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Melius Club

Condensatori alimentazione: quali parametri circuitali ne decidono la capacità?


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Membro_0021
Inviato

Guardando gli interni dei finali a stato solido noto che la capacità di filtraggio varia indipendentemente dalla potenza erogata. Ad esempio i Bryston 28bsst nonostante gli oltre 1000w 8 ohm hanno "appena" 160.000uf di filtraggio alimentazione a canale....gli am audio b-80s2 nonostante gli "appena" 140w 8 ohm hanno  ben 380.000uf di filtraggio a canale per non parlare degli A200, B250 etc. dove si supera abbondantemente il mezzo farad arrivando sotto il  farad di alimentazione. Come mai tutta questa disparità? E' sempre meglio aumentare la capacità o potrebbero esserci delle controindicazioni? I finali in classe A pura devono sempre avere una sezione di filtraggio maggiore? Anche il tasso di Controreazione influisce? Il valore dello Slew-rate è condizionato anche dalla scelta del filtraggio? Un mio amico sostiene che con filtraggi enormi si è costretti per forza di cose ad usare condensatori con capacità maggiore...che però quando si scaricano ci mettono un tempo maggiore nel ricaricarsi e quindi "donano" un suono più lento. E' preferibile quindi usare tanti condensatori piccoli che si ricaricano prima (nel Bryston 28bsst sono di appena 2000uf)? Però poi il problema diventerebbe lo spazio, visto che si sviluppano più in orizzontale che in verticale.

Inviato

per prima cosa devi vedere che trafo c'è, di solito o è dimensionato bene quello o lo sono i condensatori, più raramente entrambi, piuttosto li dimensionano al pelo. il resto viene di conseguenza. quello nella esperienza di quello che ho visto io.

Inviato
57 minuti fa, veidt ha scritto:

E' preferibile quindi usare tanti condensatori piccoli che si ricaricano prima (nel Bryston 28bsst sono di appena 2000uf)? Però poi il problema diventerebbe lo spazio, visto che si sviluppano più in orizzontale che in verticale

Mettendo più condensatori in parallelo diminuisce anche l'ESR equivalente, chiaramente a scapito dello spazio. Secondo me oltre i centomila microfarad non ha senso andare, diventa più una questione commerciale.

Membro_0021
Inviato
30 minuti fa, audio2 ha scritto:

di solito o è dimensionato bene quello o lo sono i condensatori, più raramente entrambi, piuttosto li dimensionano al pelo

@audio2 Bah iI Bryston 28b sst ha un trasfo da 2,2kw (mono). I B80 due da 300va quindi 600va (mono) gli A 200 due da 650va etc. etc. Insomma non mi sembrano sottodimensionati i trasfo

17 minuti fa, corrado ha scritto:

Secondo me oltre i centomila microfarad non ha senso andare, diventa più una questione commerciale.

@corrado dici? Bisognerebbe sempre verificare le conseguenze all'ascolto...

captainsensible
Inviato

Dipende dalla figura che vuoi fare quando ti scoperchiano l'apparecchio per fotografarlo....

 

CS

  • Haha 2
Inviato

I classe A, avendo sempre i transistor piuttosto "aperti", il ripple deve essere il più basso possibile. Nei Pass in genere ci sono anche delle resistenze di basso valore a formate delle CRC. Con grosse capacità si tende ad avere un'alimentazione poco propensa a sedersi sotto grosse richieste di corrente nei passaggi impulsivi. Le capacità più piccole e veloci poi so possono mettere appena vicino ad ogni transistor.

  • Moderatori
Inviato

@veidt gli obiettivi di un'alimentazione sono sempre gli stessi, abbassare il ripple al valore richiesto e fornire una riserva di energia sufficiente per il circuito. Ovviamente occorre progettarla a seconda del circuito e non si possono fare dei casi standard. 

sicuramente una delle vie più semplici, specie nel caso di un'alimentazione "semplice" come spesso è quella dei finali a SS, è surdimensionare i condensatori, che, come ti hanno già detto, fa pure "fico". 

questo non vuol dire né che la cosa sia giustificata né che sia la migliore scelta tecnica. Germano Ricci tempo fa sul suo ampli a valvole ha dimostrato con un ottimo lavoro che diminuendo i condensatori di filtro, questo stesso funzionava meglio e il ripple era minore.

