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Melius Club

Il caso Emilia Perez è la fine della politica identitaria ?


Messaggi raccomandati

Inviato
51 minuti fa, Roberto M ha scritto:

Significa che non sai leggere l’italiano proprio.

Perche’ il thread casomai è a difesa di Sofia Gascón, attrice transgender, abbattuta dal “fuoco amico” dei tuoi amici di estrema sx.

Che noia, così non c’è gusto, se proprio devi insultare cerca di imparare a farlo meglio, che così fai la figura del fesso.

A Robbe, ma con chi credi di aver a che fare? Qui siamo tutti almeno normodotati e le strategie elementari che metti in campo in ogni discussione sono sgramate da lungo tempo. In amicizia perché mi sei anche simpatico, sei carta conosciuta. 

Roberto M
Inviato

A Xabra’, ma nel merito che dici ?

Glie lo daranno questo Oscar alla attrice Trans oppure non si più quando una trans “osa” sparlare nei social dei migranti islamici che a loro volta sparlano dei Trans ?

 

Inviato
4 minuti fa, Roberto M ha scritto:

A Xabra’, ma nel merito che dici ?

Glie lo daranno questo Oscar alla attrice Trans oppure non si più quando una trans “osa” sparlare nei social dei migranti islamici che a loro volta sparlano dei Trans ?

Non so, non ho visto il film. Ma secondo me no. 

Inviato

Ma chi è sto Emilio Fedez?

  • Haha 1
Roberto M
Inviato
23 minuti fa, Velvet ha scritto:

Ma chi è sto Emilio Fedez?

 

 

Uno stralcio dell’articolo
Karla Sofía Gascón, caos agli Oscar per l'attrice trans di «Emilia Pérez»

 

di Virginia Nesi

Tutti contro la protagonista di Emilia Pérez dopo i vecchi tweet anti Islam e contro i cinesi. Ormai è sgradita a Hollywood. Il regista Audiard: ci danneggia.
 

Vinca o non vinca l’Oscar, ci sarà un prima e un dopo Emilia Pérez. Perché lo scandalo che sta scuotendo il successo di un film da 13 nomination intreccia talento ed etica, il tribunale dei social e i membri dell’Academy Award che incarnano l’anima di Hollywood. 

L’inizio di questa vicenda turbolenta è a Los Angeles, 23 gennaio 2025. Emilia Pérez riceve 13 candidature. La pellicola di Jacques Audiard è il film non in lingua inglese con più nomination nella storia degli Oscar. Karla Sofía Gascón (Alcobendas, Madrid, 1972) festeggia per essere in corsa come miglior attrice protagonista. Se vincesse la statuetta diventerebbe la prima persona trans premiata dall’Academy. Quel giorno, Gascón scrive per tre volte, in maiuscolo, sotto un post di Instagram: «Nam Myoho Renge Kyo» (è il mantra buddista). 

Manitas del Monte — il narcotrafficante messicano che diventa, dopo un percorso di transizione, la filantropa Emilia Pérez — potrebbe farla vincere. Gascón lo sa bene. Invece, passano cinque giorni e tutto si ribalta. Inizia un domino di accuse e scuse che schiaccia l’attrice un’ora alla volta. … 
Online risorgono dei vecchi tweet dell’attrice spagnola. Riemergono per mano della giornalista che fa base in Canada Sarah Hagi. 

Tutte frasi polemiche che aizzano all’odio contro l’Islam («un focolaio di infezione per l’umanità»), i musulmani («mia figlia dovrà dare l’arabo invece dell’inglese») cinesi («il vaccino cinese viene fornito con il chip obbligatorio»), George Floyd(«truffatore tossicodipendente»).

 

Il 30 gennaio si toglie da X (ex Twitter) per proteggere la figlia, avuta da sua moglie, prima del percorso di transizione. «Più cercano di affondarmi, più mi fortificano», scrive. Sembra sia partita una sfida contro «la campagna di odio e disinformazione, è chiaro che c’è qualcosa di molto oscuro dietro».

Con la Cnn, Gascón piange e assicura: «Non posso ritirarmi da una nomination all’Oscar perché non ho commesso alcun crimine, né ho fatto del male a nessuno. Non sono razzista né niente di ciò che tutte queste persone hanno cercato di far credere». 

Lei insiste di aver sempre difeso le minoranze e  accusa di essere vittima della cancel culture. Parole che si sbriciolano. Come un gioco di specchi, la protagonista di Emilia Pérez si ritrova contro anche Netflix, il regista e le colleghe

A 23 giorni dalle celebrazioni degli Oscar, Karla Sofía Gascón è sempre più isolata. Netflix cancella le promozioni pubblicitarie dell’attrice negli Stati Uniti. La piattaforma streaming — casa di produzione del film negli Usa, in Canada e nel Regno Unito — non le paga né soggiorni, né voli per promuovere il film a Los Angeles. Il volto di Manitas sparisce dagli annunci. Prendere le distanze può servire a far trionfare il film? La tensione resta tesa. 

