widemediaphotography Inviato 7 Maggio Inviato 7 Maggio Il 06/05/2025 at 09:59, Dubleu ha scritto: Da me ho avuto un buon risultato Però anche i cavi USB mi danno risultati. Il fine tuning in generale è accettato bene, spesso rispetto a ciò che uso da anni,e prove sono peggiorative o inutili. Anche il contesto d'inserimento vuol dire molto. Chi compra di norma prova molto e non accetta il poco o nullo risultato. Il Cavo USB non ha nessuna possibilità di arginare gli eventuali problemi che possono trasmettersi attraverso la porta USB e ti spiego i perché. I problemi noti sono di 2 tipi: 1) Loop di Terra 2) Di sistema Siccome senza il polo GND il cavo USB non può funzionare, il polo GND trasmette gli eventuali problemi di Ground Loopback, anche scollegando il polo 5V del relativo pin. I disturbi di sistema sono dovuti, al processore, ventole, alimentatori, GPU, mouse, display, monitor, disturbi RFI/EMI. Questi sono veicolati attraverso i 4 poli del cavo USB, il quale al massimo potrebbe essere ben schermato, evitando di emettere o di ricevere disturbi dall'ambiente circostante, ma non ha capacità di estinguere i disturbi che provengono dallo streamer/pc. Pertanto tutto è demandato alla capacità di refrattarietà del DAC verso questi disturbi. 1
Gerardo61 Inviato 8 Maggio Autore Inviato 8 Maggio 8 ore fa, widemediaphotography ha scritto: Pertanto tutto è demandato alla capacità di refrattarietà del DAC verso questi disturbi Esatto! Per questo qualche produttore utilizza l'isolamento galvanico della porta USB 😉 1
widemediaphotography Inviato 8 Maggio Inviato 8 Maggio 4 ore fa, Gerardo61 ha scritto: Esatto! Per questo qualche produttore utilizza l'isolamento galvanico della porta USB 😉 Infatti, basta verificare le misure del tuo Holo Cyan per accorgersi che il rumore sta alla stratosferica quota di -160db! 1
giacomino Inviato 1 Luglio Inviato 1 Luglio Non ricordo se sono già intervenuto!! Comunque per me è NO !!😂🤝🏼
zigirmato Inviato 11 Luglio Inviato 11 Luglio Il 20/06/2025 at 22:37, Antonino ha scritto: Per quanto riguarda la sincronizzazione, direi che è vero , perché avevo un interfaccia DDC " non questa del video" comunque effettivamente ho avuto modo di costatare una migliore sincronizzazione usandola in coassiale con un lettore CD. Praticamente, collegando il lettore CD " in coassiale" al Dac non funzionano, mentre invece collegata all' interfaccia e poi al Dac funzionava perfettamente.
imaginator Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio Il 07/05/2025 at 22:52, widemediaphotography ha scritto: Il Cavo USB non ha nessuna possibilità di arginare gli eventuali problemi che possono trasmettersi attraverso la porta USB e ti spiego i perché. I problemi noti sono di 2 tipi: 1) Loop di Terra 2) Di sistema Siccome senza il polo GND il cavo USB non può funzionare, il polo GND trasmette gli eventuali problemi di Ground Loopback, anche scollegando il polo 5V del relativo pin. I disturbi di sistema sono dovuti, al processore, ventole, alimentatori, GPU, mouse, display, monitor, disturbi RFI/EMI. Questi sono veicolati attraverso i 4 poli del cavo USB, il quale al massimo potrebbe essere ben schermato, evitando di emettere o di ricevere disturbi dall'ambiente circostante, ma non ha capacità di estinguere i disturbi che provengono dallo streamer/pc. Pertanto tutto è demandato alla capacità di refrattarietà del DAC verso questi disturbi. Esistono cavi USB che,oltre ad un avere un’ efficace schermatura, scaricano a terra eventuali disturbi attraverso un ulteriore cavo che va collegato alla terra dell’impianto o a una groundbox., questi non dovrebbero essere funzionali ad eliminare eventuali disturbi residui migliorando il risultato?
