Panurge Inviato 20 Maggio Inviato 20 Maggio @ferrocsm nel tessile i costi per l'energia sono più che doppi rispetto ai concorrenti europei.
Panurge Inviato 20 Maggio Inviato 20 Maggio Poi nei settori ad altissimo consumo, tipo produzione di fibra di carbonio, pure i costi europei sono troppo alti.
ferrocsm Inviato 20 Maggio Inviato 20 Maggio 21 minuti fa, Panurge ha scritto: nel tessile i costi per l'energia sono più che doppi rispetto ai concorrenti europei Ma nessuno che abbia tappezzato il tetto di pannelli fotovoltaici? Questa è la fotografia di oggi nell'azienda in cui lavoro dopo aver riempito il tetto di pannelli, certo tu dirai: "e grazie, con queste giornate di 14 ore di luce ti piace vincere facile" claro que si metti pure in conto che noi non si lavora di notte a parte qualche centro di tornitura alberame completamente automatizzato e questo aiuta al risparmio che deriva dal rinnovabile. 92 kW prodotti a fronte di un consumo di 41kW. Bé dai non male.
Panurge Inviato 20 Maggio Inviato 20 Maggio 9 minuti fa, ferrocsm ha scritto: Ma nessuno che abbia tappezzato il tetto di pannelli fotovoltaici? Certo, sui consumi di un lanificio con 200 dipendenti non è un gran aiuto, serve per presentarsi bene e per il bilancio di sostenibilità.
ferrocsm Inviato 20 Maggio Inviato 20 Maggio 33 minuti fa, Panurge ha scritto: Certo, sui consumi di un lanificio con 200 dipendenti non è un gran aiuto, Penso che anche la superficie da adibire al posizionamento di pannelli sia anch'essa diversa, poi tutto fa brodo Massimo se contribuisce pure in minima parte a salvaguardare l'ambiente e magari pure nel caso risparmiando anche poco e per dirla alla genovese "eh belin son palanche!" Tornando alla Spagna quanto è la percentuale di energia prodotta da fonti rinnovabili sul totale dell'energia consumata, anche quell'abbatimento di costo dell'energia elettrica impiegata nella produzione di una singola auto può essere dipeso in parte dalle fonti rinnovabili? O è solo perché loro hanno anche centrali nucleari e noi invece no?
Martin Inviato 20 Maggio Inviato 20 Maggio 1 ora fa, ferrocsm ha scritto: quante centrali nucleari sono in funzione in Spagna e quanto in percentuale incidono sulla produzione totale di energia spagnola? E quanto invece le rinnovabili? Hanno 7 reattori attivi distribuiti in 5 centrali, la potenza unitaria è di circa 1GW. Il contributo annuo alla produzione è attorno al 20%, quello delle rinnovabili poco sotto il 60%. Sul costo dell'energia la Spagna era riuscita a svincolare il costo dell'elettricità da quello del metano, anche in considerazione del suo scarso interscambio elettrico col resto della UE e dell'alta % di rinnovabile. In tal senso hanno sofferto meno di tutti la crisi del gas. (e per il gnl hanno comunque la più alta riserva di capacità di rigassificazione a livello UE) Non conosco esattamente i prezzi dell'energia spagnoli per la grossa utenza, comunque un rapporto di 1/3 rispetto all' Italia si è verificato più volte per le quotazioni elettriche sull' "immediato" (otc) 1
ferrocsm Inviato 20 Maggio Inviato 20 Maggio 13 minuti fa, Martin ha scritto: Il contributo annuo alla produzione è attorno al 20%, quello delle rinnovabili poco sotto il 60%. Grazie @Martin
maurodg65 Inviato 20 Maggio Inviato 20 Maggio 2 ore fa, Martin ha scritto: Quello che la lobby nuclearista non dice mai infatti è che una centrale nucleare è una bomba col grilletto consegnato al nemico, ovvero a chiunque potenzialmente disponga della capacità di proiettare la minaccia. Adesso non esageriamo, la possibilità di colpire una centrale per provocarne un’esplosione della stessa che provochi un incidente “nucleare” è così complessa e difficile che richiederebbe una testata atomica per riuscirci, a quel punto tanto vale…
Martin Inviato 20 Maggio Inviato 20 Maggio @maurodg65 Non serve "produrre una esplosione", già produrre una piccola compromissione del confinamento sarebbe un obiettivo politicamente inaccettabile e destabilizzante. Faccio sommessamente notare che, è storia recente, la sola minaccia di colpire centrali nucleari ucraine da parte dei russi ha fatto si che il resto del mondo si cagasse in mano, pur nel dubbio che siano in davvero in grado di farlo. 3
maurodg65 Inviato 20 Maggio Inviato 20 Maggio 19 minuti fa, Martin ha scritto: Non serve "produrre una esplosione", già produrre una piccola compromissione del confinamento sarebbe un obiettivo politicamente inaccettabile e destabilizzante. Certo, ma quanti incidenti a centrale nucleare con effetti deleteri sull’ambiente e con vittime si sono verificate a parte Chernobyl? 21 minuti fa, Martin ha scritto: Faccio sommessamente notare che, è storia recente, la sola minaccia di colpire centrali nucleari ucraine da parte dei russi ha fatto si che il resto del mondo si cagasse in mano, pur nel dubbio che siano in davvero in grado di farlo. Certo, ma torniamo a quanto già scritto, li c’è una guerra quindi poco cambierebbe visto che la stessa minaccia di colpire con armi nucleari tattiche, non strategiche, Putin l’ha fatta all’Ucraina come più volte anche ai paesi europei, in realtà a centrale “spenta” il rischio è sostanzialmente zero.
