Look01 Inviato 3 Marzo Inviato 3 Marzo 1 ora fa, fabbe ha scritto: @subsub e se ne hai uno in classe D? Come la mettiamo con i toroidali da 20kg? Una buona parte dei classe D ha tanti Watt ma non va d'accordo con diffusori con impedenza difficile.
bear_1 Inviato 3 Marzo Inviato 3 Marzo @whitewave ....io ti rispondo per le JBL 4312A... ..sono dei monitor abbisognano di amplificatori con potenze sostanziose per farle andare al massimo delle loro possibilità .Personalmente le faccio suonare (dopo vari esperimenti) con amplificatori da 200 W canale in su.
jackreacher Inviato 3 Marzo Inviato 3 Marzo 14 minuti fa, Coltr@ne ha scritto: 1 ora fa, Coltr@ne ha scritto: legge di Ohm dice che la tensione (V) è pari al prodotto della resistenza (R) per la corrente (I) ; V=RI X V=25*4 Y V=10*4 Quindi X = 100 V Y = 40 V Quindi la corrente c'entra....
Coltr@ne Inviato 3 Marzo Inviato 3 Marzo I nuovi purifi raddoppiano fino a 2 ohm, ed hanno alimentazione impulsiva e nessun toroidale, se non quello che ho dentro nelle lampadine a led. Adesso, jackreacher ha scritto: c'entra Se non entra non senti niente 🤣
fabbe Inviato 3 Marzo Inviato 3 Marzo Quello che non mi è chiaro è come varia la tensione all'uscita dell'ampli. Nel senso che penso sia lei che frigge le bobine.
jackreacher Inviato 3 Marzo Inviato 3 Marzo 6 minuti fa, Coltr@ne ha scritto: Se non entra non senti niente 🤣 Faccio finta di non capire, ch'è meglio va...
Coltr@ne Inviato 3 Marzo Inviato 3 Marzo 47 minuti fa, jackreacher ha scritto: Faccio finta di non capire Infatti non hai capito. Effettivamente senza Kirchoff non si va da nessuna parte https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://www.dmf.unisalento.it/~panareo/Elettronica1_teledidattico/Reti_elettriche.pdf&ved=2ahUKEwiQseKQheuLAxVlwAIHHQ9NIB0QFnoECBcQAQ&usg=AOvVaw1fFpPRUIVjZ-CmXn1Onuoe
Look01 Inviato 3 Marzo Inviato 3 Marzo 6 minuti fa, fabbe ha scritto: @Look01 si è probabile Più che probabile è certo ho provato a spese mie un Nad M33 fidandomi de l dato sui watt ne dichiara 200 e non riusciva a pilotare i miei diffusori si sedeva quando alzavi il volume. Il mio Ampli in classe A 35 watt che raddoppiano all' abbassarsi dell' impedenza li fa volare.
Coltr@ne Inviato 3 Marzo Inviato 3 Marzo funzione dell'amplificatore audio è incrementare la potenza del segnale per poter pilotare gli altoparlanti. Supponiamo che siano necessari 100 Watt per pilotare un altoparlante da 8 Ohm. Per semplicità consideriamo l'impedenza dell'altoparlante perfettamente costante. La corrente richiesta è pari a 3.536 Amper. Se per ottenere i 100Watt che srvono all'ingresso si deve applicare un segnale di 1 Vrms risulta che il guadagno in tensione dell'ampli vale 28.3 volte. E il guadagno in corrente? per calcolarlo dobbiamo conoscere l'impedenza di ingresso che di solito è di 10kOhm. 1 Vrms su 10kOhm produce una corrente di un decimo di milliAmpere. Quindi entra un decimo di millesmo di Ampere ed escono 3.536 Ampere. questo significa che il guadagno in corrente è di 35360. L'amplificatore guadagna molto più in corrente che in tensione. L'amplificatore ideale si comporta come un generatore di tensione ideale e, idealmente, eroga tutta la corrente che serve indipendentemente dal carico. Se l'amplificatore ideale produce 40 Volt di picco in uscita (corrispondenti a 100W continui su 8 Ohm) sul carico erogherà: 50 Watt su 16 Ohm 100 su 8 Ohm 200 su 4 Ohm 400 su 2 Ohm 800 su 1 Ohm 1600 su 0.5 Ohm ecc. Questo l'amplificatore deve avere, oltre che una alimentazione ideale, una impedenza di uscita nulla ovvero un fattore di smorzamento infinito. L'amplificatore ideale mantiene la tensione sul carico indipendentemente dalla natura del carico quindi può essere anche un condensatore, un induttore o qualsiasi carico reattivo venga in mente. E' del tutto evidente che l'amplificatore ideale si interfaccia perfettamente con qualsiasi carico.
