E si inizia alla grande: dazi

[Membro_0023]

@Panurge provo a spiegarmi meglio: premesso che l'uomo non mi piace, da lì a pensare che sia un cretino lui, e le centinaia (o migliaia) di persone che lo circondano e consigliano, ce ne corre. Credo più ad una commedia volta a preoccupare al fine di ottenere delle cose.

Intanto abbiamo visto un fatto concreto: dazi sospesi al Messico a fronte di 10.000 militari messicani lungo il confine con gli USA.

In futuro scopriremo il resto. Se mi sbaglio, ne prenderò atto.

[briandinazareth]

4 minuti fa, Paperinik2021 ha scritto:

Intanto abbiamo visto un fatto concreto: dazi sospesi al Messico a fronte di 10.000 militari messicani lungo il confine con gli USA.

 

ma veramente fai? 

qualcuno gli ha fatto notare del casino che stava facendo e gli hanno detto ! 10.000 soldati, la perfetta scusa. 

per il messico i dazi erano stati messi per questioni commerciali. 

ma il bias del successo è fortissimo... 

[Membro_0023]

2 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

ma veramente fai?

Io leggo le notizie e le commento.

Non sono mica bravo come te, che sei sempre oltre. 

Non capisco neanche cosa tu faccia qui, viste le tue capacità straordinarie.

Se la prossima volta ti candidi, votano sicuramente per te. 

3 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

per il messico i dazi erano stati messi per questioni commerciali

E quindi perché li hanno sospesi? Sono cambiate le condizioni commerciali?

[briandinazareth]

2 minuti fa, Paperinik2021 ha scritto:

E quindi perché li hanno sospesi? Sono cambiate le condizioni commerciali?

 

guarda i dati di wall street e cosa hanno detto tantissimi economisti conservatori. 

ha fatto una minchiata autolesionista e adesso "sospende" con la scusa della buffonata dei soldati al confine. anche con il canada.. 

ma la minchiata rimane, basta molto poco per far crollare la fiducia. 

[Membro_0023]

@briandinazareth Va bene, anche tu convinto che Trump si alzi al mattino e faccia tutto quello che gli passa per la mente, senza capire niente. Dovrebbe sempre chiedere a te, prima di fare qualsiasi cosa.

Hai ragione.

[briandinazareth]

3 minuti fa, Paperinik2021 ha scritto:

Va bene, anche tu convinto che Trump si alzi al mattino e faccia tutto quello che gli passa per la mente, senza capire niente. Dovrebbe sempre chiedere a te, prima di fare qualsiasi cosa.

Hai ragione.

 

è il solito bias rispetto ai dominanti. 

ha già inanellato una serie di m.erdoni pestati, compresi questi dazi, sui quali è dovuto tornare indietro, senza ovviamente ottenere nulla di quello che si era prefisso, se non la perdita di fiducia, dazi in ritorsione e la ricerca da parte di tutti di partnership in caso gli usa facciano ancora casino. 

ma se parti dal presupposto che queste persone, perché potenti e votate, siano dei macchiavellici geni, ti sfugge molta della ciccia. 

non vale solo per loro, valeva per hitler, che fortunatamente per il mondo ha preso una marea di decisioni idiote, prima e durante la guerra, vale per mussolini, che non ne ha azzeccato una, vale per mao (la sua battaglia agli uccelli per aumntare la produzione agricola è un esempio perfetto di quanto possano essere stupide persone con quel tipo di assetto di personalità) e vale anche per trump. 

ma siccome è ricco e potente e ha tanto seguito, non può essere un'idiota... eppure è quello che ha fatto aumentare di botto del 20% le chiamate ai centri antiveleno perché convinto che bere disinfettanti fosse una buona idea contro il covid.

