino! 2
Roberto M Inviato 17 Gennaio Inviato 17 Gennaio 6 minuti fa, appecundria ha scritto: nel primo post ho raccontato il fatto brevemente e linkato un articolo esplicativo Scusa hai parlato di un articolo preciso, l’art. 31 di un progetto di legge. Cosa costa postare questo articolo di legge e non solo “articoli esplicativi” di chi ne vuole l’abrogazione ? E’ come dire “cosa ne pensate” di una foto postando un articolo “la foto fa schifo” e non la foto, non mi pare tanto sensato. Non si trova in rete questo Articolo 31 ? Il testo, non i commenti.
appecundria Inviato 17 Gennaio Autore Inviato 17 Gennaio Scusa tu @Roberto M non rivolgendomi ad un pubblico di giuristi non ho pensato di mettere l'articolo in questione. Lo cerco.
briandinazareth Inviato 17 Gennaio Inviato 17 Gennaio 3 minuti fa, Roberto M ha scritto: Scusa hai parlato di un articolo preciso, l’art. 31 di un progetto di legge. Cosa costa postare questo articolo di legge e non solo “articoli esplicativi” di chi ne vuole l’abrogazione ? E’ come dire “cosa ne pensate” di una foto postando un articolo “la foto fa schifo” e non la foto ? Non si trova in rete questo Articolo 31 ? Il testo, non i commenti. cioè, tu hai parlato in lungo e in largo del ddl sicurezza, ovviamente difendendolo a spada tratta, e non lo hai neppure letto? dai che ci perculi ;) 1
appecundria Inviato 17 Gennaio Autore Inviato 17 Gennaio “Il ddl Sicurezza legalizza i servizi deviati, senza i quali non ci sarebbe stata la strage di Bologna. Siamo all’involuzione democratica”. Parla Paolo Bolognesi, presidente dell'associazione dei parenti delle vittime della strage del 2 agosto: "Se i servizi segreti possono addirittura dirigere organizzazioni terroristiche, perché non gli diamo anche la licenza di uccidere?" E in particolare l’articolo 31 che potenzia le attività sotto copertura dei servizi segreti, consentendo agli agenti non solo di partecipare alle organizzazioni terroristico-eversive ma anche di dirigerle e guidarle, persino arruolando nuovi membri.
Roberto M Inviato 17 Gennaio Inviato 17 Gennaio Scusa la domanda diretta Bruno, tu l’hai letto l’art. 31 del DDL sicurezza in questione ? Da pagina 37 a pagina 40 https://www.giurisprudenzapenale.com/wp-content/uploads/2024/09/ddl-1236__439410.pdf
appecundria Inviato 17 Gennaio Autore Inviato 17 Gennaio Vibranti sul punto le proteste delle opposizioni, che evidenziando il concreto pericolo che, consentendo l’accesso a banche date sensibili senza prevedere adeguati controlli, la norma possa aprire alla possibilità che le Procure della Repubblica e altri organi statali vengano abusivamente “spiati”. «L’articolo 31 trasforma la pubblica amministrazione in una sorta di gigantesca Ovra – si legge in un comunicato degli esponenti del M5S, –. È in gioco la sicurezza democratica del nostro Paese e serve cautela fino al completamento delle indagini in corso».
appecundria Inviato 17 Gennaio Autore Inviato 17 Gennaio 4 minuti fa, Roberto M ha scritto: Scusa la domanda diretta Bruno, tu l’hai letto l’art. 31 del DDL sicurezza in questione ? No, mi fido dei familiari delle vittime. Ma ancora di più non mi fido di chi vuole dare più potere ai servizi segreti avendo come modello di vita Giusva Fioravanti. Però se qualcuno mi vuole dimostrare perché bisogna farlo, io lo ascolto.
Roberto M Inviato 17 Gennaio Inviato 17 Gennaio Sa ma non ci interessano le “vibranti” proteste dell’opposizione, hai il testo della norma, ora, dovresti dire cosa ti perplime. Oppure dobbiamo prendere per buono cosa dicono gli altri ?
Roberto M Inviato 17 Gennaio Inviato 17 Gennaio 1 minuto fa, appecundria ha scritto: No, mi fido dei familiari delle vittime. Ok perfetto, non lo hai letto, ti fidi dei familiari delle vittime.
appecundria Inviato 17 Gennaio Autore Inviato 17 Gennaio Adesso, Roberto M ha scritto: Ok perfetto, non lo hai letto Esatto.
Moderatori paolosances Inviato 17 Gennaio Moderatori Inviato 17 Gennaio @Roberto M "gli altri " sono direttamente coinvolti nella vicenda ,qualcosa pur sapranno.
Roberto M Inviato 17 Gennaio Inviato 17 Gennaio 7 minuti fa, paolosances ha scritto: gli altri " sono direttamente coinvolti nella vicenda ,qualcosa pur sapranno. Se ragioni così dovresti far scrivere le leggi ai parenti delle ragazze stuprate a piazza Duomo, non credo poi che approveresti. Ma veramente siamo arrivati a questo punto ? @briandinazareth che dice la tua AI ? Facciamo giudicare le leggi ai parenti delle vittime ? 1
Moderatori paolosances Inviato 17 Gennaio Moderatori Inviato 17 Gennaio @Roberto M mi riferivo al lungo elenco nominativo pubblicato da Appecundria. Puoi anche intendere il"sapranno" con il "avranno pur da esprimere il proprio parere"
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