wow Inviato 15 Aprile Inviato 15 Aprile 1 ora fa, analogico_09 ha scritto: Dipende da quale via si voglia percorrere. Ho scritto poco fa cose analoghe nel topic sulla fotografia di natura e paesaggio. Le foto dell'orrore postate da @Plot non sono deliri occasionali, sono diventati oramai la norma, la regola dell'ammucchiata turistica più volgare e indecente, degna neppure di essere definita "hobbystica". Ma è il segno dei tempi, tutto secondo i piani prestabiliti che pare renda molto felici coloro che amino famelicamente abboccare. L'ho spiegato prima ma forse non abbastanza chiaramente o .. non hai letto il mio intervento fino alla fine. Le foto postate da @Plot fanno inorridire anche me che, lungi dall'essere misantropo o snob (o forse un po' lo sono 🤣), rifuggo le folle. Probabilmente sono anche le situazioni tipiche da gara tra chi ce l'ha più lungo (l'obiettivo). Senza considerare che le migliori uscite fotografiche sono quelle che faccio in completa solitudine. Io parlo di workshop tipo quelli ai quali ha partecipato @Mxcolombo pochissime persone, un bravo e disponibile fotografo a guidarle, location mozzafiato, il piacere della condivisione della passione con altri appassionati. Non mi pare siano i deliri giustamente indicati da @Plot. Il tutto tralasciando gli aspetti strettamente pratici che ho evidenziato parlando dei miei problemi a organizzare per esempio un ipotetico safari fotografico in una qualsiasi jungla.
analogico_09 Inviato 15 Aprile Inviato 15 Aprile 41 minuti fa, wow ha scritto: Sei molto gentile oltre che ottimista, ma non ci ho capito un amato pēnis 😁 Però tu sei fin troppo modesto, mi è noto il tuo maggior acume, per cui non ti dirò dimmi cosa non hai capito che te lo spiego meglio
analogico_09 Inviato 15 Aprile Inviato 15 Aprile 1 ora fa, wow ha scritto: L'ho spiegato prima ma forse non abbastanza chiaramente o .. non hai letto il mio intervento fino alla fine. Le foto postate da @Plot fanno inorridire anche me che, lungi dall'essere misantropo o snob (o forse un po' lo sono 🤣), rifuggo le folle. Ho letto il tuo post per intero, e capito che non apprezzi le ammucchiate di scalmanati dell'"obiettivo", ma distinguendo tale roba dai workshop fotografici seri, tali anche da me considerati, certamente utili per l'apprendimento delle tecniche, per quanto riguarda l'espressione, i contenuti espressivi, il neofita e l'espertissimo fotografo dovranno ricercarli esclusivamente in se stessi. Impossibile insegnarla, apprenderla dall'"esterno". Ovviamente bisognerà trovare una forma da dare ai contenuti, ma la tecnica, la forma, lo stile fanno inscindibilmente parte della natura stessa dei contenuti. E' certamente possibile apprenderli nelle prime istanze, ma quando sei ti sei fatto adulto e ti trovi da solo di fronte al soggetto che intendi forografare, nel quale ti "riconosci", è lì che decidi quale inquadratura scegliere, quale tipo di "fotogenia" rappresentare, affidandoti al tuo gusto/istinto personale che suggerisce forme sempre diverse ad ogni nuovo scatto, dimenticando, dovendo dimenticare tutte le "dolci geometrie apprese". Non esiste la serialità. La prima lezione è di massima, quel che si ha da fare in seguito lo si decide e lo si sconta solo sul campo. (Giuli che ne sa di queste cose... ) E così spero di aver semplificato quanto già scritto al riguardo in maniera più articolata e che dici di non aver capito sperando che questa volta ti sia più chiaro... 🤓 ps - per la fotografia "in posa" o "costruita", nella quale ci prendiamo molto più tempo per partorire lo scatto, andrebbero chiarite e forse differenziate alcune cose... Io parlo della fotografia di "strada", ritratti ambientati o "rubati" che non aspettano.
analogico_09 Inviato 15 Aprile Inviato 15 Aprile 1 ora fa, wow ha scritto: Il tutto tralasciando gli aspetti strettamente pratici che ho evidenziato parlando dei miei problemi a organizzare per esempio un ipotetico safari fotografico in una qualsiasi jungla. Od anche in altri "recinti" che in tutta sicurezza e pagando l'entrata puoi fotografare animali chiusi in una gabbia dorata dei quali riporti a casa la "bella foto" maschera della loro profonda tristezza ....