 

[appecundria]

31 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

è il solito bias rispetto ai dominanti. 

i dazisti dell'Illinois

[Panurge]

Questa è una foto del 2020, non delinea   secondo me  un genio della finanza , partito da un patrimonio paterno non indifferente comunque, anche se non ai piani veramente alti dell'alta società newyorchese, Corriere della Sera

 

 

 

 

 

Ma andiamo con ordine. Quando all’inizio degli anni Duemila gli viene offerta la possibilità di prendere parte al reality show The Apprentice, Trump era finanziariamente alla deriva. Nonostante questo riuscì a ottenere un accordo particolarmente vantaggioso con i produttori, che gli permetteva di incassare metà dei profitti: il successo dello show lancia Trump come personaggio televisivo, gli porta in tasca quasi 197,3 milioni di dollari e lo aiuta a stringere accordi di licenza particolarmente vantaggiosi in tutto il mondo, dall’Azerbaigian alla Turchia, che gli hanno fruttato oltre 230 milioni di dollari fra il 2000 e il 2018. «Nessuna licenza era troppo piccola, e Trump ha prestato il proprio nome a qualunque cosa: dai biscotti Oreo alla pizza Domino’s, fino ai materassi Serta e alle cravatte», scrive il Times. In quel periodo, il futuro presidente dichiarava profitti per 427 milioni di dollari soltanto concedendo l’uso del proprio nome a terzi.

Se fino ad allora aveva goduto di un’esenzione fiscale dovuta a perdite da un miliardo di dollari sofferte negli anni Novanta, l’ondata di successo ha obbligato Trump a pagare le tasse per la prima volta dopo parecchio tempo: a partire dal 2005 ha versato 70 milioni di dollari in tre anni all’Irs, ma in totale, nell’arco dei 18 anni presi in esame, arriva a 95 milioni. Nel decennio successivo, dichiarando nuovamente forti perdite delle sue imprese, i versamenti si sono infatti praticamente interrotti: per cinque anni non ha pagato nulla e nel 2017, primo anno del suo mandato presidenziale, ha versato appena 750 dollari. Oltre al personaggio costruito con il reality show, infatti, l’impero di Trump nasce — grazie al padre Fred — e si fonda sul settore immobiliare.

In parte i conti vanno bene. Fra il 2000 e il 2018 gli spazi commerciali della Trump Tower, simbolo della sua ascesa fra i potenti di New York, hanno portato profitti per 336,3 milioni di dollari, e altri 167 milioni sono arrivati dalla Trump World Tower, nell’East Side di Manhattan. Fra gli investimenti più remunerativi c’è anche una partecipazione del 30% in due palazzi di uffici di proprietà di Vornado Realty Trust, che gli hanno fruttato 176,5 milioni di dollari fino al 2018. Da qui in poi, però, cominciano i guai. Gran parte delle sue proprietà sono in grave perdita, a partire dai campi da golf — acquistati con i ricavi di The Apprentice e degli accordi di licenza — che sul bilancio hanno pesato per 315,6 milioni dal 2000: solo il Trump National Doral, in Florida, ha riportato perdite per 162,3 milioni di dollari. A questa perdite si aggiungono quelle generate dai resort americani ed europei e dall’hotel aperto nel 2016 all’interno del vecchio ufficio postale di Washington, che da solo ha perso 55 milioni di dollari.

Così si rivolge nuovamente al fisco per chiedere un’altra esenzione. «Le perdite — specifica il Times — sono totalmente reali, e alcune anche parecchio grandi». Fra il 2008 e il 2009, ad esempio, il futuro presidente dichiara di nuovo perdite da un miliardo, per lo più legate agli investimenti fallimentari nel casinò di Atlantic City, in New Jersey: per questo motivo chiede all’Irs un rimborso fiscale di 72,9 milioni di dollari, praticamente tutto quello che aveva pagato negli anni dei successi di The Apprentice. L’Irs lo concede, ma stavolta decide di fare controlli, che a distanza di 10 anni non sono ancora terminati. In totale, fra il 2000 e il 2018, Trump dichiara perdite per 174,5 milioni di dollari.

Nel 2015, quando annuncia la sua candidatura alla presidenza, il fiume di soldi generato dal reality show e dagli accordi di licenza si è ormai praticamente prosciugato. Questo dettaglio, in fondo, non farebbe altro che confermare i pettegolezzi dell’epoca, che volevano Trump soltanto in cerca di notorietà per rilanciare un brand in difficoltà: il suo straordinario talento da show man e la capacità di produrre sparate continue che oscurano gli altri candidati fanno però deragliare il piano, qualunque fosse, e lo portano alla Casa Bianca. Come raccontano parecchi libri, a cominciare da Fuoco e Furia di Michael Wolff, la notte elettorale nessuno nel suo entourage, a cominciare dallo stesso Trump, si aspettava una vittoria: al tempo si vociferava del possibile lancio di una rete televisiva di destra, oppure di un nuovo reality show con Trump presidente in una Casa Bianca parallela.

