Panurge Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo Giocando alla guerra tornava alle sue esperienze della prima, infatti il suo motto era "curagi matt, scapuma" 1
Velvet Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo 5 minuti fa, simpson ha scritto: Oi, vecchietti, cos'è? Basta un Trump qualsiasi che scompiglia le carte per farvi rifugiare nei ricordi dei bei tempi andati? Non è quello, piuttosto la doverosa presa di coscienza che la generazione nata fra i 60 ed i 70 è l'ultima ad aver conosciuto in prima persona un mondo consegnato ai libri di storia e al contempo la prima a vivere pienamente in un modo diverso che non ha quasi più contatti con il primo. 1
eccheqqua Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo 14 minuti fa, simpson ha scritto: Oi, vecchietti, cos'è? si stava meglio quando si stava peggio
Panurge Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo @eccheqqua conosco bene il marchingegno, aiutava anche a sopportare il peso della classica trapunta che, a differenza dei piumini danesi, premeva addosso come se fosse stata in rovere. 1
ferrocsm Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo Ma avete mai fatto il burro raccogliendo la panna scremata dal latte subito dopo averlo munto e messa in un fiasxco a cui era stata tolta l'impagliatura e tu lo dovevi sbattere sulle gambe da seduto fintantoche non diventava burro? Per me bamibino era una condanna a cui mi sottoponeva mia nonna, e le corse a cui mi obbligava mio nonno d'estate quando pensavi di godertela dopo la scuola e invece niente da fare, perché c'era il fieno da far seccare e poi da incascinare, finito il fieno c'era il grano da mietere, poi le mele e le prugne da raccogliere per farne marmellata, ma la cosa che odiavo di più era qundo si doveva togliere il mallo alle noci e questo accadeva proprio nel periodo in cui iniziava la scuola e ti toccava andarci con i polpastrelli tutti gialli, perchè non c'era verso di pulirsele pure se stavi due giorni a sfregarle con acqua e sapone, ah! che tempi ragazzi e che estati che passavamo pur se ti toccava il fieno e il grano, ma quanti giri in bicicletta. Si cominciava a tirarla fuori i primi di maggio per andare al rosario che una allora vecchia comare recitava dentro una piccola cappella all'incrocio di quattro vie. No i ragazzini di adesso non possono capire quanto poco bastava a noi per spassarcela. 1
Martin Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo 25 minuti fa, Velvet ha scritto: vivere pienamente in un modo diverso che non ha quasi più contatti con il primo. A mio avviso la nostra già è una generazione "testimone", chi ha vissuto appieno una potente epoca di cambiamenti è stata la generazione precedente. Un epoca fatta anche di coraggio e di cimenti straordinari, specie per chi aveva origini umilissime. Essendo un cittadino di origini dolomitiche ho avuto modo da bambino di vivere in parte in quella che i fighetti direbbero una "time-capsule" anche anagrafica (mia madre era l'ultima di 10 figli, 14 se contiamo quelli morti prima dei 2 anni di età - è già questo dato fa capire il cambiamento davvero epocale)
Panurge Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo 1 minuto fa, ferrocsm ha scritto: Ma avete mai fatto il burro No, però aiutavo ad accoppare e spellare conigli ed ho ricevuto il primo faucet a 7-8 anni, ed ho ancora tutte le dita. 1
ferrocsm Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo 1 minuto fa, Panurge ha scritto: No, però aiutavo ad accoppare e spellare conigli Allora impara che di questi tempi non si sa mai, qui scrivono di bottiglia, ma mia nonna mi faceva usare il fiasco. Per realizzare il burro a mano si metteva la panna in una bottiglia. Ci si sedeva e, appoggiando la bottiglia sulle ginocchia, la si faceva andare avanti e indietro energicamente, fino a quando questo composto si condensava diventando burro. Questa operazione poteva durare anche mezz’ora. Dopo di ché, si svuotava la bottiglia in una teglia e, con le mani, si dava al burro la forma che si voleva. Chi aveva fantasia poteva, con un coltello o in piccolo bastoncino, comporre dei disegni.