G

Inviato

160.000 6uf non sono pochi da ricaricare, anzi tutt'altro sono una bella botta da ricaricare, serve un trafo con due bei maroni più, una sezione di radrizzatori  bella potente, possibilmente doppia per dividere lo sforzo, per quanto riguarda il dimensionamento,nello  specifico ti   invito a leggere questo articolo di dejan veselinovic,che trovo molto esauriente, all riguardo e composto in tre parti,  nell ultima riporta anche delle tabelle, per quanto riguarda il dimensionamento da effettuare, per quanto riguarda lo stato solido bjt mosfet e quant'altro,che lui divide in settori classe ab classe ab alta corrente e classe A PURA.  http://www.tnt-audio.com ssps 1  (PS. LEGGI TUTTE LE 3 PARTI ATTENTAMENTE )

Membro_0021
Inviato

@Vlad il link mi dà soltanto l'homepage di TnT audio 

Inviato

In un trasformatore ci sono altri parametri, oltre alla tensione e alla corrente fornite, che ne caratterizzano il funzionamento: resistenze del primario e del secondario, induttanze varie, capacità distribuite, densità di corrente, livello di magnetizzazione del ferro, … Un costruttore, per ottimizzare l’alimentatore, deve tenere conto di tutti questi fattori.

  • Melius 1
Inviato

e dal basso della mia insipienza elettronica aggiungo solo che imbastire una sezione di alimentazione non la vedo come una cosa semplice, anzi tutt' altro. altrimenti lo farebbero tutti o quasi tutti. per esempio qui qualcuno è in grado di spiegarmi come mai in un certo dac di livello, che onestamente non ricordo se era un mark l. o un wadia,  il reparto alimentazione era in pratica un amplificatore a se stante ?

captainsensible
Inviato

@audio2 quasi tutti gli alimentatori lineari regolati sono praticamente degli amplificatori in corrente continua, anche quelli contenuti nei semplici chip regolatori tipo 7805 che costano 50 centesimi.

Progettare gli alimentatori switching, ecco, quelli sono davvero difficili, perchè ci vuole un progettista che sappia fare quello di mestiere.

 

CS

  • Melius 1
  • Thanks 1
Inviato

parliamo del solito Classe AB , la quasi totalità ..........

alimentato a 50 VCC ..... quindi un 150 watt ?

2 lattine da 10.000 cad e da 100 volt bastano ed avanzano e con un trafo da 300VA

problema sono le lattine che devono essere scelte , in primis , da data sheet ......... ESR a 10 Khz , a 1Khz sono tutti sboroni e guardare il variare dell'ESR dipendentemente dal case del cap

  • Melius 1
Inviato

conosciuta la tensione di uscita dal raddrizzatore , la tensione di ripple massima che si vuole ottenere e l'assorbimento massimo del circuito calcolare il condensatore e' semplice

 

C = I / fp xVr  

 

Dove C e' la capacità, fp la frequenza pulsante del raddrizzatore  Vr la tensione di ripple tollerabile

 

Se useremo condensatori con tolleranze 10% avremo l'accortezza di mettere condensatori con una capacita almeno superiore del 10% a quella calcolata

 

Per la tensione di lavoro ancora piu semplice dato che deve essere superiore alla Vo ovvero la tensione massima in uscita dal ponte in assenza di carico (opportuno marginarsi di un 20% per tenere a bada picchi strani sulla rete)

 

Nella pratica non ce' nulla di strano per avere ripple veramente trascurabile mettere  10000 micro per ogni ampere assorbito dall'ampli.

Un ampli da 140 watt su 8 ohm per canale se ne starebbe in massima sicurezza con 80000 micro 

 

Ma se vogliamo scendere a 2 ohm sempre con ripple simbolico i 380000 micro hanno un loro perchè.

 

 

Inviato
Il 6/6/2021 at 14:37, madlifox ha scritto:

 

In un trasformatore ci sono altri parametri, oltre alla tensione e alla corrente fornite, che ne caratterizzano il funzionamento: resistenze del primario e del secondario, induttanze varie, capacità distribuite, densità di corrente, livello di magnetizzazione del ferro, … Un costruttore, per ottimizzare l’alimentatore, deve tenere conto di tutti questi fattori.

 

@madlifox Non ho trovato informazioni per approfondire questo interessante argomento 

 

captainsensible
Inviato

"La regola di bazzica"  che conoscevo per un classe AB era quella di usare tra i 6800 ed i 10.000 micro a ramo per ogni 100W su 8 ohm, e più o meno funzionava.

Quindi per un ampli da 300 W a spanne tra i 20.000 ed i 30.000 micro per ogni ramo dell'alimentazione.

 

CS 

 

Inviato

dipende solo dal ripple considerato tollerabile che a sua volta e' funzione della tensione di alimentazione

10 mV di ripple su 1Volt sono una cosa, su 100 Volt sono un'altra cosa.

La tollerabilita  la fa l'applicazione

 

.

in ambito industrale dove  alimenti sensori i cui segnali in uscita devono essere amplificati di 90db il ripple deve essere simbolico .

Per fortuna i condensatori costano una frazione di quelli del passato e abbondare costa poco.

.

Oddio non tutti costano poco

A volte un pur ottimo prodotto, a livello di un Nippon Chemi per intendersi,  rivestito con livrea accattivante riescono a farselo pagare cifre impensabili.

 

 

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