Jarvis Inviato 11 Agosto Inviato 11 Agosto 32 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: Secondo me ti fai pure la comunione, ti confessi e vai in chiesa, e sei contro gli eccessi woke. Cortesemente stia sul pezzo. Semplicemente non sono affar suoi. Non si assimili a gente come @iBan69 che dovrebbe essere bannato in quanto essendo sfornito di contenuti, invece di tacere come sarebbe giusto ( se non sai taci!) va sul personale. 1
iBan69 Inviato 11 Agosto Inviato 11 Agosto Tre anni di guerra in Ucraina hanno fatto oltre 300mila morti, e per che cosa? Perdite civili: L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha registrato più di 900 attacchi a strutture sanitarie. Il conflitto ha causato un aumento significativo della fame e della malnutrizione, mettendo a rischio la vita di migliaia di bambini. Secondo Save the Children, più di 10.500 civili sono stati uccisi, inclusi 587 bambini, e quasi 20.000 sono rimasti feriti. Perdite militari: Lo Stato Maggiore ucraino stima che le forze russe abbiano subito più di un milione di perdite umane (tra morti e feriti) dall'inizio dell'invasione su larga scala, nel febbraio 2022, secondo Le Grand Continent. Le Grand Continent rileva che il ministero della Difesa ucraino stima che 714.380 combattenti russi siano stati uccisi o feriti in Ucraina dal 24 febbraio. Ma, alla fine i numeri non giustificano nulla perché qualsiasi civile morto, comporta un crimine.
LUIGI64 Inviato 11 Agosto Inviato 11 Agosto Affermare che in Russia non eliminano fisicamente i giornalisti scomodi, significare cadere nel puro negazionismo 2
iBan69 Inviato 11 Agosto Inviato 11 Agosto Ansa Dal 1999 a oggi sono 25 i giornalisti russi uccisi e almeno 31 quelli arrestati e in carcere. A raccontarli e mostrarli in foto è 'The Global News", la nuova testata on line diretta da Giovanni Terzi e presentata oggi al Senato durante un convegno. Russia, 56 giornalisti morti e arrestati dal '99. Il report sui cronisti che hanno pagato con la vita o la libertà personale in Russia da quando il presidente Putin è al potere, è stato diffuso attraverso un filmato proiettato a Palazzo Giustiani e disponibile on line. E' il frutto della collaborazione con 'Memorial society', l'associazione russa nata nel 1987 per documentare le persecuzioni di dissidenti politici in quel paese e che lo scorso anno ha vinto il premio Nobel per la pace. Tra le immagini dei giornalisti morti ci sono Anna Politkovskaja, "trovata uccisa a casa sua il giorno del compleanno di Putin" (è la didascalia nel video) il 7 ottobre 2006; Chadžimurad Kamalov, fondatore del giornale di inchieste Chernovik e freddato con 14 colpi mentre usciva dal lavoro nella repubblica russa del Daghestan; Ivan Safronov, trovato morto dopo essere caduto dal quinto piano del suo condominio di Mosca; Mikhail Beketov soffocato; Vladimir Yatsina ucciso dai militanti ceceni; Yuri Shchekochikhin, morto nel 2003 dopo 12 giorni in ospedale per una reazione allergica acuta. Fra i cronisti arrestati e in carcere o agli arresti domiciliari ci sono Oleksiy Bessarabov, uno degli imputati nel caso dei cosiddetti 'terroristi della Crimea', detenuto dal 2016 e condannato a 14 anni di carcere; Andrei Russkikh, in attesa di estradizione dal maggio scorso; Asan Akhtemov, condannato a 15 anni con servizio in una colonia a regime rigoroso; Maria Ponomarenko, condannata a 6 anni in una colonia penale.
