AudioLover Inviato 25 Febbraio Inviato 25 Febbraio Apro questa discussione per avere un parere da più persone possibile sulla differenza di qualità REALE tra Spotify e le altre piattaforme, sappiamo tutti le differenze tecniche, Spotify non ha file in qualità cd, ma siccome spesso non si sente differenza tra un file cd e un file hd a parità di master, eppure il file hd è N volte più grande e pieno di informazioni, mi chiedevo se chi ha provato a comparare sente notevole differenza o è solo suggestione. Per favore risposte solo da chi ha provato e non solo letto le differenze.
luke_64 Inviato 25 Febbraio Inviato 25 Febbraio @AudioLover la differenza c'è e si sente. Spotify per me va benissimo per un ascolto disimpegnato o di sottofondo, ma se vuoi profondità e dettagli devi usare altri formati o altri fornitori di musica Hi-Res
gianventu Inviato 25 Febbraio Inviato 25 Febbraio @AudioLover A mio parere tra un mp3 a 320kbps e un formato cd, cogliere differenze, non è facilissimo. Scendendo con la qualità del mp3 diventa abbastanza facile individuarle.
AudioLover Inviato 25 Febbraio Autore Inviato 25 Febbraio @gianventu grazie io però ho chiesto commenti basati su un test, le opinioni sono le più disparate, l'utente prima di te dice il tuo contrario, differenza netta e uso Spotify limitato a un ascolto di sottofondo, appunto per questo chiedo commenti dove si è testato sul proprio impianto entrambi i servizi, Spotify e un qualsiasi servizio HD per carpirne differenze, se ci sono
Amministratori cactus_atomo Inviato 25 Febbraio Amministratori Inviato 25 Febbraio @AudioLover intanto molto dipende dal file di partenza, per me che ascolto al 70% classica la differenza tra un ottimo mp3 ed un ile a qualità cd è percepibile, sopratutto quando di parla di pianissimo e di musica con molti strumenti. per un ascolto frettoloso e didimpegnato la differenza non è molta, poi cont molto il modo in cui si ascolta la musica, se oncentrati com ad un concerto live o distratti facendo altro (navigare in internet, leggere conversare ecc). 1
AudioLover Inviato 25 Febbraio Autore Inviato 25 Febbraio @cactus_atomo grazie e se a un file cd dai 10, che voto metti al file mp3?
gianventu Inviato 25 Febbraio Inviato 25 Febbraio 20 minuti fa, AudioLover ha scritto: @gianventu grazie io però ho chiesto commenti basati su un test, le opinioni sono le più disparate, l'utente prima di te dice il tuo contrario, differenza netta e uso Spotify limitato a un ascolto di sottofondo, appunto per questo chiedo commenti dove si è testato sul proprio impianto entrambi i servizi, Spotify e un qualsiasi servizio HD per carpirne differenze, se ci sono Se mi sono permesso di dare la mia opinione è perché qualche confronto e test l'ho fatto in quasi 15 anni di liquida. Sono comunque sempre opinioni personali basate sui propri ascolti. Dieci anni fa porsi il problema, poteva avere un senso, oggigiorno, secondo me no. 1 1
Amministratori cactus_atomo Inviato 25 Febbraio Amministratori Inviato 25 Febbraio @AudioLover mmmm bella domanda, più il file di partenza è curato più si sente la differnza. abituato a cercare il pelo nellp'uono, le differenze emergono, m non è così per tutti. diciamo che un fle a risoluzione cd da 8 con spotify si arriva a sette. il problema che anche se migliora il file di partenza con un mp3 più di tanto non ottiene. M ripeto dioende dalla musica,con la techno e con il metal la dfferenza è inavvertibile 1
Gidaloz Inviato 26 Febbraio Inviato 26 Febbraio 6 ore fa, AudioLover ha scritto: @gianventu grazie io però ho chiesto commenti basati su un test, le opinioni sono le più disparate, l'utente prima di te dice il tuo contrario, differenza netta e uso Spotify limitato a un ascolto di sottofondo, appunto per questo chiedo commenti dove si è testato sul proprio impianto entrambi i servizi, Spotify e un qualsiasi servizio HD per carpirne differenze, se ci sono Quando sono stato in negozio per fare una prova d'ascolto delle KEF LS60 Wireless, sistema che poi ho acquistato ed è attualmente il mio principale, il venditore ha messo in riproduzione gli stessi brani con Spotify Premium (Ogg/Vorbis 320 kbps) e con Qobuz (FLAC 16/44.1), senza che io sapessi quale dei due servizi fosse in riproduzione; poi mi ha chiesto quale preferissi: sia io che la mia compagna, abbiamo indicato Qobuz senza esitazioni. Questo per dirti che io, delle differenze, le ho avvertite eccome e le avverto anche oggi all'interno del mio ambiente. Ciò non significa che Spotify sia inascoltabile o che le differenze siano sempre ed in tutti i casi marcate come la notte ed il giorno. Un servizio come Spotify, a livello di qualità audio, ritengo sia già più che sufficiente per la maggior parte delle persone o, quantomeno, per tutte quelle che non sono alla ricerca spasmodica della perfezione all'interno della propria catena d'ascolto; in aggiunta a questo, ha un'app multipiattaforma (disponibile persino per alcune distro GNU/Linux, cosa non scontata) che, spesso, viene ritenuta la migliore sul mercato ed una comodissima funzione come Spotify Connect compatibile praticamente con la qualunque. Per come la vedo io, il miglior servizio di streaming non esiste. Esiste quello che si adatta di più alle nostre esigenze, come per tante altre cose della vita. 2
