andpi65 Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo 2 minuti fa, UpTo11 ha scritto: Che i miei ricordi sono relativi agli anni '80. Sei un pupetto
Questo è un messaggio popolare. Panurge Inviato 14 Marzo Questo è un messaggio popolare. Inviato 14 Marzo @UpTo11 torna a giocare con i soldatini e non infastidire gli adulti. 5
Questo è un messaggio popolare. spersanti276 Inviato 14 Marzo Questo è un messaggio popolare. Inviato 14 Marzo Rimpiango molte cose degli anni '50 in cui sono nato ma non mai gli sganassoni di mio papà, tornato dal lavoro, per le (gravi) marachelle combinate e puntualmente denunciate da mia madre. Ero un discolaccio. Ma per rivederli ancora una volta me ne incasserei volentieri un fracco. 3
UpTo11 Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo 16 minuti fa, Panurge ha scritto: @UpTo11 torna a giocare con i soldatini e non infastidire gli adulti. Posso scegliere il dottore e l'infermiera invece dei soldatini?
extermination Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo Ricordo con nostalgia i danni che facevo nei campi di mio nonno coltivati a grano e granturco ed i dispetti che facevo in casa a mia nonna fascistoide. 1
andpi65 Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo 15 minuti fa, UpTo11 ha scritto: Posso scegliere il dottore e l'infermiera invece dei soldatini? Cominci ad essere vecchio pure per questo, se vuoi giocare fuori casa
UpTo11 Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo 1 minuto fa, andpi65 ha scritto: Cominci ad essere vecchio pure per questo se vuoi giocare fuori casa Appunto, lasciatemi sparare gli ultimi colpi in canna. Poi mi do anche io agli sterei .
bungalow bill Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo A Milano le vecchie case avevano il gabinetto esterno alla casa . Altrimenti usavi il vaso da notte nascosto sotto il letto .
Paolo 62 Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo 3 ore fa, piergiorgio ha scritto: gattini appena nati gettati nel pozzo nero di scarico della latrina Brutta abitudine. Di solito i gattini non voluti si affogavano in un secchio d'acqua. Ma c'è anche chi li abbandona dove ci sono predatori.
micfan71 Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo Mia madre, classe 1934, ultima di 10 figli, viveva in una casa in paese, a Persiceto, col bagno sull'ammezzato delle scale che dalla loggia portavano al primo piano. Si trattava di uno sgabuzzino angusto con una turca e il noto gancio appeso con i fogli di giornale. Ebbene, sia lei che un suo fratello, erano lettori compulsivi - all'epoca c'era la guerra e i libri non erano nella top ten delle cose da avere - e divoravano letteralmente ogni pagina che avesse dei caratteri stampati, tanto che prima di usare il foglio per la pratica a cui era deputato, lo leggevano avidamente, fronte e retro. Capitava così che restassero a metà di un interessante articolo o di un racconto breve, o al contrario che iniziassero a leggerlo ignorando il pregresso, e che si raccontassero il mancante a vicenda, ricostruendo la trama che si svelava un pezzo alla volta, come un puzzle che si mostra poco a poco. Una passione, la lettura, nata nei miasmi di una latrina, osteggiata perchè c'era altro da fare che perdere tempo in certe cose, e che - forse proprio per questo - non hanno mai abbandonato per il resto della loro vita.
Akla Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo 13 ore fa, mozarteum ha scritto: Ricordi d’infanzia nella casa di paese dei nonni paterni che ricordo enorme, con soffitti altissimi e stanze da letto fredde. Per andare in bagno bisognava attraversare la casa, era dall’altra parte. Sicche’ la nonna aveva sotto il letto il pitale per eventuali urgenze notturne. Il braciere serviva a dare un certo tepore ai piedi del letto. La grande cubatura e gli spifferi di antichi infissi in legno hanno evitato intossicazioni. La borsa d’acqua calda aiutava ad entrare nel letto. L’altarino con i santini e le immagini dei defunti e un paio di lumini accesi di sera. Osservavo tutto cio’ incuriosito e divertito, con quel sentimento puro d’infanzia che fa sembrare il mondo infinito e i nonni nati e stati sempre anziani. Mondo lontanissimo di mezzo secolo fa, con nessun punto di contatto con quello d’oggi. Studiando la storia una mutazione cosi’ rapida non si e’ mai registrata. E l’accelerazione tecnologica accorcera’ ancora di piu’ i tempi d’ulteriori mutazioni, questa volta anche antropologiche (temo, ma questo e’ un mio sentimento). W Bruckner Leggendo posso desumere che siamo nel film .l 'albero degli zokkoli. Inspirato alla vita vissuta...Più e meno tardo 1800. Primo 900.ante 1 guerra mondiale
JureAR Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo 1 ora fa, bungalow bill ha scritto: A Milano le vecchie case avevano il gabinetto esterno alla casa . Altrimenti usavi il vaso da notte nascosto sotto il letto . Poco fa a tutti è sfuggito, ma casa mia, del 1856, rimetto la foto ...ha i servizi esterni!! Il piano sotto, ha vano identico ed è catastato come "latrina". Ciapa
Akla Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo 5 minuti fa, JureAR ha scritto: Poco fa a tutti è sfuggito, ma casa mia, del 1856, rimetto la foto ...ha i servizi esterni!! Il piano sotto, ha vano identico ed è catastato come "latrina". Ciapa Molto vintage Classic. E il posto adatto per fare selfie per i woke social.
