Enrico VIII Inviato Venerdì alle 14:54 Inviato Venerdì alle 14:54 22 ore fa, Savgal ha scritto: Il dubbio è che Putin sia in possesso di strumenti di ricatto e rilevanti. Non che con Biden sia andata molto meglio, eh...
P.Bateman Inviato Venerdì alle 14:56 Inviato Venerdì alle 14:56 1 ora fa, Savgal ha scritto: Una pace ottenuta concedendo tutto alla Russia causerebbe una proliferazione nucleare Una pace così prepara una guerra peggiore. 1
UpTo11 Inviato Venerdì alle 15:13 Inviato Venerdì alle 15:13 49 minuti fa, LeoCleo ha scritto: renderanno pubblici i documenti legati al caso Epstein. Può ancora decidere di sbianchettare qui e là a piacimento: . "La legge sulla pubblicazione dei documenti, firmata mercoledì sera, è una svolta piena di trappole. La norma contiene una serie di eccezioni che offrono all’amministrazione ampi spazi per trattenere, oscurare o manipolare la mole di materiale finora non divulgato. Si tratta delle stesse scappatoie che, in passato, hanno permesso alla procuratrice generale, Pam Bondi, di trattenere una parte rilevante dei fascicoli, provocando la delusione di chi chiedeva trasparenza totale sulla rete di Epstein. La legge consente alla Casa Bianca di non pubblicare documenti che identifichino le vittime, che contengano immagini di abusi sessuali su minori, che siano classificati o che riguardino indagini ancora in corso. Il dipartimento di Giustizia ha già sostenuto che una parte consistente dei materiali finora bloccati rientra in queste categorie: fotografie delle vittime, video illegali scaricati online, documenti coperti da segreto giudiziario. Senza un controllo esterno, sarà impossibile valutare quanto la selezione sarà dettata dalle esigenze di protezione o dalla convenienza politica."
iBan69 Inviato Venerdì alle 15:33 Inviato Venerdì alle 15:33 Il sondaggio della rete «amica» Fox: gli elettori disapprovano l'operato del presidente Usa. Pesa il giudizio negativo sull'economia e non solo. Come si può invertire questa tendenza? È un titolo che non ti aspetti dalla Fox News, la rete tv di Rupert Murdoch, di destra e simpatizzante verso Donald Trump: «Gli elettori dicono che la Casa Bianca sta facendo più male che bene all’economia». Sul sito del network c’è l’ultimo sondaggio d’opinione. La Fox non può essere sospettata di malevolenza verso questo presidente. Tuttavia, riassume i risultati dell’indagine demoscopica in modo implacabile: «Scontenti per l’andamento dell’economia. Sofferenza per i prezzi. Incertezza sulle politiche di Trump. Il risultato è un alto livello di disapprovazione perfino tra le roccaforti elettorali del presidente». Ecco nei dettagli i numeri di questa bocciatura, li riprendo dalla stessa rete tv filo-repubblicana che ha commissionato il sondaggio. Circa il 76% degli elettori giudica negativamente l’economia. È peggio del 67% registrato a luglio e del 70% che la pensava così alla fine del mandato dell’ex presidente Biden. — Una larga maggioranza, anche tra i repubblicani, afferma che quest’anno i costi di generi alimentari, utenze, sanità e abitazione sono aumentati. — Gli elettori danno la colpa al presidente. Con una maggioranza di tre a uno, dicono che le politiche economiche di Trump li hanno danneggiati (lo stesso che dicevano di Biden l’anno scorso). L’approvazione della gestione economica da parte di Trump è scesa al minimo storico, mentre la disapprovazione del suo operato complessivo ha raggiunto livelli record tra i suoi sostenitori più fedeli. — Dopo la chiusura del governo, sia il Partito Repubblicano sia quello Democratico vedono calare i propri giudizi favorevoli, e circa 6 elettori su 10 affermano che il presidente e i parlamentari di entrambi gli schieramenti «non si preoccupano di persone come loro». — Gli elettori pensano che i repubblicani abbiano un piano migliore su sicurezza delle frontiere, immigrazione e criminalità, mentre i democratici sono considerati più efficaci su costo della vita, salari, sanità e clima. — Le opinioni sono divise sugli accordi di pace di Trump — se rendano o meno il mondo più sicuro — e sulla strategia dell’Amministrazione nel contrastare i narcotrafficanti. Ecco i numeri alla base di queste conclusioni. La valutazione dell’operato di Trump ha raggiunto un massimo storico di disapprovazione tra uomini, elettori bianchi e persone senza laurea. L’86% dei repubblicani approva, in calo rispetto al 92% di marzo. Tra tutti gli elettori, il 41% approva il lavoro svolto da Trump, mentre il 58% disapprova. Solo una volta i suoi numeri sono stati peggiori: durante il suo primo mandato, 38-57% nell’ottobre 2017. Due mesi fa erano 46-54%. Alla stessa data del mandato, i dati di Biden erano leggermente