extermination Inviato 25 Gennaio Inviato 25 Gennaio 6 minuti fa, djansia ha scritto: ma da adolescenti mi sa che siamo stati tutti pensierosi (dovrebbe essere il contrario di spensierati), irrequieti e parecchio "ribelli" Senza pensieri e manco irrequieto o ribelle. Mi riusciva vivere alla grande. Bar,amici,mare,discoteca,ragazze!! 1
Questo è un messaggio popolare. djansia Inviato 25 Gennaio Questo è un messaggio popolare. Inviato 25 Gennaio Ho come l'impressione che dalle scuole e l'istruzione pescherò qualcosa per il resto della vita. L'ho sempre fatto, posso averla odiata quasi, "scontri" all'ultimo sangue e via dicendo ma continua a essere formazione. Nel suo insieme di presidi, maestri e maestre, professori e professoresse, studenti e via dicendo è l'esperienza che tutti devono in qualche modo fare. Lo scrivo adesso: viva la scuola. 3 1
mozarteum Inviato 25 Gennaio Autore Inviato 25 Gennaio E’ cosi’ anche se le forme di ribellione erano tante. Io per esempio non ho mai fumato anche perche’ le canne puzzavano e ne confrontavo l’odore con l’aroma d’un cubano che un vecchio amico appassionato di musica fumava nella sua casa ricchissima di dischi (aveva le Esl ancora ricordo). Mi pareva una puzza borsellata quella delle canne e se c’e’ un tratto comune di molti adolescenti (non tutti) e’ quello dell’anticonformismo. il conformismo era al tempo farsi le canne non i sigari.
djansia Inviato 25 Gennaio Inviato 25 Gennaio 3 minuti fa, mozarteum ha scritto: perche’ le canne puzzavano In quegli anni e per la nostra età era disponibile praticamente solo il "puzzone" di paraffina. Con qualche soldino in più e le giuste conoscenze c'è l'accesso a tipi di hashish che si può utilizzare tranquillamente durante la messa in latino la domenica a Santa Maria Maggiore: è incenso praticamente. 6 minuti fa, extermination ha scritto: Senza pensieri e manco irrequieto o ribelle. Magari sei l'eccezione, ma ricordo che era così per molti di noi. Maschi e femmine, se non sbaglio è comunque legato a ragioni di crescita, ormoni e formazione pissica, pissitica o come diavolo si dice.
lampo65 Inviato 25 Gennaio Inviato 25 Gennaio 32 minuti fa, djansia ha scritto: pensierosi Non rende abbastanza, anche un po troppo complessato. Ribelle per niente, la prima e ultima sigaretta me l'ha provata una zia 🤣 e alle elementari la maestra democristiana e filoamericana mi aveva già corrotto. Poi il papà comunista mi ha rimesso in bolla😂 1
extermination Inviato 25 Gennaio Inviato 25 Gennaio 9 minuti fa, djansia ha scritto: Magari sei l'eccezione, “Cultura” romagnola
carmus Inviato 25 Gennaio Inviato 25 Gennaio a scuola elementare me la cavai abbastanza bene mi sembra di ricordare, a scuola media invece vinsi per tre anni consecutivi il premio di primo della classe (cerimonia in un cinema della città con consegna del classico librone mai toccato) ma era legato al fatto che erano davvero scarsi i miei compagni, un pò come la meloni che emerge dalla mediocrità di cui si è circondata. Dopo le medie chiesi ai miei di iscrivermi all'aeronautico (leggevo i fumetti della RAF) ma la proposta fu immediatamente bocciata senza se e senza ma, così mi iscrissi al più famoso liceo classico della città che distava da casa mia 5 minuti a piedi; fui messo, in base ai miei trascorsi alle medie nella sezione A che era quella dove c'erano i prof più bravi ma anche esigenti; la prof di matematica che da lì a un anno sarebbe andata in pensione (sostituita dal nipote), pretendeva che le ragazze indossassero il grembiule che si passavano da una classe all'altra al termine di ogni lezione. Il mio inizio fu un disastro e mi resi conto subito che le medie erano finite; per di più in IV ginnasio hai un'insegnante che con cui fai ben 5 materie e la prof in questione non mi amava; eccellevo invece in matematica e materie scientifiche; comunque alla prima riunione con i genitori la prof disse a mia madre che avrebbe dovuto ritirarmi dal liceo e inviarmi a frequentare un istituto professionale. tengo a precisare che la prof era una classista, comunista radical chic, che, scoprimmo in seguito, il pomeriggio insegnava in un istituto privato. I miei quindi mi chiusero in casa e a quel punto non potevo far altro che studiare e sottopormi ad interrogatorio serale da parte di mio padre ed un vicino di casa bergamasco che aveva una grande cultura nonostante fosse un semplice impiegato all'inps (avrebbe detto la prof) ma al quale devo davvero molto. Alla fine mi rimandò in greco che era l'unica materia in cui avevo avuto la sufficienza al I quadrimestre. Da lì in poi trovai il metodo per riuscire ad ottenere la sufficienza fino alla maturità, eccetto ripeto matematica, fisica e geometria dove invece ottenevo voti alti col minimo sforzo. Mi diplomai con un bel 48 che andava davvero oltre le mie più ottimistiche aspettative ma fui fortunato poiché quell'anno usci fisica e feci davvero un esame eccellente; a detta del membro interno il migliore della commissione. Comunque gli anni del liceo sono stati davvero fantastici, perché si studiava ma si faceva musica, si faceva tanto sport, c'erano le feste del sabato sera, insomma davvero un periodo intenso e indimenticabile. Poi venne l'università e anche lì ci stetti un paio d'anni a carburare ma poi son riuscito a laurearmi con lode e un premio che ora non ricordo (pochi piccioli). Anni Bellissimi con molte cose in comune con voi da quello che ho letto.