Coltr@ne Inviato 3 Marzo Inviato 3 Marzo Purtroppo gli amplificatori ideali non esistono. L'amplificatore reale soffre di tre limitazioni: - la tensione in uscita è limitata - la corrente in uscita è limitata - l'impedenza di uscita è finita Ne segue che la potenza erogabile non solo è limitata ma dipende anche dal carico. Se il carico (l'altoparlante o diffusore acustico) avesse una impedenza costante (puramente resistiva) non ci sarebbero grossi problemi: basterebbe scegliere l'amplificatore in grado di pilotarlo. L'interfacciamento tra ampli e altoparlante e molto semplice. I problemi nascono perchè altoparlanti e diffusori acustici sono carichi reattivi e l'impedenza dipende dalla frequenza e può presentare dei minimi anche inferiori a 2 Ohm e dei massini nell'ordine delle decine di Ohm. La fase dell'impedenza (specie a bassa frequenza) può raggiungere e superare i 60°. Inutile parlare di normativa perché le rispettano in pochi e non fanno testo. A questo punto dobbiamo sapere che quando la fase dell'impedenza del carico raggiunge i 60° il valore della parte reale dell'impedenza si dimezza. La potenza elettrica che interessa è quella che l'ampli erogata sulla parte reale del carico ed è di questa che ci dobbiamo preoccupare. Ne viene che: un carico da 16 Ohm +60° => equivale a 8 Ohm un carico da 8 Ohm +60° => equivale a 4 Ohm un carico da 4 Ohm +60° => equivale a 2 Ohm Se il mio altoparlante presenta una impedenza di 8 Ohm tenendo conto che la fase può arrivare a 60° devo pilotarlo con un amplificatore adatto ad un carico da 4 Ohm. Se il mio altoparlante presenta una impedenza di 4 Ohm ... devo pilotarlo con un amplificatore adatto ad un carico da 2 Ohm. Tutti gli amplificatori possono pilotare carichi da 4 Ohm...il fatto è che certi diffusori hanno minimi di impedenza ben inferiori. Poi ci si lamenta che gli amplificatori non suonano. Fin qui abbiamo stabilito che conviene scegliere un ampli capace di pilotare un carico pari a metà della impedenza del diffusore acustico. Questo ci consentirà di avere un margine di sicurezza e dormire sonni tranquilli. Al contrario, dato un amplificatore adatto ad un carico resistivo di 4 Ohm, si dovrà scegliere un diffusore con minimi da 8 Ohm 1
Questo è un messaggio popolare. Coltr@ne Inviato 3 Marzo Questo è un messaggio popolare. Inviato 3 Marzo Se andate a leggere le prove di Audio Review troverete le curve di carico limite degli amplificatori. Immagine Di questi grafici interessa esclusivamente la traccia relativa alla potenza continua (in rosso). Normalmente la curva di carico limite è piegata verso sinistra perchè la potenza erogata non raddoppia con la potenza. Possiamo dividere gli amplificatori in classi: - ampli a valvole (ovvero a potenza costante al variare del carico) - ampli che aumentano la potenza di 1.2 volte al dimezzare del carico ===> "scarsetti" - ampli che aumentano la potenza di 1.414 volte al dimezzare del carico ===> "normali" - ampli che aumentano la potenza di 1.6 volte al dimezzare del carico ===> "buoni" - ampli che aumentano la potenza di oltre 1.6 volte al dimezzare del carico===> "ottimi" prendiamo un amplificatore normale da 100 Watt. La potenza al variare del carico vale: 100 Watt continui su 8 Ohm (tensione di picco 40 Volt) => corrisponde a 16 Ohm+ 60° 120 su 4 (tensione di picco 30.98 Volt)=> corrisponde a 8 Ohm+ 60° 144 su 2 (tensione di picco 24 Volt)=> corrisponde a 4 Ohm+ 60° L'amplificatore lavora in tempo reale quindi non può avere un comportamento a certe frequenze dove l'impedenza del carico vale 8 Ohm ed un comportamento diverso alle frequenze dove l'impedenza vale 2. Affinché lavori bene dobbiamo limitare la tensione di uscita al valore che riesce a garantire con qualsiasi carico a partire da 2 Ohm (ovvero 4 Ohm + 60°). Tale tensione, per l'ampliin esemoi, è di 24 Volt che corrispondono a 38 Watt