widemediaphotography Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio 1 ora fa, imaginator ha scritto: Esistono cavi USB che,oltre ad un avere un’ efficace schermatura, scaricano a terra eventuali disturbi attraverso un ulteriore cavo che va collegato alla terra dell’impianto o a una groundbox., questi non dovrebbero essere funzionali ad eliminare eventuali disturbi residui migliorando il risultato? Se per questo troverai cavi USB ottici, usati nei sistemi VR che in teoria combinano i punti di forza delle 2 tecnologie. Una ricerca su ASR forum può farti giungere a qualche link. La tua domanda tocca un aspetto discusso molteplici volte anche da queste parti. In teoria, l'idea di un cavo USB con schermatura avanzata e un ulteriore conduttore per la messa a terra dei disturbi indotti, collegato a un punto di riferimento a bassa impedenza come la terra dell'impianto o una groundbox, è concettualmente coerente, ma che tuttavia nella pratica risulta perfettamente inutile. È fondamentale considerare la natura intrinseca della connessione USB. Originariamente concepita per il trasferimento dati tra periferiche informatiche, questa tecnologia è ampiamente adottata nella progettazione dei DAC nella sua modalità asincrona, proprio per la sua efficacia nel gestire e recuperare eventuali problematiche come il jitter e il rumore residuo. Numerosi DAC, indipendentemente dalla fascia di prezzo, sono dotati di circuitazioni interne capaci di ripulire il segnale digitale in modo estremamente efficace, eliminando eventuali disturbi di EMI/RFI, loop di massa o altri artefatti che potrebbero manifestarsi lungo il percorso di trasmissione. Se così non fosse, e le problematiche legate alla trasmissione digitale fossero prevalentemente dipendenti dalla qualità del cablaggio, la scelta predominante da parte dei produttori di DAC si orienterebbe naturalmente verso interfacce a fibra ottica, che intrinsecamente isolano il segnale da ogni i disturbo elettrico, RFI e dai loop di terra/massa. Pertanto, anziché concentrarsi eccessivamente su soluzioni di cablaggio che potrebbero risultare meramente strumentali in termini di miglioramento effettivo, è preferibile privilegiare la scelta di DAC di qualità. Un apparecchio ben ingegnerizzato è in grado di garantire un'eccellente riproduzione. In definitiva, investire in un DAC che possa definirsi tale, anche a un costo accessibile, rappresenta solitamente la soluzione ottenere un risultato sonoro ottimale, senza addentrarsi nelle promesse audiofile di apparecchi di dubbia efficacia. Personalmente posso parlarti di smsl DO300, di RME ADI 2/4 pro, e di ToppingD90III,( ma anche altri), altri qui potranno illustrarti ulteriori DAC con queste capacità. Poi esiste un mondo a se costituito da HQPlayer, spesso unito ad un endpoint, che di fatto migliora le possibilità di un moderno DAC spingendo la capacità computazionale oltre i limiti dei CIP DAC odierni. 1 1
VIPKEKKO2011 Inviato 17 Luglio Inviato 17 Luglio reclocker USB possono effettivamente apportare benefici udibili, ma la loro reale utilità dipende molto dal contesto specifico del sistema in cui vengono inseriti. Questi dispositivi non fanno miracoli, ma agiscono in un ambito critico: la qualità del segnale digitale USB in ingresso al DAC. Il loro compito è quello di "rigenerare" il segnale, stabilizzarne il clock, isolare elettricamente le masse tra i dispositivi e ridurre il jitter e il rumore ad alta frequenza, spesso causati da computer o streamer meno raffinati dal punto di vista elettrico. In pratica, un reclocker riceve il segnale USB in ingresso, lo riallinea temporalmente attraverso un proprio clock interno di precisione, isola elettricamente le linee dati e di massa, e lo invia nuovamente al DAC in forma più “pulita” e coerente. Questo processo può tradursi in un suono più naturale, maggiore silenzio di fondo, microdinamica più evidente e un senso di spazio più articolato. Tuttavia, non tutti i sistemi ne traggono beneficio. Se si dispone di un DAC moderno con interfaccia USB ben progettata (come ad esempio il RME ADI-2 DAC FS, il Chord Qutest o DAC con isolamento galvanico e clock asincrono interni), il vantaggio di un reclocker può essere molto marginale o addirittura nullo. Questi DAC infatti rigettano il clock della sorgente e utilizzano il proprio master clock interno, il che rende irrilevanti molte delle imperfezioni provenienti dalla sorgente. Al contrario, in impianti dove il computer è la sorgente principale, o dove il DAC ha un’interfaccia USB non particolarmente curata (tipica di modelli più economici o più datati), l’inserimento di un reclocker può rappresentare un miglioramento sonoro netto, soprattutto in termini di riduzione della “grana digitale”, maggiore fluidità e minore affaticamento all’ascolto. In conclusione, un reclocker USB non è un accessorio “universale”, ma un componente mirato, da valutare in base alle caratteristiche del DAC, della sorgente e della sensibilità complessiva dell’impianto. Se il sistema è già molto trasparente e ben progettato a monte, il reclocker potrebbe rivelarsi superfluo. Se invece esistono colli di bottiglia a livello digitale, può essere una soluzione efficace e non invasiva per ottenere un suono più naturale e raffinato.