ferrocsm Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo 1 minuto fa, P.Bateman ha scritto: e allora? 60 @P.Bateman
P.Bateman Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo @ferrocsm 60? Ragazzino. Comunque ricordare con nostalgia le cose com'erano un tempo è un inequivocabile indizio di senilità. 1
mozarteum Inviato 14 Marzo Autore Inviato 14 Marzo Sara’ ma in compenso fa godere meglio la letteratura musica e arte, fino al novecento di quegli anni. Basta sentire un Beethoven di Backhaus e uno eseguito dai giovanotti coreani pianisti d’oggi. Se non hai agganci con quel mondo manchera’ la simbiosi emotivo/ambientale. a me questo garba molto
Martin Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo 19 minuti fa, ferrocsm ha scritto: la si faceva andare avanti e indietro energicamente, fino a quando Ho fatto cose simili da preadolescente in poi, ma senza farmi vedere da nonna... 1
Guru Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo Io sono nato nel '68 e ho fatto appena in tempo a vedere il gabinetto "del cortile", nel senso che era utilizzato da tutti gli abitanti delle tre-quattro case vicine. Ricordo la stufa a legna, il "prete" usato per scaldare il letto, prima con le braci poi con un affare elettrico. Ricordo anche "la massa", ovvero il mucchio di letame bovino che si faceva nei pressi della stalla. Credo che in passato venisse utilizzato anche per tenere al caldo non so cosa. Ricordo che mio nonno materno, cavaliere di Vittorio Veneto classe 1897, aveva abitudini di altri tempi: quando lo sentivo "raschiare la gola" mia nonna si affrettava a urlargli di non sputare per terra, cosa che altrimenti avrebbe fatto Lei e suo marito si davano del voi. D'estate andavo dai miei nonni paterni, e partecipavo alla vita di campagna stando soprattutto con mia nonna. Al mattino si andava col cesto ad "alzare le uova", poi si dava da mangiare ai vari animali. Magari mia nonna tirava il collo a una gallina oppure dava una bastonata sulla nuca ad un coniglio, tutto davanti a me senza nessuna paura di traumatizzarmi. La gallina poi finiva nell'acqua bollente per essere spennata, mentre al coniglio, dopo aver fatto una precisa incisione, la nonna "cavava la camicia". L'unica cosa che non era concessa ai bambini era assistere all'uccisione del maiale. Questa era roba da uomini, mentre le donne si occupavano degli animali più piccoli. Ricordo i pomeriggi passati da lei, da solo o con altre donne, a preparare i tortellini, la sfoglia, o a pulire uno ad uno i fagiolini. 1
Panurge Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo 12 minuti fa, mozarteum ha scritto: manchera’ la simbiosi emotivo/ambientale. Ho appena sentito un Erlkonig suonato dalla Wang, raffiche di note che manco una mg 42, per riprendermi ho dovuto fare un bis con un frusciante Hoffmann 1 1
eccheqqua Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo 26 minuti fa, Panurge ha scritto: No, però aiutavo ad accoppare e spellare conigli idem, e stavo con il nonno quando tagliava la testa alle galline con l'accetta, per farci poi il brodo; e non sono cresciuto con istinti omicidi o con traumi infantili.
Questo è un messaggio popolare. Velvet Inviato 14 Marzo Questo è un messaggio popolare. Inviato 14 Marzo Qui qualcuno scambia la testimonianza per nostalgia. Nessuno vorrebbe tornare a vivere col cesso in cortile e la carbonella in camera, ma sono cose che, conoscendole, aiutano a capire la natura del mondo, dell'arte, dell'uomo più di 1000 video idioti su YouTube. D'altronde basta poco per tornare indietro di 100 anni, chiedete agli ucraini o ai gazawi. 3
mozarteum Inviato 14 Marzo Autore Inviato 14 Marzo 3 minuti fa, Panurge ha scritto: Ho appena sentito un Erlkonig suonato dalla Wang, raffiche di note che manco una mg 42, per riprendermi ho dovuto fare un bis con un frusciante Hoffmann Ce n’e’ uno di Kissin meraviglioso. Lui e’ del 1972, ma l’Urss era indietro di 20 anni, sicche’ e’ come se fosse nato nel 52
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