Mxcolombo Inviato 16 Aprile Inviato 16 Aprile 10 ore fa, wow ha scritto: Io parlo di workshop tipo quelli ai quali ha partecipato @Mxcolombo pochissime persone, un bravo e disponibile fotografo a guidarle, location mozzafiato, il piacere della condivisione della passione con altri appassionati. Non mi pare siano i deliri giustamente indicati da @Plot. @wow io che ero presente, confermo! Poche persone, tutte esperte (qualcuno ha anche pubblicato libri fotografici), belle locations è tutto il tempo per fotografare e sperimentare senza fretta e pressioni di alcun tipo. Così ogni uno ha dato sfogo alla propria creatività. @Plot ma le foto che hai postato con l’assembramento di fotografi, le hai scattate tu? Se si, comprendo il tuo pensiero sui workshop fotografici. Io comunque non ho sperimentato nulla di tutto ciò. Buona giornata, massimiliano 1
Velvet Inviato 16 Aprile Inviato 16 Aprile I workshop sono una cosa e in genere attengono alla tecnica (o alla composizione) e alla crescita del proprio K-H, i "safari fotografici" sono un'altra e attengono alla tristezza di una società dove non importa più vivere dentro alla realtà e testimoniarla ma solo riprodurla artificialmente e diffonderla urbi et orbi per ottenere una carezza al proprio ego. 1
wow Inviato 16 Aprile Inviato 16 Aprile @analogico_09 E' ovvio che i contenuti espressivi devono essere cercati in se stessi, esprimono se stessi e non altri e possibilmente devono essere ritenuti interessanti da se stessi e da qualcun altro (altrimenti diventa un solipsismo). Sono anche d'accordo con te nel considerare le tecniche parte dei contenuti espressivi. Il fatto è che io, pur armeggiando con macchine fotografiche dalla prima comunione non mi sento né "artista", né adulto anzi, sento forte la componente ludica di questa passione. Non mi sento fotograficamente arrivato, né voglio "arrivare" perché come sai benissimo l'arrivo è la fine del viaggio mentre spesso è proprio il viaggio il divertimento. Consideriamo anche che, dal punto di vista tecnico, il digitale ha aperto mondi e, pertanto, l'arte della techne, il saper fare, la perizia, non si esaurisce al bi-polo tempi - diaframma (che adesso, dicono, sia un tripolo). Sappiamo tutti che la fotografia è anche linguaggio, i linguaggi sono fatti di nuove tecniche, nuovi stili, nuove visioni, nuovi tagli, imparare a vedere le cose differentemente da prima, imparare anche a capire che fotografare un paesaggio non significa fare la fotografia che farebbero migliaia di persone in quello stesso posto. Tu la chiami correttamente "serialità", ma il rischio della serialità si corre anche da soli come cani davanti a una montagna, al fiore o al tramonto al mare. La differenza è che il Viaggio (fotografico) Allucinante probabilmente aggiunge il tocco esotico alla serialità. Così come fare street non significa sparare su qualsiasi cosa si muova o meno in una strada o altrove, quello lo fanno già le telecamere di sicurezza delle nostre città. Questi "percorsi" li faccio individualmente, a volte mi diverto e ne esce qualcosa che appenderei nel bagno di casa mia una volta scartato il 99% delle foto fatte. Mi piace studiare gli altri fotografi, "ispirarmi" ai grandi, spesso (non ho problemi a dirlo) ne "copio" lo stile: lo considero esercizio validissimo che mi regala foto nelle quali riconosco qualcosa di mio. Altri percorsi mi piace(rebbe) farli con un fotografo davvero bravo, dal quale imparare a riflettere meglio su ciò che faccio, a correggere o a sviluppare determinati aspetti. Qui parlo anche di quegli aspetti che, probabilmente tu non apprezzi, come la postproduzione (che sia _leggera_ ) che io vedo come proseguimento del linguaggio dato che non penso che la fotografia debba essere pura documentazione di tutto ciò che c'è davanti all'obiettivo. In conclusione, cerco di divertirmi, di giocare come un bambino, da solo, con altri bambini e come un bambino magari imparare qualcosa dai "grandi". Cerco soprattutto di non crearmi tanti problemi, la parola chiave è divertimento: sono consapevole che, a meno che, non si sia novelli Cartier Bresson, Fan Ho, Salgado, Erwitt o McCurry, alla fine, tutti, ma veramente tutti, difficilmente facciamo qualcosa di originalissimo e l'effetto scarrafone è sempre in agguato. Come vedi, assodato che non parliamo di ammucchiate di scalmanati dell'"obiettivo" ma di workshop seri, ho parlato un po' più in generale rispetto al tema del "Viaggio (fotografico) Allucinante" perché, probabilmente, il focus è essenzialmente la _nostra_ visione di fotografia e non con chi la fai ...