loureediano Inviato 26 Febbraio Inviato 26 Febbraio Il difficile si fa con il formato CD e l'alta risoluzione, se il master è uguale naturalmente, difficile se non con ascolti attenti, ma MP3 in confronto diretto con i formati non elaborati è facilmente identificabile in comparazione. Chiaramente dipende anche da che musica si ascolta, Jorma Kaukonen che suona in solitudine è meno identificabile
maxgazebo Inviato 26 Febbraio Inviato 26 Febbraio 15 ore fa, AudioLover ha scritto: Apro questa discussione per avere un parere da più persone possibile sulla differenza di qualità REALE tra Spotify e le altre piattaforme, sappiamo tutti le differenze tecniche, Spotify non ha file in qualità cd, ma siccome spesso non si sente differenza tra un file cd e un file hd a parità di master, eppure il file hd è N volte più grande e pieno di informazioni, mi chiedevo se chi ha provato a comparare sente notevole differenza o è solo suggestione. Per favore risposte solo da chi ha provato e non solo letto le differenze. Eh..la tua domanda è destinata a rimanere appesa, troppo legata a gusti e sensazioni personali La codifica MP3 per definizione psicoacustica, su cui si basa il suo algoritmo, se ben fatta non sarebbe possibile distinguerla dall'originale...e dire che il mio interesse per l'argomento risale proprio agli albori, quando fu sviluppato alla Università di Fraunhofer IIS, dove mi scaricai l'encoder software proprio dal repository della facoltà Ma alla fine spesso così non è, perchè ci sono le variabili legate alla complessità del sistema sensoriale udito/cervello umano che spesso esula dalle leggi della fisica, in quanto legati a fattori "esterni" Per avere un minimo di risposta sensata bisognerebbe allestire una sala test in cieco, dove su un sistema di riferimento vengono riprodotti brani nei due formati (MP3 e originale) in modalità random, per non essere condizionati nelle valutazioni Io non ascolto Spotify, per definizione, non mi interessa la musica "castrata", a prescindere dagli algoritmi, al giorno d'oggi dove non ci sono problemi di banda e di capacità di storage non ne vedo utilità
loureediano Inviato 26 Febbraio Inviato 26 Febbraio Comunque Spotify fa benissimo a restare in MP3 visto la clientela a cui si rivolge. Basti vedere le percentuali degli altri per capire come l'alta definitivamente riguardi un piccola minoranza
maxgazebo Inviato 26 Febbraio Inviato 26 Febbraio 39 minuti fa, loureediano ha scritto: Comunque Spotify fa benissimo a restare in MP3 visto la clientela a cui si rivolge. Basti vedere le percentuali degli altri per capire come l'alta definitivamente riguardi un piccola minoranza Ma certo...sono mercati e fruitori completamente diversi...Spotify si rivolge ai millenials, gli altri ai boomers
Gidaloz Inviato 26 Febbraio Inviato 26 Febbraio 56 minuti fa, loureediano ha scritto: Comunque Spotify fa benissimo a restare in MP3 visto la clientela a cui si rivolge. Basti vedere le percentuali degli altri per capire come l'alta definitivamente riguardi un piccola minoranza Nel bene o nel male, Spotify è stata comunque in grado di affermarsi diventando un punto di riferimento. Ripeto, nel bene e nel male. Perché sappiamo benissimo quanto non sia tutto rose e fiori. Conosciamo benissimo le lamentele degli artisti in merito ai propri compensi per stream, allo zampino sempre più marcato delle AI e via discorrendo. A tal proposito, vi consiglio comunque di guardarvi la serie tv The Playlist, presente sulla piattaforma di streaming video Netflix, inspirata dal libro Spotify Untold. Un'unica stagione suddivisa in sei episodi, uno per ogni protagonista, in grado di evidenziarne i sei punti di vista diversi in base ai ruoli ricoperti. Uno spaccato interessante sulla genesi e l'affermazione di Spotify che merita di essere visto, quantomeno per cercare di comprenderne il fenomeno. Per quanto riguarda il codec MP3, invece, Spotify spiega in maniera chiara sul proprio sito di non farne proprio uso. Formati lossy sì ma non MP3: https://support.spotify.com/it/artists/article/audio-file-formats/ Qui, invece, trovate il dettaglio delle impostazioni in merito alla qualità audio, suddivise per lettore web e dispositivi: https://support.spotify.com/it/article/audio-quality/ 1
Coltr@ne Inviato 26 Febbraio Inviato 26 Febbraio 8 minuti fa, Gidaloz ha scritto: codec MP3, invece, Spotify spiega in maniera chiara Cambia niente, comunque compressa. Per rispondere all'opener, sto testando i maggiori, per me anche a 320 massima qualità, si sente che manca qualcosa, stando ben attenti e capendo cosa "cercare che manca". Comunque è quello che credo terrò perché mi piace di più da usare.
Gidaloz Inviato 26 Febbraio Inviato 26 Febbraio 14 minuti fa, Coltr@ne ha scritto: Cambia niente, comunque compressa. Infatti ho scritto: 28 minuti fa, Gidaloz ha scritto: Formati lossy sì ma non MP3 1
luke_64 Inviato 26 Febbraio Inviato 26 Febbraio A Spotify, e a tutte le altre piattaforme che trasmettono segnali lossy, mancano i segnali di ambienza, i riverberi e tutto quello che si trova nel sottofondo del segnale musicale. In pratica la compressione sceglie di togliere quello che "sembra" non essere necessario, ma che il nostro sistema uditivo elabora per ricreare il palcoscenico sonoro. Utilizzando brani con riverbero si nota maggiormente l'effetto della compressione, ma come è stato già detto, per qualcuno potrebbe non fare differenza. Il disco di Patricia Barber "Cafè Blue", a casa mia e con il mio impianto, è quello che ha evidenziato maggiormente tale differenza.
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