Gaetanoalberto Inviato 11 Agosto Inviato 11 Agosto 50 minuti fa, Jarvis ha scritto: Cortesemente stia sul pezzo. Semplicemente non sono affar suoi. Non si assimili a gente come @iBan69 che dovrebbe essere bannato in quanto essendo sfornito di contenuti, invece di tacere come sarebbe giusto ( se non sai taci!) va sul personale. Jarvis, io di solito non vado sul personale, però sta cosa della distinzione meticolosa tra due invasori criminali non la sopporto. Abbi pazienza. 1 1
audio2 Inviato 11 Agosto Inviato 11 Agosto 1 ora fa, Gaetanoalberto ha scritto: si chiama pulizia etnica ma non esiste finiti i combattimenti gli ucraini possono tornare li e starci, col passaporto russo il che per loro alla fine non cambia niente. i giudei invece li vorrebbero deportare i palestini ma possibilmente dall' altra parte del mondo in modo che non tornino mai più. 1
Jarvis Inviato 11 Agosto Inviato 11 Agosto 14 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: Jarvis, io di solito non vado sul personale, però sta cosa della distinzione meticolosa tra due invasori criminali non la sopporto. Abbi pazienza. Apprezzo la precisazione. Aggiungo solo che io mi ritengo un pacifista piuttosto integrale. Non produco ne' commercio armi, non posiziono mine, ho sempre sostenuto la tesi di Francesco sul fatto che sono gli armamenti a chiamare la guerra e non tanto il contrario. Credo, anzi vorrei credere, che la diplomazia possa e debba fare di più per la risoluzione e la prevenzione delle controversie internazionali. Critico tutti gli attori del conflitto negando che ci siano dei buoni ( a parte la popolazione innocente) e non abbocco alla favola dell'aggressore aggredito. La guerra ha le sue logiche e l'atteggiamento da affaristi senza sceupoli assunto dall'Europa nella vendita di armi lo trovo inaccettabile e più ipocrita della posizione sia pure dura ma coerente della Russia. 1
audio2 Inviato 11 Agosto Inviato 11 Agosto 2 minuti fa, Jarvis ha scritto: favola dell'aggressore aggredito ma infatti le distinzioni manco hanno ragion d' essere, sono proprio universi differenti. da una parte in est europa abbiamo uno stato in teoria più grande e potente che ne attacca uno in teoria più piccolo, ma che è supportato dal maggior congregato economico miltare che esiste al mondo e che sta cercando di fregarsi il meglio che trova in giro. dall' altra parte in medio oriente, abbiamo uno stato canaglia, basato sull' apartheid etnico religioso, anch' esso supportato dallo stesso congregato di cui sopra, che attacca non uno stato compiuto, ma un campo profughi di grandi dimensioni, che vive di aiuti e non può in pratica fare niente senza i permessi altrui. 1 1
Gaetanoalberto Inviato 11 Agosto Inviato 11 Agosto 22 minuti fa, audio2 ha scritto: ma non esiste finiti i combattimenti gli ucraini possono tornare li e starci Strano non abbiano spostato i russi 1
Gaetanoalberto Inviato 11 Agosto Inviato 11 Agosto Raccontiamoci le favole: l'Ucraina per Putin è russa come la Palestina per gli ebrei. Gli ucraini degli oblast son dovuti fuggire o sono stati deportati. Quello che esiste esiste perché resiste, altrimenti sarebbe diventato un protettorato. Molta parte degli insediamenti civili é stata rasa al suolo. E ancora giochiamo a giustificare.
audio2 Inviato 11 Agosto Inviato 11 Agosto breznev era ucraino. secondo te marwan barguti potrebbe mai diventare presidente di sdraele ecco
Gaetanoalberto Inviato 11 Agosto Inviato 11 Agosto 5 minuti fa, audio2 ha scritto: breznev era ucraino. secondo te marwan barguti potrebbe mai diventare presidente di sdraele ecco Ma non ti sembra che questo peggiori la situazione?