Questo è un messaggio popolare. Velvet Inviato 16 Aprile Questo è un messaggio popolare. Inviato 16 Aprile Ripeto un concetto già più volte ribadito qui dentro ma a quanto pare poco compreso: -la post-produzione è sempre esistita. Le tecniche di manipolazione in camera oscura e anche in ripresa sono sempre esistite. Il digitale non ha senso senza post così come la pellicola non ha senso senza le operazioni di sviluppo e stampa con tutto ciò che comportano (a parte le pellicole istantanee, che però ci mettono del loro per mediare la realtà). Ora, un conto è la post intesa come prosecuzione del lavoro di ripresa altra cosa è la post "creativa" dove una buona parte del lavoro finale si fa davanti ad un monitor. Chi stabilisce il confine? Nessuno. Solo il buon gusto e la capacità dell'autore di arrivare ad un risultato che ha in testa senza farsi prendere la mano da strumenti con potenzialità infinite e con i quali cadere nel grottesco è facilissimo. 3
wow Inviato 16 Aprile Inviato 16 Aprile 10 ore fa, analogico_09 ha scritto: 12 ore fa, wow ha scritto: esempio un ipotetico safari fotografico in una qualsiasi jungla. Od anche in altri "recinti" che in tutta sicurezza e pagando l'entrata puoi fotografare animali chiusi in una gabbia dorata dei quali riporti a casa la "bella foto" maschera della loro profonda tristezza .. Premesso che a me il genere non piace, non parlo di recinti, né di zoo, né di Fasano (esiste ancora?) ma di posti dove gli animali sono liberi e devi cercarli o aspettarli magari per un giorno intero. Forse, uno dei miei fotografi preferiti (quando non parla di politica) @Roberto M ci può dire qualcosa. 10 minuti fa, Velvet ha scritto: Chi stabilisce il confine? nessuno, solo il buon gusto. Per esempio e per fortuna non si vede più l'HDR (il compagno visivo del mostro di loudness) che ricordo pochi anni fa faceva impazzire tutti.
analogico_09 Inviato 16 Aprile Inviato 16 Aprile 46 minuti fa, Velvet ha scritto: I workshop sono una cosa e in genere attengono alla tecnica (o alla composizione) e alla crescita del proprio K-H, Sulla prima siamo d'accordo, se mi spieghi cosa sia il K-H vediamo cosa si può fare...