migliori: 44% di approvazione e 54% di disapprovazione nel novembre 2021. Il 40% degli elettori valuta le proprie finanze personali come ottime/buone, mentre il 60% dice che sono solo discrete/scarse, più o meno come un anno fa. Le valutazioni sono particolarmente negative (circa il 70%) tra gli elettori senza laurea, ispanici, afroamericani, indipendenti e under 45. Tra chi ha un reddito familiare inferiore ai 50.000 dollari, ben il 79% giudica negativamente la propria situazione finanziaria. Fin qui la Fox News. Il campanello d’allarme suona in casa dei repubblicani, quindi. Hanno poco meno di un anno di tempo, da oggi al test elettorale su scala nazionale delle legislative di metà mandato. Lo stesso Trump ha capito che rischia una batosta, la perdita della maggioranza al Congresso, che lo condannerebbe alla semi-impotenza: un presidente senza maggioranza parlamentare riesce a occuparsi solo di politica estera e poco altro; le leggi di bilancio (tasse e spese) non dipendono da lui. Né si può escludere che il partito democratico, rianimato da una vittoria elettorale, rilanci dei tentativi di impeachment. Cosa sta facendo Trump per tentare di invertire la tendenza? Di nuovo, attingo a un’analisi che viene da destra, non sospetta di partigianeria anti-Trump, ma lucida e onesta: l’autore è Karl Rove, lo stratega repubblicano che fu il massimo consigliere elettorale di George W. Bush. Ecco come Rove descrive – e giudica – le prime mosse del presidente per risalire la china, in un’analisi sul Wall Street Journal. «Gli zigzag della politica americana sono stati vertiginosi, ultimamente. Ma alcuni cambi di direzione sembrano andare nel verso giusto. Uno riguarda il ripensamento del presidente Trump sul caso Jeffrey Epstein. Dopo mesi passati a opporsi a una proposta di legge che obbliga il Dipartimento di Giustizia a rendere pubblici i suoi documenti sull’imprenditore condannato per reati sessuali, domenica Trump ha cambiato posizione e ne ha chiesto l’approvazione. Una mossa saggia e tardiva. Più il presidente resisteva alla pubblicazione di quei documenti, più gli americani pensavano che avesse qualcosa da nascondere. Gli atti disponibili suggeriscono che non è così. Sì, Trump ed Epstein erano amici nei circuiti mondani, fotografati insieme in varie occasioni. Ma non è mai emersa alcuna prova credibile che Trump abbia partecipato ai crimini di Epstein. … L’amministrazione ha compiuto un altro ripensamento saggio. Il segretario al Tesoro, Scott Bessent, ha annunciato una riduzione dei dazi su prodotti come caffè e banane. Una buona notizia per i consumatori statunitensi. I dazi fanno salire i prezzi, e in alcuni casi colpiscono beni che i lavoratori americani non possono produrre affatto (banane) o non possono produrre in quantità sufficienti (le Hawaii da sole non possono coprire il fabbisogno nazionale di caffè). Queste importazioni meritano dazi pari a zero. … Un altro ambito in cui il Partito Repubblicano farebbe bene a imboccare nuove strade è la sanità. La chiusura del governo ha riportato l’attenzione sulle richieste democratiche di mantenere le sovvenzioni straordinarie, introdotte durante il Covid, per l’Affordable Care Act (la riforma sanitaria approvata sotto Obama, più nota come Obamacare). I sondaggi mostrano che gli americani considerano i costi sanitari una componente decisiva del loro benessere economico personale. … I democratici credono che aggiungere nuove regole e burocrazia renda la sanità più economica. I repubblicani ritengono che questo approccio non abbia funzionato. Dall’approvazione dell’Obamacare, la sanità è diventata molto più costosa, non meno; da qui il motivo per cui i democratici vogliono rendere permanenti le ingenti sovvenzioni che dovevano essere temporanee. Il metodo repubblicano per rendere la sanità più accessibile è dare più potere ai pazienti. Lasciare poi che concorrenza e forze di mercato facciano ciò che sanno fare: ampliare le scelte, far scendere i prezzi, e produrre risultati migliori. I programmi sanitari pubblici più popolari negli Stati Uniti già si basano su mercato e scelta del consumatore. Elaborare una piattaforma di riforma sanitaria sarà difficile ma cruciale per il successo elettorale. Molti candidati sperano in una correzione di rotta repubblicana a metà percorso che dia slancio al partito il prossimo anno. È ora che abbia inizio». https://www.corriere.it/oriente-occidente-federico-rampini/25_novembre_21/trump-sondaggio-fox-bocciato-841f1088-e2fc-4759-8d39-ec9bbfe25xlk.shtml
Savgal Inviato Venerdì alle 15:57 Inviato Venerdì alle 15:57 @P.Bateman Da indiscrezioni pare che Trump rifiuti di leggere documenti e dossier e che tutto avvenga oralmente.
