Questo è un messaggio popolare. ascoltoebasta Inviato 22 Febbraio Questo è un messaggio popolare. Inviato 22 Febbraio 4 ore fa, 31canzoni ha scritto: Anche ai bellicisti più infoiati che ancora abbondano non dovrebbe sfuggire che se la pace fosse stata cercata e trattata dalla UE l'Ucraina non sarebbe uscita cadavere, ci sarebbero qualche centinaio di migliaia di morti in meno, l'Ucraina avrebbe più territori, la UE non sarebbe in agonia e ci risparmieremmo i diktat di Trump. E' tutto esatto ma la realtà purtroppo è che dell'Ucraina e degli Ucraini non importava nulla,anzi è stata usata proprio per arrivare a ciò che sta accadendo da ormai 3 anni,è sufficiente ascoltare le dichiarazioni del 1997 del guerrafondaio e criminale biden,per aver certezza di come fosse nei piani destabilizzare tutta l'area accogliendo nella NATO più Paesi Baltici possibili e auspicando reazioni violente della Russia,poi certo si può credere anche a babbo natale,può esser tranquillizzante e consolatorio. 3
appecundria Inviato 22 Febbraio Inviato 22 Febbraio 25 minuti fa, maurodg65 ha scritto: devi essere perso qualcosa in questi ultimi anni Eh! Come no...
Gustavino Inviato 22 Febbraio Inviato 22 Febbraio @claravox come materiale ,ma erano già inattivate come armi
claravox Inviato 22 Febbraio Inviato 22 Febbraio @Gustavino inattivate o meno gli americani in mano agli Ucraini non le volevano lasciare.
appecundria Inviato 22 Febbraio Inviato 22 Febbraio 21 minuti fa, maurodg65 ha scritto: Fa il paio con Conte, Se non capisci la differenza tra i due è inutile parlare dei massimi sistemi. 1
maurodg65 Inviato 22 Febbraio Autore Inviato 22 Febbraio 16 minuti fa, appecundria ha scritto: Se non capisci la differenza tra i due è inutile parlare dei massimi sistemi. Sono due politici inutili, le differenze non sono un problema perché entrambi sui temi in discussione esprimono le stesse indegne posizioni.
claravox Inviato 22 Febbraio Inviato 22 Febbraio C’è la suggerisce The Economist la soluzione a questa empasse europea: “Nel breve termine, l'Europa ha bisogno di un unico inviato per parlare con Ucraina, Russia e America. Dovrebbe rafforzare l'embargo sulla Russia anche se l'America allenta le sanzioni. L'Europa dovrebbe sfruttare unilateralmente i 210 miliardi di euro (220 miliardi di dollari) di denaro russo congelati nelle banche europee. Ciò permetterebbe all'Ucraina di continuare a combattere o di riarmarsi mentre i fondi americani diminuiscono. Nel medio termine, è necessaria un'enorme mobilitazione della difesa. Se l'Europa non può contare sull'America, deve avere i suoi aerei da trasporto pesante, la sua logistica, la sua sorveglianza: tutto. Devono iniziare i colloqui su come Gran Bretagna e Francia possono usare le loro armi nucleari per proteggere il continente. Tutto ciò costerà una fortuna. La spesa per la difesa dovrà aumentare al 4-5% del PIL che era normale durante la guerra fredda. Maggiori spese per la difesa, in particolare se alcune vengono spese per armi americane, potrebbero convincere il signor Trump a rimanere nella NATO, ma ora si deve supporre che il sostegno americano non sia garantito. Per pagare questo riarmo ci vorrà una rivoluzione fiscale. Il nuovo obiettivo richiederà una spesa extra di oltre 300 miliardi di euro all'anno. Parte di questa spesa dovrà provenire dall'emissione di più debito comune e individuale. Per poterlo sostenere, l'Europa dovrà tagliare il welfare: Angela Merkel, ex cancelliera tedesca, era solita dire che l'Europa rappresentava il 7% della popolazione mondiale, il 25% del suo PIL ma il 50% della sua spesa sociale. Per aumentare la crescita, l'Europa deve andare avanti con riforme ovvie ma infinitamente ritardate, dall'unificazione dei mercati dei capitali alla deregolamentazione. L'incubo che il signor Putin e ora il signor Trump hanno evocato potrebbe alla fine costringere l'Europa a cambiare il modo in cui si organizza. La sua ossessione pedante per i processi e i raggruppamenti, tra cui la zona euro, l'UE e molti altri, rallenta il processo decisionale, omette attori chiave come la