Velvet Inviato 16 Aprile Inviato 16 Aprile 42 minuti fa, wow ha scritto: non si vede più l'HDR Si vede ma ora lo lasciano fare alle macchine che spesso hanno meno cattivo gusto di chi le usa
analogico_09 Inviato 16 Aprile Inviato 16 Aprile 2 ore fa, wow ha scritto: Il fatto è che io, pur armeggiando con macchine fotografiche dalla prima comunione non mi sento né "artista", né adulto anzi, sento forte la componente ludica di questa passione. Non mi sento fotograficamente arrivato, né voglio "arrivare" perché come sai benissimo l'arrivo è la fine del viaggio mentre spesso è proprio il viaggio il divertimento. Ma non è un discorso personalizzato, ciascuno approccia la fotografia con intendimenti ed aspettative diverse, le nostre, le mie perlomeno, sono idee ed impressioni di carattere generale, complessivo, che riguardano l'arte fotografica, non già l'hobby fotografico, come dicevo in altro post. Nessuno è artista, tutti potremmo essere potenzialmente artisti, quindi non serve né sminuirsi né esaltarsi bensì restare lucidamente consapevoli di quali siano i nostri limiti e le nostre potenzialità, le eventuali potenzialità. Per quanto riguarda il resto, hai toccato tanti di quei punti che necessitano essere focalizzati ed eventualmente replicati, in accordo o disaccordo, con maggior respito. Quindi metterei da parte le tifoserie e fare i nomi come se fossimo in una gara a chi ce l'ha più lungo (l'obiettivo ) Ripartirei per ora dal digitale, col quale anche io mi cimento conservando un "sentimento analogico", il quale ha portato innovazioni ma anche deliri di onnipotenza, la massificazicazione dello "scatto" facendo diventare tutti fotograti, miliardate di fotografi selfisti e scattisti onnipresenti a tutte l'ore, in ogni luogo, i quali creano forte irritazione al nostro Roberto @Velvet che ha più volte confessato la da me condivisa sua idiosincrasia. Sono state scese tutta una serie di cose che andrebbero affrontate po' per volta altrimenti tra troppa carne a cuocere potrebbero scapparci della abbruciature con fumo e perdere di vista le questioni trattate in maniera più specifica, dove su certe osservazioni lapalissiane si sfondano porte aperte, su altre più personali, se ne prende atto, in accordo o disaccordo. Come dare torto al "bambino" @wow che gioca con la fotografia, se anche noi tutti ci sentiamo bambini con la fotografia mentre non c'è nulla di più serio di un bambino che gioca e del suo gioco. Per rispondere anche a @Velvet arriverei al nocciolo della questione, ovvero alla post produzione digitale che come ben sappiamo ha una potenza e portata di tiro onnipotente che non si aveva col fotoritocco: non ricordo che nell'era del digitale di parlasse di post produzione, bensì di "camera oscura", un altro mondo, le differenze sono lessicali, psicologiche, tecniche, tecnologiche: c'è un abisso tra le due pratiche. Quindi, ne avremo parlato centomila volte anche con Roberto il quale sa benissimo che tutti noi si sappia che anche nell'analogico si interveniva in camera oscura, e che in camera oscura era possibile ottenere effetti particolari non ottenibili in fase di scatto con la fotocamera, ma entro certi limiti e in modo creativo: era il fotografo stampatore di esperienza a scegliere cosa e come farlo, non c'erano soccorsi che arrivassero dall'esterno.., eri lì solo, al buio con la tua pellicola , con le chimiche e il tuo ingranditorte.., e qualche accorgimento meccanico, delle mascherehere fatte a mano per i provini, roba semplicissima, erano richiesti tempi di lavorazioni afffatto lunghi e laboriosi, non bastava d fare un click sul computer. In camera oscura non si spalancavano i mondi della computergrafica onnipotente alla portata di tutti che a mio modesto, personale parere apre mondi di altro tipo, offrendo possibilità di interventi tecnico-formali infiniti e preconfezionati. Perfino scenari dell'espressione "modulari", ovvero artificiali, snaturando quello che è lo spirito estetico e poetico dell'arte fotografica. E quale sarebbe questo spirito? Per me, quello che la fotografia nasce nel momento dello scatto e tale resta salvo migliorare in fotoritocco, analogico e digitale, i paramentri espositivi di base il quali, oggi molto meno che prima grazie alle fotocamere sempre più "perfezionate" negli automatismi, ma anche nelle esposizioni manuali, potrebbero non risultare ottimali come si sarebbero voluti. E' l'umano e comprensibile, aggiustabile limite. Ovviamente era possibile, e lo è ancora, "astrarre" la realtà del soggetto fotografato tal quale appare, creando progetti originali, trasfiguranti la realtà immaginifica originale, il che è affatto diverso dal mettere ad esempio sul cielo domenicale della spiaggia di torvajanica le dense e minaccione nubi di un uragano caraibico.., insomma di fotoscioppare una foto insignificante fino a renderla un poco più interessante in modo antifotografico Insomma c'è differenza enorme tra la vuota manipolazione dell'immagine che resta sul piano del ridicolo e la creatività trasfiguratrice che ha le radici nella poesia.
