Xabaras Inviato 21 Febbraio Inviato 21 Febbraio Adesso, LeoCleo ha scritto: Ma come, due 3D fa non avevamo i giovani italiani più geni del mondo?!?! Mi sa che quei due 3d fa li non li hai capiti.
LeoCleo Inviato 21 Febbraio Inviato 21 Febbraio 2 minuti fa, Xabaras ha scritto: Mi sa che quei due 3d fa li non li hai capiti. Probabile, ma direi sicuro: uno di destra non può capire.
ascoltoebasta Inviato 21 Febbraio Inviato 21 Febbraio Trump non è affatto il portatore di pace in Ucraina ma sta solo trattando strategicamente la sconfitta della NATO e la gran fretta di chiudere accordi con Putin è probabilmente figlia di consigli di ambienti militari e servizi segreti preoccupati di un probabile e forse certo cedimento del fronte Ucraino che metterebbe a rischio anche quei "risarcimenti" che gli USA pretendono,lo stesso Rutte ha dichiarato che l'esercito ucraino non ha più forze e neanche la minima volontà di resistere per molto.
ferdydurke Inviato 21 Febbraio Inviato 21 Febbraio 1 ora fa, appecundria ha scritto: Ci hai parlato tu? Non ci ho parlato ma mi sembra evidente alla luce dei fatti noti a tutti. Non ci facciamo illusioni gli USA non sono più disponibili a venire in aiuto dell'Europa, l'hanno già fatto un paio di volte, ma ora basta. Comunque era l'ora di emanciparci dalla sovranità USA, dobbiamo capire che siamo in grado di fare da soli. Se ne saremo capaci bene altrimenti vorrà dire che meritiamo il declino che ci aspetterebbe 3 minuti fa, ascoltoebasta ha scritto: Bush Bush?
ascoltoebasta Inviato 21 Febbraio Inviato 21 Febbraio 2 minuti fa, ferdydurke ha scritto: Bush? Ho già corretto,avevo da poco letto alcuni articoli riguardanti Bush e mi son confuso.
Xabaras Inviato 21 Febbraio Inviato 21 Febbraio 14 minuti fa, LeoCleo ha scritto: Probabile, ma direi sicuro: uno di destra non può capire. Dai, non far finta di non capire su, lo sai bene che in quel 3d li si parlava dei giovani scolarizzati. Vedi che sempre li si torna?
Jarvis Inviato 21 Febbraio Inviato 21 Febbraio Trump è davvero portatore di pace. La diplomazia è questa, trovare situazioni concrete alternativo alle bombe, razzi e migliaia di morti. L'UE e l'amministrazione Biden hanno negato la diplomazia, hanno sancito la sconfitta della ragionevolezza e del buon senso. Trump che è uomo concreto, pratico, dallo spiccato senso degli affari sta ripristinando una situazione basata sul buon senso.
