Fabio Cottatellucci Inviato 23 Febbraio Inviato 23 Febbraio 7 ore fa, Mary ha scritto: Lo avevi già scritto di sicuro ma andarlo a cercare è un casino, se io avessi solo il semplice tester come lo utilizzo per mettere in fase gli apparecchi, cioè come lo devo impostare il tester? Vedo di trovare qualcosa, le spiegazioni dettagliate sono andate tutte in fumo col vecchio Forum.
Fabio Cottatellucci Inviato 23 Febbraio Inviato 23 Febbraio 23 ore fa, gian62xx ha scritto: e' il rilevamento di presenza fiamma. Cioè l'equivalente della vecchia termocoppia?
Fabio Cottatellucci Inviato 23 Febbraio Inviato 23 Febbraio 5 ore fa, jackreacher ha scritto: (si può misurare anche tra telaio e Neutral ma se sbagliate qualcosa...). In realtà, no. Oltre a essere, come giustamente dici, pericoloso, questo sistema prende a riferimento il neutro, dove ci sono sempre voltaggi residui. Il riferimento della misurazione dev'essere sempre e solo la terra: un puntale sul telaio, l'altro a terra. 5 ore fa, jackreacher ha scritto: finora circa il 99%degli apparecchi che io ho controllato e verificato dei marchi storici hanno rispettato la piedinatura della spina M "vde" per l'alimentazione. Tanto per la messa in fase elettrica non serve a nulla.
gian62xx Inviato 23 Febbraio Autore Inviato 23 Febbraio 1 ora fa, Fabio Cottatellucci ha scritto: Cioè l'equivalente della vecchia termocoppia? la termocoppia e' attualissima :-) no, semplificando e per piccoli bruciatori la presenza fiamma permette una corrente (microampere) tra elettrodi dedicati, qui a invertire L e N puo' non andare. 1
jackreacher Inviato 23 Febbraio Inviato 23 Febbraio 1 ora fa, Fabio Cottatellucci ha scritto: 6 ore fa, jackreacher ha scritto: (si può misurare anche tra telaio e Neutral ma se sbagliate qualcosa...). In realtà, no. Oltre a essere, come giustamente dici, pericoloso, questo sistema prende a riferimento il neutro, dove ci sono sempre voltaggi residui. Il riferimento della misurazione dev'essere sempre e solo la terra: un puntale sul telaio, l'altro a terra. A parte la questione che l'ho fatto in pratica più volte in più circostanze e allo scopo funziona (certo è meno preciso rispetto all' utilizzo della "terra"), come avevo detto può essere pericoloso se non si ha dimestichezza. Comunque considera che il neutro che abbiamo in casa, dentro le cabine Enel è direttamente collegato a terra.😉
jackreacher Inviato 23 Febbraio Inviato 23 Febbraio 1 ora fa, Fabio Cottatellucci ha scritto: Tanto per la messa in fase elettrica non serve a nulla. Sarà, però col tester funziona...
Fabio Cottatellucci Inviato 23 Febbraio Inviato 23 Febbraio 7 minuti fa, jackreacher ha scritto: A parte la questione che l'ho fatto in pratica più volte in più circostanze e allo scopo funziona Funziona pure con il tubo del lavandino, ma la lettura è sbagliata. L'hai usato più volte, rilevando letture sbagliate. 7 minuti fa, jackreacher ha scritto: Comunque considera che il neutro che abbiamo in casa, dentro le cabine Enel è direttamente collegato a terra Non è una terra, è il centro stella, è un discorso diverso. Come minimo ci stanno sopra un paio di volt, fino a 6-7.