Gran Bretagna e dà peso a paesi come l'Ungheria, che vuole sabotare la difesa europea, o la Spagna che è esitante a riarmarsi. Tutto ciò sembra stravagante. La NATO è stata l'alleanza di maggior successo al mondo: la sua scomparsa è difficile da immaginare. Ma le cose vecchie sono passate; tutte le cose sono diventate nuove. L'Europa deve affrontare questo prima che sia troppo tardi. “ In sostanza, nel breve periodo ci chiedono di prolungare la guerra continuando ad armare l'Ucraina con i soldi russi oggi congelati. Nel medio periodo suggeriscono un decoupling dell'Europa da USA e Russia e un riarmo al ritmo del 5% del PIL annuo, tagliando il welfare e togliendo l'unanimità dalle decisioni Il tutto, dimenticando che nel frattempo l'Europa continuerà a non essere autonoma sul piano energetico e faticherà enormemente a far ripartire la propria industria. E come unico inviato io propongo di spostare Di Maio dal medio oriente a questo nuovo ruolo. https://www.economist.com/leaders/2025/02/20/how-europe-must-respond-as-trump-and-putin-smash-the-post-war-order 1
nullo Inviato 22 Febbraio Inviato 22 Febbraio 8 minuti fa, claravox ha scritto: Il tutto, dimenticando che nel frattempo l'Europa continuerà a non essere autonoma sul piano energetico vabbè, però "dimenticando" tutto questo, si può ragionare anche i questi termini. i problemi arriveranno solo quando ti ricorderanno... di ricordare.
P.Bateman Inviato 22 Febbraio Inviato 22 Febbraio 5 ore fa, 31canzoni ha scritto: Zelensky ha pesanti responsabilità cmq la si pensi, ha schiacciato ogni dibattito democratico interno. Il dibattito sotto le bombe, con i carri armati in cortile.
extermination Inviato 22 Febbraio Inviato 22 Febbraio Gente, se la buttiamo sul piano delle risorse energetiche e minerarie, la UE nel suo complesso, è povera dunque la “forza” va ricercata altrove.
Gaetanoalberto Inviato 22 Febbraio Inviato 22 Febbraio L'articolo dell'Economist è piuttosto condivisibile. A breve USA e Russia (che deve vendicarsi) , ci faranno pagare ogni debolezza. Conviene attrezzarsi, non solo militarmente. 1 1
claravox Inviato 22 Febbraio Inviato 22 Febbraio 23 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: L'articolo dell'Economist è piuttosto condivisibile 20 anni fa forse sarebbe stato possibile, senza spendere il 5% del PIL in difesa. Oggi, anche ammettendo che riuscissimo a farlo, servirebbe comunque a poco: il ritardo tecnologico accumulato rispetto a USA, Cina e, in parte, la stessa Russia è incolmabile. E senza contare che i russi potrebbero chiedere lo scongelamento e la restituzione dei beni, magari con il consenso degli USA.
extermination Inviato 22 Febbraio Inviato 22 Febbraio 3 minuti fa, claravox ha scritto: Oggi, anche ammettendo che riuscissimo a farlo, servirebbe comunque a poco: il ritardo tecnologico accumulato rispetto a USA, Cina e, in parte, la stessa Russia è incolmabile. Si certo! Siamo già falliti e ci ridurranno in schiavitù. Ma basta!!
audio2 Inviato 22 Febbraio Inviato 22 Febbraio 2 ore fa, Gustavino ha scritto: avrebbero rivenduto i nuclei quello era, come minimo oppure anche tutta l' arma, poi qualcuno con calma se la sarebbe smontata ed esaminata fino all' ultima vite. 2 ore fa, claravox ha scritto: la suggerisce The Economist la soluzione questi sono impazziti
claravox Inviato 22 Febbraio Inviato 22 Febbraio L'Economist è il megafono della finanza globalista di orientamento britannico, per essere precisi: della City. In questo momento storico quella finanza è perdente anche se non sconfitta. Con questi articoli provano a gettare il sasso nello stagno e vedere chi reagisce, come, chi ci sta.
criMan Inviato 22 Febbraio Inviato 22 Febbraio 29 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: ci faranno pagare ogni debolezza. aumentera' il prezzo della corrente e del gas , alla facciaccia dei filoputiniani da forum che invocano la pace per il caro bollette da 3 anni!!!
Velvet Inviato 22 Febbraio Inviato 22 Febbraio USA e Russia ci prenderanno le nostre grondaie in rame! 1
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