Grodinsky Inviato 16 Marzo Inviato 16 Marzo Sarei curioso di conoscere le esperienze dei forumer in merito ad alcuni componenti che incidono, o almeno dovrebbero, nel caratterizzare l'impostazione sonora in un giradischi, non mi riferisco tanto alla testina ma piuttosto al plinto oppure al braccio. Gli appassionati si esercitano in particolare su alcuni giradischi come Lenco e Thorens, dove il plinto originale viene sostituito con un altro di solito molto più pesante. Ma è davvero così importante, e i cambiamenti sono necessariamente migliorativi ?
P.Bateman Inviato 17 Marzo Inviato 17 Marzo Il plinto interfaccia il giradischi con l'ambiente, perciò il risultato dipende da tanti fattori. Un buon plinto male non fa, ma a volte non è determinante. 1
Bazza Inviato 17 Marzo Inviato 17 Marzo @Grodinsky in linea teorica si, in pratica dipende anche dalla tua sensibilità... Io sui miei Lenco a 2 ho rifatto il telaio ( uno perche praticamente non lo aveva , l'altro perche amo i plinti precisi alla piastra..) e uno l'ho lasciato sul plinto originale. Imho suonano benissimo tutti e 3, sfumature ma niente più, IMHO e sempre IMHO.. 1
KIKO Inviato 17 Marzo Inviato 17 Marzo Non ritengo la cosa fondamentale, secondo me ci ha già pensato abbondantemente il costruttore. Per me un buon gira deve avere velocità precisa, peso di lettura corretto in base alla testina, antiskating corretto. I miei cavi phono del thorens 125 hanno 50 anni... 2
oscilloscopio Inviato 17 Marzo Inviato 17 Marzo Un buon braccio migliora il tracciamento della testina ed un plinto aiuta ad isolare da vibrazioni esterne ed a rendere più preciso il giradischi, ma se una macchina è ben progettata le eventuali differenze sono di minima entità. Sicuramente la differenza più evidente la fa la testina.
doremifasollasi Inviato 17 Marzo Inviato 17 Marzo @Grodinsky non ricordo dove l'ebbi visto, ma qualcuno appoggió semplicemente un motore Denon dp 3000 su delle molle ad aria che si usano sotto macchinari complessi e con tante vibrazioni, il braccio era esterno. Non mi pare una brutta idea a testimoniare che spesso mettiamo dentro dei cassoni un apparato meccanico che quando funziona vibra molto..certo da provare chissà..
Grodinsky Inviato 17 Marzo Autore Inviato 17 Marzo Ho posto il quesito per pura curiosità, ad esempio riguardo i giradischi con contro telaio flottante, credo che il primo sia stato l'AR xa e poi il Thorens td 150, in seguito soprattutto in Inghilterra sono stati costruiti una caterva di giradischi, a memoria i primi che vengono in mente : Sondex, Pink Triangle, Manticore Mantra, Systemdek, Heybrook, Walker, etc. Dalle foto gl'interni presentano differenze che non sembrano fondamentali, anzi sembrano tutti piuttosto simili. Cambiano le basi flottanti nela scelta del materiale: ferro stampato, fusioni in lega, pannelli in alveolare e se non sbaglio il Walker addirittura in mdf. Vabbe l'ho fatta troppo complicata, ho un paio di Thorens td 145, dei due uno ha il case abbastanza male in arnese ed è privo di coperchio. Incrociando questo con il fatto che mio padre, pur non essendo falegname in passato aggeggiava con il legno e per motivi vari si era trovato con una tavola di legno rosso poi abbandonata, dimenticata e ora ritrovata, ho deciso di recuperarla per l'occasione. Il mobile in sostanza ha le stesse misure dell'originale in esterno, ma è più robusto e si sviluppa all'ìinterno senza darlo a intendere. Quando ho finito faccio il confronto e vi dico se c'è differenza o meno. Per ora di certo c'è solo che vanno via tante ore
Bazza Inviato 18 Marzo Inviato 18 Marzo 14 ore fa, Grodinsky ha scritto: credo che il primo sia stato l'AR xa e poi il Thorens td 150 Non credo, le fono valige avevano praticamente tutte il gira su molle, il mio Lenco L70 è datato Marzo '61 e in origine è su molle.