Lo stesso Jacques Audiard difende la sua pellicola e tutta la squadra di lavoro, eccetto Gascón. In un’intervista con Deadline, il regista confessa la delusione verso la protagonista perché quei messaggi «odiosi e degni di essere odiati sono ingiustificabili». Audiard non ha parlato con lei e non vuole farlo: «Ha un approccio autodistruttivo in cui non posso interferire e non capisco davvero perché continui». Poi: «Sta davvero recitando la parte della vittima, il che è sorprendente».

 

Segue :

 

https://www.corriere.it/spettacoli/cinema-serie-tv/25_febbraio_07/karla-sofia-gascon-caos-agli-oscar-per-l-attrice-trans-di-emilia-perez-1fbb9047-710d-42e1-ba4f-39caa87e7xlk.shtml

 

 

 


 

 

 

 

mozarteum
Inviato

Da tempo molti Oscar non vengono piu’ dati per la qualita’ intrinseca dei film ma per i pistolotti moraleggianti che contengono, qua e la’ secondo la moda del momento, anzi il “ductus” per dirla, piu’ incisivamente, al modo latino.

  • Melius 1
Roberto M
Inviato
24 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Da tempo molti Oscar non vengono piu’ dati per la qualita’ intrinseca dei film ma per i pistolotti moraleggianti che contengono, qua e la’ secondo la moda del momento, anzi il “ductus” per dirla, piu’ incisivamente, al modo latino.

Questa è la prima, amara, constatazione.

La seconda è ancora più preoccupante, una artista, una attrice professionista viene letteralmente lapidata proprio da chi l’aveva prima usata perché gli hanno scovato dei post vecchi dove si era permessa di criticare altre minoranze.

L’arte non conta più nulla, stiamo messi peggio pure rispetto al 1600, quando l’arte era più rispettata a prescindere da quello che faceva l’artista nella sua vita privata.

 

Gaetanoalberto
Inviato

Avevo ascoltato il Rampini citato.

Nel breve volgere del dopo elezioni i suoi commenti, prima apparentemente ondivaghi, hanno preso velocissimamente una  piega che definirei "Brunovespista", forse pure

più infida perché non indossa la cravatta.

La posizione di Emilia Perez, se fosse come la descrivono, non mi stupisce: ci sono omosessuali di estrema destra, comunisti xenofobi o razzisti, socialisti onesti e leghisti intelligenti.

Ogni categoria ha le sue eccezioni.
 

 

  • Melius 1
Inviato
4 ore fa, appecundria ha scritto:

Ma tutto bene? Tu mi preoccupi

Neanche il termine dello Shabbat rispetta più ormai.

Confesso che mi sono fermato a "Oggi rampini...".

Sarà la solita lagna, che vogliono imporci gli strasvestiti, che i bambini devono essere lasciati in pace, che la maggioranza etero silenziosa, che le minoranze che gli piace il catzo...

Inviato
1 ora fa, mozarteum ha scritto:

Da tempo molti Oscar non vengono piu’ dati per la qualita’ intrinseca dei film ma per i pistolotti moraleggianti

Quasi tutti sono "tecnici", nessun pistolotto.

Inviato

...non ho capito una cosa, ma questa grascon sta frignando perche' e' trans ? perche' prima ha scritto delle cose brutte sui social ? perche' vorrebbe l 'oscar a tutti i costi ?

Insomma.., perche' sta facendo gne' gne' ?

  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

@Roberto M le persone sono persone hanno lati positivi e lati negativi. caravaggio era un grande pittore con un pessimo carattere ed è solo un esempio. però e tutti i pittori uccidono in uelli altre persone o vanno ad uncriarcarsi all'osteria. allende ha messo un mare di cormna alla moglie, gli piaceba ricevere in rwgalo auto potenti, fumava cone un turco e beveva, ma aveva un programma sociale. pinoche aveva una moglie infgirdabile (quadi peggio di quella di bush) mau una avventura, tutto casa famiglia chiesa e lavoro solo che per lavoro tagoiava le teste. non vedo perchè una persone non possa esser ad un tempo trangenfer e contro gli immigtati. tanti ebrei hanno appoggiato il fascismo(prima la zaefati)

israele è nato con un attntato terroristico clamoroso ce lo dimentichiamo sempre

Inviato

Ma @Roberto M non hai nient'altro da fare? 

Ma esci, fai foto... contatta Rampini e fagli una bella serie di ritratti. 


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