imoi san Inviato 1 Giugno 2021 Inviato 1 Giugno 2021 @SuperVesnak Le cover fatte da Cash sono magnifiche... in quel cd c’è Hurt dei Nine Inch Nails che mi piace quasi di più dell’originale...😊
SuperVesnak Inviato 1 Giugno 2021 Inviato 1 Giugno 2021 @imoi san per non parlare della cover di Solitary Man di Neil Diamond: bellissima 1
Questo è un messaggio popolare. minollo63 Inviato 2 Giugno 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 2 Giugno 2021 Ritorno alle origini nel decimo disco dei The Black Keys, ma non alle proprie ma a quelle che hanno influenzato la loro musica e il loro modo di suonare. Un salto a piedi uniti nel blues del Delta del Mississippi, per la precisione in quello stile che viene identificato come Hill Country Blues e che ha i suoi eroi in L.R. Burnside e Junior Kimbrough e nella loro musica che scavava alle radici del blues puntando su riff di chitarra ripetuti in un’atmosfera quasi ipnotica. Un disco che va alla riscoperta di queste sonorità “antiche” composto da 11 cover di brani principalmente dei 2 artisti citati, un disco interessante che ci riporta indietro nel tempo e nella musica blues, anche se manca quel brano da ricordare a cui ci avevano abituato i Black Keys nei loro lavori precedenti. Ciao Stefano R. 3
releone71 Inviato 2 Giugno 2021 Inviato 2 Giugno 2021 Nascono in Danimarca nei primi anni '80 e affrontano tutta la trafila di situazioni tipiche dei giovanotti che vogliono fare musica, dalle serate nei locali ai demo in studio. Approdano alla loro prima produzione seria soltanto nel 2003 e sfornano un concept album ben accolto dalla critica. Propongono un sound chiaramente ispirato ai grandi che li hanno preceduti, primi fra tutti i Queensryche, ben eseguito senza perdersi in eccessivi tecnicismi, mantenendo anzi il focus su una certa vena melodica. Il tutto è condito peraltro da abbondante elettronica, ma la fusion di tutti gli elementi non è certo un suono mollaccione, bensì incalzante ed impattivo. È prog metal. Anubis Gate, "Horizons", 2014.
Questo è un messaggio popolare. floyder Inviato 2 Giugno 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 2 Giugno 2021 Oggi niente vinile, la mia Luna si è impadronita del gira ... . 1 2
Questo è un messaggio popolare. minollo63 Inviato 2 Giugno 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 2 Giugno 2021 Si può ricordare un caro amico venuto a mancare prematuramente dedicandogli un disco ? E allo stesso tempo si può produrre una delle migliori uscite discografiche dell’anno (imho) di musica “moderna” ? La risposta è si, sapendo che dietro al nome For Those I Love si cela David Balfe, uno dei nomi più importanti dell’industria musicale inglese contemporanea. Un disco che mette insieme spoken word, elettropop, trip hop, sample vocali in francese, dream house, synth glaciali, grida strozzate tutto mescolato in questa opera che vuole ricordare l’amico Curran attraverso la musica e le parole che più gli si addicevano. In pratica una elegia funebre con sonorità da rave party... Ciao Stefano R. 3
imoi san Inviato 2 Giugno 2021 Inviato 2 Giugno 2021 @SuperVesnak ...e ONE degli U2 e Personal Jesus dei Depeche Mode...🥰 1
minollo63 Inviato 2 Giugno 2021 Inviato 2 Giugno 2021 Arriva dalla “fredda” Svezia una proposta musicale estiva e luminosa, come il nome d’arte che si è dato, Summer Heart, ma al tempo stesso sognante e pop. Si tratta solo di un EP composto da 5 brani ma tutti ispirati e coinvolgenti nella loro semplicità. Ciao Stefano R.
Questo è un messaggio popolare. minollo63 Inviato 2 Giugno 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 2 Giugno 2021 Un disco profondamente influenzato dalla situazione politica e sociale attuale presente negli Stati Uniti e che vede impegnato anche sul fronte politico un collettivo di artisti capitanati da King Shabaka e dediti ad un jazz di matrice nera ma chiaramente influenzato dalle sonorità della musica moderna legata alla cultura black. Ottimo ritorno sulle scene di Son of Kemet con il nuovo “Black to the future”, forse meno immediato e sorprendente del precedente lavoro ma comunque intenso e “furioso”... Per la serie: “quando la musica ha qualcosa da dire di importante...” Ciao Stefano R. 3
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