appecundria Inviato 10 Giugno 2021 Inviato 10 Giugno 2021 4 ore fa, Schelefetris ha scritto: ospite Matteo Salvini, si parla di lavoro A seguire Malgioglio parlerà di fi...
appecundria Inviato 10 Giugno 2021 Inviato 10 Giugno 2021 1 ora fa, Collegatiper ha scritto: ritardante per lui e per lei (nel cervello intendo...😂😂😂 Tu saresti quello sveglio?
nixie Inviato 10 Giugno 2021 Inviato 10 Giugno 2021 @radio2Ti manderei volentieri a fare il cameriere dove sò io,ti posso dare se vuoi l indirizzo in privato.
appecundria Inviato 10 Giugno 2021 Inviato 10 Giugno 2021 1 ora fa, ivantaggi78 ha scritto: rappresenta nient’altro che un serbatoio di voti, Ma perché, esiste un qualsiasi provvedimento che non miri ai voti? Secondo te perché Salvini ha tolto le accise dai carburanti? 2
Membro_0020 Inviato 10 Giugno 2021 Inviato 10 Giugno 2021 9 minuti fa, appecundria ha scritto: 1 ora fa, Collegatiper ha scritto: ritardante per lui e per lei (nel cervello intendo...😂😂😂 Tu saresti quello sveglio? No, dormo sonni tranquilli. Basti tu come sveglio qui... 😂😂😂
Questo è un messaggio popolare. wow Inviato 10 Giugno 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 10 Giugno 2021 5 ore fa, radio2 ha scritto: un cameriere non prende 600 euro STORIE VERE PER CHI DICE BUGIE SUL REDDITO DI CITTADINANZA “Fannulloni? Turni da venti ore e fame” LETTERE AL FATTO CAMERIERI, CUOCHI &C. NON SI TROVANO NON PER I SUSSIDI, MA PERCHÉ SONO MAL PAGATI. ANCHE 450 EURO AL MESE Il Fatto Quotidiano 5 Jun 2021» Roberto Rotunno Sono un cuoco e, ancora oggi stento a crederci, ma l’anno scorso ho fatto un turno da venti ore.lllll Venti ore senza pausa e senza mangiare, in un hotel di lusso in una delle località più rinomate e visitate della Campania”: questa storia l’ha raccolta un’associazione che riunisce i lavoratori stagionali del turismo e si chiama “Oltre la Piazza”. Stona un po’ con l’allarme lanciato in questi giorni da albergatori e ristoratori che dicono di non trovare lavoratori. L’associazione ha fatto una cosa semplice: ha chiesto ai suoi iscritti di raccontare le loro esperienze. La mail è esplosa: in poco tempo sono arrivate centinaia di testimonianze, così come al Fatto Quotidiano, tra commenti sui social e lettere che riguardano un metodo di lavoro strutturale, attivo 365 giorni all’anno, che con la pandemia è peggiorato. “Sono sconcertato per queste diffamazioni diffuse dai media e dai proprietari di alberghi e ristoranti”, dice il cuoco, che sottolinea come spesso finanche l’orario di lavoro sia una categoria dello spirito. “Se un gruppo di clienti vuole sedersi a Mezzanotte - sostiene un cameriere con dieci anni di esperienza – sono pochi i titolari che rifiutano di riaprire la cucina. E noi siamo costretti a rimetterci all ’opera. Piccolo dettaglio: senza straordinari.” PART TIME È COME SI SCRIVE MA SI LEGGE “PIÙ CHE TEMPO PIENO” In base ai racconti, il metodo consolidato per aggirare le regole è una sorta di lavoro grigio: “sul contratto è scritto ‘part time’ ma le ore effettive sono ben oltre quelle di un tempo pieno - spiega un lavoratore -. I più fortunati prendono un’integrazione della paga fuori busta, in contanti”. Altri invece devono addirittura accontentarsi di lavorare il triplo per mezzo stipendio. Vale sia nei periodi di bassa stagione, quando il grosso del lavoro si concentra nel weekend, sia – amplificato – durante il picco estivo, quando sparisce il giorno di riposo. “Ho lavorato in un ristorante, facevo sia il pranzo sia la cena con un’ora e mezza di stacco tra i due turni”, dice unac ameriera che svolge questo mestiere da 13 anni. Quattordici ore al giorno in servizio, “con un contratto part- time firmato un mese dopo aver iniziato”. Solo mezza giornata libera ogni settimana per 950 euro al mese, nessun trattamento di fine rapporto e sistemazione in un seminterrato con altre nove persone. Un’altra ragazza ha inviato la sua candidatura per una rosticceria. Proposta, otto ore al giorno per 500 euro al mese: “Ecco perché ho rifiutato, pur non ricevendo alcun sussidio”. E ancora, a un’aspirante receptionistè stato prospettato un contratto da tre giorni settimanali per farne in realtà sei e con turni da otto ore per 800 euro. IL NERO IL RICATTO FUORI BUSTA E LE SPESE A CARICO Al cuoco di un albergo siciliano è stato chiesto di lavorare su tre turni: colazione, pranzo e cena con un’oretta scarsa di pausa tra uno e l’altro. In pratica è stato costretto a passare le intere giornate al lavoro. Sempre nell’isola, per una 50enne addetta alla lavanderia di un hotel è stato previsto il turno serale che finiva alle 2 e quello della mattina successiva che iniziava alle 5, dopo sole tre ore di ‘sonno’. Talvolta, poi, il “fuori-busta” è un ricatto: lo sa un manutentore che dice di aver preso 800 euro come parte “regolare ”, mentre 200 euro aggiuntivi arrivavano solo se accettava turni extra. Quando poi si parla di zone turistiche, spesso ci si riferisce a luoghi non facilmente raggiungibili. Le spese per gli spostamenti, però, non sempre vengono rimborsate. È l’esempio di un tuttofare di una struttura alberghiera che è all’opera per nove ore al giorno, il suo contratto ne riporta solo quattro e lo stipendio si aggira sui 900 euro. Ma ne spende 100 per prendere l’aliscafo. Non forniscono neanche i pasti: per alberghi e ristoranti non dovrebbe essere difficile garantire un pranzo o una cena decente a fine turno. E invece... “lavoravo in un lido – racconta un soccorritore– e in pausa pranzo concedevano solo un’agevolazione sui prezzi del ristorante gestito dalla moglie del titolare. Con 6 euro ci davano un piatto, una bevanda e un caffè”. Ancora. “Mia figlia ha lavorato per 4 euro l’ora come barista a Chivasso – ricorda una mamma – e per cena le davano le brioches avanzate dalla colazione, da mangiare in piedi nei buchi di servizio.” SOSTEGNI? I FURBETTI SPESSO SONO PROPRIO I TITOLARI Tra le segnalazioni abbiamo anche furbetti degli ammortizzatori sociali che mettono i dipendenti in cassa integrazione ma poi li fanno lavorare regolarmente, scaricando sul pubblico i costi dei loro stipendi. “Sono impiegato in un hotel al centro di Roma – spiega un cameriere di catering – e oggi sono totalmente in cassa integrazione, ma vado a lavorare ogni giorno dalle 5 del mattino per 7 ore, senza giorno di riposo. Ho provato a chiedere anche qualcosa in più al titolare, ma me lo ha negato”. Ci sono poi iniziative padronali che spiccano per originalità, come quella di un titolare che riservava le mance a sua figlia e sua nuora, escludendo gli altri. O che a fine mese regalava un pacco di sigarette ai dipendenti più apprezzati dai clienti. LA NARRAZIONE. “TUTTI PIGRI” IGNORANZA O MALAFEDE? Sebbene finora abbia avuto un decimo della risonanza ottenuta dalle imprese, adesso un “esercito” di camerieri, chef, bagnini, addetti alle pulizie di bar, pub, pizzerie e stabilimenti balneari sta cercando di far capire che cosa significhi lavorare nelle strutture turistiche: orari improponibili, paghe misere, irregolarità che diventano norma, abusi da parte dei titolari, diritti scambiati per favori, sistemazioni fatiscenti. Ancora di più negli ultimi due anni, con i datori che provano a recuperare le perdite generate dalla pandemia con condizioni ancora più mortificanti. Eppure, la narrazione resta la stessa: il problema sono i giovani fannulloni e i troppi sussidi, dal Reddito di cittadinanza ai bonus elargiti per l’e me rgen za Covid. Ricostruzione che ora piace pure a “sinistra“: è stato il segretario del Partito democratico Enrico Letta a dire, giovedì a Porta a Porta, che “in questo momento ci sono stati molti sostegni e ristori” che ha “l’impressione che ci sia una tendenza a non rendersi conto che bisogna uscire dalla logica del ristoro e mettersi in azione”, per poi aggiungere che “si preferisce prendere il Reddito di cittadinanza e lavorare a nero, è una cosa insopportabile”. Nemmeno il dubbio che i contratti irregolari possano essere imposti dagli imprenditori – da secoli i contraenti forti del mercato del lavoro – per risparmiare su stipendi, assicurazioni e contributi. Né sembra sospettare che l’alta incidenza della povertà – quindi le numerose richieste di sussidi – possano essere conseguenza di un’economia basata su impieghi sotto-pagati. I DATI PARLANO CHIARO: SE LE PAGHE FOSSERO REGOLARI... Le paghe indecenti proposte si avvicinano infatti spesso ai 450 euro al mese, l’importo medio percepito da un single con il Reddito di cittadinanza. Applicando le regole, un cameriere inquadrato nel livello più basso, senza straordinari, dovrebbe invece guadagnare quasi il triplo di quella cifra, più il trattamento di fine rapporto alla scadenza del contratto, con un assegno di disoccupazione (la Naspi) pari al 75% dello stipendio e di durata pari alla metà del periodo lavorativo. Basterebbero quindi pochi mesi all’opera (o poche ore settimanali per tutto l’anno) per portare a casa introiti di gran lunga superiori ai sussidi. Questo, però, richiederebbe che i datori facessero ogni cosa in regola. E invece è una circostanza presa in considerazione solo dal 26% delle aziende di alloggio e ristorazione visitate dall’ispettorato del Lavoro nel 2020 3 2
Membro_0022 Inviato 10 Giugno 2021 Inviato 10 Giugno 2021 Qui siamo nell'illegalità più assoluta. Se non trovano personale è più che meritato, io una struttura che sfrutta i dipendenti in quel modo la farei chiudere e metterei il titolare in altro tipo di "struttura" per un paio di annetti senza sconti. Certo per un politico è più facile e remunerativo dare soldi a pioggia che risolvere i problemi veri.
