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I vostri voti a scuola


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Gaetanoalberto
Inviato

Io non ho mai saputo perché studiavo, né mai ricevuto nessuna "lezione" dai miei genitori, un funzionario comunale con doppio lavoro (agenzia di assicurazioni intestata ad un cugino) ed una maestra.

Studiavo per curiosità, e mi piaceva leggere, certo, ci tenevo a non fate brutta figura, ma non studiavo per il voto e per anni ho dato una mano ai compagni.

Scelsi i classico "Gorgia" da Lentini già frequentato da mia sorella, ma senza nessun tipo di ragionamento, prosopopea o dubbio: italiano, latino, storia mi piacevano e poi boh, ma in realtà mi piaceva tutto, tranne il disegno artistico/tecnico dove non riuscivo bene.

26 femmine (alcune bellissime) e 2 maschi in IV e V ginnasio, dal 1º liceo qualcuno andato e molti di quelli che sarebbero stai i miei migliori amici, pervenuti per non ammissione.

Anni meravigliosi, terrorismo, destra e sinistra ma enormi risate, riunioni dei rappresentanti con pistole ad aria compressa con cui i grandi bullizzavano i piccoli, per un paio di anni rappresentante di istituto, vespe elaborate per andare al mare.

Mi reclutarono come DJ in numerose radio private dove tenevonun progrmma che sinintitolava "Underground", seguito da grandi e piccoli  appassionati, audiofili del tempo (rari) compresi.

Teatro, musica, pallavolo (alzatore riserva della riserva in D), tanto tennis saltando le recinzioni dei campi comunali...

Scuola sempre molto bene, stavolta diciamo al top,   studiando il giusto (finivo alle 5 poi tutto il resto), spesso coi compagni.

Esami: L'amico Filippo da Francofonte mi massacra di domande, il Presidente mi segna il compito di italiano perché "io" disturbavo i compagni. Versione di Greco, praticamente dettata dal membro interno che dice di cambiare qualche parola. Nessuno osa, tranne me e la mia fila che copiava da me: esito un bel 4, insieme alla fila. Tutti gli altri, in particolare alcuni veri e radicati somari che si erano guardati bene dal cambiare parole, voti intorno all'8.

Ciliegina sulla torta l'orale: avevano anticipato alle 8 dal giorno in cui ero il primo (fino al giorno precedente 8:30) e naturalmente nessuno mi aveva avvisato.

Alle 8:10 varco il cancello ed il bidello Patania mi vede a distanza... Gaaaaetannnoalbeeeeerrttoooooo! Chi mmminchhhia faiiiiiiii?

Una compagna aveva frattanto preso il mio posto: entro ed il Presidente mi cazzia per la mia ripetuta irresponsabilità.

Prendo 10 in Italiano e 7 in matematica, dove il commissario mi chiede il 2º caso del teorema dei seni, segnato in rosso come non svolto nel programma.

Comunque un onesto 52.

Ah, volevo fare il comandante della marina militare...

Edit: anni dopo, penso già sposato, mi le compagne mi confessarono che molte ragazze erano innamorate dei miei occhioni azzurri, e le ho mandare bonariamente afangala perché non l'ho mai saputo.

 

 

  • Haha 2
Inviato
25 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Ah, volevo fare il comandante della marina militare...

Finivi a fare avanti e indietro dall' Albania, ti è andata meglio.

  • Haha 1
Inviato

Bello davvero  sto thread dove  ci si conosce un pò meglio ( anche se tocca fare sempre la tara )  senza acrimonia e litigi vari soliti .

  • Melius 1
Inviato
Adesso, UpTo11 ha scritto:

Finivi a fare avanti e indietro dall' Albania, ti è andata meglio

eccolalà, ho parlato troppo presto:classic_biggrin:

  • Haha 1
Inviato
4 ore fa, Savgal ha scritto:

Le mie estati (da giugno a settembre) durante il liceo e l'università sono state riempite dal lavoro

Anche io, dalle medie in avanti, ho  fatto qualche lavoretto vario  part time  in estate  , in parte per pagarmi le vacanze in giro e in parte perchè mio padre ( aveva una ditta edile) voleva farmi capire da dove venissero pane e companatico che trovavo ogni giorno a tavola. E me lo ha fatto capire benissimo.Con il pupo sono andato   più soft, ma è crescito dritto lo stesso, fortuna penso a volte.

L'idea prima del servizio militare era di iscrivermi all'università.   Già nel dopo scuola lavoravo in uno studio da un annetto e un posto sicuro lo avevo assicurato. Fortuna o sfortuna ha voluto che decidessi di fare  il servizio militare nelle FF OO e che mi abbiano preso. Mi è piaciuto e ci sono rimasto, fine della storia....o inizio di una storia nuova che non mi sarei mai aspettato. La molla è scattata quando  ho realizzato che non volevo starmene  tra 4 mura  a vita.

 

Inviato
4 ore fa, djansia ha scritto:

viva la scuola

Sono d'accordo.

