Plot Inviato 12 Aprile Inviato 12 Aprile Fotografie fatte in serie, location sfruttatissime, situazioni fotografiche scattate in ugual misura simili a tante altre scattate nel gruppo. L'ultima cosa che voglio da un viaggio e' girare con un gruppuscolo di persone e al contempo ricevere istruzioni e lezioni ma anche nello stare in branco a fare foto che fanno tutti in egual misura secondo indicazioni prestabilite dal capobranco. Questa e' puramente una mia preferenza personale e concepisco nell' esplorazione una sorta di appagamento dello scattare foto in solitaria. - A tal proposito: "La foto di un bel tramonto NON è una bella foto, è semplicemente "la foto di un tramonto bello"
analogico_09 Inviato 13 Aprile Inviato 13 Aprile Il 12/04/2025 at 18:47, Plot ha scritto: A tal proposito: "La foto di un bel tramonto NON è una bella foto, è semplicemente "la foto di un tramonto bello" Capisco cosa intendi dire, io per sprimere lo stesso concetto uso una frase che racchiude due espressioni lessicalmente identiche, "folosoficamente" opposte, ovvero: mi piace la foto bella non già la "bella foto" programmata e vestita per uccidere... pardon, per piacere. Penso anch'io che la fotografia sia un'arte non praticabile a "quattro mani", figuriamoci negli ampi gruppi di studio con il compito di fotografare uno stesso soggetto, o più soggetti, dato tuttavia non già un tema da interpretare immaginativamente a seconda dell'estro individuale, il quale trae ispirazione anche dagli altrui immaginifici, di ieri e di oggi, bensì dovendo seguire degli indirizzi tecnico-formali prestabiliti. Si potrà eccepire che si tratta di esercizi per imparare le tecniche, la forma, e sta bene, ma l'espressione fotografica non la si può insegnare, il talento innato, l'estro poetico che si manifestano in solitaria, spesso quando meno te lo aspetti, richiedono molto, ma molto di più che la forma tecnicamente e stilisticamente virtuosa fine a se stessa. Il grande regista indipendente John Cassavetes a proposito del Cinema, scriveva qualcosa che potrà essere applicata alla fotografia dalla quale il cinema deriva. " La tecnica, la messa in scena non sono altro che una sorta di prostituzionemche non mi interessa affatto [detto da un cineasta che di tecnica registica e senso della fotografia cinematografica ne aveva tanta da vendere e di elevata, personalissima qualità - ndr]. Fare un film - cioè raccontare la storia di un uomo, di una donna, di due o più persone, in meno di due ore o in almeno due ore - è un'impresa terrificante che merita molto più dell'abilità tecnica di una prostituta. Se pensiamo che alla fotografia sono dati secondi, decimi, centesimi e millessimi di secondi per "raccontare" una storia... l'impresa si fa ancora più terrificante per il "raccontatore" che di sovente, non sempre, non ha proprio il tempo di pensare alla tecnica: è tutto affidato all'"istinto" che non è selvaggio né cieco, beninteso. E' lì che dimora la poesia.
Plot Inviato 14 Aprile Autore Inviato 14 Aprile 15 ore fa, analogico_09 ha scritto: Il 12/04/2025 at 18:47, Plot ha scritto: A tal proposito: "La foto di un bel tramonto NON è una bella foto, è semplicemente "la foto di un tramonto bello" Capisco cosa intendi dire, io per sprimere lo stesso concetto uso una frase che racchiude due espressioni lessicalmente identiche, "folosoficamente" opposte, ovvero: mi piace la foto bella non già la "bella foto" programmata e vestita per uccidere... pardon, per piacere. Hai toccato il punto che mi interessa dibattere in questo topic, ovvero, mi stavo chiedendo cosa apporta per un eventuale crescita fotografica un appoccio di questo genere. Una volta soddisfatta la voglia della: "bella foto programmata e vestita per uccidere (per piacere, come giustamente sottolinei) non credo che poi rimanga molto sotto un certo punto di vista della concretezza fotografica. Non capisco il piacere che si puo' provare a replicare, serializzare, copiare il lavoro svolto da altri solo per il gusto di ricevere indicazioni del tipo: posizionati cosi', usa un tempo cosi', utilizza un diaframma cosi' ma anche imposta gli iso cosi'. Sono le basi della fotografia.., l' ABC di riferimento non appena si imbraccia la macchina fotografica, tanto vale concentrarsi su un buon corso per apprendere le nozioni basilari e poi esercitarsi, esercitarsi ed ancora esercitarsi.