glicioto Inviato 17 Luglio Inviato 17 Luglio Si sta forse mischiando la questione del reclocking e dell'isolamento galvanico. Io non sperimentato il primo, ma sono dovuto intervenire sul secondo aspetto. Proprio con il DAC RME ADI-2 DAC FS che reputo ottimo soprattutto se preso usato. Collegato ad un INTEL NUC mi dava grossi problemi di ground loop, mentre collegato ad altri PC non ne risentiva. Evidentemente quel NUC non è molto pulito. Fortunatamente ho risolto con un piccolo isolatore galvanico preso su Amazon a pochi soldi...nulla di audiofilo. Ciao!
dover Inviato 20 Luglio Inviato 20 Luglio Ho letto con interesse tutto il thread. Resta però la domanda nell'aria (tipo "il re è nudo")... I dac ormai da molti anni sono praticamente tutti asincroni. Il segnale in ingresso è temporizzato dal master clock del dac (che "schiavizza" la sorgente). Qualcuno potrebbe cortesemente spiegarmi di cosa effettivamente stiamo parlando? Di temporizzare un segnale in maniera superlativa che poi tanto viene ritemporizzato dal dac che se ne "sbatte" del clock a monte? Per capire neh... 1
Ggr Inviato 21 Luglio Inviato 21 Luglio 13 ore fa, dover ha scritto: temporizzare un segnale in maniera superlativa che poi tanto viene ritemporizzato dal dac che se ne "sbatte" del clock a monte? Per capire neh... Ia sostanza è li...come la risposta. 🙂
widemediaphotography Inviato 22 Luglio Inviato 22 Luglio @VIPKEKKO2011 Lo standard USB Audio opera, nella quasi totalità dei casi, in modalità asincrona. Ciò implica che un reclocker USB non può stabilizzare alcun clock, poiché la trasmissione non include un clock di riferimento: il clock master risiede all’interno del DAC stesso. Al massimo, tali dispositivi possono svolgere la funzione di isolatori galvanici, compito che, come già ampiamente illustrato, è svolto in modo eccellente dai DAC moderni del costo di qualche centinaio di euro. 1
VIPKEKKO2011 Inviato 22 Luglio Inviato 22 Luglio 15 ore fa, widemediaphotography ha scritto: @VIPKEKKO2011 Lo standard USB Audio opera, nella quasi totalità dei casi, in modalità asincrona. Ciò implica che un reclocker USB non può stabilizzare alcun clock, poiché la trasmissione non include un clock di riferimento: il clock master risiede all’interno del DAC stesso. Al massimo, tali dispositivi possono svolgere la funzione di isolatori galvanici, compito che, come già ampiamente illustrato, è svolto in modo eccellente dai DAC moderni del costo di qualche centinaio di euro. Capisco il tuo intervento e, sul piano puramente teorico, non ho nulla da eccepire: hai descritto correttamente il funzionamento del protocollo USB Audio in modalità asincrona, così come lo troviamo nei white paper o nei manuali di implementazione. Tuttavia, mi permetto di sottolineare che la realtà dell’ascolto – e del progetto elettroacustico – non sempre si esaurisce nella teoria di protocollo. La mia osservazione, infatti, non intendeva sostenere che un reclocker USB “stabilizzi” un clock che nel flusso USB asincrono non c’è – concetto che, credimi, do per acquisito – ma piuttosto che alcuni dispositivi di rigenerazione USB, impropriamente chiamati “reclocker”, possono agire su altri fattori critici, come: rumore condotto o irradiato sulla linea USB (soprattutto se la sorgente è un PC da scrivania o un NAS); accoppiamenti indesiderati di massa tra sorgente e DAC; interferenze ad alta frequenza capaci di influenzare la sezione d’ingresso del DAC, anche quando il master clock è interno. Queste variabili non si leggono nei protocolli, ma si ascoltano – e in alcuni contesti si misurano pure. Che poi molti DAC moderni abbiano già un’ottima implementazione USB è vero, e l’ho già evidenziato. Ma dire che nessun reclocker USB abbia senso solo perché il protocollo è asincrono è, permettimi, una semplificazione che rischia di ignorare il contesto elettromagnetico reale in cui i dispositivi operano. E se un accessorio migliora udibilmente la resa di un impianto – senza miracoli né auto-suggestione – forse vale la pena sospendere per un attimo la teoria e lasciare parlare anche l’esperienza.
nebraska Inviato 28 Luglio Inviato 28 Luglio a casa di un caro amico che ha preso un ideon ho avvertito un miglioramento nella separazione degli strumenti e una maggiore ariosità, il suono era un po' più bello insomma...vale la spesa... non lo so ....io non ce l'ho :-)
stefano_mbp Inviato 28 Luglio Inviato 28 Luglio Il 22/7/2025 at 18:07, VIPKEKKO2011 ha scritto: ma piuttosto che alcuni dispositivi di rigenerazione USB, impropriamente chiamati “reclocker”, possono agire su altri fattori critici Peggio mi sento … effetti collaterali fuori controllo …
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