audio2 Inviato 20 Maggio Inviato 20 Maggio chernobyl è esplosa da sola causa mal uso, ma se sopra gli arrivava un bel missilone anche del tipo convenzionale succedeva lo stesso. ti voglio vedere il personale che opera in mezzo alle macerie ed ai ferri divelti mischiati col resto che rimane. basta solo che distruggano il sistema di raffreddamento. poi se la spegni e vabbè, ma devi spegnerla ben prima del prima.
Martin Inviato 20 Maggio Inviato 20 Maggio Un reattore "inattivo" (ovvero: non in produzione) non presenta sostanziali differenze rispetto a quello in servizio per quanto riguarda le misure di sicurezza, peraltro deve essere continuamente alimentato dalla rete elettrica per garantire il funzionamento dei sistemi (e questa fu esattamente la minaccia perpetrata dai russi a Zaporizha, colpendo la rete di trasporto e i rifornimenti ai generatori di emergenza) In breve: Il nucleare ha senso se si riesce a fare "sistema", idealmente dalla produzione del combustibile al suo processamento e smaltimento scorie. Perché l'investimento abbia un senso, serve quindi raggiungere una % non trascurabile di generazione, l'assenso politico per realizzarlo e la capacità fisica di difenderlo lungo tutta la vita operativa e post-operativa. Su questi ultimi punti stiamo rispettivamente poco sopra lo zero, quasi a zero e nettamente sotto zero. La Francia invece a livello UE è più avanti di tutti.
Amministratori cactus_atomo Inviato 20 Maggio Amministratori Inviato 20 Maggio @maurodg65 gli incidenti nucleati conosciuti sono 3, chernobyl, 3 mile island in usa e fukushima in giappone. gli incidenti sono rari ma le conseguenze devastanti, nessuna compagnia oggi assicura una entrale nucleare, e non è un caso che n usa le imprese leadervdel settore. quelle che detenano brevettie know how, si sono titirate (parlo gi general elecric e westinghouse, due colossi). la francia è un mercato anomalo, il solo paese occidentale dov l'emte eleettrico, edf, +è di fatto nzinalizzato. i provati hanno paura ad investir nel nucleare, bisogna metterci tanti soldi subito e cominciare a rientrare dopo 10 anni, mica è un caso che cosiuddetti reattori di nuova generazione vedono i prototipi in russia e cina, paesi dove gli invstimenti li decide lo stato che non ha la paranoia della trimestrale di cassa. resta il problema dei rifiuti, i paesi che hanno la bomba risolvono passando le scorie più pericolose ai militari, così nessuno sa più dove sono e che fie hanno fatto. la germania è ben contenta di pgare le nuove centrali francesi così lenergia va in gerrmnia e i rifiuti restano in francia (per inciso nssuna centrale nucleare ad oggi è mai staa totalmente smantellata, al più chiusa e messa fuori srvizio, qu9ndi il osto dello smantll,emto è ingnot ma ltissimo e se ne docrà fare carico ch ha lacentrale in casa). in italia il prezzo dell'energia non è il più alto di europa perchè non c'è il nuclrare ma per come viene calcolato il costo dell'energia, un regalo per le società di distribuzione. qui tutti vogliono il libero mercato quando comrano ma qiando vendon vogliono le esclusive ed i prvilegi
maurodg65 Inviato 20 Maggio Inviato 20 Maggio @cactus_atomo Enrico i due incidenti dei quali hai parlato, a parte Chernobyl, sono stati a danni ambientali e vittime zero, 3 Miles Island parliamo del 1979 mentre Fukushima del 2011 ma in entrambi i casi i sistemi di sicurezza hanno evidentemente funzionato come dovevano. Se parliamo di pericolo, danni ambientali e vittime dirette ed indirette dovremmo preoccuparci di più delle fonti fossili tradizionali e persino delle rinnovabili per assurdo.
ferrocsm Inviato 20 Maggio Inviato 20 Maggio 5 minuti fa, maurodg65 ha scritto: Se parliamo di pericolo, danni ambientali e vittime dirette ed indirette dovremmo preoccuparci di più delle fonti fossili tradizionali e persino delle rinnovabili per assurdo. E certo che si Mauro e le scorie veniamo a depositarle tutte nel tuo giardino di casa o nell'orto se preferisci che ti fanno pure da concime e vedrai che angurie!