Plot Inviato 14 Aprile Autore Inviato 14 Aprile 16 ore fa, analogico_09 ha scritto: Si potrà eccepire che si tratta di esercizi per imparare le tecniche, la forma, e sta bene, ma l'espressione fotografica non la si può insegnare, il talento innato, l'estro poetico che si manifestano in solitaria, spesso quando meno te lo aspetti, richiedono molto, ma molto di più che la forma tecnicamente e stilisticamente virtuosa fine a se stessa. Perfettamente d'accordo, ma qua bisognerebbe essere nella testa di chi pratica questo tipo di fotografia fine a se stessa, illusoria, piaciona e senza anima...accettabile per una botta e via e di conseguenza esente dal piacere di sentire tua una cosa che a tutti gli effetti non lo e'.
analogico_09 Inviato 14 Aprile Inviato 14 Aprile Il fatto è che il fruitore medi(o)atico d'arte contemporaneo, con l'avvento del digitale e in concomitanza con la crisi creativistica che da decenni affligge tutte le arti, quale causa ed effetto della stessa, è sempre più votato a cercare nell'immagine ibrida - spesso frutto di un mix di fotografia e di computer-grafica che sforza abusivamente i confini identitari delle rispettive pratiche (ex)artistiche - la "bella forma" in grado di gratificare l'occhio attraverso l'apparenza che non penetra nel profondo della coscienza estetica (non vorrei scomodarte il termine "anima" o "spirito") che si nutre di "espressioni" e di "significati", non già di emozioni automatiche, primitive e fugaci, oggi di gran moda. Non occorre "sentire" una foto, sentirla nella propria psiche, siamo sempre più proiettati verso l'"avere" attraverso il quale crediamo illusoriamente di poter edificare anche il nostro "essere". Parlo di noi persone "normali", non dei massimi sistemi della creatività poetica, di istanze espressive alla portata dei nostri modesti ranghi dove ogni fegatello di mosca è pur vero che sia sostanza...
wow Inviato 14 Aprile Inviato 14 Aprile La location fa il 50% di una buona fotografia (o di una fotografia buona). Se non si è espertissimi, se il gruppo non è numeroso, se il capobranco offre un valido supporto tecnico e lascia il giusto spazio al gruppo, se la destinazione consente di raggiungere buoni "soggetti", se viene offerto anche un momento di analisi degli scatti, penso che il viaggio fotografico possa essere molto utile anche per la possibilità di confronto con altri partecipanti. Per esempio avrei partecipato volentieri al workshop di @Mxcolombo in Islanda. 2
Plot Inviato 15 Aprile Autore Inviato 15 Aprile 10 ore fa, wow ha scritto: se viene offerto anche un momento di analisi degli scatti, penso che il viaggio fotografico possa essere molto utile anche per la possibilità di confronto con altri partecipanti. Sicuramente.., pero' la mia e' piu' spostata di circa 20gradi rispetto alla tua dove c'e' un pezzettino in piu' della montagna ed il soggetto ha fatto un passettino in piu' Ma per favore - -
wow Inviato 15 Aprile Inviato 15 Aprile @Plot questi sono dei deliri ... Parlo di viaggi o workshop fotografici, gruppi con mezza dozzina di persone, non di pastorizia
wow Inviato 15 Aprile Inviato 15 Aprile E' un esempio in piccolo e non è un vero e proprio viaggio ma è giusto per far capire cosa intendo: la scorsa estate ho partecipato a un workshop sulla fotografia alla montagna e al cielo di notte, organizzato da queste parti dal mio club. Gruppo di meno di dieci persone, non conoscevo le tecniche, il "maestro" conosceva la location, ha spiegato come muoversi e come fare, ho imparato, abbiamo fatto discrete foto, ci siamo divertiti, abbiamo fatto una "merenda sinoira" di notte, abbiamo esaminato le foto assieme in un secondo momento. 1
wow Inviato 15 Aprile Inviato 15 Aprile Oppure, ammesso che io sia appassionato di wild photo: personalmente non potrei fare a meno di appoggiarmi a un operatore specializzato.. E' chiaro che spendo qualcosa in più e scelgo un workshop non affollati come quello che hai mostrato e con un bravo maestro/capogruppo.
Mxcolombo Inviato 15 Aprile Inviato 15 Aprile 5 minuti fa, wow ha scritto: ci siamo divertiti @wow questa è la cosa più importante. Se poi si impara anche qualcosa, è ancora meglio.
