Jarvis Inviato 4 Aprile Inviato 4 Aprile Innanzitutto bisogna partire capendo come si è arrivati a stabilire il 20 % per l'UE. Qual'e' la logica. Il ragionamento parte dal deficit commerciale che è pari nel caso Ue Usa a circa 236 miliardi di dollari, che diviso per il totale del valore importazioni Usa provenienti UE ( 606 miliardi circa) porta a 0,39 ossia al 39 per cento. Dividendo per 2 si ottiene il dazio del 20 per cento arrotondando per eccesso. La logica, per così dire politicamente creativa rispetto alla teoria economica più diffusa dei vantaggi comparati, è quella che non è giusto che gli Usa esportino meno di quello che importano dai vari paesi. Quindi a fronte del deficit della bilancia commerciale si mettono i dazi calcolati come dicevo sopra. La cosa molto discutibile è che se un paese importa tessuti italiani ed esporta chitarre Fender, per esempio, è perché l'Italia è capace a fare bei tessuti e gli Usa le chitarre. Si parla di vantaggi comparati, minor costi ma anche assenza talvolta del fattore natura ( si pensi al mangono alle banane che noi italiani importiamo così come importiamo il gas perché non ci sono sul territorio o non ce ne sonona sufficienza). Quindi questa cosa che un paese come gli Usa si metta inntesta che dovrebbe esportare non menondi quanto importa è unnobiettivo politico, ma non è " scritto" da nessuna parte a livello economico, cioè non è detto chenle condizioni ci siano. Rimane poi da vedere come il maggior gettito erariale Usa derivante dai dazi verrà utilizzato. Per quali spese a vantaggio di chi. C'è la questione delle multinazionali Usa come Nike che produce in Asia. Quindi anche questebimprese americane sono considerate traditrici da Trump e danneggiate. Infine è da capire se è corretto definire worst offenders l'UE o altri paesi. Se uno stato esporta di più è perché fa bene. Certo la politica vergognosa dei salari in Italia ha favorito l'arricchimento di imprese del made in Italy sostenute dalla politica bipartisan. Le stesse che con la lira chiedevano e ottenevano la svalutazione per poter esportare. Sotto questo aspetto mi fa piacere la bastonata di Trump anche se poi temo sarà un'ulteriore scusa per non alzare i salari e distruggere il ceto medio già martoriato. Infine c'è il nodo dei dazi Ue a risposta. Bisognerà riflettere molto bene se applicarli in risposta. Rifletterci molto attentamente perché la cosa non è affatto scontata ma non voglio dilungarmi
extermination Inviato 4 Aprile Inviato 4 Aprile 2 minuti fa, Jarvis ha scritto: Le stesse che con la lira chiedevano e ottenevano la svalutazione per poter esportare. Ma certo! Per compensare svaluteremo l’Euro del 20%;Ah già , ieri il cambio usd euro era a 0,90 ( 0,90 euro per un dollaro)
fabbe Inviato 4 Aprile Inviato 4 Aprile Farà anche bene sull'economia Statunitense, ma ieri Nasdaq -6% e Stellantis ha lasciato a casa, anche se temporaneamente, 900 dipendenti.
iBan69 Inviato 4 Aprile Inviato 4 Aprile I dazi non fanno bene a nessuno, né all’America né al resto del mondo. La politica economica di Trump è solo frutto di una politica populista, fatta di ignoranza e ragionamenti semplicistici che qualsiasi economista è in grado di dimostrare inefficace e deleteria, per chi la fa e chi la subisce.
maurodg65 Inviato 4 Aprile Inviato 4 Aprile 49 minuti fa, Pier Angelo ha scritto: Ma credo che liberismo e libera circolazione delle merci siano due cose completamente differenti. Sono strettamente correlate ed imprescindibili una dall’altra.
fabbe Inviato 4 Aprile Inviato 4 Aprile Comunque non posso non riconoscere le problematiche che porta all'economia locale la globalizzazione e l'invasione di prodotti low cost da alcuni paesi. Abito a Viareggio, 60000 anime. Bene, ci sono almeno 3 grandi negozi cinesi che vendono di tutto, sempre pieni di clienti. Zona mercato invaso da negozietti pakistani e cinesi. Ma dove vogliamo andare? 1
maurodg65 Inviato 4 Aprile Inviato 4 Aprile 30 minuti fa, ferdydurke ha scritto: Boicottare i prodotti USA non ha nulla a che fare con il liberismo (che ho sempre amato), boicottare gli USA è un atto politico, capisci la differenza? Boicottare i prodotti USA è una puttanata inutile ed impossibile realmente da realizzare se non per soddisfare la propria smania ideologica e riempirsi la bocca quindi non per difendere un Presidente ed il suo Vice, che sono improbabili anche come posteggiatori.
