minollo63 Inviato 5 Febbraio 2022 Inviato 5 Febbraio 2022 “Song of the Lark and Other Far Memories” non si tratta di un nuovo lavoro vero e proprio, ma di un box set che contiene i suoi ultimi due album, “All Mirrors” e “Whole New Mess”, oltre a un ulteriore disco bonus comprendente una serie di tracce alternative, remix e altro ancora che ci ripropongono la bellissima voce di Angel Olsen in quelli che restano due ottimi album che hanno caratterizzato gli anni scorsi. In attesa che ci proponga qualcosa di nuovo, un giusto ripasso va fatto ! Ciao Stefano R. 2
Questo è un messaggio popolare. minollo63 Inviato 5 Febbraio 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 5 Febbraio 2022 Ad un anno esatto dal loro debutto discografico ritornano i Black Country, New Road con il nuovo album “Ants from Up There”, un lavoro questo che conferma il ruolo di band sperimentale per eccellenza degli anni ’20, proponendo un suono maturo, consapevole, anarchico ma anche in qualche modo trionfale, che mira davvero in alto e non vuole farsi mancare nulla. Ancora un disco di “art rock” derivante da improvvisazioni e tecnicismi non eccessivamente cervellotici, con accenti jazz, elementi di teatro rock e accenni cantautoriali. A tutto questo c’è un però, un dubbio per il futuro che aleggia su di loro, protendendo ombre scure che ne minacciano il successo... Infatti il frontman, cantante e chitarrista Isaac Wood ha deciso di abbandonare la formazione non appena pubblicato questo ultimissimo disco. Che ne sarà di loro ? Si scioglieranno come neve al sole, dopo una breve ma intensa e promettente carriera ? Oppure riusciranno a trovare un degno sostituto e sapranno così rinnovarsi per farsi apprezzare nuovamente ? Chissà... per ora godiamoci questo nuovo album, sperando di non doverlo rimpiangere nel prossimo futuro. Ciao Stefano R. 3
fulvio4468 Inviato 5 Febbraio 2022 Inviato 5 Febbraio 2022 Kings of Convenience "Riot on an empty street" 2
minollo63 Inviato 5 Febbraio 2022 Inviato 5 Febbraio 2022 Difficile definire la musica di questo “progetto musicale” statunitense denominato Circuit des Yeux. Più che altro avanguardia con elementi folk, jazz e operistici, dove la voce di Haley Fohr spicca per intensità, capace di un’estensione vocale veramente notevole. Il disco si intitola semplicemente “-io” e si può definire un concept album sul dolore e sulla fine inevitabile di tutte le cose, provata sulla propria pelle per alcune perdite nella propria vita privata e dalla situazione di angoscia che ci ha circondati tutti in questi ultimi 2 anni. Un disco di grande musica, che ha chiuso il 2021, da ascoltare con attenzione dall’inizio alla fine... 😉 Ciao Stefano R. 1 1
Questo è un messaggio popolare. musicante Inviato 5 Febbraio 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 5 Febbraio 2022 3
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