claravox Inviato 11 Agosto Inviato 11 Agosto https://www.analisidifesa.it/2025/08/timori-speranze-e-tante-illazioni-in-vista-del-vertice-putin-trump-in-alaska/ Il Summit di Ferragosto tra Vladimir Putin e Donald Trump sta gettando nel panico le cancellerie europee, incluso il governo di Kiev, che puntavano tutto su una crisi prolungata nei rapporti tra le due superpotenze per mantenere in sella governi e capi di governo. Lo si evince chiaramente dalle ultime dichiarazioni. L’agenzia di stampa Bloomberg ha riferito ieri sera che i leader di alcuni Paesi europei stanno cercando di parlare con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in vista dell’incontro di venerdì in Alaska con il leader russo, Vladimir Putin. […] A preoccupare ucraini ed europei sono almeno due elementi: a quanto sembra il summit Putin-Trump non li coinvolgerà direttamente e secondo il consigliere del Cremlino Yury Ushakov il vertice sarà focalizzato sulle opzioni per raggiungere una soluzione duratura alla crisi Ucraina e potrebbe essere seguito da un altro incontro faccia a faccia in territorio russo. Il rischio quindi è un’intesa tra Mosca e Washington che porrà gli altri davanti al fatto compiuto. A contribuire a non rassicurare europei e ucraini ha provveduto anche il vice presidente americano J.D. Vance. “Vogliamo giungere a una soluzione pacifica a questa questione“, ha dichiarato a Sunday Morning Future su Fox News. “Vogliamo fermare le uccisioni. Ma gli americani, credo, sono stanchi di continuare a inviare i loro soldi, i loro soldi delle tasse, a questo specifico conflitto. Se però gli europei vogliono farsi avanti e acquistare effettivamente le armi dai produttori americani, per noi va bene. Ma non lo finanzieremo più noi”. Anche molti ambienti politici statunitensi, da quelli liberal legati al Partito Democratico ai trasversali neocon, fautori del confronto a muso duro con Mosca e Pechino, non hanno accolto positivamente l’incontro tra Trump e Putin. Lo conferma il dibattito esploso negli Stari Uniti per la scelta dell’Alaska come sede dell’incontro: stato saldamente repubblicano dell’Unione, il più grande e il meno popolato che un tempo era territorio russo, ceduto nel 1867 agli USA dallo zar Alessandro II per 7,2 milioni di dollari dell’epoca, quando Mosca aveva bisogno di “fare cassa” dopo la guerra di Crimea. Una terra che meglio di ogni altra può quindi simbolicamente rappresentare un “ponte” per riunire i vertici russo e statunitense. […] e guarda un po’, più si parla di pace e …..dedicato ai puri di spirito e ai tifosi da curva che pensano che ci siano buoni e cattivi: il titolo del colosso delle difesa Rheinmetall cede il 4,44%. Nell’ultima settimana ha perso l’11,56%, nell’ultimo mese il 15,82%. Le voci di un possibile accordo di pace in Ucraina hanno fatto crollare le azioni dell'industria della difesa, un settore che è cresciuto straordinariamente negli ultimi anni. La scorsa settimana le azioni delle aziende europee del settore aerospaziale e della difesa sono state sotto pressione dopo che Rheinmetall ha pubblicato giovedì i risultati del secondo trimestre, alimentando le speculazioni su un possibile accordo di pace nella guerra in Ucraina. La reazione del mercato ha mostrato quanto il settore della difesa sia sensibile ai segnali e alle aspettative politiche. Come accennato, il fattore scatenante del trend ribassista è stata Rheinmetall, il cui fatturato del secondo trimestre è stato di 2,43 miliardi di euro, al di sotto delle previsioni degli analisti di 2,53 miliardi di euro. Eppure le prospettive di crescita di Rheinmetall sono più che rosee. Il conflitto in Ucraina è un’autentica miniera d'oro per l'industria della difesa occidentale. Gli ordini sono così numerosi che la stessa Rheinmetall non riesce a gestirli da sola. “Ci stiamo muovendo con successo verso lo status di campione mondiale nel campo della produzione di armi”, afferma l'amministratore delegato dell'azienda, Armin Papperger, che ha aggiunto: Il nostro portafoglio ordini è completo e continuerà a crescere. Nel prossimo futuro, Rheinmetall prevede di aprire il più grande stabilimento di munizioni d'Europa in Bassa Sassonia. Insieme all'azienda italiana Leonardo, l'azienda di Düsseldorf sta creando una joint venture per la produzione di carri armati. Prevede inoltre di espandere la produzione congiunta di camion militari Iveco con Leonardo. Inoltre, Rheinmetall collabora anche con il colosso americano Lockheed Martin, che produce componenti per aerei. Tutto è incentrato sul rafforzamento delle forze armate europee. Gli ordini stanno arrivando anche grazie ai recenti aumenti della spesa per la difesa della NATO.
Gaetanoalberto Inviato 11 Agosto Inviato 11 Agosto Gradevole anche il giro di valzer. Allo scoppio della guerra, non senza un fondo di verità, i fautori del novello putinianesimo europeo, hanno visto la causa della medesima nella nefasta influenza USA, che ha asservito la Nato ai propri interessi. La UE é stata perciò criticata per aver seguito gli USA, sposando la causa Ucraina senza tenersi in disparte, con il consueto servilismo. Di fronte alla giravolta statunitense, ti aspetteresti quantomeno critiche analoghe sempre rivolte agli USA per averci coinvolto in una guerra, senza farla fino in fondo e tirandosi indietro al momento del bisogno. Ma il fascino della strana coppia Trump/Putin e delle democrature é troppo forte. Gli USA ed il beniamino nuovo presidente sono improvvisamente diventati portatori di pace (tranne in Israele ma perché lì ci sono gli ebrei e l'eredità nazista si fa ancora sentire nel dna). Pertanto con grande lungimiranza si ride crassamente dei nuovi ed apprezzati equilibri internazionali, grazie ai quali l'Europa, prima chiamata in causa e poi chiamata a pagare, viene di fatto estromessa dal discutere della sicurezza dell'Europa, un po' come si è fatto con i negri delle piantagioni e gli indiani delle riserve. Non resta che applaudire a queste analisi soddisfatte e 'ntoculu senzadubbiamente.