UpTo11 Inviato Venerdì alle 16:56 Inviato Venerdì alle 16:56 58 minuti fa, Savgal ha scritto: e che tutto avvenga oralmente Beh, sembra essere una tradizione alla white house, pure clinton. 2
Questo è un messaggio popolare. Superfuzz Inviato Venerdì alle 17:05 Questo è un messaggio popolare. Inviato Venerdì alle 17:05 Non mi capita spesso di essere d'accordo con Ferrara, questa volta però 100%: "Mentre Trump tiene fermo Zelensky e Putin continua a pestare l’Ucraina al buio e al freddo, l’Europa rischia di scoprire che la sua sovranità è stata umiliata prima ancora di accorgersene. È ora di tirare una riga e fare due conti definitivi nei rapporti con l’alleato americano In Cina i corrotti presunti, come i nemici accertati del regime, li fucilano a derrate nel silenzio stampa. In Russia chi denuncia la corruzione bucando la propaganda di regime, una corruttela diffusa che gode dell’impunità e prospera nell’incentivo della cooptazione oligarchica a favore del capo dei capi, viene avvelenato, arrestato, deportato in Siberia, congelato. In Ucraina la faccenda si risolve tra commissioni di stato, tribunali e processi, con un passaggio democratico nelle manifestazioni di piazza: una delle vere ragioni della libertà ucraina da difendere è che lì la corruzione si vede e si punisce per vie legali. Invece l’accordo tra i businessman delle grandi potenze e i loro portaborse, Witkoff e Dmitriev, prevede che la corruzione ucraina sia la traccia per la capitolazione, con l’indebolimento e l’intimidazione se non la defenestrazione di Zelensky, implicato il tutto da un piano che sarebbe stato definito in Alaska e circondato poi per settimane di fuffa e depistaggi e farlocchi scatti di umore che non nascondono la svendita commerciale dell’Europa e dei suoi confini e poteri di sovranità politica. Doppio trionfo del kompromat kagebista, a Washington e a Kyiv, con la corruzione, quella vera, sul trono della nuova Yalta, e gli europei benintenzionati tutti al telefono come Alberto Sordi a comunicare il contrordine del loro 8 settembre: i russi si sono alleati con gli americani. Ci sono cose in politica che accadono prima che ci se ne accorga o non accadono finché non sono accadute, e l’indisponibilità europea e ucraina alla capitolazione potrebbe reggere ancora per qualche tempo. A patto che ci sia la forza, e la decisiva volontà politico-militare, di impedire che Trump tenga fermo il presidente ucraino mentre Putin continua a pestarlo attraverso il bombardamento massiccio e prenditempo del suo popolo ridotto al freddo al buio e all’attacco mortifero di ogni giorno. Non si capisce bene se ci fosse tempo per ribellarsi all’umiliazione della sovranità europea fin dall’epoca della Georgia, per non parlare della Crimea, ma è ora di tirare una riga e fare due conti definitivi nei rapporti con l’alleato americano che intende consentire un premio clamoroso all’invasione dell’Europa democratica sovranazionale. Due più due fa quattro, e un’Ucraina senza Crimea e Donbas, senza la difesa Nato, senza l’Ue, senza esercito dopo quattro anni di gloria e resistenza, è precisamente la fine di ogni possibile idea europea di indipendenza e vita politica autonoma, che la si chiami autonomia strategica o altrimenti. L’encefalogramma piatto della Nato si era mosso, due nuovi membri hanno irrobustito le difese, vanificarle oggi con la ratifica in qualsiasi modo e forma di un’intesa tra lestofanti vuol dire resa, a Bruxelles prima ancora che a Kyiv. Vuol dire che lo sforzo in armi e risorse destinato alle famose garanzie contro l’espansionismo neoimperiale e neosovietico dei russi di Putin, così come l’emancipazione almeno parziale dai ricatti energetici e politici del Cremlino, è retrospettivamente un flatus vocis destinato al riflusso e a un contraccolpo decisivo per le classi dirigenti di Londra, Parigi, Roma, Berlino, Madrid e per l’Europa orientale più esposta ai prossimi colpi dell’autocrate. Per questo e solo per questo, un’evidenza assoluta, è difficile che accada quello che sembra essere già accaduto." Giuliano Ferrara, Il Foglio, 21-11-2025 3 1
JohnLee Inviato Sabato alle 02:33 Inviato Sabato alle 02:33 contrordine camerati, il nuovo Sindaco di NY da oggi non è più un komunista incrociato coi vietkong quando TACO incontra un tizio solido abbassa immediatamente la cresta. (Mamdami è Sindaco del più grande centro di potere politico in USA, ed è supportato in maniera quasi plebiscitaria dalla NY che conta. C'è poco da fare il bullo con lui)
briandinazareth Inviato Sabato alle 05:16 Inviato Sabato alle 05:16 È il classico bullo con i deboli e servo con i potenti... Vedi come è finita la questione dei dazi cinesi... una buffonata totale. Per questo non si può mediare con lui
UpTo11 Inviato Sabato alle 07:15 Inviato Sabato alle 07:15 1 ora fa, briandinazareth ha scritto: È il classico bullo con i deboli e servo con i potenti... Tipico dei bambini viziati.
cesare Inviato Sabato alle 08:02 Inviato Sabato alle 08:02 2 ore fa, briandinazareth ha scritto: Vedi come è finita la questione dei dazi cinesi... E come sta finendo con Putin in Ucraina
Messaggi raccomandati