iBan69 Inviato 8 Aprile Inviato 8 Aprile Buongiorno, posto qui una serie di interessanti articoli su internet e social, pubblicati dal Corriere della Sera, in più puntate. Materiale su cui riflettere e, ahimè, iniziare a preoccuparci. Internet, da «dono di Dio» a pericolo per la democrazia: cosa è andato storto? di Riccardo Luna La rete e il web dovevano servire ad «abbattere muri e costruire ponti», Rita Levi Montalcini definiva Internet la più grande invenzione del '900. Ma oggi si è trasformato nel più insidioso strumento per picconare le democrazie. Quand’è, precisamente, che la storia è cambiata? https://www.corriere.it/tecnologia/25_marzo_10/internet-da-dono-di-dio-a-pericolo-per-la-democrazia-cosa-e-andato-storto-55a783fe-13fc-4a66-bcc8-e2918a492xlk.shtml 2
iBan69 Inviato 8 Aprile Autore Inviato 8 Aprile Facebook, da accogliente ritrovo di vecchi amici a luogo di «distorsione collettiva della realtà»: cosa è andato storto di Riccardo Luna In origine era un luogo piacevole, dove imperava la gentilezza (del resto si era tra amici). La rivoluzione inizia con l'arrivo diSheryl Sandberg. Poi l'introduzione dei Like e infine il colpo di grazia: l'EdgeRank, «la formula che lo rende ancora più intrigante» e una vetrina sul mondo sempre più distorta. https://www.corriere.it/tecnologia/25_marzo_17/facebook-da-accogliente-ritrovo-di-vecchi-amici-a-luogo-di-distorsione-collettiva-della-realta-cosa-e-andato-storto-de1ecdc0-428a-4644-9403-327392b17xlk.shtml
iBan69 Inviato 8 Aprile Autore Inviato 8 Aprile Il business della rabbia: da TikTok a Facebook, quando l'algoritmo gioca con il nostro cervello. Cosa è andato storto? di Riccardo Luna Engagement e dopamina: le bugie non le ha inventate Mark Zuckerberg, il problema è che le «verità alternative» vengono automaticamente spinte, favorite e rilanciate dagli algoritmi dei social. Perché aumentano la«partecipazione» degli utenti più di una cosa vera, noiosamente vera. https://www.corriere.it/tecnologia/25_marzo_24/il-business-della-rabbia-da-tiktok-a-facebook-quando-l-algoritmo-gioca-con-il-nostro-cervello-cosa-e-andato-storto-08b8e118-032a-4fc5-8e22-4cd6a2a83xlk.shtml
iBan69 Inviato 8 Aprile Autore Inviato 8 Aprile Cosi il vento di Facebook ha alimentato il populismo. Cosa è andato storto? di Riccardo Luna Dal massacro dei rohingya in Myanmar alla «guerra algoritmica cognitiva»: il nuovo algoritmo sul social di Zuckerberg doveva incoraggiare «le interazioni sociali più significative» ma è diventato un pericolo per la democrazia. https://www.corriere.it/tecnologia/25_marzo_31/cosi-il-vento-di-facebook-ha-alimentato-il-populismo-cosa-e-andato-storto-705edb42-8b15-4cc5-84f4-432e905c1xlk.shtml
iBan69 Inviato 8 Aprile Autore Inviato 8 Aprile Instagram è diventato uno strumento di generazione di ansia negli adolescenti: cosa è andato storto? di Riccardo Luna Mentre eravamo concentrati sul dilagare delle fake news su Facebook, l'algoritmo del social fotografico ha «imparato» ad attrarre l'attenzione di giovani e giovanissimi. La rabbia, su di loro, non funziona. Per conquistare quella generazione si doveva puntare sul corpo nel momento della vita in cui si trasforma ogni giorno. E la salute mentale è finita in secondo piano. https://www.corriere.it/tecnologia/25_aprile_07/instagram-e-diventato-uno-strumento-di-generazione-di-ansia-negli-adolescenti-cosa-e-andato-storto-8636e6e2-1441-4fb3-8b1a-23e78e829xlk.shtml
mozarteum Inviato 8 Aprile Inviato 8 Aprile Un effetto indesiderato grave e’ l’incremento del rumore di fondo del vivere quotidiano. Bersagliati da notizie vere o false, commenti raffinati o il piu’ delle volte dozzinali, con caduta verticale della lettura dei libri, tutto questo genera un chicchiericcio reale o virtuale insopportabile. Devo dire a disonor del vero che concorre a questo rumore di fondo anche la tuttologia wilipardica
Phil966 Inviato 8 Aprile Inviato 8 Aprile Io dopo averne fatto un uso moderato per un po' di anni ho deciso da circa sei mesi di eliminare tutto, niente più account facebook, instagram, google, youtube, tik tok mai avuto e ho fatto fuori anche amazon Purtroppo trovo tristissime tutte queste persone sempre perennemente con il telefono in mano, per me è andato tutto storto e gli influencer potrebbero morire tutti di fame La mia riposta è riferita al mondo social 1
maurodg65 Inviato 8 Aprile Inviato 8 Aprile La rete resta comunque uno strumento e, come qualsiasi altro strumento, gli effetti dipendono da come lo si utilizza. Le armi si possono usare per difendersi o per farsi difendere, oppure possono essere usate per delinquere e magari anche uccidere arbitrariamente, interrogarsi sul fatto che le armi siano buone o cattive ha un senso? Interrogarsi su come regolarne l’accesso ad esse invece lo ha, ma avrebbe senso pensare di mettere dei filtri ed escludere una moltitudine di persone dall’accesso alla rete? Lo fanno già Cina, Russia, Iran, Corea e tutte le dittature e le autocrazia, vogliamo essere liberi di scegliere se drogarci o se ubriacarci o se fumare, ma ci interroghiamo realmente sulla libertà di accesso alla rete perché oggi non ci piacciono le scelte politiche che spesso la rete ha aiutato a generare? 1
Paolo 62 Inviato 8 Aprile Inviato 8 Aprile Internet non è un luogo di democrazia regolamentato. Vince chi prende più like, in pratica chi fa guadagnare di più i padroni dei social. E allora cosa fare: chiuderli tutti? Impossibile. Dovrebbe essere meno stupida la gente e imparare a non fidarsene visto che spesso sono luoghi di propaganda. Vanno bene per discutere di argomenti non politici, come la tecnica.