audio2 Inviato 11 Agosto Inviato 11 Agosto 2 ore fa, claravox ha scritto: Il rischio quindi è un’intesa tra Mosca e Washington che porrà gli altri davanti al fatto compiuto quale rischio, è ovvio. ubi maior ecc ecc
31canzoni Inviato 11 Agosto Inviato 11 Agosto 5 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto: Gradevole anche il giro di valzer. Allo scoppio della guerra, non senza un fondo di verità, i fautori del novello putinianesimo europeo, hanno visto la causa della medesima nella nefasta influenza USA, che ha asservito la Nato ai propri interessi. La UE é stata perciò criticata per aver seguito gli USA, sposando la causa Ucraina senza tenersi in disparte, con il consueto servilismo. Di fronte alla giravolta statunitense, ti aspetteresti quantomeno critiche analoghe sempre rivolte agli USA per averci coinvolto in una guerra, senza farla fino in fondo e tirandosi indietro al momento del bisogno. Ma il fascino della strana coppia Trump/Putin e delle democrature é troppo forte. Gli USA ed il beniamino nuovo presidente sono improvvisamente diventati portatori di pace (tranne in Israele ma perché lì ci sono gli ebrei e l'eredità nazista si fa ancora sentire nel dna). Pertanto con grande lungimiranza si ride crassamente dei nuovi ed apprezzati equilibri internazionali, grazie ai quali l'Europa, prima chiamata in causa e poi chiamata a pagare, viene di fatto estromessa dal discutere della sicurezza dell'Europa, un po' come si è fatto con i negri delle piantagioni e gli indiani delle riserve. Non resta che applaudire a queste analisi soddisfatte e 'ntoculu senzadubbiamente. Le democrature cominciamo a chiamarle con il loro nome, vedi tu io opeterei per oligarchia almeno per quella di riferimento. Ora con Trump oligarchia senza mutande (se non altro è chiaro il pericolo) prima con biden era oligarchia com mutande e prima ancora con smoking ma sempre oligarchia. È singolare come i media e gli analisti facciano finta di non vedere la continuità tra le due amministrazioni USA, ma si facciano distrarre o ci distraggano da sui modi civili della prima e incivili della seconda... c'è assoluta continuità della politica USA, ora uno chiude ciò che l'altro aveva cominciato. Il burattino zelensky è a fine corsa, lo hanno usato non serve più. I sondaggi gallup con biden davano dati di orgoglio nazionale e resistenza ucraina intorno all',80/90% (manco Himmler sognava cotante percentuali di guerrieri nordici, figurarsi se slavi) si ricorderà la retorica del popolo fiero e guerriero.... irreale, ma tant'è va bene. Ora i sondaggi sempre americani con Trump danno una popolazione che solo al 20/25% sta con zelensky...e tutti gli altri hanno capito che a fare la carne da macello per gli USA anche no. Una volta finita o congelata la guerra zelensky dovrà scappare dai suoi concittadini un po' come dovrà fare Netanyahu. La fine della guerra o il suo congelamento toglierà anche l'illusione della posticcia unità politica, ideale, della UE, costruita non su basi reali ma per la scorciatoia della creazione del nemico...che poi a ben vedere nemmeno quello abbiamo creato ma abbiamo accettato quello che ci ha costruito su misura biden...pret a porter. Con la fine della guerra ci giocheremo le ultime chances di avere una Europa unita sul serio o imploderemo. Viste le facce e i governi che girano sono più che pessimista e gli USA si troveranno pronti all'uso una folla di nani pronti ad obbedire e subire: dividi et impera. 2
claravox Inviato 11 Agosto Inviato 11 Agosto 1 ora fa, 31canzoni ha scritto: con biden era oligarchia com mutande Io direi con pannolone incorporato. 1
dax Inviato 11 Agosto Inviato 11 Agosto Intanto i volenterosi, anche se manca la peggiore...avrà mandato un SMS per dire che pagava lei. Ah, no.. perché dopo je se cancella 🙃
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