JohnLee Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo il Prete nel letto d'inverno, il nonno classe 1901 che teneva il mattone al caldo nella stufa 'economica' per scaldarsi i piedi quando tornava dalla campagna, lo stufato o il m inestrone che cuocevano tutto il giorno sulla medesima stufa... D'estate aprivi le finestre per il caldo e ti entrava nella stanza il tum-tum dei Landini testacalda parcheggiati alle rogge come pompe da irrigazione tutta la notte... altro che i subvùfer ! Ricordo la cerimonia per l'accensione, anzi la 'messa in moto', all'alba dallo zio. La cascina dove si erano rifugiati prima un aviatore Alleato (origini sconosciute: chi non parlava Italiano o Tedesco era genericamente 'un Francés') e poi nel '45 due Tedeschi sbandati che cercavano di tornare a casa. Il pazzo aveva rischiato di farsi far la pelle prima dai fascisti e poi dai partigiani per salvarla a dei ragazzi. Lui ragionava in modo semplice: uno di 20 anni non doveva crepare per una guerra, non importa il motivo 1
Martin Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo Oggi vedo con favore questi ricordi, ma all'epoca non vivevo bene l'effetto "case dei nonni". Mi pareva tutto vecchio, cadente, polveroso. In città erano sentori di muffa e naftalina coperti da un costante lezzo di cotture prolungate*. Al contrario ero affascinato dalle case con arredi moderni, colorati, spesso in stile "space-age". Venivo spesso affidato, da bimbo, a cugini che avevano una quindicina di anni si più e che vivevano appieno il loro passaggio dagli anni 60 ai 70. Musica, schitarrate, spaghettate e ritrovi interminabili a "casa di qualcuno". Probabilmente fu allora che mi inocularono il morbo covante dell'audiofilia. Da bimbetto ero affascinato da quel mondo di informalità, non vedevo l'ora di avere 20 anni per fare lo stesso, ma i tempi cambiarono prima. Quella che avevo visto da piccolo era già la "coda" di quel modo di essere. Dalla terza elementare alla terza media (dai preti) rincoglionii precocemente. Ripresi coscienza solo col lavoro "serio" dopo il servizio militare (e in parte durante lo stesso) * Ancora oggi a casa tollero gli odori di cucina solo il tempo necessario per mangiare. Nella classifica delle cose-no occupano il primo posto del podio assieme allo stendino in corridoio.
JureAR Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo @Akla faccio passerella sul terrazzo, in abbigliamento discinto, solo pantaloncini durante il giorno ( anche solo in boxer la notte), a qualsiasi sia la temperatura esterna, mi sono ben temprato grazie ai servizi esterni!! A cinquanta metri c'è la casa abitata dai miei genitori, di qualche anno più vecchia ma rifatta 35 anni fa', prima della ricostruzione, era abitata dai nonni materni, aveva il solo wc esterno, ma attiguo alla stalla, dentro c'era un asse di legno con apposito foro e coperchio pure in legno, il materiale organico umano ed altro finiva come tante altre abitazioni carsiche in un "vuotatoio" naturale infiltrando nelle cavità presenti nella roccia sottostante, arrivando filtrato e depurato nel percorso circa 180 metri più in basso.
Akla Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo 25 minuti fa, JureAR ha scritto: @Akla faccio passerella sul terrazzo, in abbigliamento discinto, solo pantaloncini durante il giorno ( anche solo in boxer la notte), a qualsiasi sia la temperatura esterna, mi sono ben temprato grazie ai servizi esterni!! A cinquanta metri c'è la casa abitata dai miei genitori, di qualche anno più vecchia ma rifatta 35 anni fa', prima della ricostruzione, era abitata dai nonni materni, aveva il solo wc esterno, ma attiguo alla stalla, dentro c'era un asse di legno con apposito foro e coperchio pure in legno, il materiale organico umano ed altro finiva come tante altre abitazioni carsiche in un "vuotatoio" naturale infiltrando nelle cavità presenti nella roccia sottostante, arrivando filtrato e depurato nel percorso circa 180 metri più in basso. Sussiste un divario temporale notevole. Il che giustifica il modus operandi.. Condividiamo le stesse passioni orologi e hi fi ma su piani temporali differenti... 1
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