viale249 Inviato 18 Marzo Inviato 18 Marzo Per esperienza diretta, elaborazione di un TD160, lo smorzamento fatto su plinto, telaio e controtelaio aveva sortito un deciso miglioramento. A scanso di equivoci sto parlando di sfumature, ma ben udibili. Ritengo che qualsiasi intervento su di un sistema che trasduce grazie a movimenti microscopici di uno stilo, porti ad un risultato: sul mio Gyro il mettere o meno il clamp si sente chiaramente...
andpi65 Inviato 18 Marzo Inviato 18 Marzo Il 17/03/2025 at 06:20, P.Bateman ha scritto: Un buon plinto male non fa, ma a volte non è determinante. Sarà! Io ho esperienze dirette un poco diverse partendo da un Lenco
oscilloscopio Inviato 18 Marzo Inviato 18 Marzo @andpi65 il Lenco di base era un giradischi economico che ben si presta ad eventuale upgrade con risultati significativi, su altre macchine se ben progettate i miglioramenti possono esserci ma meno evidenti.
andpi65 Inviato 18 Marzo Inviato 18 Marzo 7 minuti fa, oscilloscopio ha scritto: su altre macchine se ben progettate i miglioramenti possono esserci ma meno evidenti. I Garrard 301 o 401 , erano ben progettati Tito? Perchè anche lì la differenza la senti. 7 minuti fa, oscilloscopio ha scritto: il Lenco di base era un giradischi economico che ben si presta ad eventuale upgrade con risultati significativi Questo è poco ma sicuro , soprattutto l'ultima che hai detto Credo che il discorso plinto sia più importate ( a livello sonico intendo) se parliamo di trazione a puleggia o trazione diretta, un pò meno con un trazione a cinghia.
oscilloscopio Inviato 18 Marzo Inviato 18 Marzo 23 minuti fa, andpi65 ha scritto: Garrard 301 o 401 , erano ben progettati Tito? Perchè anche lì la differenza la senti. Mah...già li vorrei sentire un confronto in parallelo... 24 minuti fa, andpi65 ha scritto: Credo che il discorso plinto sia più importate ( a livello sonico intendo) se parliamo di trazione a puleggia o trazione diretta, un pò meno con un trazione a cinghia. Secondo me non dipende dal tipo di trazione quanto proprio dal progetto e dai materiali utilizzati.
Grodinsky Inviato 18 Marzo Autore Inviato 18 Marzo @Bazza direi si tratti di sistemi di sospensione diversi, l' Ar ha un contro supporto flottante è diverso dai Lenco,
Grodinsky Inviato 18 Marzo Autore Inviato 18 Marzo @oscilloscopio non so come si collocassero i Lenco rispetto al thorens seri td16.. . almeno come fascia di prezzo. Ma a parte il braccio, l' economia si percepisce anche lì : supporto in plastica stampata per il braccio, lamiera del piano sottile che tende a flettere, coperchio con aggancio fragile....
plinth art Inviato 18 Marzo Inviato 18 Marzo Diciamo che i telai flottanti risentono molto meno del plinto, visto l’isolamento dello stesso alla base.. gli altri risentono e come della tipologia e dei materiali del plinto.. pensate a rega che ha in catalogo una base da attaccare al muro per le risonanze..
Moderatori BEST-GROOVE Inviato 18 Marzo Moderatori Inviato 18 Marzo 3 ore fa, viale249 ha scritto: sul mio Gyro il mettere o meno il clamp si sente chiaramente... Mettici il bluetac appieno sotto il telaio e inspessisci il plexy con uno più spesso come feci sul mio più di 20 anni fa grazie ad una intuizione se non hai l'SE e migliori ulteriormente.
oscilloscopio Inviato 18 Marzo Inviato 18 Marzo @Grodinsky Lenco era un gira economico però con un ottimo motore, perno e piatto quindi ben si presta ad ulteriori modifiche. Anche Thorens utilizzava molta plastica nei bracci anche se comunque erano bracci onesti, però per avere veramente dei buoni giradischi dovevi orientarti sul 160 super (venduto senza braccio) o i vari 124 125 ecc. I 165 e 166 erano macchine discrete ma nulla di eclatante, non parliamo poi dei 104,105 e 115 che erano veramente economici (a mio parere molto peggio di un Lenco normale).
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