Dufay Inviato 22 Gennaio Inviato 22 Gennaio 9 ore fa, gianventu ha scritto: E' la maledizione dell'impianto rilevatore, quello che fa sentir male le registrazioni pessime/mediocri e bene quelle buone/ottime. Al che, mi chiedo, quello non rilevatore fa sentire sufficientemente benino tutto? Gli diamo un sei politico? Altro mantra audiofilo quello degli impianti che non perdonano, manco fossero il Conte di Montecristo. Stasera sono cattivo. Fa sentire male tutto. Per gli accontetisti va bene lo stesso
Turandot Inviato 22 Gennaio Inviato 22 Gennaio Il 20/01/2025 at 22:33, Look01 ha scritto: Ciao Renato hai ragione però se il diffusore ti entusiasma allo stesso modo con tutte e ripeto tutte le registrazioni che riproduci ed io compro un po' di tutto assecondando i miei gusti musicali non sono un fanatico di etichette audiofile. Non ti verrebbe qualche dubbio ? mè venuto. poi ho ri-ascoltato e se né andato. Ma io queste registrazioni faticose, schifose, trapananti non me ne ricordo boh... si alcune non sono entusiasmanti ma roba che ti fa spegnere.. boh. Probabilmente sono di bocca buona oppure ascolto tutte cose di livello
Titian Inviato 22 Gennaio Inviato 22 Gennaio A me non viene mai la fatica d'ascolto a meno che non stia bene o il contenuto della musica mi fa attivare e lavorare la mente intensamente. Semmai divento stanco fisicamente per le emozioni emesse. Seguo con interesse il cammino del suono ideale degli impianti hifi / highend e alzo le braccia dicendomi, "se volete andare in questa direzione, benissimo andate pure" poi leggo le sempre più lunghe discussioni degli audiofili sulla qualità delle registrazioni e mi faccio un piccolo sorriso ogni tanto controllando le registrazioni criticate e il contenuto delle critiche se viene detto. Andando in giro molti impianti specialmente quelli con componenti fatti negli ultimi anni, il suono mi aggredisce e vado in autodifesa. Lo sento subito dopo pochi secondi e reagisco o andandomene via o chiudo le orecchie. Da tempo ho deciso che o sento cose "come in natura", quindi nel verde di fuori oppure in sale da concerti con strumenti acustici, oppure mi sento il silenzio (anche ottimo). Il suono elettrico, nervoso (per me) lo lascio a voi, lo so che ci divertete un mondo specialmente dopo quando vi sfogate contro queste registrazioni schifosissime e fonici che non sanno fare il loro lavoro. L'importante è sempre dare la colpa agli altri, solo voi lavorate egregiamente. 1
gorillone Inviato 22 Gennaio Inviato 22 Gennaio @Titian Che tu ascolti solo cose acustiche ci sta alla grande, ma … i suoni elettrici non sono obbligatoriamente nervosi, esistono suoni clean o anche lievemente increspati che sono di una bellezza disarmante. Non è semplice non annoiare suonando solo strumenti acustici, a volte si riesce … ma bisogna essere veramente molto bravi. p.s. metal, rap, trap, hip-hop, ecc. li lascio ad altri, ma anche le incisioni audiofighe 1
Titian Inviato 22 Gennaio Inviato 22 Gennaio 20 minuti fa, gorillone ha scritto: i suoni elettrici non sono obbligatoriamente nervosi, lo so hai ragione, basti anche a pensare al Jazz-elettronico (Methene, Jean-Michel Jarré, ecc). Fra l'altro ne ho un paio (o uno solo?) di TB di musica elettronica. 25 minuti fa, gorillone ha scritto: Non è semplice non annoiare suonando solo strumenti acustici, a volte si riesce è nella maggior parte dei casi dovuto all'ascoltatore (e il suo impianto) non al musicista.
Look01 Inviato 22 Gennaio Autore Inviato 22 Gennaio @Titian Se stai nella tua confort zone come amano dire quelli del marketing 🤣 non ti accorgi del problema. Dopo molti anni di Tannoy e Accuphase 🤣 quel suono bellissimo e sempre vellutato non mi emozionava più. Anche restando in generi acustici non sempre il musicista vuole un suono vellutato nel Jazz per fare un esempio Gato Barbieri si distingue in alcuni pezzi per un sax sofferto pure dal vivo era così se l' impianto lo leviga troppo gli leva l'essenza voluta dal musicista stesso a mio parere ovviamente. Quindi se un impianto è dettagliato, trasparente e con una buona dinamica metterà in evidenza anche le incisioni non sbagliate ma volutamente compresse o enfatizzate su determinate frequenze del resto se ascolto dal telefonino fatica o fastidio d'ascolto non l'avrò mai. Nella musica acustica Classica o Jazz difficilmente si trovano incisioni che suonano male anche se ascoltate con un impianto attuale. 1
Titian Inviato 22 Gennaio Inviato 22 Gennaio 30 minuti fa, Look01 ha scritto: quel suono bellissimo e sempre vellutato non mi emozionava più. Non è proprio quel suono che mi piace e neanche McIntosh. Nel Jazz conosco per fare un esempio un certo David Murray e ho sentito diversi suoi concerti dal vivo uno proprio a tre quattro metri di distanza. Stranamente niente fatica d'ascolto ma per me la referenza è il live. Non lo lascio decidere io o dal mio impianto se un musicista suona in un modo o l'altro, lo sento dal vivo di persona e analizzo il suono lì sul posto. Poi è un conto sentire un sax a 2-3 metri e un altro da 10-20, di solito i musicisti non suonano considerando che gli ascoltatori siano a 2-3 metri ma è quello che vuole l'audiofilo (avere i musicisti nella loro sala d'ascolto).
