analogico_09 Inviato 27 Aprile Inviato 27 Aprile 3 ore fa, indifd ha scritto: Aridanghete, io non rilevo tradimenti, io metto fatti storici oggettivi in comparazione, poi osservo con interesse tutte le legittime visioni che ciascuno di noi ha su questo aspetto come su tutti gli aspetti del mondo Senza troppe giravolte e circumnavigazioni retoriche, per me, d'accordo mi pare con @Gaetanoalberto, ciò che nel fine guerra fece la differenza tra le tre nazioni dell'"asse" fu che i tedeschi e i giapponesi credevano e sostenevano convintamente la guerra scatenata dai rispettivi regimi che seguivano linee di azione organiche, coerenti e fedeli, non toccate dai tradimenti, accettando in tal modo l'estremo sacrificio, nonostante le deterrenze rappresentante dai devastanti bombardamenti degli alleati scaricati sulle due nazioni - quello giapponese immane, apocalittico, per me vile e scondiderato, sicuramente colpevole, dove il popolo nipponico costretto alla resa non mancò di esprimere il grande rammarico e il dolore per la disfatta, nell'impossibilità di reagire, attraverso una serie di suicidi "popolari" emulando il loro divino imperatore. Mentre gli italiani, la stragrande maggioranza della popolazione che restava su posizioni più laico-agnostiche se non anche menefreghiste, in ottemperanza alla sua migliore e spesso coatta, quando non anche saggia tradizione, pensò bene di fare a meno di fregiarsi dei meriti che le sarebbero derivati concedendosi all'estremo e totale sacrificio per fa contenti sia il re, sia il duce che non spandeva più la luce, entrambi in procinto di scappare a gambe levate chi poco prima, chi poco dopo, chi con più o con meno bottino a seguito. Banale, triste, misera, delundente conclusione, ad aver immaginazione se ne potrebbe far barzelletta col solito vieto schemino del c'era un italiano, un tedsco, un giapponse, etc... ma la questione invero è tutta qui. La contropartita sarebbe che la pellaccia umana sia più sacra e di valore di quando non lo siano le ideologie criminali. Questi i fatti a ciascuno le sue interpretazioni. 1
permar Inviato 27 Aprile Inviato 27 Aprile @analogico_09 aggiungi che nel ventennio i fascisti avevano imprigionato, mandato al confino gli oppositori e purgato chi non la pensava come loro, creando nel paese un clima di intimidazione e quindi di riscatto da parte di tanti cittadini nonche' di lutto e dolore per una guerra insulsa voluta da un potere arrogante 1
Paolo 62 Inviato 27 Aprile Inviato 27 Aprile Assolutamente vero e per quanto ne so gli italiani pretendevano dal regime che vincesse la guerra. Vedendo che la stava perdendo molti devono avergli voltato le spalle anche schierandosi coi partigiani.
Martin Inviato 27 Aprile Inviato 27 Aprile Gli italiani erano anche stufi di un regime che aveva fatto dell'arbitrio un metodo che dovevano subire in modo sempre più invasivo.
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