Savgal Inviato 21 Febbraio Inviato 21 Febbraio Criptovaluta di Trump, ci ha guadagnato solo lui: perdite per 800 mila investitori di Federico Fubini Gli investitori hanno perso 20 dollari per ogni dollaro guadagnato dagli sviluppatori di $Trump, ma nessuno indagherà: chiusa l’agenzia di controllo sulle frodi finanziarie Ha fatto il suo debutto su piattaforme finanziarie come Coinbase esattamente nei giorni del giuramento di Donald Trump quale 47esimo presidente degli Stati Uniti. Ha iniziato a scambiare poco sotto i 42 dollari e presto ha attratto molti miliardi, da circa un milione di investitori. Quasi subito ha raggiunto un picco a 75 dollari a pezzo e una capitalizzazione di oltre dieci miliardi di dollari. Poi è precipitata. Il suo nome, naturalmente, è $Trump. Il suo simbolo è il volto del presidente, il pugno alzato, l’invocazione «Fight, Fight, Fight» del giorno del suo fallito attentato a Bethel Park, Pennsylvania, nel luglio scorso. La cripto di Trump è precipitata a 16 dollari È la criptovaluta del presidente degli Stati Uniti, emessa in concorrenza al dollaro del quale in teoria lui stesso è il massimo garante istituzionale. Valeva 42 dollari all’inizio, 75 poco dopo, ma adesso è precipitata a 16,96 per la stessa ragione che rende instabili e spesso fa precipitare tutte le criptovalute: non ha alcun valore intrinseco, non rappresenta alcuna realtà economica sottostante, è solo un segno digitale del valore che colui che compra decide per ragioni arbitrarie di attribuirgli. E oggi quel valore è del 60% sotto a quello del debutto, un mese fa. Due miliardi di dollari di perdite Normale, per una cripto. Come meno normale dev’essere percepito per coloro che hanno creduto $Trump perché legata al nome del presidente degli Stati Uniti d’America. Chainalysis, una società newyorkese di analisi delle criptovalute sulla Blockchain, stima che con quella cripto 813.294 «portafogli» (dunque probabilmente circa 800 mila investitori) abbiano subito perdite cumulate da circa due miliardi di dollari. Gran parte dei guadagni sono andati a coloro che, più rapidi di loro, hanno monetizzato rapidamente in dollari veri e non «Trump dollars». Chi ci ha guadagnato e quanto Qualcuno però ci ha sicuramente guadagnato e si tratta dell’entità che ha messo sul mercato questa criptovaluta: la Trump Organization (di proprietà del presidente) e i suoi partner. Secondo le stime di Chainalysis, a loro sono andati circa cento milioni di dollari solo in commissioni di transazione per il traffico di acquisti e vendite sul $Trump. In sostanza, l’emittente ha guadagnato molte decine di milioni di dollari in un mese solo per aver messo questa «moneta» in circolazione mentre giurava di servire fedelmente l’interesse degli Stati Uniti. In pratica, gli investitori hanno perso 20 dollari per ogni dollaro guadagnato dagli sviluppatori. Improbabile tuttavia che questo caso - investitori rimasti con carta straccia digitale in mano, emittente pieno di ricche commissione - dia luogo a indagini o rimborsi. Nessuno può farne. Il Dodd-Frank Act, approvato negli Stati Uniti dopo la crisi finanziaria del 2008, in teoria avrebbe creato il «Consumer Financial Protection Bureau» (CFPB) proprio per proteggere le persone comuni dalle frodi finanziarie. Ma, sotto Trump, il CFPB di fatto non esiste più: è caduto sotto i colpi della «motosega» di Elon Musk, dei suoi tagli di spesa. La chiusura del CFPB Trump ha licenziato il suo direttore Rohit Chopra e ha nominato un «facente funzione», Russell Vought, il quale ha ordinato la chiusura funzionale dell’agenzia e chiesto a tutti i dipendenti di non venire più al lavoro (senz’altro in attesa di licenziamento). Il CFPB era l’ente che impediva condizioni di usura sulle carte di credito, sugli scoperti bancari o sui mutui alle persone più deboli. Quando al Congresso è stato chiesto a Jay Powell chi eserciterà adesso questo tipo di vigilanza contro le frodi finanziarie delle grandi entità ai danni dei consumatori, il presidente della Fed ha risposto: «Nessun altro regolatore federale». Non per cattiva volotà. Ma perché nessun altro ne ha l’autorità, naturalmente.