Titian Inviato 22 Gennaio Inviato 22 Gennaio 43 minuti fa, Look01 ha scritto: Nella musica acustica Classica o Jazz difficilmente si trovano incisioni che suonano male anche se ascoltate con un impianto attuale. è sempre una questione di valutare cosa vuol dire ottimo, buono, discreto, male, malissimo. I criteri di valutazione sono personali. Sono d'accordo con te sulle registrazioni per quanto riguarda quello che io valuto dagli impianti che sento, sono nettamente in disaccordo sulla seconda parte della frase. Ma appunto criteri di valutazione.
Look01 Inviato 22 Gennaio Autore Inviato 22 Gennaio 49 minuti fa, Titian ha scritto: un certo David Murray e ho sentito diversi suoi concerti dal vivo Non l' ho mai sentito dal vivo 😓. Poi bisogna anche capirsi su cosa intendiamo per fatica d'ascolto. Anche Rava in un occasione dal vivo creava in determinati brani e passaggi dell' affaticamento alle mie orecchie che può essere anche positivo. 47 minuti fa, Titian ha scritto: è sempre una questione di valutare cosa vuol dire ottimo, buono, discreto, male, malissimo. I criteri di valutazione sono personali. Qui ci intendiamo appieno la soggettività c'è in tutte le cose quindi quello che io ritengo buono o ottimo per un' altro può essere discreto o male e viceversa e la riproduzione musicale non fa eccezione. Però se puoi prova a sentire l'album della Casale che ho in CD "Almost Blue" non con le cuffiette 🤣 ma con l'impianto credo che nonostante la soggettività converrai con me sul fatto che la registrazione é discutibile. Ciao Stefano
gorillone Inviato 22 Gennaio Inviato 22 Gennaio 2 ore fa, Titian ha scritto: lo so hai ragione, basti anche a pensare al Jazz-elettronico (Methene, Jean-Michel Jarré, ecc). Fra l'altro ne ho un paio (o uno solo?) di TB di musica elettronica. è nella maggior parte dei casi dovuto all'ascoltatore (e il suo impianto) non al musicista. No, no! Mi riferivo ad eventi dal vivo. Per suonare solo in acustico bisogna essere veramente dei musicisti eccezionali per reggere più di un’ora senza essere ripetitivi e, quindi, annoiare. Succede, ma non spessissimo, purtroppo. Non avevo specificato sopra
Look01 Inviato 22 Gennaio Autore Inviato 22 Gennaio 9 ore fa, Turandot ha scritto: mè venuto. poi ho ri-ascoltato e se né andato. Ma io queste registrazioni faticose, schifose, trapananti non me ne ricordo boh... si alcune non sono entusiasmanti ma roba che ti fa spegnere.. boh. Probabilmente sono di bocca buona oppure ascolto tutte cose di livello Neanch'io faccio il capello in quattro ma prova ad ascoltare la Casale nell'album "Almost in Blue" se puoi con l'impianto io ascolto solo CD. E poi mi dici se non è un po' troppo frizzantino come certi Prosecchi da fiera 🤣.
Titian Inviato 22 Gennaio Inviato 22 Gennaio 24 minuti fa, gorillone ha scritto: Mi riferivo ad eventi dal vivo. ah ok, per i 99% dei concerti dal vivo che vado sono musicisti di livello mondiale, quelli nelle registrazioni delle case discografiche più rinomate. Alla fine a me interessa che il mio impianto sia capace a riprodurre l'energia messa nelle loro interpretazioni.
hfasci Inviato 22 Gennaio Inviato 22 Gennaio Per me la fatica di ascolto consiste nella sensazione che manchi qualcosa, che il suono sia poco definito, confuso, per dare un'idea più precisa, l'equivalente di una fotografia leggermente mossa o sfocata dove non si riescono percepire nitidamente i particolari. Per altri tipi di "fatica di ascolto" esistono rimedi, per il problema sopra descritto la vedo dura. 1
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