iBan69 Inviato 8 Aprile Autore Inviato 8 Aprile @maurodg65 secondo me tu non hai letto gli articoli. La politica non c’entra. Sono i rischi che un uso sbagliato, distorto, manipolato di internet e social mettono a rischio la nostra stessa libertà. E poi, i minori, da chi dovrebbero essere protetti? O vogliamo che in nome di presunta ma distorta libertà, siano esposti e manipolati dalla pattumiera che si trova sul web?
maurodg65 Inviato 8 Aprile Inviato 8 Aprile 4 minuti fa, iBan69 ha scritto: @maurodg65 secondo me tu non hai letto gli articoli. La politica non c’entra. Sono i rischi che un uso sbagliato, distorto, manipolato di internet e social mettono a rischio la nostra stessa libertà. E poi, i minori, da chi dovrebbero essere protetti? O vogliamo che in nome di presunta ma distorta libertà, siano esposti e manipolati dalla pattumiera che si trova sul web? Certo, quindi quello che chiedi è un controllo della rete, di fatto esistono già degli strumenti di controllo ma tu vorresti implementarli? La libertà quanto è distorta e soprattuto quanto deve essere limitata in nome della democrazia? E chi decide i limiti e controlla il rispetto degli stessi? Chi dovrebbe essere il controllore?
Savgal Inviato 8 Aprile Inviato 8 Aprile L'articolo di Riccardo Luna di oggi su i minori ed Instagram penso di pubblicarlo sulla bacheca del registro elettronico della scuola. Spero che l'autore mi perdoni. 1
Paolo 62 Inviato 8 Aprile Inviato 8 Aprile Quel che ha rovinato Internet sono i soldi. E' successo anche con la TV commerciale in America. Quando hanno visto le caxxate che trasmettevano un padre della TV, forse Sarnoff, ha detto che se l'avesse saputo prima non ci avrebbe lavorato.
LUIGI64 Inviato 8 Aprile Inviato 8 Aprile 27 minuti fa, mozarteum ha scritto: tuttologia Wikipardika Forum e Social, sono le platee preferite da questi soggetti. Cosa non farebbero per essere apprezzati, approvati e applauditi dal pubblico virtuale
maurodg65 Inviato 8 Aprile Inviato 8 Aprile @iBan69 Qui cosa c’entra la rete? Cosa c’entrano i social ed internet? “…Qualche giorno fa sulla bacheca digitale interna di Google è apparso un messaggio che fotografa benissimo lo sconcerto che tanti avvertono. É apparso dopo che nel giro di qualche giorno Google ha ribattezzato, sulle sue mappe, «Golfo d’America» il Golfo del Messico, come ordinato dal presidente degli Stati Uniti; e cancellato i programmi di inclusione delle minoranze, come auspicato dal presidente degli Stati Uniti; e infine rimosso lo storico divieto - che si era autoimposto - di utilizzare l’intelligenza artificiale per scopi militari, aprendo ad una collaborazione con il Pentagono, il dipartimento della Difesa. Tutto nel giro di una settimana. Una svolta apparentemente netta per l’azienda che anni fa si era presentata al mondo con il motto «don’t be evil», non fare il cattivo. Il motto ufficiale è cambiato da un po’ ma l’accelerazione dei giorni scorsi faceva impressione lo stesso. Al chè uno dei 180 mila dipendenti dell’azienda di Mountain View è andato sulla bacheca interna - Memegen, un generatore di meme aziendali -, ha postato l’immagine di un soldato nazista e ha chiesto: «Siamo diventati noi i cattivi?». …”
Xabaras Inviato 8 Aprile Inviato 8 Aprile A mio parere a rovinare tutto sono stati gli Iphone e la conseguente diffusione capillare degli smartphone. Chiunque può accedere con estrema facilità alla rete e scrivere le cazzate che vuole.
iBan69 Inviato 8 Aprile Autore Inviato 8 Aprile 4 minuti fa, maurodg65 ha scritto: Certo, quindi quello che chiedi è un controllo della rete, di fatto esistono già degli strumenti di controllo ma tu vorresti implementarli? La libertà quanto è distorta e soprattuto quanto deve essere limitata in nome della democrazia? E chi decide i limiti e controlla il rispetto degli stessi? Chi dovrebbe essere il controllore? Assolutamente si. Non vedo perché se esistono leggi e controlli per tutto il resto, non debbono esistere per il web e i social. Io non sento limitate le mie libertà perché esiste un codice stradale, civile o penale, perché le leggi le rispetto. Allo stesso modo, chi usa il web in modo manipolatorio, violento, chi pubblica fake news, dovrebbe essere limitato, bloccato e civilmente o penalmente perseguito, nei casi più gravi. Ma soprattutto, sono per vietare i social ai minori di 16 anni.
Paolo 62 Inviato 8 Aprile Inviato 8 Aprile I vari codici sono pieni di norme che per qualcuno sono oppressive.
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