radio2 Inviato 10 Giugno 2021 Inviato 10 Giugno 2021 storie di illegalita' che purtroppo esistono e che dovrebbero essere denunciate nelle sedi opportune ma non confondiamo la porcata del rdc con lo sfruttamento 😎 2
davenrk Inviato 11 Giugno 2021 Inviato 11 Giugno 2021 perdonate l'ignoranza: cosa sono questi "navigators"? 1
Schelefetris Inviato 11 Giugno 2021 Inviato 11 Giugno 2021 gente al primo impiego (nella maggior parte dei casi) che dovrebbe coordinare, aiutare il rientro / ingresso nel mondo del lavoro dei redditati 😄
Membro_0022 Inviato 11 Giugno 2021 Inviato 11 Giugno 2021 16 minuti fa, Schelefetris ha scritto: gente al primo impiego (nella maggior parte dei casi) che dovrebbe coordinare, aiutare il rientro / ingresso nel mondo del lavoro dei redditati Oggi le comiche 😂 In altre parole, i navigators esistono perchè un branco di scappati di casa ha deciso che alcuni scappati di casa dovrebbero aiutare altri scappati di casa a trovare una nuova casa.
leoncino Inviato 11 Giugno 2021 Inviato 11 Giugno 2021 Nel campo della ristorazione io sento sempre piangere, pizzeria sempre strapiena e spesso riesce a fare 2 o 3 turni di clienti. Il titolare, praticamente con gestione familiare non passa sera che si lamenti che non riesce ad andare avanti e che..... Però è sempre lì da 20 anni e compra case come se piovesse. Dire che sono pochi i ristoratori onesti e con questo intendo bar, ristoranti, alberghi, bagni etc. è come dire che sono una maggioranza le mosche bianche. Il reddito di cittadinanza va mantenuto proprio per affamare questi squali!
wow Inviato 11 Giugno 2021 Inviato 11 Giugno 2021 11 ore fa, wow ha scritto: Questo, però, richiederebbe che i datori facessero ogni cosa in regola. E invece è una circostanza presa in considerazione solo dal 26% delle aziende di alloggio e ristorazione visitate dall’ispettorato del Lavoro nel 2020
OLIVER10 Inviato 11 Giugno 2021 Inviato 11 Giugno 2021 Mai visto un disoccupato inesperto trovare lavoro ad un altro disoccupato inesperto. Sarebbe un miracolo. Facciamo le cose a pene di segugio. 2
davenrk Inviato 11 Giugno 2021 Inviato 11 Giugno 2021 26 minuti fa, Schelefetris ha scritto: gente al primo impiego (nella maggior parte dei casi) che dovrebbe coordinare, aiutare il rientro / ingresso nel mondo del lavoro dei redditati 😄 ma davvero o scherzate?
Schelefetris Inviato 11 Giugno 2021 Inviato 11 Giugno 2021 @davenrk in sintesi è vero. io non sono contrario ad un reddito di disoccupazione ma andrebbe strutturato meglio. lo stato non incentiva il lavoro e ti concede un sostegno per sopravvivere.
stefanino Inviato 11 Giugno 2021 Inviato 11 Giugno 2021 Il 9/6/2021 at 08:25, Xabaras ha scritto: C'è stata una pandemia di mezzo, dite che non conta? tutte le agenzie che si occupano di trivare lavoro (il mestiere dei navigators) hanno continuato a lavorare da remoto . I navigators sono quelli che oltre al compenso hanno pure preso il contributo mensile dei 600 euro riservato ai professionisti 1800 netti + 600 = 2400 . giorni lavorati? Credo prossimi a zero
Membro_0014 Inviato 11 Giugno 2021 Inviato 11 Giugno 2021 Io ad esempio avrei accettato molto più di buon grado un sostegno vero agli esodati, gente quindi che fatica per forza di cose a trovare un nuovo impiego avendo 50 ed oltre anni, troppi per molti lavori, pochi per la pensione....non a giovani che potrebbero benissimo lavorare, sottopagati? Ripeto se non sanno fare nulla di meglio che lavare i piatti in un ristorante non possono pretendere paghe stratosferiche....certo il sistema è malato ma non si cura certo così!!!! Si investe nella loro formazione....poi bisogna combattere con la loro voglia di apprendere qualcosa!!
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