Fabio Cottatellucci Inviato 23 Febbraio Inviato 23 Febbraio 2 minuti fa, jackreacher ha scritto: Sarà, però col tester funziona... Ma funziona che? Una lettura effettuata con un metodo sbagliato? Prima rilevi le tensioni sul telaio e poi vai cercando i fili di fase nei muri? Almeno scegli...
jackreacher Inviato 23 Febbraio Inviato 23 Febbraio 21 minuti fa, Fabio Cottatellucci ha scritto: 26 minuti fa, jackreacher ha scritto: Comunque considera che il neutro che abbiamo in casa, dentro le cabine Enel è direttamente collegato a terra Non è una terra, è il centro stella, è un discorso diverso. Come minimo ci stanno sopra un paio di volt, fino a 6-7. Ho scritto che è collegato direttamente a terra non ho scritto ch'è la o una terra🤣
jackreacher Inviato 23 Febbraio Inviato 23 Febbraio 17 minuti fa, Fabio Cottatellucci ha scritto: Ma funziona che? Una lettura effettuata con un metodo sbagliato? Prima rilevi le tensioni sul telaio e poi vai cercando i fili di fase nei muri? Almeno scegli... Ma che significa? Io so prima quali sono la fase ed il neutro della "presa", quindi non capisco cosa vuoi dire...
Fabio Cottatellucci Inviato 23 Febbraio Inviato 23 Febbraio 34 minuti fa, jackreacher ha scritto: Ho scritto che è collegato direttamente a terra non ho scritto ch'è la o una terra🤣 Ma che te possino... Al di là del pericolo, come scrivevi giustamente pure tu, il neutro porta quasi sempre alcuni volt e comunque non è una terra diretta. Se a te serve il riferimento a terra (potenziale zero), e qui ti serve, il neutro non va bene.
Fabio Cottatellucci Inviato 24 Febbraio Inviato 24 Febbraio 6 ore fa, Ramsete2 ha scritto: o ho presto sto coso, ha il suo perché? Ciao, vedi se è quello di cui si parlò in questo thread (prendilo dall'inizio):
Fabio Cottatellucci Inviato 24 Febbraio Inviato 24 Febbraio @Mary In un altro thread, un anno fa circa, avevamo detto anche perché cerchiamo di minimizzare queste correnti disperse sui telai. Io avevo scritto che: "L'assunto è che delle correnti spurie arrivino al telaio dell'apparecchio e che queste possano essere maggiori per un verso d'inserimento della spina che per l'altro, per risalire nei circuiti di segnale tramite la massa. Si misura quindi la differenza di potenziale fra telaio / negativo di segnale e terra per ciascun verso della spina e la si lascia nel verso che causa le minori correnti disperse. Notare che (quasi) tutti scegliamo il verso della spina in base alla tensione sul telaio, mentre dovremmo farlo in base alla corrente, ma i microamperometri seri sono poco diffusi e costano. In questo caso la tensione fornisce un'approssimazione valida della corrente, ma non è la corrente".
Fabio Cottatellucci Inviato 24 Febbraio Inviato 24 Febbraio @Mary Niente, non ho trovato nulla. A queso punto ti riassumo qui sotto gli step principali, nudi e crudi, senza valutazioni mie. Da ricordare: se l'impianto è fase+fase non viene fuori nulla. se l'apparecchio è a doppio isolamento (niente messa a terra), la rilevazione si fa sul negativo (barilotto) di un RCA. Come procedere? Prendere un apparecchio dell'impianto per volta. Scollegarlo da qualsiasi cavo o cavetto, sincerarsi pure che non tocchi oggetti metallici. Solo il finale avrà i diffusori collegati. Collegare il solo cavo d'alimentazione alla presa a muro o alla ciabatta (vuota e non filtrata). La macchina dev'essere isolata dalla terra dell'impianto di casa, eventualmente utilizzando una spina di trasformazione a cui sarà stato tolto il polo di terra e che toglierete di mezzo appena finito il test (buttarla via è una buona idea); Prendere un tester e regolarlo su "corrente alternata" al minor voltaggio possibile, quindi ad esempio "mV CA" o "mV AC". Mettere a terra uno qualsiasi dei due puntali del tester (è uguale) e fissarcelo, ad esempio serrandolo su un tubo non verniciato del termosifone (solo per la durata del test). Accendere l'apparecchio stereo, poggiare l'altro puntale sul suo telaio oppure su una vite dello stesso oppure sul negativo di un RCA ("barilotto"). Leggere e segnarsi il valore indicato dal tester (ad esempio, 15 mV). Spegnere l'apparecchio stereo, girare la spina nella presa, accendere l'apparecchio, misurare di nuovo. Segnarsi il valore indicato (ad esempio, 109mV). I valori possono variare molto. La