Gli amici che frequento assiduamente ancora oggi sono quelli incontrati proprio a scuola. Per tutta la durata delle superiori ero davvero felice alzarmi al mattino presto e di andare a scuola, di imparare qualcosa di nuovo, di condividere esperienze, dubbi e obiettivi. Ed onestamente... durante gli ultimi anni di far girare le scatole al preside... 

Sono grato ai professori per ciò che mi hanno insegnato e per avermi dato assieme alla mia famiglia gli strumenti per affrontare con successo le sfide professionali e non, che presto sarebbero cominciate.  

  • Melius 1
mozarteum
Inviato

La scuola e’ formazione. La vita presenta forti oscillazioni talvolta complicazioni, un carattere ben forgiato vi fa fronte meglio.

Altrimenti al primo intoppo: ali mortacci, ma vaffa, ma chi catzo te l’ha detto,  ecc. Ne abbiamo esperienza tutti.

Il miracolo piu’ grande che fa la cultura, a mio superbo avviso, e’ quello di conferire la vicenda individuale nell’affresco umano generale e di dare questa consapevolezza

 

Inviato
17 minuti fa, qzndq3 ha scritto:

durante gli ultimi anni di far girare le scatole al preside... 

@Gaetanoalberto ti ringrazia sentitamente per il pensiero :classic_biggrin:

  • Haha 1
Gaetanoalberto
Inviato
18 minuti fa, qzndq3 ha scritto:

durante gli ultimi anni di far girare le scatole al preside... 

Sentivo che nascondevi del torbido…

  • Haha 1
mozarteum
Inviato

Una grandissima lacuna della scuola e’ non far ascoltare il Falstaff di Don Peppino (Giuseppe Verdi per i cantautoristi). E’ un capolavoro assoluto di musica e una summa esistenziale (c’e’ lo zampino di Shakespeare dietro i funambolismi di Boito, il librettista).

Io lo conoscevo a memoria a 15 anni ed e’ stata l’opera con cui ho debuttato alla Scala :classic_biggrin: il 27 dicembre 1980 biglietti omaggio, rientro a Roma dopo teatro da Lambrate in compagnia delle mignotte che tornavano a casa nella bassa (andai con un compagno di classe eravamo 18enni).

Domani rivedro’ quell’allestimento di 45 anni fa, in scena alla Scala…

Gaetanoalberto
Inviato
4 minuti fa, mozarteum ha scritto:

non far ascoltare il Falstaff.

Seh… io facevo i pomeriggi musicali con non ricordo quale profe: si caricava a scuola un piatto Thorens , delle RCF e non so che ampli, e metteva Neil Young, Paul Simon, cantautori ed altra robba de sinistra..l

mozarteum
Inviato

Anche io ero in una scuola di sx, quelle della misura in cui e tutto e’ cultura e le multinazionali… Il regno della confusione mentale

Pero’ bravi ragazzi; c’era anche qualche “fascio”. Venivano cosi’ bollati quelli che vestivano bene e le ragazze che si truccavano. 

insomma per non essere fasci bisognava indossare un eskimo pantaloni di velluto a costone e sparare a raffica cioe’ pure per chiedere un bicchiere d’acqua.

Per le ragazze erano d’obbligo gli zoccoli e le borse di vera tolfa. Niente smalto sulle unghie, capelli come venivano, alcune sembravano maschi coi capelli lunghi.

Cio’ non induceva tuttavia all’omosessualita’ perche’ i maschi erano ancor piu’ trasandati

Vedo i ragazzi che escono oggi dai licei classici sono bellissimi e curati. 

  • Haha 1
Inviato

Alle medie ci fecero ascoltare la cavalleria rusticana con tanto di studio del libretto. Vale?

Inviato

Però io sento che l'essere riuscito a combinare qualcosa di buono nella vita non lo devo alla scuola, bensì alle tante bravate commesse al pomeriggio e forse ancor di più alla lettura di Diabolik... Ho imparato ad aggirare gli ostacoli e a far lavorare la fantasia.

mozarteum
Inviato
3 minuti fa, UpTo11 ha scritto:

Alle medie ci fecero ascoltare la cavalleria rusticana con tanto di studio del libretto. Vale?

No se non come complemento

della lettura di Verga. 

mozarteum
Inviato
2 minuti fa, Guru ha scritto:

Però io sento che l'essere riuscito a combinare qualcosa di buono nella vita

Il successo professionale pero’, con o senza diabolik, non e’ collegato alla scuola in modo

rigido. Operano tante variabili.

Inviato

Eh, che t'aggia di, quello passava il convento.

Inviato
9 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Il successo professionale pero’, con o senza diabolik, non e’ collegato alla scuola in modo

rigido. Operano tante variabili.

Certamente, però quando le tue letture ti insegnano a non lasciare nulla al caso, a non aver paura di sfide apparentemente impossibili, e a ricorrere al delitto quando necessario...


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