Velvet Inviato 4 Aprile Inviato 4 Aprile L'unica borsa ad aprire in rialzo oggi è quella russa. A buon intenditore poche parole.
iBan69 Inviato 4 Aprile Inviato 4 Aprile Senza un sostegno da parte del governo, molte aziende italiane, soffriranno, soprattutto le piccole e medie, ovvero quelle che non hanno la capacità di delocalizzare o trovare mercati sostitutivi a breve termine. Ovviamente, tutto questo si rifletterà sulla produzione, i costi e sui posti di lavoro, creando un spirale recessionistica. Cosa possiamo fare noi nel nostro piccolo? Beh, comprare italiano sicuramente e non americano.
fabbe Inviato 4 Aprile Inviato 4 Aprile Devo dire che tutto questo è una lezione per il futuro. Sia dal punto di vista economico che della protezione dei nostri territori.
iBan69 Inviato 4 Aprile Inviato 4 Aprile Adesso, Velvet ha scritto: L'unica borsa ad aprire in rialzo oggi è quella russa. A buon intenditore poche parole. L’amico Putin, non è stato toccato da Trump. Vedete voi …
ferrocsm Inviato 4 Aprile Inviato 4 Aprile 18 minuti fa, fabbe ha scritto: Ma dove vogliamo andare? E secondo te nel 2025 la politica corretta in economie, in settori industriali, agricoli, strettamente interconnesi tra di loro è quella di imporre dazi? Ragioniamo ancora come negli anni 70-80 quando allora si criticavano i giapponesi buoni solo a copiare ciò che facevamo noi? I nostri più temibili competitor sono appunto i cinesi, ma io che proprio non sono nessuno mai imporrei dei dazi. Dove vogliamo andare? Personalmente voglio andare in tutti i mercati dove ci sia spazio per tutti, buoni o meno buoni tutti insieme e poi ce la giochiamo, senza che ci sia un pagliaccio a imporre dazi.
Velvet Inviato 4 Aprile Inviato 4 Aprile 1 minuto fa, iBan69 ha scritto: L’amico Putin, non è stato toccato da Trump. Appunto, l'amico Putin, in guerra con l'Europa e sotto dazi per richiesta americana ora è diventato interlocutore privilegiato. Il disturbo bipolare al potere. 1
iBan69 Inviato 4 Aprile Inviato 4 Aprile 1 minuto fa, Velvet ha scritto: Appunto, l'amico Putin, in guerra con l'Europa e sotto dazi per richiesta americana ora è diventato interlocutore privilegiato. Il disturbo bipolare al potere. o spartizione del mondo? 1
iBan69 Inviato 4 Aprile Inviato 4 Aprile La Casa Bianca ha spiegato che la Russia è stata esclusa dai dazi perché le sanzioni «precludono qualsiasi commercio significativo». Ma resta uno squilibrio di 2,5 miliardi che aiuta Mosca. Lo stesso vale per Corea del Nord, Bielorussia e Cuba
maurodg65 Inviato 4 Aprile Inviato 4 Aprile 1 ora fa, extermination ha scritto: Declinerei meglio; quando “un folle”. Va bene, ma non cambia nulla rispetto al ragionamento fatto.
fabbe Inviato 4 Aprile Inviato 4 Aprile @ferrocsm non è così facile dare una risposta. Vedi, l'esempio che ho fatto cosa sta portando; ad una concorrenza sleale, mettendo a rischio il commercio locale. Tantissimi piccoli negozi hanno chiuso perché le persone, sempre più povere, scelgono prodotti cinesi pur sapendo che spesso sono di bassa qualità.
Enrico VIII Inviato 4 Aprile Autore Inviato 4 Aprile 24 minuti fa, fabbe ha scritto: Comunque non posso non riconoscere le problematiche che porta all'economia locale la globalizzazione e l'invasione di prodotti low cost da alcuni paesi. Questo è vero ed è il caso in cui anch'io auspico pesanti dazi, ma è diverso. Trattasi di concorrenza sleale e con aiuti di Stato illimitati. Un dumping mai visto nella storia, e non è la stessa cosa di Europa, Canada o Messico (in quest'ultimo Paese sono proprio gli americani ad aver deciso di impiantare fabbriche per approfittare di manodopera a basso costo).
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