lormar Inviato 19 Aprile Inviato 19 Aprile Questo è un argomento di recente menzionato incidentalmente ( e nello stesso esatto minuto!) da @gianventu e @Berico in un’altra discussione. Mi piacerebbe saperne qualcosa di più da un punto di vista teorico e soprattutto applicativo, pratico. Temo che nei prossimi mesi mi troverò a cercare soluzioni a un “vicinato ipersensibile”.
peng Inviato 19 Aprile Inviato 19 Aprile a basso volume il nostro apparato uditivo attenua gli estremi da banda. occorre quindi aumentare il guadagno a bassa e alta frequenza. questo passaggio l’ho fatto ad orecchio partendo dalla curva di correzione, usando la funzione tilt del DSP
lormar Inviato 19 Aprile Autore Inviato 19 Aprile @mikefr si, ma nessuno degli apparecchi che ho ha il “magico tastino” e poi, naturalmente, sarebbe troppo facile🤣! Quindi se c’è qualche strada diversa sarei curioso. Poi forse i due colleghi non erano così minimalisti…
Nacchero Inviato 19 Aprile Inviato 19 Aprile @lormar be', già partire facendo la correzione dal volume di ascolto supposto può essere un primo punto. Magri ti crei 2 filtri, uno per il basso volume e uno per quando puoi alzare di più. Una volta creati i filtri, magari con l'aiuto di Rew e il tuo orecchio, vai di aggiustamento fine. Comunque, ad esempio io ascolto molto spesso a bassissimo volume e provai a fare un filtro apposta, ma alle fine utilizzo quello "standard" con una leggera modifica sui bassi. Tutto ciò con Minidsp e Dirac.
gianventu Inviato 19 Aprile Inviato 19 Aprile @lormar Utilizzando la correzione attiva, è per me abbastanza semplice: parto dalla curva calcolata e la modifico applicando un boost sulle basse frequenze (nel range dai 20 ai 150hz) e salvo il/i filtri da utilizzare per gli ascolti a volumi bassi. Potrei definirlo un valore aggiunto, una sorta di utile corollario, del drc. Risultati similari si possono pure ottenere con un parametrico. Alla base del tutto, l'idea che, la ricerca di un maggior corpo per ascolti a volumi moderati, non necessiti oggigiorno in una girandola casuale di preampli, final, cavi etc etc
Coltr@ne Inviato 19 Aprile Inviato 19 Aprile @gianventu per essere corretto dovrebbe variare col controllo volume, hai voglia a far filtri, vecchia manopolina loudness degli yamaha
gianventu Inviato 19 Aprile Inviato 19 Aprile 2 minuti fa, Coltr@ne ha scritto: @gianventu per essere corretto dovrebbe variare col controllo volume, hai voglia a far filtri, vecchia manopolina loudness degli yamaha Considero l'ascolto a basso volume un semplice accompagnamento di sottofondo a caxxeggi casalinghi, a cui chiedo solamente un effetto "non radiolina". Non parliamo quindi di veri ascolti, almeno nel mio caso, pertanto un sistema come lo descrivi tu, sarebbe assolutamente ridondante. In effetti potrei pure intervenire sul controllo dei bassi tramite ampli, ma faccio molto prima a caricare un filtro che smanettare con il telecomando.
campaz Inviato 19 Aprile Inviato 19 Aprile Partiamo però dai fondamentali. É possibile “quantificare” il volume basso? Io, anche per rispetto delle mie vetuste orecchie, non ascolto mai a volume alto (o per meglio dire, lo facevo prima che il volume alto mi fosse provocasse l’acufene). Quali sono le soglie in db per definire volume basso, normale, alto?
