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Melius Club

Si vis pacem, para bellum.


Messaggi raccomandati

Inviato
52 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Bisognerebbe dirlo alla Meloni… che Trump non è il nostro presidente 

  • Melius 1
Inviato
10 minuti fa, Velvet ha scritto:

La storia non si fa con i se, e con tutto il rispetto la soluzione fantascientifica ex-post senza mettere in conto tutti gli altri "se" e i "se non" vale nulla, anche alla bocciofila dove siamo.

La storia non si fa negando la realtà. Le guerre si possono vincere o perdere. Se vogliamo dire che abbiamo vinto per me va bene.

Inviato
1 minuto fa, 31canzoni ha scritto:

Se vogliamo dire che abbiamo vinto per me va bene.

Chi, dove?

  • Melius 1
Inviato
17 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Un'analisi veramente obiettiva 

Lascia stare il sarcasmo. Comincia ad elaborare il lutto che siamo stati presi per il cūlus e siamo implosi.

  • Melius 1
Inviato

Zelensky secondo un dibattito Usa potrebbe andare in esilio in Francia o in Israele.

Dovrà comunque guardarsi le spalle tutta la vita dopo quello che ha combinato

Inviato
33 minuti fa, 31canzoni ha scritto:

Non lo giudicheranno né gli americani né gli europei ma la popolazione ucraina.

Glielo auguro. Una volta che sarà fuori dal cerchio di protezione istituzionale, immagino che Kolomoisky si darà da fare.

Inviato
Adesso, Jarvis ha scritto:

Zelensky secondo un dibattito Usa potrebbe andare in esilio in Francia o in Israele.

Dovrà comunque guardarsi le spalle tutta la vita dopo quello che ha combinato

Cosa avrebbe combinato?

Non si è arreso ad un' aggressione, ha cercato di difendere il territorio del suo Paese, ha chiesto aiuto al cosiddetto mondo libero?

Ora perché  il flaccido ciuffone truffatore, spergiuro,ispiratore di una cospirazione , dice il contrario, perseguendo sempre e comunque i propri interessi personali e dei suoi finanziatore,é nuovamente e disgraziatamente l'uomo più potente del mondo , dovrebbe essere una colpa?

Gaetanoalberto
Inviato

Ma quale fiducia poteva avere l'Ucraina di fronte ad un vicino potente ed aggressivo che tradisce tutti i patti stipulati a partire dal memorandum di Budapest  del 1994.

Ha finanziato politici amici, introdotto agitatori, occupato la Crimea, tentato di occupare Kiev...

E quale fiducia in quale pace può avere ?

Ora, capisco la Realpolitik, ma accusare il presidente eletto dopo regolari elezioni delle colpe altrui e sposare la retorica trumpiana è proprio inaccettabile.

32 minuti fa, 31canzoni ha scritto:

storia non si fa negando la realtà.

Potevano dirlo anche gli stati occupati dai nazisti. La repubblica di Vichy è stato un esempio della Relpolitik di cui parli. Personalmente non mi ci sarei trovato bene, ma non escluso che altri preferirebbero esserne cittadini.

  • Melius 1
Inviato

@31canzoni se, se … con i processi alle intenzioni, non si va da nessuna parte. 
 

Inviato
11 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

La repubblica di Vichy ne è stato un esempio

 

La RSI ce l'avevamo in casa. Anche lì si è trattato di realpolitik, di scendere a patti e di rimanere "in pace" con qualcuno che prima era alleato, poi ex alleato e alla fine invasore e sterminatore di popolazioni civili.

Non è andata a finire benissimo, che dite? 

Per dire, se gli austriaci domani montano sui carrarmati e vengono a "riprendersi" i territori ai piedi delle Alpi che facciamo, stiamo a guardare?

E se noi saliamo sui carrarmati e andiamo a "riprenderci" Istria e Dalmazia pensate che da quelle parti stiano a guardare e ci lancino garofani rossi?

 

 

  • Melius 2
Inviato

In ogni caso vedremo che farà l'Europa. l'Europa oggi come è come noi che si fanno chiacchiere da bar. Europa unita a 27 non regge e c'è solo sulla carta. Bisogna sperare che la Germania voti bene eche la CDU faccia una forte coalizione emarginando in via definitiva AFD. Poi credo che non ci sarà alternativa dal ricominciare stando stretti e uniti alla Germania per rifare una UE intorno ad un nucleo primitivo storico. Fuori da questa tendenza c'è il presente di spaesamento, irrilevanza, divisione. Discorsi da bar.

