maurodg65 Inviato 2 Maggio Autore Inviato 2 Maggio 5 ore fa, jackreacher ha scritto: Mettiamo un attimo da parte il discorso che la "chiesa" non è solo il cattolicesimo/clero, ma è stata istituita da Gesù Cristo, attraverso i primi apostoli, affinché diffondesse la buona novella a tutti gli uomini e donne in tutto il mondo, affinché fosse dato aiuto attraverso l'amore (la famosa carità di cui ha parlato anche Ruini), affinché ci fosse accoglienza, ecc. Va bene e quindi? Perché partendo da queste considerazioni ti senti in diritto di decidere chi dovrebbe incarnare il ruolo di prossimo Pontefice e come egli dovrebbe svolgere la sua funzione episcopale? Tu credi in Dio? Segui i precetti del cattolicesimo nella tua vita? Se si bene, se così non fosse permettimi perché mai dovresti sentirti in diritto di esprimere un parere su come dovrebbe essere il nuovo Pontefice e su come dovrebbe essere interpretato il nuovo pontificato?
ferdydurke Inviato 2 Maggio Inviato 2 Maggio Ma quanti cattolici ci sono davvero in Italia? E quanti di questi seguono le regole della chiesa cattolica? A occhio e croce direi pochi, pochissimi. Basta vedere le chiese vuote alla domenica e la crisi irrimediabile delle vocazioni. Per cui mi pare che questa sia una discussione solo teorica.
CarloCa Inviato 2 Maggio Inviato 2 Maggio 1 ora fa, maurodg65 ha scritto: senti in diritto di decidere Perché hai aperto la discussione allora?
CarloCa Inviato 2 Maggio Inviato 2 Maggio La Chiesa è una comunità in cammino aperta a tutti come ci ha ricordato Francesco.
maurodg65 Inviato 2 Maggio Autore Inviato 2 Maggio Alcuni esempi nei quali Papa Francesco avrebbe fatto meglio ad occuparsi di teologia e cristianesimo piuttosto che della cronaca politica: 1
maurodg65 Inviato 2 Maggio Autore Inviato 2 Maggio 24 minuti fa, CarloCa ha scritto: Perché hai aperto la discussione allora? Per evidenziare come ci sia chi pretende, da non cattolico, di “decidere” chi dovrebbe essere il Papa e come dovrebbe svolgere il suo ruolo, una decisione ed una scelta che spetta solo alla Chiesa Cattolica.
maurodg65 Inviato 2 Maggio Autore Inviato 2 Maggio 21 minuti fa, CarloCa ha scritto: La Chiesa è una comunità in cammino aperta a tutti come ci ha ricordato Francesco. Perfetto e tu seguine i precetti e poi avrai titolo di dire la tua come è giusto che sia.
maurodg65 Inviato 2 Maggio Autore Inviato 2 Maggio Esiste anche una sinistra che ragiona nel merito delle questioni ed analizza la realtà per quella che è: Gli articoli in questione sono qui: https://www.micromega.net/la-scomunica-da-parte-dei-piu-papisti-del-papa https://www.micromega.net/francesco-il-papa-del-consenso-non-del-cambiamento https://www.micromega.net/linfatuazione-della-sinistra-per-un-papa-reazionario https://www.micromega.net/francesco-un-papa-con-le-p-minuscole https://www.micromega.net/papa-francesco-e-lipocrisia-della-chiesa-omosessualita https://www.micromega.net/papa-francesco-armi-e-contraccettivi-contro-la-vita
Questo è un messaggio popolare. jackreacher Inviato 2 Maggio Questo è un messaggio popolare. Inviato 2 Maggio 2 ore fa, maurodg65 ha scritto: Ma il punto è perché volete mettere bocca nell’elezione di un Papa, è una scelta che spetta alla Chiesa e solo alla Chiesa. Veramente, e lo sottolineo, l'elezione del papa non ha nulla a che fare con la Chiesa di Cristo è soltanto un affare del clero e nemmeno i "cattolici" possono sceglierlo... Riguardo alla tua affermazione che se non si è cattolici non si può dire chi dovrebbe essere o non essere papa non sono d'accordo, io sono cristiano e desidererei che una persona con molto potere ed influenza che dice di governare una chiesa cristiana (e che secondo le scritture non dovrebbe esistere perché il capo è Cristo) deve avere caratteristiche consone al vero cristianesimo. Infatti, per esempio, non mi importa nulla chi è il "capo" dei monaci tibetani perché non hanno nulla a che vedere col cristianesimo. E buongiorno 3
jackreacher Inviato 2 Maggio Inviato 2 Maggio 48 minuti fa, maurodg65 ha scritto: Per evidenziare come ci sia chi pretende, da non cattolico, di “decidere” chi dovrebbe essere il Papa e come dovrebbe svolgere il suo ruolo, una decisione ed una scelta che spetta solo alla Chiesa Cattolica. Quindi, per concludere, a me non interessa chi sia il papa (se non ci fosse sarebbe meglio) ma come rappresenta e mette in pratica i princìpi cristiani.