Savgal Inviato 21 Febbraio Inviato 21 Febbraio Piccola lezione di educazione civica per studenti del liceo per spiegare cosa sia la nostra democrazia. CHE COSA È LA DEMOCRAZIA? Se si pone alla gran parte dei cittadini dii un paese democratico la domanda di cosa sia la democrazia risponderanno che è un regime in cui vi è “il governo del popolo” e in cui vi sono elezioni libere e segrete ad intervalli regolari aperte a tutti i cittadini. Elezioni libere ad intervalli regolari sono sì una caratteristica essenziale della democrazia, ma è un carattere minimo. E’ anche non corretto storicamente sostenere che ciò che noi definiamo come democrazia corrisponda a quella della polis greca. Per i greci dell’antichità la forma corretta del “governo del popolo” era la politéia, mentre il termine democrazia era attribuito alla sua forma degenerata. Inoltre la politéia era una democrazia diretta, mentre le nostre sono democrazie rappresentative. Ma vi è un altro punto fondamentale che differenzia la politéia da ciò che comunemente chiamiamo democrazia. La nostra è una democrazia liberale, una liberal-democrazia. Il nostro regime democratico, che trova concretizzazione nei principi della nostra Costituzione, presuppone il liberalismo, ossia dei limiti al potere, con la divisione degli stessi, lo Stato di diritto e il riconoscimento e la tutela delle libertà e dei diritti individuali. E’ il caso di ricordare che la città greca, ma anche quella medievale, non concepivano l’autonomia individuale, il mondo antico e medioevale mostravano sospetto verso l’individuo. Un altro aspetto che differenzia la politéia dalla nostra democrazia è che la prima era monocratica, mentre le democrazie liberali pongono argini alla concentrazione del potere attraverso una distribuzione dello stesso, pone dei limiti allo stesso potere per tutelare i diritti individuali. Storicamente e concettualmente il liberalismo si differenzia dalla democrazia poiché mentre il primo è una teoria negativa sui limiti da porre al potere, la seconda consiste in una forma positiva di governo. La democrazia si focalizza sull’uguaglianza, il liberalismo sulla tutela e la garanzia delle libertà e dei diritti individuali. La democrazia si impernia sulla comunità sociale, il liberalismo sull’individuo. Quanto sopra implica che siano teoricamente possibili una democrazia illiberale, ossia un regime che non riconosce le libertà e i diritti individuali, e un assolutismo liberale, ossia un regime autocratico che riconosce i diritti individuali, ma rifiuta la sovranità popolare. Dal riconoscimento delle libertà individuali consegue la tutela delle minoranze contro quella che Tocqueville definì la “tirannide della maggioranza”. Il liberalismo è un prodotto del pensiero borghese dei secoli XXVII, XVIII e XIX. Il pensiero liberale universalizza il borghese colto, che diviene il “cittadino” dei regimi liberali. Il cittadino di una democrazia si suppone difatti che sia in possesso di un livello di istruzione mediamente elevato, che benefici di buoni redditi e di certezza del lavoro. Sono queste caratteristiche che lo rende non manipolabile e non ricattabile da potentati politici ed economici. Ciò implica inoltre che lo stesso cittadino abbia fruito da un sistema formativo di elevata qualità, cui si coniuga un sistema informativo della stessa qualità e con un ampio pluralismo che consenta di valutare i diversi punti di vista. Universalizzare il borghese colto come cittadino pone quale conseguenza che “ogni testa vale un voto” e che pertanto il voto del semi-analfabeta valga quanto quello del noto docente universitario. Altro punto è che si postula l’esistenza di un sistema informativo pluralistico e di alta qualità che consente la formazione di “libere opinioni”. Fino a ieri la preoccupazione era sul potere di condizionamento dei mass-media. Oggi siamo invece in presenza di un altro sistema informativo, quello dei social media, con un potere di manipolazione e condizionamento di ordini di grandezza superiore a quello di TV e giornali. È una questione che dovrebbe essere oggetto di una riflessione approfondita; i social media mettono fortemente in dubbio la non manipolabilità e non ingannabilità del cittadino di una democrazia liberale. Peraltro la democrazia universalizza il borghese colto, mentre