continui su 8 Ohm. 100 Watt consentono di aumentare l'SPL di 20 dB 38 Watt consentono di aumentare l'SPL di 15.8 dB (4.2 dB in meno) Poi ci si lamenta del fatto che gli amplificatori lavorano quasi sempre in clipping. Consideriamo un amplificatore buono. La potenza vale 100 Watt continui su 8 Ohm (tensione di picco 40 Volt) => corrisponde a 16 Ohm+ 60° 160 su 4 (tensione di picco 35.78 Volt)=> corrisponde a 8 Ohm+ 60° 256 su 2 (tensione di picco 31.87 Volt)=> corrisponde a 4 Ohm+ 60° Questo ampli garantisce 31.87 Volt di picco sul carico corrispondente a 64 Watt che consentono di aumentare l'SPL di 2.4 dB supriore al precedente. La potenza su 8 Ohm è la stessa ma la tensione garantita è più alta. Clippa di meno, distorce di meno e quindi suona meglio. Senza fare altri conti è chiaro che la qualità di un amplificatore si capisce da quanto aumenta la potenza al dimezzare del carico. Il buono o cattivo interfacciamento tra ampli e diffusori si realizza con la manopola del volume: - se si alza troppo il volume l'ampli clippa (e non è ben interfacciato) - se la tensione di uscita è quella che l'ampli può garantire è ben interfacciato. Interfacciamento di ampli a valvole: un ampli a valvole dispone di un trasformatore di uscita che è calcolato per un carico specifico (16, 8, 4 o 2 Ohm) Non c'è nessun problema di interfaccia: si deve collegare un altoparlante con impedenza costante e pari al valore predisposto. Qualsiasi carico diverso non è "ben interfacciato 3
jedi Inviato 3 Marzo Inviato 3 Marzo Io in 50 anni di passione ne ho avuti parecchi. Dai krell mono ,ai threshold ,al Boulder,al Gryphon . Ma sono arrivato ad un finale che si chiama Ekos che ha una corrente paurosa ,ma una “dolcezza” che può ricordare i migliori finali a valvole. E un marchio nuovo,ma che ha dietro una azienda ,e non un cantinari inglese che ha circa trenta dipendenti ,che non possiamo definirla grande ,ma neanche piccola. 1
gianventu Inviato 3 Marzo Inviato 3 Marzo 23 minuti fa, Look01 ha scritto: Più che probabile è certo ho provato a spese mie un Nad M33 fidandomi de l dato sui watt ne dichiara 200 e non riusciva a pilotare i miei diffusori si sedeva quando alzavi il volume. Il mio Ampli in classe A 35 watt che raddoppiano all' abbassarsi dell' impedenza li fa volare. Molto strano... https://www.stereophile.com/content/buckeye-purifi-eigentakt-1et9040ba-monoblock-power-amplifier-measurements Queste sono le misurazioni dei moduli Hypex Purifi montati sul NAD M33. Vero che i tuoi diffusori non hanno un'impedenza facilissima, ma nemmeno troppo complicata. Penserei più all'elevato fattore di smorzamento, tipico della classe D, che mal si coniugava con le Magico A1.
Look01 Inviato 3 Marzo Inviato 3 Marzo 25 minuti fa, gianventu ha scritto: Molto strano... https://www.stereophile.com/content/buckeye-purifi-eigentakt-1et9040ba-monoblock-power-amplifier-measurements Queste sono le misurazioni dei moduli Hypex Purifi montati sul NAD M33. Vero che i tuoi diffusori non hanno un'impedenza facilissima, ma nemmeno troppo complicata. Penserei più all'elevato fattore di smorzamento, tipico della classe D, che mal si coniugava con le Magico A1. Ne capisco poco di elettronica quindi mi ero fidato dei watt ma ti assicuro e ci sono rimasto parecchio male,perché il Nad l'avevo comprato, che i Magico A1 non li riesce a pilotare. È l' impedenza che può scendere in determinati momenti a 2 ohm che lo mette in crisi così chi ne sa di più di me mi ha spiegato 🫣.
Berico Inviato 3 Marzo Inviato 3 Marzo @Coltr@ne @gianventu https://www.soundstagenetwork.com/measurements/amplifiers/classe_ca2100/ che dite?
Coltr@ne Inviato 3 Marzo Inviato 3 Marzo @Berico che vuoi dire, non ci sono misure su 2 ohm ne a variazioni di fase, si può dir poco. Se lo smorzamento cambia in frequenza non è un buon segno.
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