maurodg65 Inviato 2 Maggio Autore Inviato 2 Maggio 1 minuto fa, jackreacher ha scritto: Veramente, e lo sottolineo, l'elezione del papa non ha nulla a che fare con la Chiesa di Cristo è soltanto un affare del clero e nemmeno i "cattolici" possono sceglierlo... Certo questo mi pare sia stato sottolineato più volte. 2 minuti fa, jackreacher ha scritto: Riguardo alla tua affermazione che se non si è cattolici non si può dire chi dovrebbe essere o non essere papa non sono d'accordo, io sono cristiano e desidererei che una persona con molto potere ed influenza che dice di governare una chiesa cristiana (e che secondo le scritture non dovrebbe esistere perché il capo è Cristo) deve avere caratteristiche consone al vero cristianesimo. Infatti, per esempio, non mi importa nulla chi è il "capo" dei monaci tibetani perché non hanno nulla a che vedere col cristianesimo. Tu al pari di tutti poi legittimamente pensare e dire ciò che vuoi al riguardo, puoi anche sentirti coinvolto nella questione e ci mancherebbe pure, ma questo non toglie che la questione “scelta del Pontefice” è di esclusiva competenza della Chiesa e di interesse diretto dei cattolici, gli altri sono spettatori compreso il sottoscritto.
maurodg65 Inviato 2 Maggio Autore Inviato 2 Maggio 3 minuti fa, jackreacher ha scritto: Quindi, per concludere, a me non interessa chi sia il papa (se non ci fosse sarebbe meglio) ma come rappresenti e metta in pratica i princìpi cristiani. Come sopra.
extermination Inviato 2 Maggio Inviato 2 Maggio Il rapporto tra Chiesa e politica a) I termini del problema – Quando si parla di «Chiesa» bisogna distinguere il duplice significato nel quale il termine viene usato. Nel linguaggio corrente, ci si riferisce anzitutto alla «Chiesa istituzione», costituita dal Papa, dai vescovi e dai sacerdoti, indicata anche con il termine di «Gerarchia» o di «Pastori». C’è però una seconda accezione, con la quale più esattamente si indica l’intera co- munità dei battezzati (Pastori e fedeli laici insieme), unita nell’unico «Popolo di Dio». Pertanto, una cosa è il rapporto dell’istituzione ecclesiastica con la politica e un’altra, ben diversa, l’impegno politico dei fedeli laici, i quali, non meno dei Pastori, sono parte viva ed essenziale della Chiesa «Popolo di Dio». Analogamente il termine «politica» può essere preso in un senso più ampio, come promozione socioculturale alla luce di una determinata visione dell’uomo e della società, oppure, in una accezione più ristretta, come «prassi» riferita all’attività dei partiti, del Governo, della Pubblica Amministrazione, ecc. In questo secondo caso ci si riferisce al programma delle cose da fare, alle opzioni concrete, che si pongono in termini più strettamente operativi, sulla base del man- dato ricevuto o della carica ricoperta, che in una maniera o in un’altra si ispirano a una «cultura» o «filosofia» politica. I due modi di «fare politica» sono chiara- mente articolati e intrecciati, ma, come vedremo, è importante non confonderli. b) I criteri da tenere presenti – Per quanto concerne il rapporto tra Chiesa istituzione e politica, il Concilio Vaticano II stabilisce un criterio fondamentale: «La missione propria che Cristo ha affidato alla sua Chiesa non è di ordine politico, economico e sociale: il fine, infatti, che le ha prefisso è di ordine reli- gioso» Tuttavia — spiega — missione «religiosa» non significa affatto disinteresse per la realtà sociale, e in particolare per l’ambito politico; indica piuttosto la prospettiva specifica che la Chiesa ha nei confronti della politica, rimanendo sul piano di un’etica ispirata dalla fede e, nello stesso tempo, razionalmente argomentabile non solo per i credenti. In altre parole, poiché la fede illumina il discorso sull’uomo, la Chiesa istituzione, evangeliz- zando, compie un servizio che tocca la vita politica intesa come promozione di un modo di presenza nella società (fatto di atteggiamenti interiori, di elaborazio- ni concettuali e di comportamenti), che sta a monte di ogni ricerca di soluzioni operative. Non perché il modo della presenza possa sostituire le competenze necessarie, ma perché esso costruisce i rapporti reciproci tra i soggetti della convivenza sociale, riguarda la loro umanità, qualifica e orienta da una parte la strutturazione delle relazioni e dall’altra lo stile con cui si opera all’interno del- le istituzioni. La Chiesa istituzione, quindi, esercita un influsso mediato e in- diretto sull’attività politica, in quanto il Vangelo ispira i comportamenti per- sonali e sociali, privati e pubblici, di chi liberamente lo accoglie. un secondo criterio è strettamente collegato al primo: la Chiesa in quanto istituzione si autoesclude dall’intervenire direttamente nella prassi politica in senso stretto, partitico. Non perché questa sia qualcosa di sconveniente o di «sporco», ma perché, nella sua universalità, la missione religiosa non può dive- nire «di parte» come è proprio di ogni scelta politica. Un terzo criterio, infine, riguarda i rapporti specifici tra la Chiesa e lo Stato: entrambe le istituzioni, nella chiara distinzione degli ambiti e nel rigoro- so rispetto della reciproca autonomia, sono chiamate a collaborare in vista del bene comune. La Chiesa non può servirsi della politica a scopo religioso, né lo Stato può servirsi della religione a scopo politico; ciononostante, vi sono cam- pi nei quali, in certa misura, le due realtà si compenetrano: Perciò, la Chiesa — come del resto le altre confessioni religiose — e lo Stato, nel pieno rispetto della reciproca autonomia, sono chiamati a incontrarsi e a interagire in leale collaborazione: distinti, ma non distanti, come richiede una concezione più matura di laicità. Se invece si prende la Chiesa nel suo significato di «Popolo di Dio», allora il criterio fondamentale da tenere presente è la distinzione, all’interno dell’unica missione evangelizzatrice, tra il ruolo dei Pastori e quello dei fedeli laici. Que- sti, a differenza della Gerarchia, sono chiamati a fare politica in tutte le sue accezioni, con l’«esclusiva» nei casi della «prassi» partitica e amministrativa. Detto in altre parole: nei confronti dell’attività politica militante la Gerarchia si autoesclude da ogni intervento diretto, tuttavia «mediante» l’annuncio e l’edu- cazione alla fede contribuisce a «purificare la ragione» e a risvegliare le forze morali di quanti vi sono impegnati; invece il compito dei fedeli laici in politica è «immediato», essendo loro missione animare le realtà temporali. «Non spetta ai pastori della Chiesa — dice il Catechismo della Chiesa Cattolica — interve- nire direttamente nell’azione politica e nell’organizzazione della vita sociale. Questo compito fa parte della vocazione dei fedeli laici, i quali operano di propria iniziativa insieme con i loro concittadini» «Come cittadini dello Stato
aldofranci Inviato 2 Maggio Inviato 2 Maggio 1 ora fa, maurodg65 ha scritto: Alcuni esempi nei quali Papa Francesco avrebbe fatto meglio ad occuparsi di teologia e cristianesimo piuttosto che della cronaca politica: Chi ti ha dato il diritto di esprimere un'opinione su cosa debba occuparsi il Papa? Sei talmente sciocco che ti rovesci addosso il gavettone che vuoi lanciare sugli altri. 2
maurodg65 Inviato 2 Maggio Autore Inviato 2 Maggio 20 minuti fa, aldofranci ha scritto: Chi ti ha dato il diritto di esprimere un'opinione su cosa debba occuparsi il Papa? Sei talmente sciocco che ti rovesci addosso il gavettone che vuoi lanciare sugli altri. Lo sciocco sei tu che non hai letto ciò che scritto nei precedenti post e non hai capito cosa ho scritto e commenti lo stesso. Ho chiaramente specificato in precedenza che il Papa, quando esce dal suo ruolo istituzionale e non parla di religione e dei precetti del cattolicesimo e si sposta sul piano politico è criticabile come qualsiasi altro politico anche da me che non sono religioso, come negli specifici esempi riportati in cui “giustifica” gli attentatori islamici che hanno ucciso dei civili francesi per le vignette di Charlie Hebdo su Maometto e le posizioni sull’Ucraina riportate nel post, sono entrambe posizioni vergognose, addirittura quelle sull’Ucraina sono sovrapponibili a quelle di Salvini e dei filorussi che non è proprio qualcosa di cui andare fieri. P.S. A me non interessa chi verrà scelto per diventare Papa e non mi interessano le linee guida che seguirà nel nel suo pontificato, non è un mio problema perché non sono un cattolico praticante, quello è un problema che riguarda i fedeli della Chiesa e non tutti.
senek65 Inviato 2 Maggio Inviato 2 Maggio 4 ore fa, maurodg65 ha scritto: Certo ed un cattolico è anche un cittadino con pari diritti e pari doveri mi pare, oppure mi sono perso qualcosa Quindi fammi capire: un cattolico, ma potrebbe essere pure un islamico, un buddista, un ebreo ortodosso, possono provare ad imporre comportamenti o regole che derivano dalla loro fede religiosa e io, povero cittadino non cattolico, non posso manco sperare o auspicare che venga eletto questo o quel Papa?
extermination Inviato 2 Maggio Inviato 2 Maggio 8 minuti fa, maurodg65 ha scritto: giustifica” gli attentatori islamici che hanno ucciso dei civili francesi per le vignette di Charlie Hebdo su Maometto Quali sarebbero state le sue esatte parole? Tks
Messaggi raccomandati