Cosa state ascoltando?

[Masaniello]

[minollo63]

Sarà questo il futuro della musica pop ? 
Sarà questa la musica pop del futuro ? 
Difficile da dire, soprattutto oggi dove niente sembra essere definitivo e tutto (s)correre veloce e inafferrabile, quasi fosse una peculiarità “positiva”.

Ma questo disco “Glitch Princess”, che è il secondo album di Yeule (Nat Ćmiel all’anagrafe), artista ventiquattrenne nata a Singapore ma attualmente di base a Londra, aumenta il dosaggio di glitch e le sperimentazioni elettroniche (ambient, drone, industrial) senza perdere mai di vista una certa accessibilità pop di fondo, garantita anche dal timbro etereo della voce di Nat, a volte naturale a volte filtrata da chissà quanti effetti elettronici.

Il risultato è tanto claustrofobico e alienante quanto scorrevole.

Immaginatevela tra Arca e Grimes, “divi e musica” per la generazione Z...

Ciao 🏳️‍🌈

Stefano R.

 

[Jackhomo]

Attualissima...😭

 

[ascoltoebasta]

In questi 4 minuti c'è la lampante dimostrazione degli effetti collaterali che si hanno dopo l'ascolto, ovvero che qualunque disco,nuovo o vecchio,gli amici possano consigliare di ascoltare, il paragone sarà impietoso.

Xilofono,fiati, tastiere,percussioni,chitarre......nulla è banale, e tutto rigorosamente LIVE.

Io mi sono appena goduto l'intero DVD.

 

https://youtu.be/u70Yth1tIRM

[Membro_0024]

non sono un amante dei ritorni di gruppi famosi negli anni 80, solitamente sono deludenti e guardano indietro piuttosto che al presente per cui artisticamente dicono poco o niente, vedi Depeche Mode;

il nuovo lavoro dei Tears for fears "The tipping point" proprio per questo motivo mi ha sorpreso, un lavoro convincente che non cerca nuove hit alla "Shout" o "Mad world" ma essenzialmente buona musica godibile con alcune gemme come "River of mercy" e la splendida "Please be happy"

 

[Moe]

[Oste onesto]

[minollo63]

Mattinata domenicale dedicata alle voci femminili, come avrete potuto notare, che si chiude con il recente lavoro di Snail Mail (ossia la giovane Lindsey Jordan) che torna con il suo secondo disco, dopo un periodo molto difficile seguito al successo inatteso e che l’ha colta impreparata, dell’album d’esordio “Lush” che tanto aveva impressionato al momento della sua uscita.

Dicevamo del suo ritorno e del suo ripresentarsi in una veste cantautori alle più intimista ma con reminiscenze che vanno dall’indie-rock al grunge, ma sempre con un tocco delicato delle chitarre, questa volta sorrette da interventi di synth e archi, flirtando maggiormente con il pop.
Alla fine questo “Valentine” appare un disco più immediato che sa attrarre l’attenzione di chi ascolta, magari su un letto, la domenica mattina mentre fuori c’è il sole che inizia a scaldare l’anima dopo il freddo inverno...

Ciao 🏳️‍🌈

Stefano R.

[Progressive]

[JusticeAngel]

[fulvio4468]

[musicante]

[Gaetanoalberto]

@Oste onesto Messo un melius ma adesso basta Brahms 😒😜😁

[Gaetanoalberto]

Vabbuò, sarà fuori luogo ma io sto ascoltando questo... 

 

[Jackhomo]

Un album che non invecchia mai...

[minollo63]

Un disco che fa riflettere sul valore di due concetti, spazio e tempo, che si potrebbero definire come diventati relativi in questo ultimo periodo.

Il rallentamento del ritmo delle nostre vite fornisce così un ottimo assist alla nostra Perila, artista che lavora sulla dilatazione di suoni e rumori, come a mimare una sorta di galleggiamento sulle sonorità fatte di droni, musica sperimentale, techno con sfumature vagamente orientali. Abbiamo così un continuo movimento tra sfasamento e messa a fuoco che rende l'album “How much time it is between you and me ?” estremamente dinamico nonostante la sua connotazione prettamente ambient.

Ciao 🏳️‍🌈

Stefano R.

[bungalow bill]

Zucchero : oro incenso & birra  

 

[Gian Balance]