Coltr@ne Inviato 19 Aprile Inviato 19 Aprile @gianventu concordo sul fatto che non bisognerebbe puntualizzarsi troppo e mi godo il controllo automatico che ho su eversolo, ma se potessi modificarlo a piacimento sarebbe meglio 🤣 ❤️
Moderatori paolosances Inviato 19 Aprile Moderatori Inviato 19 Aprile Fletcher Munson se ne occuparono agli albori della alta fedeltà con le loro curve isofoniche 1 1
Coltr@ne Inviato 19 Aprile Inviato 19 Aprile Le curve isofoniche rappresentano la sensibilità dell'orecchio in funzione della frequenza ed in funzione del livello del suono. Si leggono in questo modo: guardiamo i due cerchietti rossi -> dato un suono a 1000 Hz con livello di 30 dB, affinchè un suono a 100 Hz venga percepito con la stessa intensità deve avere un livello circa 28 dB più intenso. Ma se invece il suono a 1000 Hz viene riprodotto ad un livello di 100 dB allora il suono a 100 Hz deve avere lo stesso livello (la curva marcata 100 è praticamente piatta da 100 a 1000 Hz) Immagine Dall'andamento delle curve di loudness si ricava la sensibilità dell'orecchio, da altre considerazioni (per esempio l'estensione della tastiera del pianoforte) di ricava la selettività e risulta che lo spettro audio è diviso in tre regioni: alle basse frequenze: l'orecchio è poco sensibile e poco selettivo alle medie frequenze: l'orecchio è sensibile e selettivo alle alte frequenze: l'orecchio è sensibile ma poco selettivo dove sensibile significa che "ci sente" e selettivo significa che "distingue una frequenza dall'altra". Evidentemente la massima cura deve essere posta nella riproduzione della banda di frequenze dove l'orecchio è sensibile e selettivo (tra 4-500 Hz e 4-5000Hz). Si noti che più aumenta il livello e più le curve diventano "piatte". A livelli bassi, invece, le basse frequenze dovrebbero essere riprodotte ad un livello maggiore. Tutti possono verificare che, a volumi bassi, le frequenze basse si sentono attenuate e per "sentire i bassi" si deve superare un certo volume. Questo è l'effetto loudness (che è un effetto fisiologico ovvero proprio del funzionamento dell'orecchio). Le curve isofoniche sono state rilevate su popolazioni diverse ed in condizioni diverse (in cuffia, all'aperto, con sorgente frontale, ecc.). Sono stati usati segnali sinusoidali e bande di rumore. Anche con tutte queste variazioni, l'andamento delle curve (pur cambiando) conserva l'andamento generale
best_music Inviato 19 Aprile Inviato 19 Aprile 23 minuti fa, lormar ha scritto: Temo che nei prossimi mesi mi troverò a cercare soluzioni a un “vicinato ipersensibile”. Da quando sono passato all' ascolto near field avendo la fortuna di avere ("quasi per caso") straordinarie casse hi fi di piccole dimensioni che mi stanno sul tavolo ascolto musica in relativa libertà - comunque a volume piuttosto sobrio - assolutamente senza loudness (orrore!, sì che quando ero ragazzino mi piaceva tanto!) né controlli di tono, con amplificazione assolutamente neutra. . Certo ho anche un impianto di dimensioni normali, direi anzi extra large (multicanale con finale esterno, al momento 6 casse + sub) ma mentre per l'uso cinema cerco di barcamenarmi (più o meno come farai tu) per l'uso musicale lo ascolto ugualmente a volumi molto sobri e sento che non mi manca nulla, anzi il volume alto mette a disagio me per primo. Si che su quello tutto l'ambaradam per elaborare il suono ci sta eccome, eppure lo escludo quasi sempre per il cinema e sempre-sempre per la musica...
teramusic Inviato 19 Aprile Inviato 19 Aprile Per chi usa Foobar2000 come player su HydrogenAudio è disponibile uno script che implementa un loudness dinamico caricando un preset di equalizzazione diverso ogni 5dB di attenuazione del volume. Ovviamente perché funzioni va usato il volume di foobar
lormar Inviato 19 Aprile Autore Inviato 19 Aprile Mi sono un po’ perso…se fossi obbligato ad ascoltare a basso volume (fonti giradischi e streamer Naim poi un vecchio pre Naim) posso mettere qualcosa in mezzo che corregga (tipo un loudness magari più flessibile) per il basso volume e che cosa? O sono senza speranza. Questo dovrebbe essere il mio impianto principale, poi avrò delle cuffie. Temo davvero fortemente vicini ancora più sensibili degli attuali…
TetsuSan Inviato 19 Aprile Inviato 19 Aprile Per migliorare gli ascolti a basso volume puoi utilizzare dei processori audio utilizzati nel mastering audio. Ti linko una pagina con diversi modelli, puoi fare degli esperimenti spendendo poco, oppure di più. Le recensioni raccontano abbastanza bene cosa ci si può aspettare. Mi raccomando : vacci piano con le manopoline quando alzerai il volume. Meglio bypassarli con apposito tastino. https://www.thomann.de/it/saturatori_exciter_ecc.html
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