spina dovrà restare inserita nella presa / ciabatta nel verso in cui la tensione rilevata è quella minore (nell'esempio, 15 mV). L'apparecchio è ora "in fase elettrica" per la minimizzazione delle correnti disperse (vedi la mia nota tre post più sopra). Segnarsi la posizione della spina nella presa per poterla in futuro ritrovare, senza misurare di nuovo, se scollegate quel cavo. Togliere di mezzo l'apparecchio e il suo cavo e procedere col successivo fino ad averli testati tutti. Post scriptum: l'ottimo Ing. Chiappetta di S.I. Audio propone un metodo alternativo che differisce nel fatto di collegare uno dopo l'altro fra loro gli apparecchi mentre si misura. Personalmente, mi sembra soprattutto un (ottimo) metodo per ridurre i rumori parassiti, quindi un po' diverso dalla messa in fase 'tradizionale', e ritengo che crei qualche problema se avete ad esempio un numero elevato di sorgenti da usare una per volta. Mi pare, insomma, un intervento ottimo su grandezze diverse. Prego comunque l'amico @corrado, che aveva una copia della procedura, di pubblicarla qui sotto per dovuta completezza verso l'ingegnere. Ho scritto di corsa, spero che il testo sia chiaro . Non mi aggredite con flame grazie, ho pochissima pazienza residua. 1
corrado Inviato 25 Febbraio Inviato 25 Febbraio In pratica bisogna operare come segue: 1. Procurarsi un tester con elevata impedenza interna: l'ideale è costituito dal multimetro digitale, anche se non molto preciso purché sufficientemente sensibile; poiché il potenziale di dispersione da misurare è alternato, il tester va settato in “Vac”, utilizzando possibilmente la portata più sensibile in rapporto all'entità del segnale. 2. Collegare tutti gli apparecchi che compongono la catena audio alla rete di alimentazione elettrica a 230 Vac, accenderli, ma non connetterli tra loro con i cavi di segnale, fatta eccezione per i diffusori che, ovviamente, devono essere regolarmente allacciati all’amplificatore. 3. Per il componente che tratta i segnali a più basso livello, tipicamente il preamplificatore o l'amplificatore integrato, scegliere il verso di inserzione della spina che minimizza il valore della tensione di dispersione rispetto alla terra: per effettuare questa misurazione, occorre connettere un puntale del tester (non importa quale) allo chassis dell’apparecchio sotto test e l’altro ad una connessione di massa assunta quale riferimento di terra dell'impianto elettrico o, in assenza di questa, tubo dell’acqua o dei termosifoni. 4. Misurare la differenza di potenziale presente tra lo chassis del componente prima considerato e quello di un altro apparato, per esempio il lettore CD: invertire la presa di corrente solo di questo ultimo alla ricerca della posizione che renda minima la differenza di potenziale tra i telai dei due apparecchi. Analogamente al caso precedente, per effettuare questa misurazione occorre connettere un puntale del tester (non importa quale) allo chassis del primo apparecchio e l’altro al secondo. 5. Collegare il cavo di segnale che congiunge i due componenti dell'impianto sopra considerati (il preamplificatore ed il lettore CD). 6. Misurare la differenza di potenziale presente tra lo chassis di un terzo componente (ad esempio l'amplificatore finale) e quello di uno qualunque dei due costituenti la coppia prima considerata (ovviamente non importa su quale dei due telai è misurato il potenziale, perché i due apparati hanno le masse riunite dal cavo di segnale): invertire la presa di corrente solo dell'ultimo componente inserito (l'amplificatore di potenza) alla ricerca della posizione che renda minima la su indicata differenza di potenziale. Anche questa misurazione va effettuata connettendo il tester come indicato nel punto precedente. 7. Ripetere per ciascuno degli apparecchi rimanenti dell'impianto le operazioni illustrate ai punti 5 e 6. NDR: per soddisfare correttamente il punto 2, qualora le vostre elettroniche fossero dotate di cavo di alimentazione con spina avente connettore di messa a terra, durante la misura si deve eliminare questo collegamento, usando magari un adattatore, da tutti i cavi e non solo, disponendo ad esempio di una ciabatta, da quest'ultima! Un grazie all'Ing. Fulvio Chiappetta 1
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