iBan69 Inviato 2 Febbraio Inviato 2 Febbraio L'imprenditore più ricco del mondo e consulente di Donald Trump, rimaneggia lo slogan Maga del neo-presidente degli Stati Uniti e lancia il movimento Mega per l'Europa. Le risposte vanno dall'entusiasmo al«occupati dei fatti tuoi» https://www.corriere.it/tecnologia/cards/musk-su-twitter-lancia-la-campagna-mega-make-europe-great-again-e-invita-i-cittadini-europei-ad-aderire/linvito-di-musk-ai-cittadini-europei_principale.shtml
iBan69 Inviato 2 Febbraio Autore Inviato 2 Febbraio “Nella notte italiana tra sabato e domenica, Elon Musk - uomo più ricco del mondo nonché recente consulente del nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump - ha postato su X, piattaforma social di sua proprietà, una sorta di campagna rivolta ai cittadini europei, per «rendere l'Europa di nuovo grande». Facendo leva sull'acronimo Maga utilizzato da Trump, Musk - in un post visto 50 milioni di volte e che al momento non ha avuto seguito - ha lanciato Mega: Make Europe Great Again. Musk non è certo nuovo a ingerenze nella politica europea, resta da capire se dietro questo lancio pubblicitario esiste una sostanza, oppure se è da ascrivere tra le numerose «bordate» lanciate (mai a caso) dal magnate sul proprio profilo social.”
iBan69 Inviato 2 Febbraio Autore Inviato 2 Febbraio Aggiungo: una batteria di cazzzi suoi, non se la può fare, sto esaltato?
mozarteum Inviato 2 Febbraio Inviato 2 Febbraio Sarei anche d’accordo per fare un’Europa grande di nuovo, all’altezza della sua cultura e storia millenaria. Ma come? Questo e’ il punto. Musk che dice? A colpi di dazn? O smembrandola? 1
iBan69 Inviato 2 Febbraio Autore Inviato 2 Febbraio Da europeista convinto, auspico anch’io ad un’Europa più unita, forte ed indipendente dagli USA, ma senza perdere i suoi valori democratici. Ma non credo che Musk desideri questo, piuttosto ispirata a valori Trumpiani e di destra (leggasi, nazifascisti). 2
mattia.ds Inviato 2 Febbraio Inviato 2 Febbraio 24 minuti fa, mozarteum ha scritto: O smembrandola? L' Europa deve unirsi in uno stato federale, altrimenti diventerà una nullità. Tanti piccoli staterelli che tirano l'acqua al proprio mulino non portano ad alcun risultato. La Cina ci surclasserà sotto tutti i punti di vista. 1
Questo è un messaggio popolare. Panurge Inviato 2 Febbraio Questo è un messaggio popolare. Inviato 2 Febbraio Make sta cippa great again 1 5
briandinazareth Inviato 2 Febbraio Inviato 2 Febbraio 37 minuti fa, mozarteum ha scritto: Sarei anche d’accordo per fare un’Europa grande di nuovo, all’altezza della sua cultura e storia millenaria. Ma come? Quando è che eravamo grandi più di oggi. Sotto quali punti di vista?