Inviato
1 ora fa, extermination ha scritto:

la destabilizzazione dell'intera Europa

ma dove, leuropa si destabilizza da sola senza bisogno di aiuti esterni

hai mai sentito la francia dire: il nostro seggio all' onu lo deleghiamo all' europa

hai mai sentito la francia dire: le nostre armi nucleari sono a difesa dell' europa e verranno

gestite in modo condiviso ? no, non lo hanno mai detto, però hanno aiutato i giudei a farsi le loro.

bravi bravi bravi anzi bravissimi

così poi ci siamo trovati la vdl prima, ma pure dopo, stessa persona e ovviamente stesso paese

e bravi anche a questi qua, gli altri applaudono

Gaetanoalberto
Inviato
3 minuti fa, 31canzoni ha scritto:

In ogni caso vedremo che farà l'Europa. l'Europa oggi come è come noi che si fanno chiacchiere da bar. Europa unita a 27 non regge e c'è solo sulla carta. Bisogna sperare che la Germania voti bene eche la CDU faccia una forte coalizione emarginando in via definitiva AFD. Poi credo che non ci sarà alternativa dal ricominciare stando stretti e uniti alla Germania per rifare una UE intorno ad un nucleo primitivo storico. Fuori da questa tendenza c'è il presente di spaesamento, irrilevanza, divisione. Discorsi da bar.

Ecco, su questo siamo d'accordo.

Dal mio punto di vista però non si potrà prescindere da una forte capacità di deterrenza, vista l'aria che tira.

Inviato
Adesso, Gaetanoalberto ha scritto:

Ecco, su questo siamo d'accordo.

Dal mio punto di vista però non si potrà prescindere da una forte capacità di deterrenza, vista l'aria che tira.

Sì quello sarà inevitabile, importante e fondamentale per me è come si finanzierà: fare un'operazione socialmente equa non è un dettaglio; altrimenti si rischia la solita furbata. 

Inviato
25 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

La repubblica di Vichy è stato un esempio della Relpolitik di cui parli. Personalmente non mi ci sarei trovato bene

però magari ne saresti uscito vivo, e poi hanno vinto lo stesso.

in polonia hanno avuto sui 5 milioni di morti, il 15% circa di tutta la popolazione

ci sono vari modi di prendere le cose, nel dopoguerra anche in ungheria e cecoslovacchia

hanno mandato giù il rospo, il paese non è stato distrutto e adesso se ne stanno relativamente tranquilli pure loro

Gaetanoalberto
Inviato

 

Trent’anni fa l’accordo con cui l’Ucraina “regalò” 1.900 bombe atomiche alla Russia

Il 5 dicembre 1994 Kiev rinunciò a essere la terza potenza nucleare del mondo in cambio del riconoscimento dei suoi confini da parte di Washington e della stessa Mosca. Ma un cavillo nel documento permise che fosse violato nel 2014 e 2022

 05/12/2024

 

Pietro Vernizzi

 

2024

Oggi ricorrono i 30 anni del Memorandum di Budapest, l’accordo firmato il 5 dicembre 1994 che sancì la consegna di 1.900 bombe nucleari dell’Ucraina alla Federazione Russa in cambio del riconoscimento dei suoi confini territoriali.

A sottoscrivere il documento alla presenza dei tre presidenti dell’epoca, Bill Clinton, Boris Eltsin e Leonid Kravchuk, furono Stati Uniti, Regno Unito, Russia, Ucraina, Kazakistan e Bielorussia.

All’epoca il timore diffuso era che la dissoluzione dell’impero sovietico mettesse il suo arsenale nucleare nelle mani di nuovi Stati potenzialmente instabili. Dopo l’indipendenza dell’Ucraina dall’Unione Sovietica, avvenuto il 1° dicembre 1991, secondo la Federation of American Scientists un terzo dell’arsenale atomico di Mosca, cioè 3mila testate nucleari tattiche e 2mila strategiche, sarebbe rimasto sul territorio di Kiev.