secondo un’indagine PIAAC-OCSE in Italia circa il 28% della popolazione tra i 16 e i 65 anni è analfabeta funzionale. Ma vi è un altro rischio, divenuto recentemente oggetto di riflessioni. Le elezioni in democrazia si fondano sul principio di maggioranza, che è la maggioranza di coloro che votano, non di coloro che hanno diritto al voto. Ma se non sono ben saldi e condivisi i limiti del potere, la divisione dei poteri, l’intangibilità dello Stato di diritto, il riconoscimento e la piena tutela delle libertà e dei diritti individuali, il rischio reale è di andare verso la “tirannide della maggioranza” paventata da Tocqueville. Il rischio è che si costituisca una democrazia illiberale, un regime privo di limiti che rimuova le garanzie liberali e disconosca i diritti e le libertà individuali, e con esse quelle delle minoranze. Un simulacro di democrazia di cui restano solo le elezioni ad intervalli regolari. La democrazia liberale è un’istituzione fragile, che si regge su delicati equilibri e su assunti ideali, che in quanto tali non hanno una perfetta corrispondenza con la realtà. Astrattamente in ogni momento la maggioranza degli elettori può “democraticamente” rovesciare la stessa democrazia, o meglio la democrazia liberale. La democrazia, o più correttamente una democrazia liberale, può continuare a perpetrarsi se i suoi principi e i suoi metodi, pur con tutti i limiti che gli sono propri, sono interiorizzati, sono fatti propri dai cittadini. Il rischio reale, anche in ragione dell’enorme potenzialità manipolatoria dei social media, è che si crei una maggioranza di elettori che voti per porre fine alla democrazia liberale. 1
ascoltoebasta Inviato 21 Febbraio Inviato 21 Febbraio 9 minuti fa, Jarvis ha scritto: Trump è davvero portatore di pace. La pace è una conseguenza di scelte quasi obbligate,essere un uomo di pace contemplerebbe obbligatoriamente pensieri ben differenti dai suoi,a mio avviso.
ferdydurke Inviato 21 Febbraio Inviato 21 Febbraio Sì ma la domanda è sempre la solita, Trump c’è e non possiamo cacciarlo, per cui che vogliamo fare?
Jarvis Inviato 21 Febbraio Inviato 21 Febbraio @ascoltoebasta Il Papa ha pensieri di pace ed è uomo di pace. Trump può portare di fatto alla pace, che è concetto diverso. Anche a costo di una pace " ingiusta" sulla base di assurde considerazioni aprioristiche, di mero principio, da poltrona dei salotti europei
iBan69 Inviato 21 Febbraio Inviato 21 Febbraio Bardella annulla la partecipazione alla convention Cpac di Trump dopo il saluto nazista di Bannon La riunione di tutti i partiti conservatori e sovranisti è in corso a Washington, Previsto anche l'intervento da remoto di Giorgia Meloni Il presidente del Rassemblement National di Marine Le Pen, Jordan Bardella, ha deciso di annullare il suo discorso alla convention dei conservatori a Washington, dopo il «gesto nazista» di Steve Bannon. L'intervento dell'esponente del partito sovranista francese era previsto per oggi. https://www.corriere.it/esteri/25_febbraio_21/bardella-annulla-la-partecipazione-alla-convention-di-trump-dopo-il-saluto-nazista-di-bannon-5846f056-a02c-4a6d-b20b-35faf4a8fxlk.shtml
ascoltoebasta Inviato 21 Febbraio Inviato 21 Febbraio 10 minuti fa, Jarvis ha scritto: Trump può portare di fatto alla pace, che è concetto diverso. Anche a costo di una pace " ingiusta" E' quello che sostenevo,si arriverà alla pace non perchè la si voglia ma perchè è fallito il "progetto" e ora è più conveniente,meglio di niente,gli Ucraini, come sempre alcuni di noi han sostenuto,son stati usati finchè è servito.
Gustavino Inviato 21 Febbraio Inviato 21 Febbraio 4 hours ago, Xabaras said: Sicuro che l'abbia già portata? E come mai la Russia continua ad attaccare? L'ultimo attacco ieri, 9 morti. https://www.rainews.it/maratona/2025/02/lo-strappo-americano-no-alle-risoluzioni-onu-e-g7-sullaggressione-russa-0d057634-1b0d-4162-8e9f-ac0669007921.html La pace come quella proposta da trump, concedendo agli aggressori tutto ciò che chiedono e dividendosi quello che resta, son buoni tutti a farla. Capire perchè nessuno fino all'intervento di Trump avesse proposto sta roba prima, invece, necessita di un minimo di ragionamento. Poi ci si arriva. hanno avuto il primo incontro ieri , daje tempo
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