Plot Inviato 15 Aprile Autore Inviato 15 Aprile Va bene, ma questi sono aspetti secondari che non riguardano propriamente lo scopo principale e cioe' la fotografia... altrimenti tanto vale fare una bella scampagnata con la porchetta di Ariccia e scolarsi un fiasco di vino dei Castelli @Mxcolombo - Tornando al tema, quello che piu' mi interessa sapere e' se la cosa sia replicabile oppure se il livello dei partecipanti e' omogeneo oppure ha connotazioni diverse all' interno del gruppo. Trovo frustrante il doversi approcciare con un utenza della prima ora che ancora non ha ben chiari i famosi concetti base ad esempio la correlazione della profondita' di campo oppure la gestione dei tempi e le eventuali inquadrature possibili della scena poiche' questo ne rallenterebbe il processo. Come pure trovo frustrante l' impossibilita' di muoversi liberamente all' interno della location proposta e far si di lasciar sviluppare ulteriori punti di vista che siano diversi da quelli preventivamente concordati. Una ricchezza di vedute che castra notevolmente e che conduce inevitabilmente ad una sorta di fotografia seriale, copiona, stra abusata anche si fosse con una mezza dozzina di partecipanti come osserva @wow
wow Inviato 15 Aprile Inviato 15 Aprile 9 minuti fa, Plot ha scritto: Trovo frustrante il doversi approcciare con un utenza della prima ora che ancora non ha ben chiari i famosi concetti base ad esempio la correlazione della profondita' di campo oppure la gestione dei tempi e le eventuali inquadrature possibili della scena poiche' questo ne rallenterebbe il processo. Come pure trovo frustrante l' impossibilita' di muoversi liberamente all' interno della location proposta e far si di lasciar sviluppare ulteriori punti di vista che siano diversi da quelli preventivamente concordati. Ho dato un'occhiata al sito di chi organizza i fotoviaggi di cui parla @Mxcolombo La prima preoccupazione potrebbe essere plausibile, la seconda la ritengo meno probabile.
Plot Inviato 15 Aprile Autore Inviato 15 Aprile 7 ore fa, wow ha scritto: Ho dato un'occhiata al sito di chi organizza i fotoviaggi di cui parla @Mxcolombo In tutta sincerita' credo di essermi perso qualcosa.., nel senso che non ho la piu' pallida idea di cosa fa ed abbia fatto il forumer menzionato. E' un organizzatore ? un partecipante ? insomma vorrei un indicazione per capire di cosa si sta parlando e di come abbia tratto dei benefici da questi "fantomatici" viaggi fotografici. Personalmente: coi viaggi fotografici di 3 gg neanche esco di casa, con quelli di una settimana non ci penso neppure, quelli di 15gg non li prendo neanche in considerazione, l' ideale (che poi e' sempre quello che ho fatto) sarebbe quello di orientarsi attorno ai 30gg per avere un quadro completo di quello che si vorrebbe fare. Il resto lo diamo al gatto
analogico_09 Inviato 15 Aprile Inviato 15 Aprile Il 14/04/2025 at 21:43, wow ha scritto: Don Peppi' mi sembrate il ministro Giuli Non lo puoi dire perchè non ho suonato il flauto del semidio... E non lo puoi dire anche perchè, pur apprezzando lla tua ironia un poco coatta, il mio discorso è chiaro e concreto, anche alla tua portata... Quindi ti invito a portare qualche contenuto che sicuramente avrai...
analogico_09 Inviato 15 Aprile Inviato 15 Aprile 22 ore fa, wow ha scritto: La location fa il 50% di una buona fotografia (o di una fotografia buona). Se non si è espertissimi, se il gruppo non è numeroso, se il capobranco offre un valido supporto tecnico e lascia il giusto spazio al gruppo, se la destinazione consente di raggiungere buoni "soggetti", se viene offerto anche un momento di analisi degli scatti, penso che il viaggio fotografico possa essere molto utile anche per la possibilità di confronto con altri partecipanti. Su questo invece non sono d'accordo su nulla, non per quanto riguarda la fotografia come arte, mentre è possibile coltivare l'hobby fotografico anche in comitiva, piccola o allargata che sia, avendo tuttavia finalità ben diverse. Dipende da quale via si voglia percorrere. Ho scritto poco fa cose analoghe nel topic sulla fotografia di natura e paesaggio. Le foto dell'orrore postate da @Plot non sono deliri occasionali, sono diventati oramai la norma, la regola dell'ammucchiata turistica più volgare e indecente, degna neppure di essere definita "hobbystica". Ma è il segno dei tempi, tutto secondo i piani prestabiliti che pare renda molto felici coloro che amino famelicamente abboccare. 1
wow Inviato 15 Aprile Inviato 15 Aprile 1 ora fa, analogico_09 ha scritto: anche alla tua portata... Sei molto gentile oltre che ottimista, ma non ci ho capito un amato pēnis 😁
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