Savgal Inviato 25 Gennaio Inviato 25 Gennaio Le mie estati (da giugno a settembre) durante il liceo e l'università sono state riempite dal lavoro nell'azienda di trasporti di cui era socio mio padre. A 20 anni presi la patente C e guidavo anche mezzi da 22 tonnellate. Lavorare con adulti per lungo tempo mi ha consentito di vedere le cose da una prospettiva molto diversa da quello dello studente. La scuola ed anche l'università sono dei mondi a parte, guardano il passato e ed hanno lo sguardo rivolto al futuro, mentre il presente per molti è ben altro, ben diverso da quello delle illusioni dell'adolescenza e della prima giovinezza. Riflettendo dopo anni una certa seriosità del carattere, lo "spirito di gravità" (citando Nietzsche), conseguiva dal lavoro, con tutta una serie di dubbi su quanto stavo facendo e potevo sperare di poter fare. 1
spersanti276 Inviato 25 Gennaio Inviato 25 Gennaio 3 ore fa, Martin ha scritto: Quella però è eleganza innata, non c'è scuola che tenga: E' una di quelle caratteristiche che se uno non ce l'ha, non se le può dare... ....come scriveva Don Lisànder... 1
redhot104 Inviato 25 Gennaio Inviato 25 Gennaio Ho avuto una carriera scolastica encomiabile, fino alle superiori. Da noi i voti andavano dal 4 all'8. In pagella, ho preso un unico 6, perché snobbavo il prof di tecnologia e le sue lezioni, anche se avevo la media del 7 abbondante. Tutti gli altri voti erano più alti. In seconda avevo una delle media voto più alte di tutto l'istituto, con oltre mille studenti In quell'anno la prof di mate mi portò a fare le olimpiadi di matematica, che andarono male, anche perché più della metà degli argomenti non li avevo ancora conosciuti, purtroppo. Non ho completato l'università, a causa di un certo senso di superiorità e perché nel frattempo avevo cominciato a lavorare e avevo delle belle soddisfazioni. Un mia caro amico e compagno di banco, che non avrebbe visto il diploma senza il mio contributo e che ritenevo al limite della normalità cognitiva, è diventato un imprenditore di successo. Io mi tolgo ottime soddisfazioni lavorative ma dal punto di vista economico, benché non possa lamentarmi, sono lontano dai suoi successi. La scuola vale fino a un certo punto, evidentemente 😉
Akla Inviato 25 Gennaio Inviato 25 Gennaio 3 ore fa, extermination ha scritto: Dipende dai km. In ogni caso buttare 500 euro mese nel serbatoio è roba di poco conto. Alla faccia del bicarbonato di sodio
Akla Inviato 25 Gennaio Inviato 25 Gennaio 4 ore fa, Martin ha scritto: Quella però è eleganza innata, non c'è scuola che tenga: E' una di quelle caratteristiche che se uno non ce l'ha, non se le può dare... Vecch8 bidone da magnaccia maranza (Camaro) meglio la Aston martin. Pura eleganza
extermination Inviato 25 Gennaio Inviato 25 Gennaio 9 minuti fa, redhot104 ha scritto: dal punto di vista economico, Un “grande” percorso di studi andrebbe monetizzato alla grande; invece, a quanto pare, spesso ciò non avviene.
extermination Inviato 25 Gennaio Inviato 25 Gennaio 27 minuti fa, djansia ha scritto: Che c'entra la scuola con i soldi? Certamente! Si studia per la cultura e per diventare migliori e non per far soldi. formare giovani per il mercato ( diciamo manager) non può rientrare tra le finalità della scuola!
gbale Inviato 25 Gennaio Inviato 25 Gennaio Vedo qui apesso che chi non ha sempre passato le ore sui libri o sui banchi, se ne andava a girellare. Io medie e liceo scientifico passati a fare sport agonistico dalle ore 14 alle 20 tutti i santi giorni e sabato dom ai tornei eppure sempre presente sui banchi e passato con ottimi voti. Lasciato lo sport (per infortunio , non malignate) per l'università scientifica: la mattina a frequentare, il pomeriggio a lavorare in un Apple center di Firenze, la notte a studiare. Passato con ottimi voti e nel 5% dei primi usciti. E così sono arrivato ai 25. Quando sono andato a fare li militare corso 'AUC a Cesano (1990) in cabina telefonica dicevo a mia mamma. Ah bene, ora sì che mi riposo un po'....p.s. la fig@ c'era, non vi preoccupate.
andpi65 Inviato 25 Gennaio Inviato 25 Gennaio 3 ore fa, extermination ha scritto: Bar,amici,mare,discoteca,ragazze!! e vai col liscio 1
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