Amministratori cactus_atomo Inviato 20 Maggio Amministratori Inviato 20 Maggio @maurodg65 3 miles island è stato ad un passo da un evento catastrofico, i privati che gestivan la centralela hanno riavviata troppo presto per non perdere soldi prima di accorgersi di una falla nel sistema di rafreddamento, è un miracolo che non si è arrivati alla fusione del nocciolo, e trattandosi di un reattore ad acqua in pression c'è davvero da ringrziare il padreterno. a fukushima i sistemi non hanno funzionato, mai l'acqau di mare deve entrar a contatto con i combustibile, è stata evacuata una vasta area e alla fine si è deciso di sversare in mare gran parte dell'acqua radiattiva. globalmente il nucleare non impatta più delle fonti fossili, m in caso di incidente oltre le previsioni non si 0uò sempre fare affidamento sulla divina provvidenza. chi gestisce gli impianti dovrebbe avere un approccio molto conservativo, ma oggi l'energia è privata ed il privato ha fretta di incassare. a 3 mile island è stat fatta una cosafolle, è stato dato l'orine di riavviare la centrale dopo poch9 giorni dallo spegnimento, quando qualsiasi stdent sa che se la sengi una centrale non puoi riavviarl prima di un mese, a casa dell'accumulo degli istopo i cìxen e sanario che renfono il reattore poco controllabile. ifrancesi i loro problemi tendono a nascoderli, ci hanno messo un sacco per farmare il superphoenix benchè ci fossero evidenti problemi strtturali. e dopo chernobyl si sgolvano a spergiurre che la nuvola non srebbe passta sulla francia (mentre un mio mico mterologo mi fece vedre in anticipo il perorso che avrebbe fatto, confermato dai fatti) anche a fukushima si decise di mettere il combustibile nucleare esausto dentro il reattore, semplicemente perchè al mmento della costruzione si pensava che la questione rifiouti si sarebbe risoa in poco tempo.
maurodg65 Inviato 20 Maggio Inviato 20 Maggio 7 minuti fa, ferrocsm ha scritto: E certo che si Mauro e le scorie veniamo a depositarle tutte nel tuo giardino di casa o nell'orto se preferisci che ti fanno pure da concime e vedrai che angurie! E cosa c’entrano le scorie con gli incidenti nelle centrali? A sentire gli addetti ai lavori poi le scorie non sono un grande problema di gestione, lo è di più il terrorismo psicologico che ci ruota intorno, oggi è molto peggio con i combustibili fossili sia per l’ambiente sia per la salute degli esseri umani, ma nessuno pare lamentarsene e noi il nucleare non ne abbiamo, ma la Francia come la Slovenia sono ad un tiro di schioppo. Inoltre i pannelli solari e le pale eoliche non crescono certo sul posto dal nulla, servono materie prime ed industrie per la loro realizzazione, oltre ai costi di trasporto ed installazione oltre alla manutenzione, banalmente poi le grandinate di questi ultimi anni distruggono completamente i tetti delle case e le auto, quindi anche i pannelli solari se li impattano. I problemi a cercarli si trovano sempre, in genere conviene sempre concentrarsi in positivo sulle soluzioni e non alla ricerca dei problemi alle soluzioni proposte.
UpTo11 Inviato 20 Maggio Inviato 20 Maggio 57 minuti fa, Martin ha scritto: In breve: Il nucleare ha senso se si riesce a fare "sistema", idealmente dalla produzione del combustibile al suo processamento e smaltimento scorie. Perché l'investimento abbia un senso, serve quindi raggiungere una % non trascurabile di generazione, l'assenso politico per realizzarlo e la capacità fisica di difenderlo lungo tutta la vita operativa e post-operativa. Su questi ultimi punti stiamo rispettivamente poco sopra lo zero, quasi a zero e nettamente sotto zero. La Francia invece a livello UE è più avanti di tutti. Hai perfettamente centrato il punto. Molti pensano che nucleare voglia dire centrale, cioè reattore, e stop. In realtà è una filiera assai lunga e costosa, dalla culla alla tomba, cioè dalle miniere allo stoccaggio a lunghissimo termine del combustibile esausto. Con una miriade di altre tappe tra queste due. Mettere in piedi questa filiera, portarla a regime e manutenerla richiede tempo e denari. Chi oggi ce l'ha, come la Francia, ha iniziato decenni fa. E ciò nonostante non è esente da problematiche anche molto serie, vedi il discorso saldature che facevo più sopra. 1
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