I contenuti del Memorandum

Con il Memorandum di Budapest del 1994 l’Ucraina aderisce al trattato di non proliferazione delle armi nucleari e cede le sue testate atomiche alla Russia che si impegna a smantellarle entro due anni. Kiev rinuncia così a essere la terza potenza nucleare del mondo in cambio di un impegno delle superpotenze dell’epoca a garantire la sua sicurezza, indipendenza e integrità territoriale.

Un accordo che coinvolge in primo luogo Stati Uniti, Regno Unito e la stessa Federazione Russia, che promettono di non violare i confini dell’Ucraina del 1991, inclusi la Crimea e gli oblast di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporižžja invasi dalla Russia nel 2014 e nel 2022. Il testo impegna inoltre gli Stati aderenti ad astenersi dall’uso della forza nei confronti di Kiev e dal fare pressioni economiche per condizionare le sue scelte politiche.

Attraverso il Memorandum la Russia cancella 2,5 miliardi di dollari di debiti di Kiev, che all’epoca versa in una situazione finanziaria particolarmente difficile.

Il “diavolo nei dettagli”: le misure previste in caso di violazioni

L’accordo ha però un punto debole non indifferente. L’articolo 4 del Memorandum prevede che gli Stati aderenti, in caso di violazioni della sovranità territoriale dell’Ucraina, sollecitino “un’azione immediata del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”. Un organismo nel quale cinque Stati hanno il diritto di veto, Cina, Francia, Regno Unito, Russia e Stati Uniti, e che dunque può essere facilmente paralizzato da contrasti interni.

Non a caso nel 2014, dopo l’invasione russa in Crimea, l’Ucraina denuncia la violazione del Memorandum di Budapest e lo stesso fanno anche Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti. Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu però non prende alcun provvedimento.

La “risoluzione non vincolante” dell’Onu nel 2014

Il 27 marzo 2014 l’assemblea generale delle Nazioni Unite si limita a sottoscrivere una “risoluzione non vincolante”, la numero 68/262, in cui condanna la violazione dell’integrità territoriale dell’Ucraina. La risoluzione passa con 100 voti a favore, 58 astenuti e 11 contrari, tra cui quelli di Russia, Corea del Nord, Bolivia e Venezuela.

Putin: “Un nuovo Stato sorge con cui non abbiamo accordi"

Il 4 marzo dello stesso anno il presidente russo Vladimir Putin spiega che quella che all’epoca sta avvenendo a Kiev è una sorta di rivoluzione, tale per cui l’Ucraina del 2014 non è lo stesso Stato con cui la Russia aveva firmato il Memorandum 20 anni prima: “Un nuovo Stato sorge, ma con questo Stato e nei suoi confronti noi non abbiamo firmato alcun documento vincolante”.

Nel febbraio 2016 il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, aggiunge: “La Russia non ha mai violato il Memorandum di Budapest. Esso conteneva un solo obbligo, non attaccare l’Ucraina con armi nucleari”.

Alexey Goncharenko, deputato del parlamento di Kiev, intervistato da Fox News ricorda: “L'Ucraina è l'unica nazione della storia che ha rinunciato a un arsenale nucleare, che nel 1994 era il terzo più grande del mondo, con le garanzie di Usa, Regno Unito e Russia. Dove sono queste garanzie? Noi ora siamo bombardati e uccisi”.

 

  • Thanks 1
Gaetanoalberto
Inviato
27 minuti fa, audio2 ha scritto:

però magari ne saresti uscito vivo

Si, l'importante poi è non rompere i cosoni con le chiacchere sulla mafia, sull'omertà e la "cultura mafiosa" che accetta il ricatto e protegge il ricattatore, e smetterla di celebrare la morte di Falcone e Borsellino, scegliendo come inno "il ballo del quaquaraquà", ed ancora peggio di andare a mettere le corone di fiori ai monumenti partigiani.

Io non ci vado, per cui non ho problemi.

 

Inviato
49 minuti fa, zalter ha scritto:

Cosa avrebbe combinato?

Se non l'hai capito anche adesso che l'ha illustrato bene il presidente Trump non credo di potercela fare.

È possibile che a Trump diano il Nobel per la pace, un genio della politica. Noi purtroppo abbiamo Scholtz , Von der Leyen, Macron, Meloni...

 

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