Tutte voci, che restano tali perché Trump, appunto, vince. Le sue dichiarazioni, in particolare sugli immigrati, cominciano però a costargli: se non politicamente, almeno economicamente. Nbc abbandona lo show The Apprentice e il concorso Miss Universo, di cui era co-proprietaria con l’imprenditore di New York: il suo ruolo da reality star gli frutta meno di 10 milioni nel 2017 e appena 2,9 nel 2018. La presidenza, però, porta anche alcuni benefici economici: al club di Mar-a-Lago, che diventerà la Casa Bianca d’inverno, si iscrivono parecchi nuovi membri in cerca di rapporti e influenza, che solo nel 2016 fruttano al presidente 7,8 milioni di dollari. Dietro a quei 750 dollari di tasse federali pagati nell’anno in cui è stato eletto e in quello successivo, quando è entrato alla Casa Bianca, insomma, c’è di più: le difficoltà di un impero di carta fondato su debiti e grandi perdite, e sopratutto i timori di un presidente che, il 3 novembre, potrebbe non perdere soltanto la Casa Bianca.

 

[Plot]

...e noi qui che ci si lamentava della wanna e del mago do nascimiento

[criMan]

Mi pare che la storia dei dazi sul Canada sia la seguente:

Dazi sui prodotti canadesi.

Canadesi mettono i dazi sulle Tesla.

Fine dei dazi suoi prodotti canadesi.

 

[briandinazareth]

2 minuti fa, criMan ha scritto:

Mi pare che la storia dei dazi sul Canada sia la seguente:

Dazi sui prodotti canadesi.

Canadesi mettono i dazi sulle Tesla.

Fine dei dazi suoi prodotti canadesi.

 

crisp and clear... 

tra l'altro tesla sta attraversando una shitstorm a prescndere che probabilmente non farà molto piacere agli azionisti.

[Velvet]

6 minuti fa, criMan ha scritto:

Dazi sui prodotti canadesi.

Canadesi mettono i dazi sulle Tesla.

Fine dei dazi suoi prodotti canadesi.

Esatto.

La Cina al momento ha risposto con un timido +15% sulle Tesla (e su altro), vedremo se il dinamico duo si inventa la trattativa anche questo giro. 

[Membro_0023]

3 minuti fa, Velvet ha scritto:

vedremo se il dinamico duo si inventa la trattativa anche questo giro. 

Ci puoi scommettere che tratteranno

11 minuti fa, criMan ha scritto:

Canadesi mettono i dazi sulle Tesla

Chi l'avrebbe mai pensato... una sorpresona...

[Fabio Cottatellucci]

Quando si tratta di America, l'Inghilterra ci batte sempre.

Noi ancora lì a pensare come pietire meglio, e già oggi i britannici si buttano a pelle di leopardo per terra.
Il ministro non-so-di-che di Sua Maestà, nel primo incontro a Bruxelles dopo la Brexit, organizzato perché vorrebbe "a restart" nei rapporti con l'UE, annuncia che se Trump metterà i dazi all'Europa ma non a loro, non reagiranno, e che se li metterà pure a loro (ovviamente ridotti), forse non reagiranno o lo faranno in misura ridotta.

Mi chiedo: ma quanti protocolli segreti, tuttora in vigore, ci stavano attaccati agli accordi presi durante la II Guerra Mondiale perché gli USA salvassero la Corona?

 

[Panurge]

42 minuti fa, Velvet ha scritto:

dinamico duo

 

[Velvet]

Nel post Brexit l'Inghilterra si è velocemente ritrovata col piattino in mano. 

Come vuoi che reagiscano con gli USA, sono l'unica speranza che hanno di rimanere ancora un po' a galla.  Perciò si zerbineranno su tutto. 

[UpTo11]

È un po' come prendersi per le palle a vicenda e strizzando per benino dirsi: "vediamo chi molla prima!"

Vista l'ammirazione di ileonio per starmer non mi stupirei affatto di sgambetti, magari dicendogli che se lo sostituiscono con il nazi sponsorizzato x poi glieli toglie.

Noi invece dovremmo essere tra quelli in ue che sono al sicuro.

[Panurge]

Tanto le acciughe arrivano dalla Spagna, che me frega.