mozarteum Inviato 2 Febbraio Inviato 2 Febbraio Dal punto di vista economico nei periodi di espansione del dopoguerra fino alla crisi attuale dovuta a forti asimmetrie di ordinamenti giuridici e al fatto che l’economia europea non ha materie prime a differenza dei grandi competitori. Dal punto di vista militare anche c’e’ un regresso rispetto ad altro tempo anche non remoto. Tanto vero che e’ previsto un forte incremento di spesa. Dal punto di vista culturale, in contrasto col multicultarlismo sbilenco e unilaterale e non di rado ideologico, quando non ci si vergognava di rappresentare Otello in nero, e si era consapevoli dell’alto valore della propria tradizione culturale. E mai si sarebbe accettato che per non dispiacere a minoranze e in barba al principio di reciprocita’ che e’ fondamento di democrazia (si dimentica spesso questo) si potesse danneggiare il modo di vivere di larghe maggioranze (anche cio’ ha a che fare con la democrazia). Ovviamente per quest’ultimo profilo e’ netta la diversa idea che hanno conservatori e cd progressisti. 1
briandinazareth Inviato 2 Febbraio Inviato 2 Febbraio 2 minuti fa, mozarteum ha scritto: Dal punto di vista economico nei periodi di espansione del dopoguerra fino alla crisi attuale dovuta a forti asimmetrie di ordinamenti giuridici e al fatto che l’economia europea non ha materie prime a differenza dei grandi competitori. Ma eravamo molto meno ricchi di oggi... non così grandi. 3 minuti fa, mozarteum ha scritto: Dal punto di vista culturale, in contrasto col multicultarlismo sbilenco e unilaterale e non di rado ideologico, quando non ci si vergognava di rappresentare Otello in nero, e si era consapevoli dell’alto valore della propria tradizione culturale Erano Gianni Morandi e Rita pavone in Cima alle classifiche. La musica classica era meno seguita di oggi, con molte meno rappresentazioni (e anche meno qualità media). È vero, il razzismo era meno problematico, non so se fosse grande. Tra l'altro l'otello nero rappresenta continuamente, se qualcuno vuol fare qualcosa di diverso perché ti infastidisce? 6 minuti fa, mozarteum ha scritto: E mai si sarebbe accettato che per non dispiacere a minoranze e in barba al principio di reciprocita’ che e’ fondamento di democrazia (si dimentica spesso questo) si potesse danneggiare il modo di vivere di larghe maggioranze (anche cio’ ha a che fare con la democrazia). Mi spieghi a cosa ti riferisci? Quali modi di vivere della maggioranza viene danneggiato in Europa a causa delle minoranze? Questa proprio non la capisco...
appecundria Inviato 2 Febbraio Inviato 2 Febbraio 1 ora fa, briandinazareth ha scritto: Quando è che eravamo grandi più di oggi. 1
Bazza Inviato 2 Febbraio Inviato 2 Febbraio 1 ora fa, Panurge ha scritto: Make sta cippa great again Questo è lo slogan ( e la speranza..) della signora... 2
Questo è un messaggio popolare. Savgal Inviato 2 Febbraio Questo è un messaggio popolare. Inviato 2 Febbraio Sull'Unione Europea, al pari di molti altri temi, l'assenza quasi totale di senso storico porta a distorsioni sugli argomenti. Lasciamo da parte per un momento il fatto che le economie dell'Europa sono strettamente interconnesse, fenomeno che tantissimi ignorano. Se la valutazione la lasciamo a chi non ricorda quando ebbe inizio la Prima guerra mondiale, ossia alla grandissima parte della popolazione, ogni discussione è priva di senso. Se torniamo indietro di pochi secoli il 99% ed oltre ignora cosa sia la guerra dei Trent'anni e quando è avvenuta. I due fatti storici di cui sopra non sono stati citati casualmente. Chi li ha studiati considera un obiettivo straordinario che un'area geografica che per secoli è stata teatro di guerre sanguinose, senza soluzione di continuità, da quasi ottanta anni non vede una guerra. Nel passato prossimo la storia passava anche ai più ignoranti dai racconti dei nonni, oggi non vi sono neppure quelli, troppi pensano che il passato sia stato un eterno presente, da cui la totale distorsione del senso del divenire storico. 5
iBan69 Inviato 2 Febbraio Autore Inviato 2 Febbraio 1 ora fa, Savgal ha scritto: troppi pensano che il passato sia stato un eterno presente La memoria storica di questo paese e dell’Europa tutta, sta piano piano sparendo, aiutata dall’ignoranza, dalla superficialità, dal revisionismo storico, che striscia ormai tra noi. Non siamo stati in grado di trasmettere alle generazioni dai trentenni a scendere, l’importanza della storia, che vissuta dalle ultime generazioni come un noioso susseguirsi elenco di date e eventi, che non interessano e non impattano direttamente sulla loro attuale vita e non invece come la nostra esperienza, la nostra memoria, da salvaguardare a qualsiasi costo, perché l’unica che ci può i ricordare quali sono stati gli errori commessi in passato per non ripeterli in futuro. Ed invece, siamo troppo impegnanti a vivere l’immediatezza del presente, guardandolo spesso attraverso lo schermo di uno smartphone, per interessarci del passato e così facendo, rischiamo di fotterci il futuro.
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