analogico_09 Inviato 16 Aprile Inviato 16 Aprile 1 ora fa, Velvet ha scritto: Saper fare va bene? Se sta bene a te sta bene pure a me.
wow Inviato 16 Aprile Inviato 16 Aprile 12 minuti fa, analogico_09 ha scritto: Ovviamente era possibile, e lo è ancora, "astrarre" la realtà del soggetto fotografato tal quale appare, creando progetti originali, trasfiguranti la realtà immaginifica originale, il che è affatto diverso dal mettere ad esempio sul cielo domenicale della spiaggia di torvajanica le dense e minaccione nubi di un uragano caraibico.., insomma di fotoscioppare una foto insignificante fino a renderla un poco più interessante in modo antifotografico Insomma c'è differenza enorme tra la vuota manipolazione dell'immagine che rsta sul piano del ridicolo e la creatività trasfiguratrice che ha le radici nella poesia. Peppe, il gioco fotografia è soprattutto un gioco con se stessi e del quale rispondiamo a noi stessi, almeno, io così mi diverto. L'uragano fotoshoppato sulla spiaggia di Torvaianica potrà recuperare qualche like su facebook, ma è falsa e non mi diverte. Pensa che sto giocando con delle tecniche di esposizioni multiple con delle dominanti di colore per ottenere delle immagini notturne un po' oniriche. Sono cose che potrei fare tranquillamente con Affinity, ma sono stato per un paio di sere a provare e a riprovare solo con la fotocamera, pp zero.
wow Inviato 16 Aprile Inviato 16 Aprile 35 minuti fa, analogico_09 ha scritto: nell'analogico Ti confesso anche un'altra cosa: scatto anche in analogico, in bianco e nero, con una delle mie 9 (nove) Nikon meccaniche o semi (sconfiniamo nel patologico ma e' eloquente dell'amore per un certo tipo di fotografia), sono attrezzato per sviluppo pellicola e stampa con ingranditore. 🤭
mom Inviato 16 Aprile Inviato 16 Aprile Che bello non averlo e quindi non avere il problema di giocare a chi ce l'ha più lungo! Vorrei raccontare una piacevolissima storia che è iniziata malissimo ed è finita molto bene: qualche anno fa ho fatto un viaggio in Islanda e, prima di partire, avevo programmato un servizio in proposito (con ricca documentazione fotografica) con una rivista mensile. Mi ero anche dotata di un paio di buoni apparecchi e di altre modeste coolpix come muletti. Avevo fatto delle foto che mi parevano belle e adatte al reportage. Ero soddisfatta e contenta. Al rientro, facendo scalo ad Amsterdam, all' Holiday Inn, in camera, mentre facevamo colazione prima del transfert su Torino, ci hanno derubato di tutto: documenti, soldi, carte di credito, apparecchi, schede, appunti ecc. Siamo rimasti senza nulla e la polizia, pur comprendendo il nostro disagio, ha dovuto rimpatriarci con il primo volo diretto in Itala e siamo stati spediti a Roma. Ovviamente il servizio è stato annullato. Io sono rimasta con il grande dispiacere di non avere più nessuna foto... Ed ecco che, @Roberto M, venuto a conoscenza della cosa, mi ha spedito parecchie fotografie bellissime scattate da lui in quei luoghi. Queste foto le consevo gelosamente e le utilizzo anche per ritenere qualche consiglio soprattutto per quanto riguarda il flusso delle cascate, la nebbia, il ghiaccio. Spero che @Roberto M non si arrabbi nel sapere che, durante l' inverno, nel corso delle lezioni, ho mostrato alcune sue foto. Naturalmente ho raccontato la storia, l'ho presentato e ho detto quanto io lo consideri un Maestro in quest'arte. Lo ringrazio ancora e, ça va sans dire, le foto sono state ammirate, analizzate e apprezzate da tutti così come certe istupende, ndimenticabili ma per me assolutamente irripetibili foto notturne di animali relativi ai suoi viaggi fotografici che sinceramente gli invidio. 😀 1
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